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flavia (dot) marzano gmail (dot) com

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Presentazione sul tema: "flavia (dot) marzano gmail (dot) com"— Transcript della presentazione:

1 E-mail: flavia (dot) marzano (@) gmail (dot) com
Comunicazione e servizi di attenzione al cittadino: il principio di trasparenza e le nuove tecnologie a supporto della legalità Comunicazione interna, KM e nuove tecnologie a supporto dell'efficienza organizzativa Lecce, 29 marzo 2011 Flavia Marzano flavia (dot) marzano gmail (dot) com

2 Politici, cittadini e… tecnologie
...che lingua parliamo? Politichese? Burocratese? Tecnichese? E se parlassimo l'italiano? Si può e si deve!

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5 Domande stupide?

6 Διαφάνειας الشفافية гла́сность
Διαφάνειας الشفافية гла́сность Gennemsigtighed Durchsichtigkeit Skaidrumo Թափանցիկություն Öppenhet Transparenţă

7 Normativa Anni ’90: efficienza, efficacia, democrazia, trasparenza, diritto di accesso - leggi 142/90 e 241/90. Già con questi primi interventi normativi, emerge l’esigenza di dotare di strumenti innovativi, tutte le amministrazioni e gli enti, in particolare quelli locali.

8 Normativa Per favorire e diffondere attenzione alle tecnologie nella PA: AIPA > CNIPA > DigitPA URP, decreto legislativo 29/93, Leggi Bassanini (L.59/97, L.127/1997, L.191/1998, L.50/1999), L.150/2000 Primo Piano di azione eGov (2000)… CAD: Codice dell’Amministrazione Digitale

9 CAD dare il diritto ai cittadini di interagire con la PA attraverso l'uso dei nuovi strumenti della comunicazione (con conseguente riduzione dei costi d'interazione) fornire un nuovo modello organizzativo di riferimento alla PA (digitalizzazione dei processi)

10 Nuovo CAD Art Norme generali per l'uso delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni nell'azione amministrativa 1. Le PA … utilizzano le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione e partecipazione, nonché per la garanzia dei diritti dei cittadini e delle imprese…

11 Nuovo CAD Art. 57 bis - Indice degli indirizzi delle pubbliche amministrazioni Al fine di assicurare la trasparenza delle attività istituzionali è istituito l'indice degli indirizzi delle amministrazioni pubbliche, nel quale sono indicati gli indirizzi di posta elettronica da utilizzare per le comunicazioni e per lo scambio di informazioni e per l'invio di documenti a tutti gli effetti di legge fra le amministrazioni e fra le amministrazioni ed i cittadini.

12 Nuovo CAD Art Modalità della fruibilità del dato … comma 3: DigitPA provvede al monitoraggio dell’attuazione del presente articolo, riferendo annualmente con apposita relazione al Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione e alla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazione pubbliche di cui all’articolo 13 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150.

13 Nuovo CAD Art. 62-bis - Banca dati nazionale dei contratti pubblici. Per favorire … la trasparenza … anche al fine del rispetto della legalità e del corretto agire della PA e prevenire fenomeni di corruzione, si utilizza la “Banca dati nazionale dei contratti pubblici” (BDNCP) istituita, presso l’Autorità …

14 LEGGE 4 marzo 2009, n. 15. Delega al Governo finalizzata all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni nonché disposizioni integrative delle funzioni attribuite al Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro e alla Corte dei conti.

15 L. 69/2009 Legge 18 giugno 2009, n. 69: "Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile”. Art (Trasparenza sulle retribuzioni dei dirigenti e sui tassi di assenza e di maggiore presenza del personale)

16 Normativa D.Lgsvo 150/2009, art. 11: trasparenza come “accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all'utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, …

17 …dei risultati dell'attività di misurazione e valutazione svolta dagli organi competenti, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità. Essa costituisce livello essenziale delle prestazioni erogate dalle amministrazioni pubbliche ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione”;

18 Del. 105/2010 CIVIT la Delibera n. 105/2010 della CIVIT, “Linee guida per la predisposizione del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità”: predisposte dalla Commissione per la Valutazione Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche nel contesto della finalità istituzionale di promuovere la diffusione nelle pubbliche amministrazioni della legalità e della trasparenza, esse indicano il contenuto minimo e le

19 caratteristiche essenziali del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, a partire dalla indicazione dei dati che devono essere pubblicati sul sito istituzionale delle amministrazioni e delle modalità di pubblicazione, fino a definire le iniziative sulla trasparenza;

20 14 Gennaio 2011 Egregio Ministro Renato Brunetta, Le scrivo per comunicarLe le mie dimissioni da componente della Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche (CiVIT). Avevo lasciato il mio lavoro in Gran Bretagna come professore universitario e consulente per dare il mio contributo a quella che nel 2009 fa si profilava come un’ambiziosa e storica riforma della Pubblica Amministrazione (PA). Ebbene, dopo un anno, non credo vi siano più i presupposti per continuare. Sebbene la riforma che porta il Suo nome abbia inizialmente conseguito dei risultati positivi, qualche difetto del suo impianto originario e soprattutto i gravi difetti nel modo in cui essa sta essendo attuata rischiano di farla naufragare in una palude di adempimenti burocratici, appesantendo le amministrazioni invece che renderle più efficienti.

21 14 Gennaio 2011 La mia valutazione attuale, purtroppo, è che i limiti stiano prevalendo sul cambiamento e che i vizi di un sistema da riformare non siano stati affrontati in modo corretto e con l’intensità di energie politiche e di risorse economiche. Performance che la sfida richiede e valutazione sono le parole chiavi della riforma; ma in nessuna organizzazione la valutazione individuale può dare buoni frutti se non c’è una buona gestione organizzativa. Invece, il consenso ottenuto con la campagna “anti-fannulloni” e la presenza nella legge di riforma di alcuni elementi esageratamente prescrittivi (ad es., la ripartizione dei valutati in fasce definite ex ante) hanno focalizzato l’attenzione di tutti sulla performance individuale. Il pressing sui “fannulloni” ha dato i suoi frutti all’inizio (riduzione dell’assenteismo), ma ha finito anche per deprimere la reputazione e il senso di appartenenza di tanti dipendenti pubblici.

22 14 Gennaio 2011 E dato che queste sono le leve motivazionali più potenti, sarà dura riuscire a (ri)motivare il personale pubblico a far meglio con l’uso di tornelli, telecamere, bastoni e carote (per altro sparite dopo la recente legge di stabilità). Per rendere la PA più efficiente e competitiva bisogna risolvere prima problemi a livello organizzativo e di sistema: è qui che la Sua riforma avrebbe potuto fare la differenza, puntando sulla creazione di valore pubblico e sulla valutazione degli impatti dell’azione amministrativa, in un ambiente troppo spesso autoreferenziale. Perché è questo, in ultima istanza, l’interesse principale dei cittadini e delle imprese: la qualità dei servizi che gli vengono resi. Il meccanismo del premio e della sanzione è strumentale a questo obiettivo, mentre è finito per essere (specie la sanzione) il vero fulcro dell’azione.

23 14 Gennaio 2011 Poi, se la Sua riforma voleva essere di stampo manageriale, allora perché nominare una Commissione prevalentemente composta da giuristi? E in ogni caso, come può una Commissione con 30 persone in organico, senza poteri ispettivi o sanzionatori, spingere a migliorare non solo chi è già incline a farlo, ma anche chi non ne ha alcuna intenzione? Inoltre, se la riforma fosse davvero una priorità, come spiegarsi l’auto-esclusione sia della Presidenza del Consiglio che del Ministero dell’Economia e delle Finanze? Quanto all’indipendenza della CiVIT, come può esserci indipendenza quando il Governo si riserva ogni potere di determinare nomine, compensi e ambiti di operatività della Commissione stessa, e per di più opera quotidianamente trattando la CiVIT come parte del proprio staff? E lo stesso interrogativo vale per gli Organi Indipendenti di Valutazione recentemente costituiti presso molte amministrazioni. Con sincero rammarico, Pietro Micheli

24 Direttiva Brunetta le Linee Guida per i siti web della PA (26 luglio 2010), previste dalla Direttiva del 26 novembre 2009, n. 8 del Ministero per la Pubblica amministrazione e l’innovazione: i siti web delle P.A. devono rispettare il principio della trasparenza tramite l’“accessibilità totale” da parte del cittadino alle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione dell’Ente pubblico, definendo per altro i contenuti minimi dei siti istituzionali pubblici.

25 1.1.3    Trasparenza e partecipazione attiva del cittadino. La partecipazione del cittadino alla vita democratica è un principio che discende direttamente dal diritto di sovranità popolare e dal diritto di cittadinanza, riaffermato dalla normativa europea. Alcune azioni dell'Unione… sostengono la partecipazione diretta dei cittadini e la massima trasparenza nelle comunicazioni tra pubblica amministrazione e cittadini.

26 Uno degli obiettivi fondamentali è trasformare, attraverso l'uso delle ICT, le relazioni interne ed esterne del settore pubblico, con il fine di migliorare l'erogazione dei servizi e la partecipazione della società civile alla vita democratica. L'impiego delle tecnologie costituisce lo strumento principale per il mutamento delle relazioni fra soggetti, che richiede un rilevante cambiamento culturale, in particolare per i soggetti pubblici…

27 i quali sono tenuti a rendere conoscibili e fruibili i dati in loro possesso, garantendone la qualità e l'aggiornamento. Il principio della partecipazione attiva e della  trasparenza dell'azione amministrativa … con particolare riferimento alle tecnologie informatiche, sancisce quattro diritti fondamentali:

28 … il diritto all'accesso il diritto all'informazione
il diritto alla formazione il diritto alla partecipazione. La partecipazione viaggia, dunque, di pari passo con un altro concetto fondamentale: la "trasparenza”.

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30 Piano di eGov 2012 Gennaio 2009, riutilizzo dei dati geografici nella PA: “Entro il 2012 sarà operativo un sistema standardizzato per conoscere ed utilizzare i dati geografici delle PA; … conoscere il proprio territorio costituisce per i cittadini un fattore di trasparenza e di positiva interazione con l’amministrazione pubblica.”

31 Decreto 12 marzo 2010 DECRETO 12 marzo 2010, Oggetto: Definizione delle attribuzioni della Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche

32 Web e trasparenza? Portali, blog, social networks favoriscono la partecipazione e la trasparenza delle azioni istituzionali… o no? Quali rischi? Opportunità?

33 Innovare: quali requisiti?
I principali requisiti per innovare sono: accettare il diverso come valore, dal diverso si impara, con il diverso si cresce, con l'omologazione si resta al palo; capire davvero il ruolo delle tecnologie per amministrare e governare (imprese e pubbliche amministrazioni); adottare il 2.0 come metodo di vita, amministrazione e governo.

34 Web, Politica, Amministrazione, Vita 2.0
Perché condividere? "Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce la scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee" (George Bernard Shaw) Web, Politica, Amministrazione, Vita 2.0

35 La normativa ci viene in aiuto
“La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere a tutte le fonti di informazione e ai relativi servizi, ivi compresi quelli che si articolano attraverso gli strumenti informatici e telematici.” (Legge 4/2004)

36 Il Manifesto per l’Open Government

37 Chi siamo L’iniziativa nasce da parte di un gruppo di esperti di diritto e di nuove tecnologie, funzionari pubblici e privati, docenti universitari e altri componenti della società civile: E. Belisario, A. Casadei, G. Cogo, L. De Pietro, G. Dominici, S. Epifani, C. Forghieri, C. Giurdanella, S. Marras, F. Marzano, G. Scorza

38 La storia del Manifesto
Pubblicazione 1º novembre 2010: inizio commenti e mail Chiusura emendamenti 15 novembre 2010 15 giorni per commentare ed emendare Pubblicazione Facebook 489 "mi piace” Commenti 74, circa 70

39 Commenti Cittadini, esperti del settore, aziende ICT, professori universitari, ricercatori, dipendenti pubblici , studenti, ecc. Articoli più commentati: 1, 2, 3, 4, 5, 8

40 Presentazione Internet Governance Forum Italia (IGF 2010): 30 Novembre 2010 a Roma presso La Sapienza, Scienze della Comunicazione

41 Il Manifesto Governare con le persone Governare con la rete
Creare un nuovo modello di trasparenza Trattare l’informazione come infrastruttura Liberare i dati pubblici per lo sviluppo economico del terzo millennio

42 Il Manifesto Informare, coinvolgere, partecipare per valorizzare l’intelligenza collettiva La rete moltiplica il potenziale delle intelligenze coinvolte e aumenta l’efficacia dell’azione amministrativa Educare alla partecipazione

43 Il Manifesto 1. Governare con le persone
La partecipazione attiva è un diritto e un dovere di ogni cittadino. L’Open Government si propone di creare le condizioni organizzative, culturali e politiche affinché questo venga esercitato con pari opportunità per tutti.

44 Il Manifesto 2. Governare con la rete
La Pubblica Amministrazione deve far riferimento a un nuovo modello organizzativo che abbandoni la logica burocratica verticale di gestione dei servizi pubblici a favore di una logica orizzontale, in grado di coinvolgere i diversi attori pubblici, privati e del non profit, nel raggiungimento di un obiettivo comune. Tale obiettivo può essere perseguito attraverso un efficace uso della Rete.

45 Il Manifesto 3. Creare un nuovo modello di trasparenza
L’Amministrazione deve agire in modo da garantire sempre la più completa trasparenza dell’attività di governo e la pubblicità di tutto ciò che è relativo al settore pubblico. Fornire ai cittadini tutte le informazioni sull’operato dell’Amministrazione è indispensabile per realizzare un controllo diffuso sulle attività di governo e sulla gestione della cosa pubblica.

46 Il Manifesto 4. Trattare l’informazione come infrastruttura
I dati delle PA devono essere accessibili a tutti sul Web in formato aperto, gratuitamente ove possibile, e – in ogni caso – con licenze idonee a consentire la più ampia e libera utilizzazione. La disponibilità di dati aperti è, di fatto, l’infrastruttura digitale sulla quale sviluppare l’economia immateriale. Le PA, liberando i dati che gestiscono per conto di cittadini e imprese, possono favorire lo sviluppo di soluzioni da parte di soggetti terzi e contribuire in modo strategico, allo sviluppo economico dei territori dalle stesse amministrati.

47 Il Manifesto 5. Liberare i dati pubblici per lo sviluppo economico del terzo millennio Le PA devono concentrarsi sulla produzione, classificazione e pubblicazione di dati e informazioni grezzi e disaggregati, lasciando, salvo eccezioni espressamente previste dalla legge, all’iniziativa privata lo sviluppo di applicazioni ed interfacce per la loro rielaborazione, consultazione e fruizione. Un orientamento della PA verso l’Open Data offre nuove opportunità a chi investe nella Rete, incentivando la crescita di nuovi distretti dell’economia immateriale che rappresenterebbero un nuovo modello di produzione da affiancare a quello tradizionale oggi in crisi e, troppo spesso, sostenuto dagli aiuti di stato.

48 Il Manifesto 6. Informare, coinvolgere, partecipare per valorizzare l’intelligenza collettiva La rete moltiplica il potenziale delle intelligenze coinvolte e aumenta l’efficacia dell’azione amministrativa. Le dinamiche organizzative ed i procedimenti della Pubblica Amministrazione vanno ripensati per  migliorare la qualità dei processi di informazione,  facilitare il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i cittadini, diffondere la cultura dell’Open Governement anche attraverso i social media e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

49 Il Manifesto 7. Educare alla partecipazione
La  Pubblica Amministrazione promuove la partecipazione di tutti i cittadini alla gestione  della cosa pubblica anche attraverso il ricorso alle tecnologie dell’informazione, eliminando ogni discriminazione culturale, sociale, economica, infrastrutturale o geografica ed educando alla partecipazione come diritto e dovere civico di ogni cittadino.

50 Il Manifesto 8. Promuovere l’accesso alla Rete
La tecnologia, ed in particolare internet e gli strumenti di accesso alla Rete, sono elementi abilitanti ai processi di partecipazione. Per questo motivo è dovere dello Stato consentire a tutti i cittadini di accedervi e promuoverne la cultura d’uso.

51 Il Manifesto 9. Costruire la fiducia e aumentare la credibilità della PA La conoscenza e la partecipazione ai processi decisionali sono strumenti di costruzione della fiducia in un rapporto tra pari che coinvolge Amministrazione e Cittadini rendendo inutili gli attuali livelli di mediazione. L’appartenenza agli stessi ecosistemi (digitali e non), la pratica delle stesse dinamiche sociali e servizi efficaci costruiti intorno al cittadino e alle sue esigenze aiutano ad accrescere la fiducia, la credibilità dell’Amministrazione e la condivisione degli obiettivi.

52 Il Manifesto 10. Promuovere l’innovazione permanente nella pubblica amministrazione La costruzione di servizi deve essere sempre realizzata in modalità condivisa e sviluppata, pensando l’utente al centro del sistema e mantenendo aperta la possibilità di far evolvere i sistemi. Una innovazione permanente per garantire una revisione continua, nelle forme di utilizzo, negli adeguamenti tecnici, funzionali ed organizzativi sempre in linea con l’evoluzione dei paradigmi della Rete.

53 Esempi di OG

54 Governare con la rete e con le persone
La tecnologia, in Italia, non ha avvicinato in modo sostanziale i cittadini ai loro governanti. e-government, e-partecipation, e- democracy sono stati spesso interpretati come progetti calati dall’alto.

55 Sui servizi internet pochissima attenzione all’usabilità, all’accessibilità, all’analisi dei bisogni, al feedback degli utenti, al rischio di Digital Divide

56 Che fare? I cittadini al centro Governare “con” le persone
Cambiare modello organizzativo: dal “castello” alla RETE!

57 Dal Castello alla Rete Il castello Logica burocratica e gerarchizzata
Il divieto di FB, i tornelli Privati come fornitori Cittadini come utenti

58 Dal Castello alla Rete La RETE
Una logica orizzontale, in grado di coinvolgere i diversi attori Civic Hacking Privati, cittadini non profit come partner

59 Nuovo modello operativo
obiettivi da raggiungere vs procedure; crescita di nuove competenze interne; partecipazione civica alla creazione di valore pubblico.

60 Governare la Rete La Pubblica Amministrazione deve far riferimento a un modello organizzativo che abbandoni la logica verticale a favore di una orizzontale, in grado di coinvolgere i diversi attori pubblici, privati e del non profit, nella progettazione e gestione dei servizi.

61 Governare la Rete Tale obiettivo può essere perseguito attraverso il riconoscimento e la promozione delle reti e delle connessioni sociali e il governo di processi decisionali inclusivi e di progettazione partecipata

62  Democrazia Digitale La transizione verso la Democrazia Digitale e la Trasparenza parte da lontano: dove un superiore, pubblico interesse non imponga un segreto momentaneo, la casa dell’amministrazione dovrebbe essere di vetro” (Filippo Turati, 1908)

63 …passa dalla normativa
Nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale D.Lgs 235/2010 (GU N. 6, 10 Gennaio 2011) Art Disponibilità dei dati delle pubbliche amministrazioni

64 1. I dati delle pubbliche amministrazioni sono formati, raccolti, conservati, resi disponibili e accessibili con l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione che ne consentano la fruizione e riutilizzazione, alle condizioni fissate dall'ordinamento, da parte delle altre pubbliche amministrazioni e dai privati; restano salvi i limiti alla conoscibilità dei dati previsti dalle leggi e dai regolamenti, le norme in materia di protezione dei dati personali ed il rispetto della normativa comunitaria in materia di riutilizzo delle informazioni del settore pubblico.

65 2. Qualunque dato trattato da una pubblica amministrazione… è reso accessibile e fruibile alle altre amministrazioni quando l'utilizzazione del dato sia necessaria per lo svolgimento dei compiti istituzionali dell'amministrazione richiedente, senza oneri a carico di quest'ultima…

66 3. Al fine di rendere possibile l'utilizzo in via telematica dei dati di una pubblica amministrazione da parte dei sistemi informatici di altre amministrazioni l'amministrazione titolare dei dati predispone, gestisce ed eroga i servizi informatici allo scopo necessari, secondo le regole tecniche del sistema pubblico di connettività di cui al presente decreto.

67 Openness = Trasparenza?
Deliberazioni di Giunta e/o di Consiglio Determinazioni Dirigenziali Come? Formato? Fruibili?

68 Trattare l’informazione come infrastruttura
La disponibilità di dati aperti è l’infrastruttura digitale sulla quale sviluppare l’economia immateriale. Favorire lo sviluppo di soluzioni da parte di soggetti terzi e contribuire in modo strategico, allo sviluppo economico dei territori.

69 Quali dati? Chi decide? I dati (completi) devono essere: disponibili
non aggregati primari tempestivi fruibili e accessibili leggibili da sw di pubblico dominio in formati aperti

70 Liberi tutti Il dato è struttura, il mattone con il quale si costruiscono edifici (informazioni) funzionali alla loro destinazione. Senza dati aperti ogni forma di fruizione è mediata e rischia distorsioni o manipolazioni. Liberare i dati è conveniente e produce nuova economia.

71 Perché dati primari? Avere informazioni o dati non è la stessa cosa: partendo dai dati primari, chi ha gli strumenti per farlo, può confermare o meno le informazioni, si rende praticabile il controllo dei cittadini sulla PA. Controllo sociale. Verifica dei risultati. Pro e Cons 

72 Bilancio pubblico? Aprire i dati che lo formano: Trasparenza (vera)
Valutazione delle politiche Meno contestazioni generiche delle opposizioni Confronto con altre PA Pro e Cons 

73 Promesse elettorali … da marinaio?
Programmi elettorali prima, dati durante e dopo: più voti! Pro e Cons 

74 Difficoltà e rischi? Strumenti? Tecnologie? Costi?
Solo formato dei dati e licenza da adottare! Pro e Cons 

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76 Un esempio di trasparenza
OpenPolis, un progetto che ha come obiettivo principale diffondere la cultura della trasparenza nei processi politici.

77 OpenPolis OpenPolis permette di conoscere meglio chi ti rappresenta dal Comune al Parlamento Europeo. Informazioni su tutti i politici che sono in carica in Italia

78 Voi siete qui “Voi siete qui” informa sui programmi elettorali e in base a quelli che sono i programmi e le posizioni dei partiti fornisce agli elettori un’informazione su chi è più vicino e chi è più lontano dal loro punto di vista.

79 OpenParlamento “Open Parlamento” aiuta a capire l’attività dei politici e del Parlamento dopo le elezioni di modo che si possa sapere che cosa ne è dei programmi elettorali, che cosa è delle dichiarazioni e degli impegni assunti dai politici nei riguardi dei cittadini.

80 Open Bilancio “Open Bilancio“ progetto per mettere on line e rendere facilmente accessibili i bilanci di tutti i comuni italiani, in maniera tale che sia facile per i cittadini controllare i bilanci e quindi semplicemente riuscire a capire dove vanno a finire i soldi delle tasse che si pagano (se vanno a finire in servizi oppure in altro).

81 Open Municipio “Open Municipio” come per Open Parlamento si produrrà una piattaforma che metta on line anche tutta l’attività del Comune, della Provincia e della Regione.

82 Tocca a voi… Se ascolto dimentico Se vedo ricordo Se faccio imparo!

83 A proposito di condivisione…
Per non parlare bene e razzolare male: questa presentazione, nelle sue parti originali, è coperta da licenza Creative Commons: Attribuzione, Non commerciale, Condividi allo stesso modo Attribuzione: devi attribuire la paternità dell'opera nei modi indicati dall'autore o da chi ti ha dato l'opera in licenza e in modo tale da non suggerire che essi avallino te o il modo in cui tu usi l'opera. Condividi allo stesso modo: se alteri o trasformi quest'opera, o se la usi per crearne un'altra, puoi distribuire l'opera risultante solo con una licenza identica o equivalente a questa.

84 Grazie dell’attenzione
Flavia Marzano flavia (dot) marzano gmail (dot) com


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