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Parametri fisici e normative tecniche per l’uso
in sicurezza della radiazione laser
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Normativa di riferimento
Norma Tecnica CEI EN Classificazione 76-2 Sicurezza degli apparecchi laser Parte 1: Classificazione delle apparecchiature, prescrizioni e guida per l’utilizzatore
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Normative di riferimento nazionali e internazionali
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Normative di riferimento nazionali e internazionali
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Grandezze fisiche e unità di misura
Potenza radiante (W) Energia radiante (J) Radianza (W sr-1 m-2 ) Irradianza (W m-2 ) Esposizione energetica (J m-2 )
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Esposizione Massima Permessa (ESP)
Basi biofisiche dei livelli di Esposizione Massima Permessa (EMP) Esposizione Massima Permessa (ESP) Livello della radiazione laser a cui, in condizioni normali, la pelle o l’occhio possono rimanere esposte senza subire un danno a breve o a lungo termine
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Esposizione Massima Permessa (ESP)
L’ESP dipende da: - lunghezza d’onda durata dell’impulso o tempo di esposizione tipo di tessuto esposto dimensione dell’immagine retinica per 400 1400 nm
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Esposizione Massima Permessa (ESP)
La lunghezza d’onda influenza i meccanismi di danneggiamento e di assorbimento dei vari tessuti Il danno ad un tessuto aumenta con la quantità di radiazione assorbita Gli EMP sono, almeno in prima approssimazione, inversamente proporzionali al coefficiente di assorbimento
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Spettro della trasmissione oculare e dell’assorbimento retinico
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Sensibilità relativa per danni
alla cornea nella regione dell’ultravioletto ( nm)
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Sensibilità relativa per danni al cristallino e alla cornea nella
regione dell’ultravioletto ( nm)
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Esposizione Massima Permessa (ESP)
Tempo di esposizione Tempi di esposizioni differenti possono innescare meccanismi di danneggiamento ai tessuti molto diversi tra loro
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Esposizione Massima Permessa (ESP)
Soglia per la comparsa di lesioni alla cornea per il laser a argon () (350 nm) e per sorgenti UV (+) in funzione della durata dell’impulso
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Esposizione Massima Permessa (ESP)
Dipendenza della soglia per il danneggiamento retinico in funzione della durata dell’impulso
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Esposizione Massima Permessa (ESP)
Soglia per il danno retinico per tempi di esposizione lunghi
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Esposizione Massima Permessa (ESP)
Dimensione dell’immagine retinica La dimensione dell’immagine retinica influenza notevolmente la velocità di diffusione del calore assorbito nel tessuto Altro elemento da considerare è la dimensione della pupilla e il conseguente incremento della densità della radiazione sulla retina
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Esposizione Massima Permessa (ESP)
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Esposizione Massima Permessa (ESP)
Irradianza retinica per sorgenti circolari
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Esposizione Massima Permessa (ESP)
“Guadagno ottico” dell’occhio in funzione delle dimensioni della pupilla
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Esposizione Massima Permessa (ESP)
Dipendenza della soglia per il danno retinico in funzione delle dimensioni dell’immagine
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Esposizione Massima Permessa (ESP)
ESP a livello della cornea
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Esposizione Massima Permessa (ESP)
ESP della pelle
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Esposizione Massima Permessa (ESP)
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Livelli di Emissione Accessibili (LEA)
Livello massimo di emissione accessibile permesso in una particolare classe La determinazione e il calcolo dei LEA si basa generalmente sui valori di EMP International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection (ICNIRP)
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Classificazione dei laser secondo la normativa (EN 60825-1)
Laser di Classe 1 Laser sicuri nelle modalità di funzionamento prevedibile (anche con l’impiego di strumenti ottici per la visione) Apparecchio che non permette l’accesso umano alla radiazione laser superiore ai LEA della classe 1 per e applicabili
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Classificazione dei laser secondo la normativa (EN 60825-1)
Laser di Classe 1 M Laser (302,5 4000 nm) sicuri nelle modalità di funzionamento prevedibile (potenzialmente pericolosi se la radiazione è osservata con strumenti ottici) Apparecchio che non permette l’accesso umano alla radiazione laser superiore ai LEA della Classe 1 per e applicabili
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LEA per gli apparecchi delle Classi 1
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LEA per gli apparecchi delle Classi 1
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LEA per gli apparecchi delle Classi 1
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LEA per gli apparecchi delle Classi 1 e 1M
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Classificazione dei laser secondo la normativa (EN 60825-1)
Laser di Classe 2 Laser (400 700 nm) in cui la protezione dell’occhio è assicurata dal riflesso palpebrale (compreso l’impiego di strumenti ottici) Apparecchio che non permette l’accesso umano alla radiazione laser superiore ai LEA della Classe 2 per e applicabili
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Classificazione dei laser secondo la normativa (EN 60825-1)
Laser di Classe 2 M Laser (400 700 nm) in cui la protezione dell’occhio è assicurata dal riflesso palpebrale (potenzialmente pericolosi se la radiazione è osservata con di strumenti ottici) Apparecchio che non permette l’accesso umano alla radiazione laser superiore ai LEA della Classe 2 per e applicabili
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LEA per gli apparecchi delle Classi 2 e 2M
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Classificazione dei laser secondo la normativa (EN 60825-1)
Laser di Classe 3 R Laser (302,5 106 nm) in cui la visione diretta del fascio è potenzialmente pericolosa, ma il rischio è inferiore a quello della Classe 3B Apparecchio che permette l’accesso umano a radiazione laser superiore ai LEA della Classe 1 e Classe 2, ma non permette l’accesso a radiazione laser superiore ai LEA della Classe 3R e Classe 3B per e applicabili
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LEA per gli apparecchi delle Classi 3R
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Classificazione dei laser secondo la normativa (EN 60825-1)
Laser di Classe 3 B Laser in cui la visione diretta del fascio è pericolosa. Le riflessioni diffuse sono normalmente sicure Apparecchio che permette l’accesso umano a radiazione laser superiore ai LEA della Classe 1 e Classe 2, ma non permette l’accesso a radiazione laser superiore ai LEA della Classe 3R e Classe 3B per e applicabili
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LEA per gli apparecchi delle Classi 3B
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Classificazione dei laser secondo la normativa (EN 60825-1)
Laser di Classe 4 Laser in cui le riflessioni diffuse sono pericolose. Possono causare lesioni alla pelle e Pericolo d’incendio Ogni apparecchio laser che permette l’accesso umano a radiazione laser superiore ai LEA della Classe 3B
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Classificazione dei laser secondo la normativa (EN 60825-1)
E’ responsabilità del costruttore o del suo agente fornire la corretta classificazione L’apparecchio deve essere classificato in funzione della combinazione di potenza di emissione e lunghezza d’onda della radiazione laser in tutte le sue modalità di funzionamento
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Classificazione dei laser secondo la normativa (EN 60825-1)
Regole di classificazione L’apparecchio deve essere classificato nelle seguenti classi in ordine di rischi crescente: Classe 1 Classe 1M Classe 2 Classe 2 M Classe 3 R Classe 3B Classe 4
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Classificazione dei laser secondo la normativa (EN 60825-1)
Regole di classificazione I parametri che devono essere presi in considerazione Per la classificazione sono i seguenti: Radiazione ad una sola lunghezza d’onda; Radiazione a diverse lunghezze d’onda; Radiazione da sorgenti estese; Sorgenti multiple e non circolari Basi dei tempi Laser a impulsi ripetitivi o modulati
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Classificazione dei laser secondo la normativa (EN 60825-1)
Misure per la classificazione Nelle condizioni che portano ai massimi livelli di emissione accessibile b) Con i comandi e le regolazioni nella posizione di massima emissione Nei punti dove è possibile l’accesso umano d) Con il rivelatore posizionato e orientato per avere la massima efficienza di rivelazione Eliminare il contributo di radiazione collaterale
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Condizioni di misura per la valutazione dei parametri di
emissione dell’apparecchio laser
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ZONA LASER CONTROLLATA
Zona in cui l’attività e la presenza di persone è regolamentata da procedure di controllo e sottoposte a sorveglianza ai fini della sicurezza da radiazioni laser
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Zona nominale di rischio oculare (ZNRO)
Zona all’interno della quale l’Irradiamento o l’Esposizione Energetica del fascio supera l’esposizione Massima Permessa (EMP) della cornea
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Zona nominale di rischio oculare estesa (“ZNRO estesa”)
ZNRO in cui è compresa la possibilità di visione assistita otticamente
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Distanza nominale di rischio oculare (DNRO)
Distanza per la quale l’Irradiamento o l’Esposizione Energetica del fascio è uguale all’Esposizione Massima Permessa per la cornea
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Metodi e dispositivi di protezione individuali:
protezioni oculari (EN 207) Protezione personale degli occhi Filtri e mezzi di protezione dell’occhio contro radiazione laser (occhiali per protezione laser) Viene utilizzata per la protezione contro le radiazioni laser nell’intervallo spettrale da 180 nm a 1000 m Definisce i requisiti, i metodi di prova e la marcatura La EN 208 si applica ai protettori dell’occhio impiegati durante la regolazione laser
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Metodi e dispositivi di protezione individuali:
protezioni oculari (EN 207) Requisiti, Prove Fattore spettrale di trasmissione Fattore di trasmissione luminosa Stabilità alla radiazione laser Campo visivo
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L’Addetto alla Sicurezza Laser (ASL)
Persona che possiede le conoscenze necessarie per valutare e controllare i rischi causati dai laser e ha responsabilità di supervisionare sul controllo di questi rischi
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L’Addetto alla Sicurezza Laser (ASL)
Per le installazioni in cui vengono utilizzati apparecchi laser di Classe 3B o 4, l’ORGANISMO RESPONSABILE deve indicare un ASL e definirne le responsabilità CEI 76-6
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L’Addetto alla Sicurezza Laser (ASL)
Il dovere principale dell’ASL dovrebbe essere quello di supportare e consigliare l’ORGANISMO RESPONSABILE per quanto riguarda l’uso sicuro dell’apparecchio e le misure di protezione CEI 76-6
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L’Addetto alla Sicurezza Laser (ASL)
Responsabilità Valutazione dei rischi, definizione della ZNRO Informazione all’amministrazione/responsabile dei problemi di sicurezza in fase di acquisto e di messa in opera Partecipazione all’aggiornamento del personale Controllo e approvazione dell’apparecchio e verifica che la manutenzione e l’impiego siano effettuate da persone competenti Verifica dell’efficacia dei dispositivi di protezione (tecnici e amministrativi) Aggiornare l’amministrazione/responsabile dei guasti all’apparecchio Analisi degli INFORTUNI e INCIDENTI, fornendo informazioni sulle misure preventive CEI 76-6
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