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LO SPAZIO DELL’UMANO Modulo 3AST 2005

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Presentazione sul tema: "LO SPAZIO DELL’UMANO Modulo 3AST 2005"— Transcript della presentazione:

1 LO SPAZIO DELL’UMANO Modulo 3AST 2005
PAOLO VIDALI Liceo scientifico “G.B.Quadri” gennaio 2005

2 L’umanesimo Con “Umanesimo” intendiamo quel movimento vario ed articolato che, muovendo dall’Italia, si espande in tutta Europa del XV secolo all’insegna di un profondo rinnovamento culturale. L’umanesimo è senso della storia, riflessione sul passato, recupero del ruolo e del valore dell'umano in rapporto all'ordine naturale e divino. Paolo Vidali - Spazio dell'umano

3 Gli interessi degli umanisti
L’umanesimo è attenzione ai valori e ai modelli trasmessi dal mondo antico e in questo è un vero e proprio programma di educazione culturale dell’uomo. Gli studi umanistici vertono su un nuovo interesse rivolto ai testi e agli autori classici, recuperando la tradizione antica, al di là della tradizione cristiana, anche se non contro di essa. E’ studio della lingua latina e greca – in misura minore ebraica e araba - e determina un nuovo slancio nella linguistica e soprattutto nella filologia. Con l’umanesimo riprende vigore lo studio filologico, anche per la libertà intellettuale con cui si analizzano i testi “laici” degli antichi, rispetto alla più canonica e controllata analisi dei testi biblici. Paolo Vidali - Spazio dell'umano

4 La visione dell’uomo Tra i temi centrali della riflessione umanistica vi è una nuova concezione dell’uomo una nuova filosofia della natura una diversa concezione di Dio Queste tre concezioni, al di là delle differenze, si integrano in una nuova “geografia” in cui l’uomo rappresenta il centro Paolo Vidali - Spazio dell'umano

5 Alcuni umanisti... Coluccio Salutati ( ) a cui dobbiamo la riscoperta di opere di Cicerone e la ricostruzione di testi di Seneca e Agostino; Leonardo Bruni (1370/74 – 1444) che studia ed restaura un Aristotele ben diverso da quello scolastico e traduce e corregge molti dialoghi di Platone; Poggio Bracciolini ( ) che riscopre il De rerum natura di Lucrezio, rilanciando con ciò lo studio dell’epicureismo latino; Marsilio Ficino ( ) che studia e traduce integralmente Platone e Plotino; Lorenzo Valla ( ), alla cui analisi filologica dobbiamo la dimostrazione della falsa donazione di Costantino (De falso credita et ementita Costantini donatione, 1440), il testo con cui si giustificava il potere temporale della Chiesa a cui Costantino avrebbe “donato” l’impero d’Occidente. Valla mostra invece che la lingua, la cultura giuridica, i riferimenti di quel testo non possono risalire all’inizio del IV secolo, ai tempi di papa Silvestro I, ma sono di molti secoli successivi. Paolo Vidali - Spazio dell'umano

6 La riscoperta dell'umano
L’Umanesimo non rappresenta tanto un fenomeno esclusivamente filosofico quanto, più in generale, un fenomeno di carattere culturale. Esso consiste, per il suo tratto fondamentale, nell’affermarsi di una visione del mondo che pone al centro l’uomo: anche laddove quest’ultimo sia concepito, anzitutto, come ente creato e, in quanto tale, come parte dell’universo, la sfera dell’umano diventa il centro focale dell’indagine. Paolo Vidali - Spazio dell'umano

7 Gli strumenti filosofici
Gli strumenti filosofici utilizzati dagli Umanisti non sono nuovi; nuova è, invece, la prospettiva in cui essi li collocano. La maggior parte di essi proviene dalla tradizione platonica e, in particolare, da quella agostiniana, ribadendo l’identificazione dell’essenza dell’uomo con la sua anima; in secondo luogo, l'anima viene vista come frammento di divinità recuperando la tradizione neoplatonica e magica; in terzo luogo la relazione fra macrocosmo e microcosmo, dove la dimensione antropologica (il microcosmo) mostra, in sé, la presenza di tutti gli elementi che costituiscono la sfera del reale nella sua totalità (il macrocosmo). Si recupera così un'altra tradizione antica, quella di Empedocle e della partecipazione di tutto in tutto. Originale è comunque il quadro in cui essi collocano tali elementi tradizionali. Esso consiste in un orientamento della ricerca che guarda sempre meno alla totalità del reale e al suo aspetto di ente creato, per privilegiare invece la realtà umana e le sue caratteristiche; fra esse, quella del rapporto con il Creatore diventa, agli effetti dell’indagine filosofica, sempre meno rilevante. Paolo Vidali - Spazio dell'umano

8 Nicolò Cusano Nicola da Cues, ( ) renano, vescovo di Bressanone e cardinale partecipò con incarichi di prestigio alla fertile stagione conciliaristica della Chiesa. Nella sua opera principale (“Dotta ignoranza”), Cusano sostiene come applicandosi al concetto di infinito si riesca a concepire Dio come massimo assoluto. Pur riconoscendo il valore della mistica, si può usare la matematica per avvicinarsi alla teologia poiché nell’uno come nell’altro caso l’uomo esprime delle congetture che sono lo strumento migliore dell’intelletto per avvicinarsi indefinitamente alla verità. Come gli opposti coincidono nell’infinito così nell’infinito l’Essere divino coincide tutta la realtà. Tuttavia ciò non comporta una concezione panteista. Il testo Paolo Vidali - Spazio dell'umano

9 Pico della Mirandola Giovanni Pico della Mirandola ( ) intellettuale poliedrico e dottissimo, pensa ad una filosofia religiosamente ispirata in cui possano confluire la Rivelazione cristiana, l’ermetismo e la cabbala. Tale progetto mastodontico venne alfine sintetizzato in 900 tesi che avrebbe voluto sottoporre ad un convegno di dotti a Roma che, in realtà, non si tenne mai. Il brano che segue, scritta nel 1486, è l'incipit della Oratio de hominis dignitate (Discorso sulla dignità dell'uomo) che doveva precedere le 900 tesi. Il testo Paolo Vidali - Spazio dell'umano

10 Concludendo... L'uomo acquista una posizione ontologica nuova, legata alla sua libertà e alla sua capacità di determinare la propria essenza. Egli va inteso come chiave di lettura della realtà tutta, posto il rapporto tra microcosmo umano e macrocosmo naturale. Ciò produce una diversa immagine dello spazio in cui agisce l’uomo: nuovo centro dell’azione, della trasformazione di sé e delle cose Lo spazio fisico e simbolico dell’uomo moderno ne esce trasformato: centro finito di un universo infinito. Paolo Vidali - Spazio dell'umano

11 L’UMANESIMO Modulo 3AST 2004
PAOLO VIDALI Liceo scientifico “G.B.Quadri” febbraio2004


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