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L’IDEA DI EUROPA NEL PROGETTO CAROLINGIO

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Presentazione sul tema: "L’IDEA DI EUROPA NEL PROGETTO CAROLINGIO"— Transcript della presentazione:

1 L’IDEA DI EUROPA NEL PROGETTO CAROLINGIO
Carlo Magno, attraverso il suo progetto di “restaurazione dell’impero” dà corpo a un grande stato europeo basato su principi comuni: possesso della terra; rapporto di dipendenza vassallatico; comune fede cristiana; lingua compresa da tutti: il latino

2 L’idea di Europa prima di Carlo Magno
1. V sec. a.C. : ai tempi delle guerre persiane in Grecia viene elaborata un’idea di civiltà europea opposta a quella asiatica: Asia: dispotismo e servitù Occidente: libertà 2. Sotto la dominazione romana si ottiene l’unione di Oriente e Occidente (Asia-Europa-Africa) con il Mediterraneo come baricentro, ma le lotte imperiali tra Ottaviano e Antonio ripropongono l’opposizione Asia -Europa

3 3. Crisi e dissoluzione dell’impero romano
Processo di divisione e contrapposizione tra Asia ed Europa, evidenziato da controversie religiose (1054: divisione ortodossi/cattolici) 4. Scontro tra Occidente cristiano e Oriente musulmano (tesi di H. Pirenne): La conquista musulmana frantuma l’unità economica del Mediterraneo Costringe la cristianità cattolica a organizzarsi attorno a un baricentro nuovo, più a nord e continentale: AQUISGRANA

4 IL POSSESSO DELLA TERRA
Con la scoperta dell’agricoltura si pone fine al nomadismo: lavorare la terra significa considerarla propria clan familiari uniscono le loro terre e fondano le prime città con magazzini. Le CIVILTA’ ANTICHE del Mediterraneo si basano sul dominio di un territorio Il possesso della terra garantisce l’identità dell’uomo, la sua condizione economica e quindi sociale.

5 Il possesso della terra definisce quindi le famiglie RICCHE e politicamente POTENTI.
Non esiste il potere disgiunto dal possesso di terra, coltivata da schiavi, controllati da potenti. QUINDI: Possesso di terra Potere politico aspetti collegati tra loro Controllo di schiavi

6 Il FEUDALESIMO è un sistema fondato sulla PROPRIETA’ DELLA TERRA: i Franchi legano indissolubilmente il potere delle armi e quello della terra SISTEMA FEUDALE: fedeltà terra

7 IL RAPPORTO DI DIPENDENZA VASSALLATICO
Tribù germaniche: legame di fedeltà personale Cultura giuridica gallo-romana: COMMENDATIO (vincolo di fedeltà personale) - subalterno assicura fedeltà personale a un potente in cambio di protezione e dell’assegnazione di un beneficio (terra) I Pipinidi trasformano la tradizione della fedeltà personale nell’ istituzione del vassallaggio, che lega al RE l’aristocrazia e i gruppi armati che dipendono da essa.

8 Il patto vassallatico È una solenne cerimonia che esalta l’importanza giuridica e simbolica di un legame di natura personale. OMAGGIO: il vassallo giura fedeltà al signore, dichiarandosi suo uomo; INVESTITURA: il signore dona simbolicamente qualcosa al vassallo, come simbolo del godimento vitalizio di una terra (beneficio)

9 Il rapporto non è paritario, ma reciproco:
Re, o signore Rispetta la vita del vassallo; • giura fedeltà personale Protegge e difende il vassallo; • obbligo di aiuto(servizio militare a cavallo) Dà assistenza in giudizio; • obbligo di consiglio Concede un beneficio vitalizio; • supplente del re nelle funzioni di carattere pubblico Vassallo

10 I grandi aristocratici franchi si garantivano la fedeltà dei sottoposti con donativi e terre: FUSIONE DEL LEGAME MILITARE E SOCIOECONOMICO. Perché realizzano questa fusione tra armi e terra? L’aristocrazia franca è l’unica aristocrazia possidente, l’unica che può radicare la propria autorità militare (poi politica e giuridica) nella proprietà fondiaria. Conseguenze: Consolidamento del potere del sovrano franco (vassallaggio è il fondamento della società franca e i vassalli sono scelti tra l’aristocrazia terriera e militare); Esercito rapido ed efficiente.

11 Il vassallaggio in età carolingia
Le risorse economiche provengono quasi esclusivamente dai prodotti della terra. Il commercio non ha funzione di motore di scambio e non esistono città così grandi da giustificare mestieri e professioni disancorati dall’agricoltura. L’impero è un mondo di campagne I latifondisti (aristocrazia fondiaria) sono ricchi e in grado di trattare con il sovrano. sono interessati a stabilizzare il potere: Trasformarlo in patrimonio EREDITARIO; Procurarsi IMMUNITA’.

12 ripartizioni territoriali: contee,marche e ducati
Carlo tenta di mettere ordine nei suoi domini e di controllare dal centro le periferie ripartizioni territoriali: contee,marche e ducati Esistono dei vincoli tra gli amministratori e il potere centrale: in cambio del servizio prestato non ricevono uno stipendio, ma: Entrate legate all’’esercizio della carica (riscossione multe); Benefici all’’interno del territorio amministrato Conti e marchesi si trovano nella duplice condizione di FUNZIONARI E VASSALLI, in un’ambigua sovrapposizione di ruoli. Il rapporto con il sovrano è stretto e personale: Carlo è il loro DOMINUS. Questa situazione favorisce la riproduzione del meccanismo del vassallaggio e crea una rete di rapporti di fedeltà personale. RISCHIO: i subordinati tentano di allentare i vincoli e di aumentare l’autonomia tendenza centrifuga (limitata da istituzione missi dominici)

13 LA COMUNE FEDE CRISTIANA
Il Cristianesimo è il principale elemento di aggregazione all’’interno dell’impoverita e disgregata società dell’Occidente altomedievale. (Il crescente ruolo dei vescovi è noto sin dal 554, quando la Prammatica Sanzione riconosce ai vescovi importanti funzioni pubbliche, associandoli di diritto ai funzionari imperiali.) V sec.: monaci e missionari si assumono il compito di diffondere il Cristianesimo Diocesi e vescovi rendono Monaci e missionari stabile l’influenza della sono veicolo di espansione Chiesa del Cristianesimo Il crescente ruolo dei vescovi è noto sin dal 554, quando la Prammatica Sanzione riconosce ai vescovi importanti funzioni pubbliche, associandoli di diritto ai funzionari imperiali.

14 Il primo monachesimo,stile di vita teso a realizzare l’ideale evangelico attraverso la povertà, il distacco dai beni materiali e il contatto con Dio, nasce in Oriente nel III secolo contatto individuale, esclusivo e permanente con Dio ISOLAMENTO dal mondo (eremiti, stiliti) Occidente, IV secolo: monachesimo CENOBITA Gruppi di monaci fondano comunità dove pregano, lavorano e si dedicano alla copiatura di testi: Comunità stabili nel tempo e economicamente autosufficienti; Rinuncia ai beni materiali; Laboriosità; Comunione spirituale. San Benedetto da Norcia: “Ora et labora” vita contemplativa e vita attiva al servizio di Dio Monasteri sono punto di riferimento della nuova evangelizzazione

15 I ritmi della vita quotidiana tra fede e natura
I ritmi della vita e del lavoro della società altomedievale sono scanditi dalla natura: l’alternanza di dì/notte e delle stagioni, meridiane, clessidre e candele graduate servono a misurare il tempo; non c’è un unitario sistema di calendario; il giorno è sempre diviso in 24 ore: Il cristianesimo adotta una nuova scansione del tempo: Calendario regolato su feste cristiane; Sul modello della creazione, introduce la settimana. Il ciclo del sole e della luna rimangono comunque importanti per il calendario delle operazioni da svolgere nei campi.

16 Influenza la storia di un’epoca
L’universo religioso La mentalità di un’epoca – o immaginario – è il modo in cui gli uomini pensano la loro esistenza, con quale coscienza del mondo, quali credenze, quali sentimenti affrontano i problemi della vita quotidiana. Influenza la storia di un’epoca La diffusione del Cristianesimo elimina gli dei del pantheon pagano, gli esseri magici delle foreste, delle acque e delle grotte che popolavano il mondo religioso germanico ed introduce angeli, santi e demoni.

17 Si diffonde la consapevolezza che la salvezza e la felicità non sono una certezza: l’uomo le merita o non le merita con la propria CONDOTTA rischio di sbagliare o di fallire genera inquietudine, angoscia e ossessioni che si manifestano in incubi, visioni e sogni generano un mondo orrido e fantastico (arte)

18 La Chiesa combatte la superstizione, credenze e pratiche per ottenere l’appoggio delle “forze del Male” maghi e stregoni producono filtri e pozioni: la stregoneria è legata al maleficium, la capacità di nuocere a persone, animali o raccolti ed è punita con il rogo o la lapidazione. Fanno parte della magia nera anche alchimia e astrologia, in quanto nate dal desiderio di impadronirsi dei segreti della natura.

19 L’immaginario popolare è popolato di forze naturali e soprannaturali, legate al mondo della natura:
Folletti; Fantasmi; spiegano minacce e situazioni Fate che l’uomo non controlla Eventi straordinari o negativi trovano sempre una spiegazione nel rapporto uomo-Dio.

20 La civiltà medievale è una civiltà antimondana: la concezione cristiana prevede che la vera vita sia quella dell’anima dopo la morte e che il periodo terreno sia un cammino tracciato dalla Provvidenza divina. Il raggiungimento del mondo ultraterreno è visto come un’ascesa (spesso rappresentato da una scala) insidiata dal Diavolo e quindi la vita umana è vista come una costante lotta tra Bene e Male. L’uomo medievale non è mai solo, preso in una rete di dipendenze terrene e celesti.

21 LA LINGUA LATINA L’Europa carolingia possiede multiformi realtà giuridiche, con diverse tradizioni e consuetudini locali: non è sufficiente emettere norme per ottenere il rispetto, è necessaria una OMOGENEIZZAZIONE CULTURALE unico strumento per uniformare culture e sensibilità diverse è la “legge cristiana”, diffusa da aristocrazia di sacerdoti e monaci colti e capaci di comunicare attraverso lingua latina comune.

22 Ristrutturazione carolingia degli strumenti della comunicazione
Viene inventata la minuscola carolina, un carattere di scrittura semplice e facile da tracciare. Diffusione della CULTURA (monasteri sono i principali centri di elaborazione e di diffusione)

23 La scuola palatina e la trasmissione della cultura antica
La necessità di basare il potere non solo sulla forza, ma anche su valori religiosi e culturali porta alla creazione della SCUOLA PALATINA, che ospita i migliori uomini di cultura presenti in Europa (Alcuino – Paolo Diacono) Tentativo di raccogliere, trascrivere, correggere testi del Cristianesimo e di ridare vita alla cultura letteraria classica. Essenziale la conoscenza del LATINO per comprendere le Sacre Scritture, fondamentali per la salvezza dell’uomo Promuove lo studio della lingua: i migliori esempi di stile si trovano nei testi letterari dell’antichità, che pertanto vanno studiati.


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