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PubblicatoCaterina Massari Modificato 11 anni fa
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Organizzato da:Con il contributo di: IL RAPPORTO BANCA – IMPRESA Torino, 28.10.2009 (dr. Federico Lozzi)
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Organizzato da:Con il contributo di: Mervyn King (governatore della Banca dInghilterra) Why were banks willing to take risks that proved so damaging both to themselves and the rest of the economy? One of the key reasons – mentioned by market participants in conversations before the crisis hit – is that the incentives to manage risk and to increase leverage were distorted by the implicit support or guarantee provided by government to creditors of banks that were seen as too important to fail. dal discorso alle organizzazioni imprenditoriali scozzesi
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Organizzato da:Con il contributo di: … too important to fail ? 1. NO ! quindi bisogna evitare che le banche diventino troppo grandi per fallire separare le funzioni che rivestono un interesse pubblico da quelle che possono essere lasciate alla disciplina del mercato
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Organizzato da:Con il contributo di: … too important to fail ? 2. SI ! quindi bisogna ridurre al minimo la probabilità che le banche falliscano meccanismi regolatori che impongano requisiti patrimoniali
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Organizzato da:Con il contributo di: BASILEA 2 Meccanismo regolatore
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Organizzato da:Con il contributo di: Esempio
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Organizzato da:Con il contributo di: ALFABETA Coeff. di ponderazione 0,250,75 PV10.00030.000
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Organizzato da:Con il contributo di:
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Organizzato da:Con il contributo di: OBIETTIVO Migliorare la bancabilità dellimpresa
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Organizzato da:Con il contributo di: IL RAPPORTO BANCA E IMPRESA
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Organizzato da:Con il contributo di: IL RAPPORTO BANCA E IMPRESA Linterlocutore bancario Cosa comunicare
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Organizzato da:Con il contributo di: LINTERLOCUTORE BANCARIO Banche locali di piccole dimensioni e banche di credito cooperativo 1.dati di bilancio 2.relazioni creditizie con il sistema 3.relazione tra impresa e banca 4.altre fonti esterne 5.informazioni qualitative 6.dati territoriali e settoriali Lorganizzazione dellattività creditizia e lutilizzo di tecniche di scoring nel sistema bancario italiano: risultati di unindagine campionaria (Banca dItalia aprile 2008)
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Organizzato da:Con il contributo di: LINTERLOCUTORE BANCARIO Banche di medio grandi dimensioni 1.relazioni creditizie con il sistema 2.relazioni tra impresa e banca 3.bilanci delle imprese 4.altri fonti esterne 5.informazioni qualitative 6.relazioni con il gruppo Lorganizzazione dellattività creditizia e lutilizzo di tecniche di scoring nel sistema bancario italiano: risultati di unindagine campionaria (Banca dItalia aprile 2008)
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Organizzato da:Con il contributo di: COSA COMUNICARE I dati di bilancio non sono sufficienti a dare informazioni adeguate a misurare il profilo di rischio dellimpresa. LIMITI tempestività il bilancio è fruibile solo dopo 4/6 mesi dalla chiusura dell'esercizio; significatività il bilancio talvolta contiene informazioni influenzate da variabili che si discostano dalla realtà gestionale dell'azienda; attendibilità non sempre i bilanci delle PMI sono sottoposti alle verifiche di organi di controllo e verifica.
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Organizzato da:Con il contributo di: altre informazioni … dinamica del fatturato e ciclo monetario; esempio - azienda dolciaria - primi 9 mesi: 400.000 - ultimi 3 mesi: 1.200.000 - pagamento clienti: gg. 90 - crediti vs clienti 31.12.2009: 1.200.000
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Organizzato da:Con il contributo di: altre informazioni … dinamica della PFN esempio -indebitamento medio per gg. 364: 1.000.000 -31.12.2009: incasso di crediti 300.000 -indebitamento al 31.12.2009: 700.000 -oneri finanziari 2009: 50.000 -costo del debito falsato (7,14% - effettivo 5%) -WACC falsato
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Organizzato da:Con il contributo di: altre informazioni … percentuale degli insoluti; suddivisione dei costi tra fissi e variabili per lanalisi di break-even; suddivisione dellattività dellimpresa nelle varie aree di attività (caratteristica, extracaratteristica, finanziaria e straordinaria); la predisposizione del rendiconto finanziario;
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Organizzato da:Con il contributo di: altre informazioni … le caratteristiche della governance, lassetto proprietario, le qualità del management, ladeguatezza delle risorse umane; informazioni sul mercato in cui opera lazienda (caratteristiche, concorrenza, posizionamento rispetto al benchmark di settore).
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Organizzato da:Con il contributo di: SPUNTI DI ANALISI LINDEBITAMENTO LA PATRIMONIALIZZAZIONE
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Organizzato da:Con il contributo di: GEARING RATIO indice di indebitamento finanziario PFN PN livelli soglia OTTIMALEACCETTABILENEGATIVO < 25%25% x 55%> 55%
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Organizzato da:Con il contributo di: ATTENZIONE non sempre un gearing ratio accettabile equivale ad unequilibrata composizione delle fonti rispetto agli impieghi
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Organizzato da:Con il contributo di: PFN / PN = 75%
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Organizzato da:Con il contributo di: Nellesempio che precede lazienda presenta un elemento di squilibrio. CCN < 0 limpresa non è in grado di far fronte ai propri impegni finanziari di B.P. con le risorse della gestione corrente
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Organizzato da:Con il contributo di: EQUILIBRIO
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Organizzato da:Con il contributo di: EQUILIBRIO cc = crediti correnti stock = giacenze magazzino pc = passività correnti di funzionamento
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Organizzato da:Con il contributo di: CREDITI COMMERCIALI (CC)
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Organizzato da:Con il contributo di: DEBITI COMMERCIALI (CC)
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Organizzato da:Con il contributo di: MAGAZZINO (STOCK)
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Organizzato da:Con il contributo di: Aree di intervento condizioni di pagamento concesse ai clienti condizioni di pagamento ottenute dai fornitori tempi di giacenza delle scorte SENSITIVITY ANALYSIS
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Organizzato da:Con il contributo di: i RELAZIONE TRA INDICI
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Organizzato da:Con il contributo di: condizione minima concentriamo lanalisi si i e su ROI.
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Organizzato da:Con il contributo di: LEVERAGE
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Organizzato da:Con il contributo di:
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Organizzato da:Con il contributo di: PFN
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Organizzato da:Con il contributo di:
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Organizzato da:Con il contributo di:
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Organizzato da:Con il contributo di: ROI, ROE, i, WACC ROE > i ROE < i
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Organizzato da:Con il contributo di: INTERVENTI SUL PATRIMONIO NETTO Leve operazioni di finanza straordinaria patrimonializzazione ex D.L. 78/2009 scudo ter
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Organizzato da:Con il contributo di: RUOLO DEL DOTTORE COMMERCIALISTA RATING ADVISOR
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Organizzato da:Con il contributo di: Alcuni spunti operativi valutazione degli indicatori gestionali e finanziari rilevanti; individuazione dei driver di miglioramento del pricing del credito; pianificazione delle strategie di intervento e ottimizzazione delle coperture del fabbisogno finanziario; definizione di un sistema di monitoraggio; definizione di un set informativo di reporting periodico con il sistema bancario
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