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PubblicatoDrina Gentili Modificato 10 anni fa
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XXIV CONGRESSO NAZIONALE ACOI Montecatini Terme 25/28 maggio 2005
PROBLEMATICHE ANESTESIOLOGICHE NELLA CHIRURGIA PLASTICA DELL’OBESITÁ Andrea Sansevero U.O. Anestesia e Rianimazione 1 Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana XXIV CONGRESSO NAZIONALE ACOI Montecatini Terme 25/28 maggio 2005
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INDICI DI DEFINIZIONE DELL’OBESITÀ
IBW (Ideal Body Weight) BMI (Body Mass Index) = PESO (kg) ALTEZZA (m2)
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grande obeso BMI > 40 super obeso BMI > 50
GENERALITÀ (1) sottopeso BMI < 18,5 normopeso BMI = 18,5-25 sovrappeso BMI = 25-30 obeso BMI > 30 obeso patologico BMI > 35 grande obeso BMI > 40 super obeso BMI > 50
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↓ Selezione stretta ed accurata dei pazienti da indirizzare verso
GENERALITÀ (2) Ogni paziente deve essere inserito in un programma terapeutico concordato all’interno del GRUPPO MULTIDISCIPLINARE PER LA CURA DELL’OBESITÀ PATOLOGICA ↓ Selezione stretta ed accurata dei pazienti da indirizzare verso la procedura chirurgico-plastica
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GESTIONE ANESTESIOLOGICA PREOPERATORIA (1)
Valutazione anestesiologica (ambulatorio dedicato – preospedalizzazione) Valutazione accertamenti effettuati e condizioni cliniche Eventuale necessità di ulteriori consulenze Programmazione di trattamenti preventivi per migliorare le condizioni cliniche del paziente (fisioterapia respiratoria, bilanciamento quadro metabolico, terapie farmacologiche o chirurgiche per migliorare riserva cardiologica o respiratoria,…) Descrizione del percorso assistenziale perioperatorio pianificato insieme all’equipe chirurgica e delle possibili problematiche inerenti la procedura ↓ VALUTAZIONE DEL RISCHIO PERIOPERATORIO CONSENSO INFORMATO
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GESTIONE ANESTESIOLOGICA PREOPERATORIA (2)
Protocollo di accertamenti Esami ematochimici Condizioni cardiologiche basali e dinamiche (ECG, ecocardiogramma, altri accertamenti ritenuti utili durante la visita cardiologica per valutare la riserva coronarica) Funzionalità e riserva respiratorie (Rx torace, emogasanalisi, PFR, valutazione pneumologica, altri accertamenti se richiesti) Funzionalità epato-renale Quadro circolatorio artero-venoso, soprattutto degli arti inferiori (ecodoppler artero-venoso arti inferiori)
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RISCHIO PERIOPERATORIO
Morbilità e mortalità raddoppiate patologie cardiovascolari anomalie respiratorie stato di ipercoagulabilità
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Procedure tecnicamente difficoltose (intubazione,
PRECAUZIONI Procedure tecnicamente difficoltose (intubazione, incannulazione endovenosa) Disfunzione ventilatoria restrittiva e ipossia Associata apnea da sonno (no narcotici in epidurale) Ipertensione sistemica e polmonare Scompenso VS e VD Ipercoagulabilità Tempo di svuotamento gastrico aumentato (ernia jatale) Epatopatia Alterazioni psicologiche (manovre di mobilizzazione)
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IMPLICAZIONI PERIOPERATORIE (1)
Preparazione preoperatoria antiemetici antiacidi valutazione volemia e condizioni cardiache
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IMPLICAZIONI PERIOPERATORIE (2)
Monitoraggio bracciale pressorio e/o cateterismo arterioso EGA (frequenti) diuresi PVC, PVP o PAP
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IMPLICAZIONI PERIOPERATORIE (3)
Vie aeree intubazione difficile elevazione delle spalle e della testa LMA (Pro Seal) trachlight fibroscopio (con paziente sveglio)
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IMPLICAZIONI PERIOPERATORIE (4)
Induzione posizione semiseduta completa preossigenazione Mantenimento variazioni della volemia peggioramento dell’ossigenazione minima sedazione postoperatoria Estubazione paziente vigile e capace di mantenere la normocapnia
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IMPLICAZIONI PERIOPERATORIE (5)
Adiuvanti a) induzione farmaci ipnotici (dose iniziale in mg/Kg) miorilassanti (dose iniziale per massa corporea magra) b) mantenimento sedativi, ipnotici, miorilassanti e narcotici in base alla massa corporea magra anestesia loco-regionale
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IMPLICAZIONI PERIOPERATORIE (6)
Periodo postoperatorio analgesia per mobilizzazione precoce ESTREMA ATTENZIONE ALLE CONDIZIONI GENERALI condizioni cardio-respiratorie assetto metabolico, equilibrio idro-elettrolitico ed acido-base perdite ematiche e proteiche sleep apnea
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CASISTICA (DERMOLIPECTOMIA E/O ADDOMINOPLASTICA)
Periodo di osservazione: 12/2000 – 12/2004 Pazienti proposti per intervento: Pazienti sottoposti ad intervento: (78,1%) Età: 44,6 anni (range 22 – 71 anni) Sesso: F = 65 (73,1%) M = 24(26,9%) BMI ≥ 35 (range 35 –71) ASA: II = 16 (17,9%) III = 68 (76,5%) IV = 5 (5,6%)
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Polmonite postoperatoria (prevenzione) rigurgito g-e minima sedazione
COMPLICANZE Polmonite postoperatoria (prevenzione) rigurgito g-e minima sedazione controllo del dolore fisioterapia respiratoria deambulazione precoce Complicanze tromboemboliche adeguata preparazione preoperatoria tecniche intraoperatorie stimolazione postoperatoria a deambulare
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RISULTATI Ricovero in Terapia Intensiva: 68,5% (n=61) < 48 ore: 58,4% (n=52) > 48 ore: 10,1% (n=9) Complicanze postoperatorie sanguinamento ,1% (n=9) insufficienza respiratoria ,9% (n=8) cardiopatia ischemica ,3% (n=3) embolia polmonare ,1% (n=1) decesso ,2% (n=2)
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CONCLUSIONI (1) FASE PREOPERATORIA PARTICOLARMENTE ATTENTA ED ACCURATA
+ PERCORSO ASSISTENZIALE E PROCEDURA CHIRURGICA CONCORDATI IN EQUIPE VALUTAZIONE DEL RISCHIO PERIOPERATORIO (ASA – GOLDMAN) E VALUTAZIONE DEL RAPPORTO RISCHIO/BENEFICIO MAGGIORE SICUREZZA IN PROCEDURE A RISCHIO ELEVATO
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CONCLUSIONI (2) L’approccio multidisciplinare al paziente,
l’attenta valutazione preoperatoria, la pianificazione di un percorso assistenziale il più possibile accurato, la creazione di un gruppo chirurgico ed anestesiologico integrato e dedicato, sembrano garantire un buon livello di sicurezza per pazienti sottoposti ad interventi che, per le problematiche perioperatorie e le possibili complicanze postoperatorie, devono essere considerati di chirurgia maggiore ed a rischio elevato.
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GRAZIE !!!
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