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PubblicatoVanna Pippi Modificato 10 anni fa
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Complementarità – Le risorse o i beni che godono di questa caratteristica si completano e vanno usati congiuntamente [l’aumento (o la diminuzione) della domanda di uno genera lo stesso effetto nel suo complementare]; 2. Esiste la complementarità di risorse ma anche di competenze. Entrambe le tipologie, se sfruttate, generano vantaggi per l’organizzazione.
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Complementarità – La ricerca di complementarità tra risorse può avvantaggiarsi di strumenti da cui si evincano le relazioni tra tali elementi (es. matrice risorse/risorse o risorse/attività); Risorse R1 R2 A1 A4-A5 A3-A4 A2
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Insostituibilità delle risorse 1
Insostituibilità delle risorse 1. possesso di risorse naturali ambite e rare concentrato in alcuni attori (talenti); 2. rapporto tra dimensioni della domanda e dimensione minima efficiente delle imprese (monopolio tecnico-economico); 3. Innovazione e differenziazione dell’output rispetto ai concorrenti (concorrenza monopolistica); 4. specificità delle risorse.
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Le fonti di insostituibilità danno vita a: 1
Le fonti di insostituibilità danno vita a: 1. Vari tipi di rendite – ritorni economici superiori a quelli necessari per attrarre la risorsa in un dato impiego o in una data attività; 2. Vari tipi di costi di transazione – per la ricerca dei partner, per la negoziazione delle condizioni di scambio o cooperazione, per il controllo.
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Rendite e quasi-rendite Le fonti di scarsità assoluta (monopolio naturale, tecnico-economico, concorrenza monopolistica) producono rendita, ossia una differenza positiva tra prezzo ricevuto e prezzo minimo di entrata; Le fonti di scarsità relativa (specificità) producono quasi-rendita, ossia una differenza positiva tra prezzo ricevuto e prezzo di uscita dalla transazione.
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Perché si parla di quasi-rendita… 1
Perché si parla di quasi-rendita… 1. le relazioni specifiche generano rendite che devono essere divise tra le parti tramite negoziazione; 2. il valore che le parti avrebbero da un migliore impiego alternativo della risorsa, genera prezzi di riserva che rappresentano il prezzo di uscita; 3. la quasi-rendita è data dal surplus (divisibile) compreso tra prezzo ricevuto e prezzo di riserva; 4. si chiama quasi-rendita perché rappresenta la rendita diminuita dei costi di ricerca e trasferimento delle risorse ai potenziali impieghi alternativi.
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Conseguenze della specificità specificità simmetrica (entrambi gli attori hanno risorse specifiche): divisione negoziata della quasi-rendita; specificità asimmetrica: la parte che ha investito in risorse specifiche è sottoposta al potenziale comportamento opportunistico della controparte, quindi tende a preferire forme di integrazione più forte.
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In caso di specificità asimmetrica
In caso di specificità asimmetrica l’opportunismo viene limitato da: contratti a lungo termine; integrazione organizzativa; tranne se il potenziale di opportunismo non sia mitigato da: incertezza sui prezzi di riserva della controparte; interessi comuni tra gli attori; importanza del mantenere la reputazione; presenza di fiducia tra gli attori.
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Conseguenze organizzative di base derivanti dall’insostituibilità: 1
Conseguenze organizzative di base derivanti dall’insostituibilità: 1. differenziazione degli output e specificità delle risorse divisione negoziata delle rendite 2. monopoli naturali e tecnico-economici regolazione
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A cosa conducono? 1. Economie di specializzazione e di scala divisione del lavoro, crescita unità specialistiche 2. Economie di scope, complementarietà, specificità coordinamento, crescita unità diversificate
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