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TESORERIA DEGLI ENTI PUBBLICI E PROGRAMMAZIONE DEI FLUSSI DI CASSA

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Presentazione sul tema: "TESORERIA DEGLI ENTI PUBBLICI E PROGRAMMAZIONE DEI FLUSSI DI CASSA"— Transcript della presentazione:

1 TESORERIA DEGLI ENTI PUBBLICI E PROGRAMMAZIONE DEI FLUSSI DI CASSA
Bruno D’Offizi Torino, 25 Ottobre 2010 Servizio Rapporti con il Tesoro

2 TESORERIA DEGLI ENTI PUBBLICI E PROGRAMMAZIONE DEI FLUSSI DI CASSA, QUALI CONNESSIONI ?
Il Titolo VII della L. 196/09 definisce le finalità della programmazione: efficiente gestione del debito (art. 46, comma 1) efficiente gestione della liquidità (definito indirettamente dalla modifica della disciplina del conto disponibilità prevista dall’art. 47) Qual è il collegamento tra la programmazione dei flussi di cassa e il raggiungimento di questi obiettivi ? Un’efficiente gestione del conto disponibilità del Tesoro presso la Banca d’Italia è strumentale al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Titolo VII. L’andamento del conto disponibilità riflette sia la gestione di bilancio che quella relativa ai conti di Tesoreria. (L’art. 44 della L. 196 definisce, infatti, il saldo di cassa quale risultato del consolidamento tra flussi di cassa del bilancio e della Tesoreria).

3 ANDAMENTO DEL CONTO DISPONIBILITA’

4 ANDAMENTO DEL CONTO DISPONIBILITA’
Attuazione art. 47 L. 196 (cash management)

5 FLUSSI DI BILANCIO E DI TESORERIA
Il sistema di riscossione è fortemente accentrato; la componente dei trasferimenti sul totale delle spese* è ancora rilevante (51% ca)  una parte consistente della spesa di bilancio non ha effetti immediati sul conto disponibilità Il lag temporale tra pagamento da parte del contribuente e versamento in tesoreria può variare tra canali di riscossione Soggetti esterni al perimetro delle AA.PP. (Poste italiane, Cassa DD.PP., FF.SS.) sono obbligati (per legge) a detenere le proprie giacenze in Tesoreria (% pagamenti su totale ?) Gli effetti sul conto disponibiltà dell’attività finanziaria del Settore pubblico sono difficili da prevedere in modo puntuale * Al netto dei pagamenti relativi al servizio del debito

6 I PRINCIPALI “ATTORI” DEL CONTO DISPONIBILITA’
GESTIONE DI BILANCIO GESTIONE DI TESORERIA TESORO ENTI LOCALI ENTI PREVIDENZIALI Servizio del debito (emissioni) Entrate fiscali e contributive (445 mld.) Servizio del debito (interessi e rimborsi 248 mld.) Pagamenti diretti: Stipendi (86 mld.) Spese dec Pag.ti attraverso Poste Pag.ti attraverso banche Pag.ti attraverso BdI (serv. Cassa) Versamenti contributivi e fiscali (F24EEPP) Prelev.ti dai conti di TU (147 mld.) Preleva-menti TRASFERIMENTI POSTE ITALIANE Versam.ti per sovvenzione Prelev.ti per sovvenzione CONTO DISPONIBILITA’ ECONOMIA

7 ENTI DI PREVIDENZA E ASSISTENZA
Trasferimenti dal Bilancio dello Stato Versamenti dei contributi obbligatori mediante “Delega unica” (F24) Pagamenti tramite il circuito bancario: Alcuni dati INPS 121 mliardi di euro Pagamenti tramite Poste SpA: INPS 63 mliardi di euro Dati anno 2009 I versamenti tramite il canale “Delega unica” affluiscono al conto disponibilità del Tesoro nei giorni successivi alla scadenza (3° e 5° giorno)

8 I rapporti tra Poste e Tesoreria: effetti sul conto disponibilità
Poste detiene tutta la sua liquidità presso la Banca d’Italia La gestione della stessa avviene tramite il sistema della “sovvenzione”: ogni mattina Poste preleva il proprio fabbisogno giornaliero (circa 8 mld di prelevamenti al mese) e riversa a fine giornata le eccedenze di cassa (circa 2,5 mld al mese - effetto netto sul saldo di circa 5,5 mld al mese). Le determinati di tale saldo sono comunicate al MEF con un giorno di ritardo. Un esempio: il pagamento delle pensioni Inps da parte di Poste Italiane TESORERIA ECONOMIA REALE Il giorno t prealimentate con 8 mld ca- PLAFOND Le banche accreditano i pensionati C/INPS banche Conto Disponibilità Prealimentazione t-1 (4 mld ca) C/Poste L’importo prelevato per il pagamento delle pensioni Inps è “annegato” nei saldi della sovvenzione Poste Solo a posteriori Poste fa conoscere le voci di entrata e di uscita relative alle diverse operazioni

9 FINANZA LOCALE E TESORERIA: IL SISTEMA DELLA TESORERIA UNICA
ECONOMIA REALE Bilancio dello Stato TRASFERIMENTI Enti TU telematica Conti TU degli enti (c/disponibilità) Conti c/o banche ? Conti Irap/ Irpef Entrate proprie

10 LA PROGRAMMAZIONE DEI FLUSSI DI CASSA
Tornando alla programmazione… Il Titolo VII della L. 196/09 definisce le finalità della programmazione: efficiente gestione del debito (art. 46, comma 1) efficiente gestione della liquidità (definito indirettamente dalla modifica della disciplina del conto disponibilità prevista dall’art. 47) Sia il cash che il debt management richiedono informazioni puntuali sui flussi di incasso e pagamento, tanto sull’orizzonte a brevissimo (1 giorno) che a breve/medio termine (da 1 mese a 1 anno). I principali “attori” del conto disponibilità dovranno stipulare protocolli d’intesa con il MEF (art. 46) per concordare le modalità di segnalazione delle informazioni sui flussi di cassa utili alle previsioni Punto di attenzione: quali canali utilizzare per trasmettere e rendere tempestivamente utilizzabili le informazioni ???

11 LA PROGRAMMAZIONE DEI FLUSSI DI CASSA
Per quanto riguarda, in particolare, il cash-management ulteriori interventi si renderanno necessari per favorire un monitoraggio giornaliero e infragiornaliero del conto e permettere una gestione efficiente della liquidità: obbligo di pre-segnalazione delle operazioni almeno un giorno prima; razionalizzazione dei canali di riscossione e utilizzo di strumenti interbancari che consentano di conoscere con un certo anticipo il saldo delle operazioni che saranno regolati nell’ambito dei diversi cut-off; chiusura della giornata di tesoreria entro un cut-off di fine mattinata (come gestire eventuali versamenti oltre orario ?); meccanismi di incentivo/sanzione per il rispetto delle regole di cui ai punti precedenti

12 SINTESI E CONCLUSIONI La L. 196/09 pone un forte accento sulla gestione della liquidità e, quindi, sul conto disponibilità. Le disposizioni degli artt. 46 e 47 fanno emergere una netta separazione tra attività di debt management (da sempre condotta dal MEF con la consulenza della Banca) e attività di cash management (la cui necessità deriva dalle nuove regole di funzionamento del conto disponibilità). Un’efficiente programmazione dei flussi di cassa diviene necessaria per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla L. 196/09. L’attuazione del Titolo VII richiede: Un’opera di razionalizzazione dei meccanismi di Tesoreria, con particolare riferimento ai canali di riscossione. Un investimento concreto sui flussi informativi fianalizzati all’attività di previsione, che coinvolga tutti gli Enti e le Amministrazioni che rientrano nel perimetro del Settore Statale.

13 …grazie per l’attenzione !
Servizio Rapporti con il Tesoro


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