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Il modello di rilevazione degli edifici
15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni Il modello di rilevazione degli edifici Giornate formative per gli UPC Giugno - Luglio 2011 1 1
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Il modello CP.ED Per ogni edificio individuato sul territorio il Rilevatore compila un Modello CP.ED. Il modello si compone di: informazioni territoriali (codici, riquadro A, riquadro B); informazioni sull’edificio (sezione 1, sezione 2). La gran parte delle variabili presentano modalità pre-codificate. Il Rilevatore selezionerà quella pertinente barrando la casella ad essa corrispondente. Per ciascuna variabile è ammessa una sola alternativa. Alcuni campi prevedono l’inserimento di porzioni di testo. Altre variabili prevedono l’inserimento di un valore numerico intero nella casella preposta. 2
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La compilazione del modello: riquadro A
Vanno riportate le informazioni inerenti: Specie (DUG) cioè la denominazione urbanistica generica che identifica il tipo di toponimo stradale (via, piazza, lungomare, campiello, salita, ecc.). Denominazione cioè il nome per esteso dell’area di circolazione (strada). Numero civico che individua gli accessi esterni, cioè quelli che dall’area di circolazione immettono, direttamente o indirettamente, alle unità ecografiche semplici (abitazioni, esercizi commerciali, uffici, ecc.). 3
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La compilazione del modello: riquadro A
Nel modello CP.ED è previsto lo spazio per la registrazione di 4 indirizzi distinti. Ulteriori indirizzi andranno annotati a margine del modello e successivamente inseriti in SGR (Sistema di Gestione della Rilevazione). Per gli edifici di tipo residenziale, nel modello CP.ED si devono riportare SOLO gli indirizzi abitativi o abitativo/misto. Per gli edifici di tipo NON residenziale, nel modello CP.ED si devono riportare tutti gli indirizzi di accesso. 4
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La compilazione del modello: riquadro A
Casi particolari L’indirizzo sembra incompleto: i numeri civici, o il nome della strada esistono, ma non sono affissi. In questo caso informarsi presso una persona che viva o lavori nell’edificio e sia in grado di fornire l’indirizzo completo. Il problema andrà poi annotato nello spazio riservato alle Annotazioni al fine di segnalarlo al Comune. L’indirizzo è incompleto: non esistono i dettagli di cui sopra. In questo caso, il rilevatore riporterà il problema all’UCC per i provvedimenti del caso. 5
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La compilazione del modello: riquadro B
Sezione di censimento: deve essere riportato il numero identificativo della sezione di censimento; Codice rilevatore: è il codice che viene assegnato dal Comune. 6
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La compilazione del modello
Le informazioni da rilevare per ciascun edificio sono raggruppate in due sezioni distinte: Sezione 1: raggruppa le variabili 'tipo di costruzione', 'uso' e 'tipo di edificio'; Sezione 2: deve essere compilata solo per gli edifici residenziali e raccoglie le variabili 'contiguità', ‘tipo di materiale usato per la struttura portante', 'epoca di costruzione', 'stato di conservazione', ‘numero di interni', 'presenza di ascensore', 'presenza di piani totalmente interrati', 'numero di scale', 'numero di piani fuori terra'. 7
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Le variabili della sezione 1
Tipo di costruzione Indicare, contrassegnando la casella preposta, se si tratta di un edificio o di un complesso di edifici facendo riferimento alla distinzione presentata precedentemente. 8
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Le variabili della sezione 1
Uso (1 di 2) Per edificio/complesso utilizzato si intende: una costruzione utilizzata a fini abitativi e/o per la produzione di beni o di servizi; una costruzione pronta per essere utilizzata. Si definisce utilizzato anche un edificio: non in uso al momento del censimento per motivi stagionali, contingenti o simili; in rovina, in costruzione, ecc., che però ospita persone e dunque è parzialmente in uso anche se ingiustificatamente, illecitamente o incautamente. 9
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Le variabili della sezione 1
Uso (2 di 2) Per edificio/ complesso non utilizzato si intende: una costruzione non ancora pronta per essere utilizzata perché in costruzione; una costruzione non più adatta per essere utilizzata perché cadente, in rovina e simili. Per gli edifici (o complessi) non utilizzati la compilazione del modello termina qui. 10
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Le variabili della sezione 1
Tipo di edificio (1 di 4) La classificazione avviene in funzione della sua destinazione d'uso originaria. Sono di tipo Residenziale gli edifici: progettati, costruiti ed utilizzati a fini abitativi: case unifamiliari, ville, villette, case a schiera, palazzine in complessi residenziali, ecc.; progettati, costruiti ed utilizzati principalmente a fini abitativi: condomini o palazzine con negozi (o sedi di attività economiche in genere) a piano strada, ecc. 11
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Le variabili della sezione 1
Tipo di edificio (2 di 4) Sono di tipo Residenziale gli edifici: progettati e costruiti a fini non abitativi che nel corso del tempo hanno subito una variazione d’uso diventandolo; progettati e costruiti a fini abitativi che nel corso del tempo hanno subito una variazione d’uso: un edificio residenziale diventato sede di uffici di liberi professionisti, ecc. 12
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Le variabili della sezione 1
Tipo di edificio (3 di 4) Si classificano come Non Residenziali i seguenti tipi di edificio: Produttivo: industria, artigianato, agricolo, produttivo generico; Commerciale: commercio al dettaglio, all’ingrosso, pubblici esercizi; Direzionale/terziario: uffici pubblici e privati di tipo amministrativo, finanziario, assicurativo e di rappresentanza; 13
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Le variabili della sezione 1
Tipo di edificio (4 di 4) Si classificano come Non Residenziali i seguenti tipi di edifici: Turistico/Ricettivo: residenza turistica, alberghi, centri congressuali, impianti termali, aree attrezzate per il camping, musei; Servizi: servizi alla persona: culturali, sociali, sanitari, assistenziali, ospedalieri, impianti per lo sport, istruzione, impianti tecnologici, parcheggi pubblici, fiere/esposizioni, verde attrezzato/giardini; servizi alla comunità: caserme, carceri, etc.; Altro: conventi, chiese, ecc. Per gli edifici (o complessi) non residenziali la compilazione del modello termina qui. 14
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Le variabili della sezione 2
Contiguità Si dicono contigui due o più edifici che condividono almeno un’ampia parte della parete esterna. Se la contiguità è esigua o minima rispetto alla superficie della parete (ad es., in presenza di un corpo di collegamento tra gli edifici), non va considerata. Le alternative sono: Su nessun lato: quando non c’è contiguità, o quando la contiguità tra gli edifici è esigua rispetto alla superficie totale delle sue pareti; Su un lato: quando un’ampia parte della parete esterna determina contiguità con un altro edificio; Su due o più lati: quando due o più pareti determinano contiguità tra l'edificio e altri edifici che lo circondano. 15
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Le variabili della sezione 2
Tipo di materiale usato per la struttura portante (1 di 2) Si tratta del materiale che costituisce la struttura che sostiene l’edificio (scheletro). La modalità deve essere selezionata prescindendo dai materiali di rivestimento. Le alternative sono: Muratura portante: quando la struttura è costituita da mattoni o da blocchi di pietra naturale. La muratura potrebbe essere ricoperta da uno strato di malta (intonaco) con funzioni protettive e decorative; Calcestruzzo armato a piano terra chiuso: se la sua struttura portante è realizzata in calcestruzzo armato (in genere mediante pilastri) e se il piano terra dell'edificio risulta “chiuso” totalmente o parzialmente da opere murarie. 16
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Le variabili della sezione 2
Tipo di materiale usato per la struttura portante (2 di 2) Le alternative sono: Calcestruzzo armato a piano terra aperto: se l'edificio caratterizzato da pilastri visibili da tutti i lati del fabbricato. Il fabbricato è da considerarsi a 'piano terra aperto' anche se la chiusura è realizzata con vetrate o pannelli leggeri non murari. Altro: in presenza di strutture in acciaio (o leghe metalliche) o se la struttura portante è una combinazione di più materiali (cemento armato per la parte inferiore, muratura per quella superiore). 17
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Le variabili della sezione 2
Epoca di costruzione Si intende l’epoca nella quale è stata terminata la costruzione dell’edificio. La modalità deve essere selezionata contrassegnando la casella corrispondente al periodo in cui è compreso l’anno di ultimazione della costruzione o ricostruzione del fabbricato. Il Rilevatore può ricorrere all’ausilio dei condomini o del portiere per reperire le informazioni necessarie alla corretta classificazione In caso di ristrutturazioni parziali si deve tenere conto della data di costruzione e non della ristrutturazione, a meno che questa non abbia avuto una portata tale da poter essere definita una ricostruzione dell’edificio. 18
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Le variabili della sezione 2
Stato di conservazione Si riferisce alle condizioni fisiche dell'edificio, sia interne che esterne. Per determinare lo stato di conservazione di un edificio, il Rilevatore può tenere conto della combinazione relativa allo stato di conservazione dei diversi elementi costruttivi: intonaco, infissi, danni strutturali, tetto. Ottimo: se tutti gli elementi sono in buono stato di conservazione Buono: se uno o due elementi non sono in buono stato di conservazione Mediocre: se tre elementi non sono in buono stato di conservazione Pessimo: se tutti gli elementi non sono in buono stato di conservazione 19
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Le variabili della sezione 2
Numero di interni Per interni si intende l’insieme delle unità immobiliari (abitazioni, esercizi, uffici ecc.) di un edificio: alle quali si accede da scale interne, corti o cortili; oppure che hanno un accesso diretto (contraddistinto da un proprio numero civico) dall’area di circolazione. Nelle apposite caselle deve essere riportato il numero di interni abitativi (abitazioni, ma anche convivenze: pensioni, b&b, ostelli, case famiglia, ecc.) non abitativi (uffici, negozi, laboratori). Sono escluse dal conteggio tutte le pertinenze (cantine, garage, torrette, soffitte, magazzini, depositi, ecc.), sia che abbiano l’entrata all’esterno che all’interno dell’edificio. 20
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Le variabili della sezione 2
Presenza di ascensore L’eventuale presenza di un ascensore si rileva contrassegnando l’apposita casella. Presenza di piani totalmente interrati L’eventuale presenza di piani totalmente interrati si rileva contrassegnando la casella preposta. Numero di scale Per “scala” si intende l’insieme degli spazi comuni interni all’edificio (androne, pianerottoli, rampe di scale, ecc.) che danno accesso alle singole abitazioni (e interni non abitativi). È indicato attraverso un valore numerico (1, 2, 3, ecc.) apposto nella casella preposta. 21
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Le variabili della sezione 2
Numero di piani fuori terra È indicato attraverso un valore numerico (1, 2, 3, ecc.) apposto nella casella preposta. Si calcola a partire dalla quota del terreno più bassa includendola nel conteggio: il piano che emerge in tutto o in parte dal terreno è il piano numero uno, quello immediata- mente sopra è il piano numero due e così via. Si deve tenere conto di seminterrati, mansarde, attici. Questa modalità di conteggio differisce da quella adottata nella prassi comune, in cui ci si riferisce al piano stradale (che per noi è il piano uno) come al “piano terra” e al piano successivo (che per noi è il piano due) come al “primo piano”. Per semplicità si possono contare le file di finestre sovrapposte. 22
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Per concludere 23
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