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PubblicatoSansone Franceschini Modificato 10 anni fa
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III. Valutazione
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La valutazione si avvale di quanto ci dicono gli indicatori e della correlazione fra essi, allo scopo di ricavarne suggerimenti di carattere operativo, individuando i settori su cui intervenire per ottenere un livello più elevato di servizi. Per dare vita ad un qualsiasi metodo di autovalutazione o di valutazione comparativa è necessario disporre di valori di riferimento e standard quantitativi con i quali confrontarsi. Nel caso delle biblioteche pubbliche italiane il livello di prestazione non è, per molti versi, paragonabile a quello di altri paesi o rapportabile agli standard internazionali, ecco perché allinterno delle linee guida AIB si è ritenuto utile elaborare autonomamente dei valori sulla base dei dati raccolti. Il panorama nazionale - mancanza di un quadro certo di riferimento sulluniverso delle biblioteche italiane; - si è reso pertanto necessario lelaborazione di una stima sulla base dei dati disponibili; - punto di partenza sono stati i risultati delle indagine a campione condotte dal gruppo di lavoro dellAIB
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Partendo dal quadro di riferimento relativo ai dati medi si sono elaborate proposte di valori da utilizzare per stabilire gli standard minimi e gli standard obiettivo.
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I parametri di seguito indicati forniscono i valori che possono essere considerati come condizioni essenziali che vanno assolutamente rispettate da chi intende istituire una biblioteca o desidera che una biblioteca venga riconosciuta come tale. I REQUISITI MINIMI
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DATI STRUTTURALI E PRE-CONDIZIONI Area dei servizi al pubblico: 0,3 mq ogni 10 abitanti (comunque non inferiore a 150 mq) Orario di apertura al pubblico: non inferiore a 18 ore settimanali Dotazione di personale : pari a 0,5 FTE ogni 2000 abitanti (comunque non inferiore 1 FTE) Dotazione documentaria : 1 volume per abitante (comunque non inferiore a 5.000 volumi) Accessioni annue: 100 volumi ogni 1000 abitanti (comunque non inferiore a 500) Indice di spesa complessiva: 7,50 per abitante TABELLA REQUISITI MINIMI DATI DI FUNZIONAMENTO Iscritti alla biblioteca: almeno il 10 % della popolazione residente Prestiti: almeno 0,5 prestiti per abitante Da questo livello è possibile partire per programmare uno sviluppo che porti la biblioteca a presentarsi come un istituto capace di soddisfare la comunità che è chiamata a servire.
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Sistema di valutazione basato sul calcolo degli scarti Livelli di autovalutazione (trend di sviluppo) Standard di riferimento METODI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
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STANDARD DI RIFERIMENTO Le biblioteche che intendono puntare alleccellenza dovrebbero porsi lobiettivo di superare i valori che qui vengono indicati.
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STANDARD OBIETTIVO PER LA PROGRAMMAZIONE DELLA CRESCITA Quando si mettono a confronto un certo numero di biblioteche si può constatare che i dai che si ricavano sono molto diversi per cui i valori medi possono risultare poco rappresentativi. Per lo stesso motivo può essere poco utile assumere il solo valore medio come elemento di confronto per situazioni molto differenti tra loro, è preferibile offrire una gamma più ampia di possibilità su cui ciascuna biblioteca può andare ad autovalutarsi e rispetto alle quali ciascuno può individuare un puto di riferimento più vicino a sé per definire obiettivi ottimali e programmare tappe intermedie di sviluppo
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I QUARTILI Caricando su un foglio elettronico di calcolo i dati di tutte le biblioteche che intendiamo valutare e utilizzando una funzione statistica, solitamente usata per dividere in gruppi una popolazione di dati, si possono ottenere quattro fasce di eguale misura in cui si distribuiscono tutti casi (in ciascuna fascia sarà compresi il 25% dei casi). Otterremo così: una prima fascia compresa tra il valore minimo e il primo quartile (che è quel valore che nella graduatoria crescente ha alla sua sinistra il 25% dei casi) una seconda fascia, compresa tra il primo e il secondo quartile (corrispondente al valore mediano, che si colloca esattamente alla metà e che ha alla sua destra un 50% dei casi e alla sua sinistra laltro 50% dei casi) una terza fascia, compresa tra il secondo e il terzo quartile (che è qual valore che, nella graduatoria crescente, ha alla sua sinistra il 75% dei casi) una quarta e ultima fascia, compresa fra il terzo quartile e il valore massimo
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