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Risk Assessment in Minimally Invasive Surgery
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Tecnologie Chirurgiche Innovative (Prof. Francesco Rulli, Dipartimento di Chirurgia) Risk Assessment in Minimally Invasive Surgery Francesco Rulli
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Chirurgia mininvasiva
gold standard per numerose procedure endoscopiche Immissione sul mercato di strumenti con sempre migliori ergonomie e sistemi di sicurezza Analisi dei rischi chirurgia mininvasiva per fornire un servizio più efficiente conoscere ed evitare le possibili complicazioni derivanti da uno specifico strumento o metodo per ridurre i costi per evitare contenziosi in sede legale
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MODELLO DI REASON RISCHI IN SALA OPERATORIA MECCANISMI DI DIFESA
Organizzazione Esperienza Controlli/protocolli Design della strumentazione EVENTI AVVERSI
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Rischi derivanti dall’errore umano: percezione visiva e tattile
Non è possibile sostituire la visione stereoscopica. Con l’esercizio ripetuto il chirurgo impara a servirsi della visione 2D “visione tunnel”: concentrare la vista su un punto per lungo tempo può portare il cervello a non elaborare correttamente le informazioni circostanti
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Rischi derivanti dall’errore umano: percezione visiva e tattile
E’ utile avere informazioni, anche ridondanti, dalla vista e dal tatto Perdita parziale o totale di percezione tattile Interposizione degli strumenti tra il tessuto e le mani
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Rischi derivanti dall’accesso e creazione della camera di lavoro
Tecnica di accesso chiusa: Ago di Veress Introduzione alla cieca del primo trocar
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Rischi derivanti dall’accesso e creazione della camera di lavoro
Tecnica di accesso aperta: Hasson Trocar ottici
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Rischi derivanti dall’accesso e creazione della camera di lavoro
Lesioni vascolari maggiori: Aorta Arteria iliaca comune Vena cava Arteria mesenterica inferiore Arteria lombare Lesioni vascolari minori: Vasi epigastrici Vasi omentali Vasi mesenterici Altri vasi di minor portata DANNO VASCOLARE
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Rischi derivanti dall’accesso e creazione della camera di lavoro
Lesioni viscerali: Ileo Digiuno Stomaco Colon Tratto urinario
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Rischi derivanti dall’accesso e creazione della camera di lavoro
Problemi causati dall’insufflazione Sistema cardiovascolare: precarico ed postcarico; pulsazione e pressione; attivazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone rilascio di vasopressina rilascio di adrenalina Derivanti dall’utilizzo di anidride carbonica: ipercapnia acidosi respiratoria
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Rischi derivanti dall’accesso e creazione della camera di lavoro
Problemi causati dall’insufflazione pressione intraddominale pressione intratoracica compliance toracopolmonare resistenza delle vie aeree spazio morto problemi nell’equilibrio ventilazione/perfusione
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Rischi derivanti dall’accesso e creazione della camera di lavoro
Problemi causati dall’insufflazione perfusione renale e tasso di filtrazione glomerulare perfusione splancnica (per compressione dei vasi mesenterici) perfusione portale aumento degli enzimi epatici
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Rischi derivanti dall’accesso e creazione della camera di lavoro
Problemi causati dall’insufflazione Tecniche gasless compressione dei tessuti ischemie dolore assenza di exsufflazione intossicazione da CO (remoto)
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Rischi derivanti dall’accesso e creazione della camera di lavoro
Embolia gassosa lesione diretta di un vaso con ago di Veress o col primo trocar lesione intraoperativa di un organo parenchimatoso (fegato) eccessiva P intraddominale (>20 mmHg) con gas poco solubile (He, N2O )
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Rischi derivanti dall’accesso e creazione della camera di lavoro
enfisemi subcutanei pneumotorace pneumomediastino pneumopericardio
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Rischi derivanti dall’accesso e creazione della camera di lavoro
Aumenti eccessivi di pressione
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Rischi derivanti dall’accesso e creazione della camera di lavoro
Contaminazioni del paziente e/o dell’ambiente operatorio
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Rischi derivanti dall’accesso e creazione della camera di lavoro
Rischi relativi alla chiusura degli accessi Un gran numero di lesioni vascolari parietali può rimanere asintomatico durante la procedura a causa della compressione del trocar Incisioni > 8 mm rischio di ernie incisionali La maggiore incidenza di tali lesioni si riscontra a livello periombelicale, a causa della sottigliezza della parete addominale
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Rischi derivanti dall’accesso e creazione della camera di lavoro
Rischio di metastasi nel sito di accesso
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Rischi derivanti dall’utilizzo dell’elettrochirurgia
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Rischi derivanti dall’utilizzo dell’elettrochirurgia
Isolamento
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Rischi derivanti dall’utilizzo dell’elettrochirurgia
Accoppiamento diretto contatto tra l’elettrodo attivo e un elemento conduttivo adiacente ad un tessuto elettrodo attivato elemento metallico (ottica) trocar metallico trocar isolante parete ansa
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Rischi derivanti dall’utilizzo dell’elettrochirurgia
Correnti di dispersione correnti monopolari elettrodo di ritorno ritorno della corrente al generatore regioni a bassa impedenza effetti avversi in siti lontani
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Rischi derivanti dall’utilizzo dell’elettrochirurgia
Correnti di dispersione
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Rischi derivanti dall’utilizzo dell’elettrochirurgia
Correnti di dispersione Correnti di dispersione superficie esterna del paziente + parte metallica del tavolo operatorio ustioni cutanee
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Rischi derivanti dall’utilizzo dell’elettrochirurgia
Accoppiamento capacitivo Formazione di effetti capacitivi tra parti metalliche e isolate dello strumento parte attiva + strato isolante + trocar metallico = condensatore correnti indotte nella parete trocar isolato correnti indotte attraverso il tessuto più vicino
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Rischi derivanti dall’utilizzo dell’elettrochirurgia
Rischi in chirurgia bipolare Rischi molto più contenuti rispetto alle correnti monopolari Ustioni pericolose nella prossimità della punta dello strumento se: applicazione continuativa prossimità di strutture sensibili
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Rischi derivanti dall’utilizzo degli ultrasuoni
Danni derivanti dal calore dipendono dal tempo di attivazione Intorno a 5 secondi la temperatura è di 80°C, intorno ai 10 secondi può raggiungere 200°C. Si osservano lesioni fino a 21 mm di distanza dallo strumento
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Rischi derivanti dall’utilizzo degli ultrasuoni
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Rischi per l’operatore: l’ergonomia degli strumenti per chirurgia laparoscopica
Vari report in letteratura illustrano problemi muscolo-scheletrici relativi al design degli strumenti per chirurgia laparoscopica discomfort della mano e delle estremità paresi della mano neuropatie temporanee da compressione delle dita
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Conclusioni esistono sempre rischi legati alla procedura in sé, alla strumentazione, alla mancata osservanza dei criteri base di sicurezza elettrica, alla disattenzione ed alla mancata osservazione e pianificazione della sala operatoria precedentemente all’intervento Tre approcci: design appropriato della dotazione tecnologica miglioramento di training e crediting utilizzo di protocolli e linee guida
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LA SFORTUNA NON ESISTE…
… E’ SOLO SCARSA ATTENZIONE AI PARTICOLARI. (Winston Churchill)
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