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Università di Bologna Profilazione interessi di ricerca un metodo empirico Luciana Sacchetti BIBLIOTECA DIP. S.STATISTICHE marzo 2010.

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Presentazione sul tema: "Università di Bologna Profilazione interessi di ricerca un metodo empirico Luciana Sacchetti BIBLIOTECA DIP. S.STATISTICHE marzo 2010."— Transcript della presentazione:

1 Università di Bologna Profilazione interessi di ricerca un metodo empirico Luciana Sacchetti BIBLIOTECA DIP. S.STATISTICHE marzo 2010

2 Premessa -La biblioteca utilizza da tempo due sistemi di alerting; Collection Manager di Blackwells per le novità editoriali in lingua ingelse; ed il sistema di alerting di Essper su articoli di testate italiane di Scienze Sociali -Collection Manager era già utilizzato dai 5 membri del Comitato Scientifico, ciascuno dei quali gestiva un proprio profilo macrodisciplinare (es. statistica metodologica) definito con in descrittori Blackwells; in tal modo, la biblioteca si è assicurata la crescita omogenea della propria raccolta. Collection Manager, similmente a DeaStore, permette di segnalare la proposta di acquisto, che poi viene validata dal responsabile acquisti della biblioteca. -Si tratta poi, di ripetere lordine anche in Sebina.

3 Profilazione interessi di ricerca Il passo successivo è stato quello di estendere la profilazione a tutto il personale docente e ricercatore del Dipartimento (inclusi i Dottorandi), per un totale di 126 profili. -E stato costituito un database online (Access) collocato nel sito del Dipartimento denominato profilazione interessi di ricerca

4 Costruzione del DBase -La profilazione individuale è costituita (in ordine gerarchico) da: 1.profilo (1 dei 5 del comitato scientifico) 2.Sottoprofilo (una scelta tra 30 descrittori definiti dalla biblioteca) 3.Parole chiave (inserire liberamente dallutente) i descrittori del sottoprofilo sono stati definiti dai bibliotecari analizzando i titoli dei libri presi in prestito dagli utenti nellanno precedente

5 Il lancio del servizio - Al lancio, del servizio, per non partire con un DB vuoto la bibliotecaria ha definito per ciascun utente una prima profilazione, chiedendo agli utenti di verificarla o modificarla. -I profili individuali, definiti, sono stati inviati al referente di Collection manager, la quale ha messo in dialogo CM con le nostre profilazioni. - ad ogni successivo cambiamento di profilazione, il responsabile bibliotecario riceve in automatico una mail dal DB e la inoltra a Blackwells. -Le segnalazioni delle novità editoriali arrivano via mail 1 volta al mese.

6 Il Database Profilazione La biblioteca ha ottenuto così una profilazione completa ed in continuo aggioramento degli interessi di ricerca, in base alla quale orientare la crescita della propria collezione.

7 Alert Essper Sulla scorta di questa profilazione, è stato possibile inserire il servizio di alert fornito da Essper Lutente riceve una volta al mese, alert relativi ad articoli pubblicati su riviste italiane. Anche qui, lintervento della biblioteca è stato proattivo.

8 Conclusioni La creazione del DB profilazione rientra in uno degli obiettivi triennali per la qualità della biblioteca (certificata ISO 9001:2008): Disseminare linformazione posseduta dalla biblioteca in forma tempestiva, non invasiva e personalizzata (per i ricercatori). Per saperne di più sul sistema qualità http://www2.stat.unibo.it/QualitaBiblio/


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