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Paralisi centrale e paralisi periferica
Carlo Trompetto Dipartimento di Neuroscienze, Oftalmologia e Genetica dell’Università di Genova
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Paralisi: centrale e periferica
via motoria centrale via motoria periferica
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Deficit di forza Paresi faticabilità
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Faticabilità il grado di debolezza aumenta con l’attività muscolare e peggiora nel corso della giornata, raggiungendo il massimo alla sera; il riposo fa regredire il disturbo miastenia
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Paresi disfunzione della via motoria centrale
difetto stenico permenente, rilevabile anche se il malato è in condizione di riposo disfunzione della via motoria centrale disfunzione della via motoria periferica disfunzione del muscolo
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Esame della forza muscolare
Per quantificare la forza si usa una scala numerica: 0 = assenza di contrazione (paralisi o plegia) 1 = movimento impossibile; sono visibili e/o palpabili deboli contrazioni del muscolo, che non determinano alcun movimento 2 = movimento possibile solo se è eliminato l’effetto della gravità 3 = movimento possibile contro la gravità, ma non contro la resistenza dell’esaminatore 4 = movimento possibile in tutta la sua ampiezza, anche contro resistenza 5 = forza normale
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Topografica del deficit stenico
Monoparesi o monoplegia: deficit di un arto Diplegia: deficit di segmenti simmetrici dei due lati Paraparesi o paraplegia: deficit dei due arti inferiori Emiparesi o emiplegia: deficit di una metà del corpo Tetraparesi o tetraplegia: deficit dei 4 arti.
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Organizzazione generale del sistema motorio
livello segmentale: moto-neurone periferico livello sovra-segmentale: moto-neurone centrale
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Organizzazione generale del sistema motorio:
Il motoneurone periferico e l’unità motoria
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Organizzazione generale del sistema motorio:
Il motoneurone centrale e le vie motorie discendemti
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Organizzazione generale del sistema motorio:
I fusi neuromuscolari
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Organizzazione generale del sistema motorio:
Attivazione riflessa dell’unità motoria
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Deficit di forza da compromissione del motoneurone periferico: paralisi periferica
Paralisi periferica non vuol dire lesione del sistema nervoso periferico
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Paralisi periferica: atrofia da denervazione
Fibrillazioni fascicolazioni
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Paralisi periferica: riflessi e tono
Poiché viene interrotta la via finale comune della motilità, il deficit riguarda sia il movimento volontario sia il movimento riflesso. Nella paralisi periferica vi è perciò perdita del tono muscolare (ipotonia) e riduzione o abolizione dei riflessi (ipo- o areflessia).
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Paralisi periferica: segni distintivi
difetto di forza ipotrofia muscolare: si manifesta dopo alcune settimane dall’esordio delle lesioni acute; nelle forme croniche e progressive accompagna gli altri segni fin dall’inizio riduzione o abolizione dei riflessi profondi ipotonia muscolare fascicolazioni: caratterizzano le lesioni croniche delle corna anteriori midollari (SLA); sono più rare nelle lesioni delle radici anteriori e dei nervi periferici
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Lesione del motoneurone periferico a vari livelli
paralisi periferica Lesione del motoneurone periferico a vari livelli
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Paralisi periferica: distribuzione del deficit
paralisi generalizzate: fase terminale della SLA; gravi polineuropatie tetraparesi prevalentemente distale: manifestazione più comune di una polineuropatia paraparesi: compressione bilaterale delle radici della cauda monoparesi: plessopatie paralisi localizzata: lesione focale
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Deficit di forza da compromissione del motoneurone centrale: paralisi centrale
Il moto-neurone centrale può essere leso a livello corticale o sottocorticale (cervello, tronco, midollo spinale)
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Paralisi centrale: riflessi e tono
La via del movimento riflesso è indenne dal punto di vista anatomico Prime ore o giorni dopo un danno acuto del motoneurone superiore: fase di shock Successivamente, progressivo aumento dei ROT e del tono
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Paralisi centrale: aumento dei ROT
aumento ampiezza della risposta allargamento area reflessogena riflessi policinetici clono
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Paralisi centrale: aumento dei ROT
clono: alternarsi ritmico di contrazione e decontrazione nei muscoli sottoposti a stiramento ripetuto
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Paralisi centrale: spasticità
Aumento del tono muscolare caratterizzato da: dipendenza dalla velocità dell’allungamento muscolare (resistenza sempre maggiore per allungamenti progressivamente più rapidi) distribuzione dell’ipertono: più accentuato nei muscoli flessori dell’arto superiore e nei muscoli estensori dell’arto inferiore la prevalenza dell’ipertono in questi gruppi muscolari determina la caratteristica postura dell’emiplegico, caratterizzata da flessione, adduzione e rotazione interna dell’arto superiore, estensione e adduzione dell’arto inferiore.
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Prova della pronazione
Segno molte precoce di lesione delle vie motorie centrali: i muscoli supinatori della mano e dell’avambraccio sono particolarmente colpiti e pertanto prevale l’azione dei supinatori
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Paralisi centrale: fenomeno di Babinski
Joseph Babisnski,
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Paralisi centrale: fenomeno di Babinski
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Paralisi centrale: fenomeno di Babinski
Segno di Duprè Non dipende dalla gravità della lesione Può essere presente subito dopo una lesione acuta
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Fenomeno di Babinski Può essere presente in caso di compromissione puramente funzionale del sistema cortico-spinale E’ fisiologico nel bambino fino al 2° anno d’età
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Paralisi centrale: segni distintivi
difetto di forza disturbi del tono: ipotonia nella fase iniziale della lesione acuta (dopo un ictus o trauma encefalico o midollare); ipertonia nelle fasi successive anomalie dei ROT: areflessia in fase acuta; iper-reflessia nelle fasi successive fenomeno di Babinski: può essere presente fin dall’inizio nelle sindromi acute, oppure si manifesta dopo alcuni giorni. Nelle forme croniche può essere il primo segno di disfunzione piramidale
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Paralisi centrale Lesione del motoneurone centrale a vari livelli
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Paralisi centrale: distribuzione del deficit
Lesione unilaterale emisferica: emiparesi o emiplegia f-b-c-controlaterale Lesione unilaterale troncale: sindrome alterna Lesione unilaterale midollare: emiparesi o emiplegia b-c omolaterale Lesioni bilaterali emisferiche: sindrome pseudobulbare Lesione bilaterale midollare: tetraparesi o paraparesi
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Paralisi del nervo facciale: centrale e periferica
Area motoria ispilaterale Area motoria controlaterale Nucleo facciale superiore Nucleo facciale inferiore
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Paralisi periferica del VII
Sir Charles Bell ( )
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Paralisi periferica del VII
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Paralisi centrale del VII
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Grazie
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