Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
1
Corso di Fondamenti di programmazione a.a.2009/2010
Prof.ssa Chiara Petrioli Corso di Laurea in Informatica Università degli Studi “La Sapienza” (lezioni 8 e 9) Matrici e stringhe Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
2
Array n-dimensionali I vettori possono avere più di un indice
possono ad esempio memorizzare i valori di tabelle costituite da un certo numero di righe e colonne Lun Mar Mer Es. temperature dei giorni dell’ultima settimana 1 riga per ogni giorno Una colonna per ogni ora del giorno in cui si è presa la temperatura Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
3
Array n-dimensionali I vettori possono avere più di un indice
possono ad esempio memorizzare i valori di tabelle costituite da un certo numero di righe e colonne Nome della matrice Es. a[0][1] specifica l’elemento nella riga 0 e nella colonna 1 Per individuare un particolare elemento della tabella bisogna specificare due indici indice di riga indice di colonna Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
4
Array n-dimensionali I vettori possono avere più di un indice
possono ad esempio memorizzare i valori di tabelle costituite da un certo numero di righe e colonne a[2][2] Nome della matrice Es. a[2][2] specifica l’elemento nella riga 2 e nella colonna 2 I vettori che per identificare un particolare elemento richiedono due indici sono detti vettori bidimensionali o matrici Una matrice con m righe e n colonne è detta matrice m x n Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
5
Matrici a[0][0] a[0][1] a[0][2] a[0][3] a[1][0] a[1][1] a[1][2]
a[i][j] identifica l’elemento della matrice a in posizione (i,j) Dichiarazione di una variabile di tipo matrice int b[2][2]; /* b è una matrice di interi costituita da due righe e due colonne */ Dichiarazione e inizializzazione int b[2][2]={{1,2},{3,4}}; (in alternativa possiamo ad esempio prendere da input i vari valori della matrice) a[0][0] a[0][1] a[0][2] a[0][3] a[1][0] a[1][1] a[1][2] a[1][3] a[2][0] a[2][1] a[2][2] a[2][3] Se non vengono forniti tutti I valori di una riga i rimanenti Sono inizializzati a 0 Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
6
Allocazione di memoria per matrici
Elem 1 riga 1 Elem 2 riga 1 ….. Elem n riga 1 Elem 1 riga 2 Elem 2 riga 2 ….. Elem n riga 2 ….. Elem 1 riga m Elem 2 riga m ….. Elem n riga m Gli elementi della matrice sono memorizzati in celle consecutive di memoria, Una riga dopo l’altra Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
7
Allocazione di memoria per matrici
Elem 1 riga 1 Elem 2 riga 1 ….. Elem n riga 1 Elem 1 riga 2 Elem 2 riga 2 ….. Elem n riga 2 ….. Elem 1 riga m Elem 2 riga m ….. Elem n riga m &a[0][0] + (i*n)+ j Se a[0][0] memorizzato nella cella 1800 in che cella è memorizzato l’elemento i,j (assumendo una cella, un intero)? Serve conoscere il numero di colonne n per sapere in che cella trovare un generico elemento di una matrice !! Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
8
Un primo esempio.. include <stdio.h>
void printmatrice(int [ ][3]); int main() { int matrix1[2][3]={{1,2,3},{4,5,6}}; int matrix2[2][3]={1,2,3,4,5}; int matrix3[2][3]={{1,2},{4}}; printmatrice(matrix1); printmatrice(matrix2); printmatrice(matrix3); return 0; } Serve indicare il numero di colonne per consentire di saper trovare l’elemento (i,j) 1 2 3 4 5 6 4 5 0 1 2 0 4 0 0 IN OUTPUT Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
9
Un primo esempio… void printmatrice (int a[ ][3]) { int i,j;
for (i=0; i<=1;i++) for (j=0;j<=2;j++) printf (“%d ”, a[i][j]); printf(“\n”); } print(“\n”); Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
10
Esercizio Si scriva un programma che
prenda da input per ciascuno studente di una classe il voto conseguito in ciascuno degli esami dell’anno calcoli e stampi il voto più basso e più alto tra quelli dei vari studenti e, per ciascuno studente,la media dei voti degli esami dell’anno Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
11
Soluzione #include <stdio.h> #define NUM_ESAMI 10
#define ALUNNI 100 int minimum (int [ ][NUM_ESAMI],int,int); int massimo (int [ ][NUM_ESAMI], int,int); float media(int [ ][NUM_ESAMI],int,int); Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
12
Soluzione main() { int i,j; int studentGrades[ALUNNI][NUM_ESAMI];
for (i=0; i<ALUNNI;i++) for (j=0;j<NUM_ESAMI;j++) printf(“inserisci voto %d esimo esame dell %d esimo alunno \n”, j,i); scanf(“%d”, &studentGrades[i][j]); } printf(“il voto più basso e il voto più alto sono: %d \n %d \n”, minimum(studentGrades, ALUNNI, NUM_ESAMI), massimo(studentGrades, ALUNNI, NUM_ESAMI)); printf (“la media dei suoi esami è %f\n”,media(studentGrades, i, NUM_ESAMI)); Da controllare Alunno che stiamo considerando Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
13
Soluzione int minimum (int grades[ ][NUM_ESAMI],int alunni,int test) {
int i,j; int lowgrade=100; /*upper bound del valore dei voti*/ for (i=0; i<alunni; i++) for (j=0; j<test;j++) if (grades[i][j]<lowgrade) lowgrade=grades[i][j]; } return lowgrade; Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
14
Soluzione int massimo (int grades[ ][NUM_ESAMI],int alunni,int test) {
int i,j; int highgrade=0; for (i=0; i<alunni; i++) for (j=0; j<test;j++) if (grades[i][j]>highgrade) highgrade=grades[i][j]; } return highgrade; Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
15
Soluzione float media (int grades[ ][NUM_ESAMI],int alunno,int test) {
int j; int total=0; for (j=0; j<test;j++) total+=grades[alunno][j]; } return (float) total / test; Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
16
Puntatori I puntatori sono delle variabili che come valore contengono degli indirizzi di memoria int count; count contiene un _valore_ intero int *countPtr; La variabile countPtr contiene l’indirizzo di una locazione di memoria che contiene un valore intero. Variabili di tipo puntatore devono essere dichiarate e inizializzate Es. int * countPtr; /*dichiarazoine*/ float * fcountPtr; countPtr = &count; /*inizializzazione*/ fcountPtr=NULL; /*NULL è una costante simbolica predefinita In molti file di intestazione incluso stdio.h. Se una variabile puntatore è inizializzata a NULL non punta ad alcuna locazione di memoria*/ Il nome di una variabile intera (es. count) fa direttamente riferimento ad un valore intero; Una variabile puntatore fa indirettamente riferimento ad un valore intero (deriferimento). 5 2340 2340 Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010 countPtr
17
Operatore di indirizzo
& (operatore unario di indirizzo) restituisce l’indirizzo di memoria associato al suo operando; int y=5; int *yPtr; yPtr=&y; 5 3200 y Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
18
Operatore di indirizzo
& (operatore unario di indirizzo) restituisce l’indirizzo di memoria associato al suo operando; int y=5; int *yPtr; yPtr=&y; & deve essere applicato ad una variabile. Non Può essere applicato a costanti, espressioni o a variabili dichiarate con la specifica di classe di memoria register 5 3200 y 3200 yPtr Viene allocata memoria per la variabile puntatore yPtr. Nella locazione di yPtr viene memorizzato l’indirizzo di memoria associato alla variabile y Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
19
Operatore di deriferimento
L’operatore * (detto operatore di deriferimento o di risoluzione dell’indirizzo) consente di accedere al valore contenuto nella locazione di memoria puntata da una variabile puntatore Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
20
Operatore di deriferimento
L’operatore * (detto operatore di deriferimento o di risoluzione dell’indirizzo) consente di accedere al valore contenuto nella locazione di memoria puntata da una variabile puntatore 5 *yPtr è il valore contenuto nella locazione di memoria il cui indirizzo è memorizzato in yPtr 3200 y 3200 yPtr Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010 5
21
Esempio La specifica di conversione %p di printf consente di stampare
in output indirizzi di locazioni di memoria #include <stdio.h> main() { int a; int *aPtr; a=7; aPtr=&a; printf(“The address of a is %p \n The value of aPtr is %p \n\n,&a,aPtr”); printf(“The value of a is %d \n The value of *aPtr is %d \n\n,a,*aPtr”); printf(“Proving that * and & are complements of each other \n”); printf(“&*aPtr=%p \n *&aPtr=%p \n”,&*aPtr,*&aPtr); return 0; } Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
22
Precedenza degli operatori
Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
23
Chiamata per riferimento delle funzioni
Come può essere realizzata in C? Se vogliamo poter modificare il contenuto di una variabile x con cui invochiamo una funzione e far sì che tali modifiche permangano anche all’uscita dalla funzione possiamo usare come parametro formale un puntatore (quindi passare lalla funzione l’indirizzo di x)… Un esempio.. Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
24
Il valore originale del numero è: 5 Il nuovo valore del numero è: 125
Esempio /*eleva al cubo una variabile usando una chiamata per valore*/ #include <stdio.h> int cubeByValue(int); int main() { int number =5; printf(“Il valore originale del numero è: %d\n”,number); number=cubeByValue(number); printf(“il nuovo valore del numero è: %d\n”,number); return 0; } int cubeByValue(int n) return n*n*n; Il valore originale del numero è: 5 Il nuovo valore del numero è: 125 Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
25
Cosa succede in memoria…
Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
26
Cosa succede in memoria…
Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
27
Cosa succede in memoria…
Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
28
Il valore originale del numero è: 5 Il nuovo valore del numero è: 125
Esempio 2 /*eleva al cubo una variabile usando una chiamata per riferimento*/ #include <stdio.h> void cubeByReference(int *); int main() { int number =5; printf(“Il valore originale del numero è: %d\n”,number); cubeByReference(&number); printf(“il nuovo valore del numero è: %d\n”,number); return 0; } void cubeByReference(int *nPtr) *nPtr=(*nPtr)*(*nPtr)*(*nPtr); Il valore originale del numero è: 5 Il nuovo valore del numero è: 125 Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
29
Cosa succede in memoria…
int number=5; cubeByReference(&number); 5 6200 number Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
30
Cosa succede in memoria…
int number=5; cubeByReference(&number); Viene copiato in nPtr il valore dell’argomento con cui è stata invocata la funzione &number OVVERO l’indirizzo della locazione di memoria della variabile number OVVERO 6200 5 6200 number Invochiamo la funzione cubeByReference 6200 void cubeByReference(int *nPtr) { *nPtr=(*nPtr)*(*nPtr)*(*nPtr); } Viene allocata memoria per la variabile puntatore nPtr Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
31
Cosa succede in memoria…
int number=5; cubeByReference(&number); *nPtr è il valore contenuto nella locazione di memoria puntata da nPtr 5 L’istruzione quindi dice di elevare al cubo 5 e di memorizzare il valore risultante nella locazione di memoria puntata da nPtr 5 6200 number Invochiamo la funzione cubeByReference 6200 void cubeByReference(int *nPtr) { *nPtr=(*nPtr)*(*nPtr)*(*nPtr); } Si esegue l’istruzione *nPtr=(*nPtr)*(*nPtr)*(*nPtr); Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
32
Cosa succede in memoria…
int number=5; cubeByReference(&number); L’istruzione quindi dice di elevare al cubo 5 e di memorizzare il valore risultante nella locazione di memoria puntata da nPtr 5 125 6200 number Il cubo di 5 è 125 Invochiamo la funzione cubeByReference 6200 void cubeByReference(int *nPtr) { *nPtr=(*nPtr)*(*nPtr)*(*nPtr); } Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
33
Cosa succede in memoria…
int number=5; cubeByReference(&number); printf(“il nuovo valore del numero è: %d\n”,number); return 0; Si stampa il valore di number 125 5 125 6200 number Si ritorna il controllo al main che esegue la prossima istruzione 6200 void cubeByReference(int *nPtr) { *nPtr=(*nPtr)*(*nPtr)*(*nPtr); } La memoria allocata per nPtr viene rilasciata Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
34
Cosa succede in memoria…
Passaggio per valore evita di compromettere i valori delle variabili con cui sono invocate le funzioni (spesso non si vogliono modificare tali valori) Passaggio parametri per riferimento evita di dover allocare, ad ogni invocazione di funzione, memoria per copiare quantità di dati di input grandi che possono dover essere passati alla funzione esempio: se la funzione ha come input un vettore abbiamo bisogno solo di un parametro di tipo puntatore in cui copiare la locazione di memoria associata al primo elemento del vettore Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
35
Qualificatore const Consente di specificare che il valore di una particolare variabile NON dovrà essere modificato Il compilatore intercetterà qualsiasi tentativo di modificare una variabile che sia stata dichiarata const e, nel caso in cui tale variabile sia modificata, darà un errore o un warning. serve a proteggere da errori nell’implementazione del codice rendere più facile il debugging Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
36
Modi di passare un puntatore a una funzione
‘Puntatore variabile a dati variabili’ i dati possono essere modificati attraverso il puntatore Il valore della variabile puntatore potrà essere modificato in modo che il puntatore possa fare riferimento ad altri dati Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
37
Esempio void convertToUppercase(char *s) while (*s != ‘\0’)
#include <stdio.h> void convertToUppercase (char *); main() { char string[ ]=“caratteri”; printf(“la stringa prima della conversione è %s\n”,string); convertToUppercase(string); /*converte le lettere minuscole della stringa in maiuscole*/ printf(“dopo la conversione la stringa è %s\n”,string); return 0; } void convertToUppercase(char *s) while (*s != ‘\0’) if (*s >= ‘a’ && *s<= ‘z’) *s-=32; ++s; Vengono modificati i caratteri della Stringa. s punta a caratteri diversi della stringa durante l’esecuzione della funzione La stringa prima della conversione è:pippo Dopo la conversione la stringa è PIPPO Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
38
Altri casi… Puntatore variabile a dati costanti (i dati non possono essere modificati) #include <stdio.h> void printCharacters (const char *); main() { char string [ ]=“stampa i caratteri”; printf (“la stringa è:\n”); printCharacters (string); putchar(‘\n’); return 0; } void printCharacters(const char *s) for (;*s!=‘\0’;s++) putchar(*s); la stringa è: stampa i caratteri Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
39
Altri casi… Puntatore costante a dati variabili int *const ptr;
il puntatore fa sempre riferimento alla stessa locazione di memoria Tramite il puntatore si può cambiare il valore della locazione di memoria int *const ptr; Puntatore costante a dati costanti Il valore della locazione di memoria non può essere modificato const int *const ptr; Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
40
Esempio #include <stdio.h> main () { int x=5,y;
const int *const ptr=&x; *ptr=7; ptr=&y; return 0; } Cannot modify a const object Cannot modify a const object Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
41
Prof. ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a. a
42
Bubblesort (versione 2)
#include <stdio.h> #define SIZE 10 void bubbleSort(int *,const int); void swap (int *,int*); main() { int i,a[SIZE]={2,6,4,8,10,12,89,68,45,37}; printf(“ordine originale \n”); for (i=0;i<=SIZE-1;i++) printf(“%d”,a[i]); bubbleSort (a,SIZE); printf(“dati in ordine crescente \n”); printf(“\n”); return 0; } Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
43
Bubblesort void bubbleSort(int *array, const int size) { int pass,j;
for (pass=1;pass <=size-1;pass++) for (j=0;j<=size-2;j++) if(array[j]>array[j+1]) swap(&array[j],&array[j+1]); } Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
44
Swap void swap (int *element1Ptr, int *element2Ptr) { int temp;
temp=*element1Ptr; *element1Ptr=*element2Ptr; *element2Ptr=temp; } Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
45
Caratteri e stringhe Un carattere può essere visto come un intero
Ha associato un intero, il codice ASCII corrispondente Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
46
Caratteri e stringhe Una stringa è un vettore di caratteri che termina con il carattere nullo ‘\0’ Inizializzazione di una stringa char color [ ]= “blue”; char color [ ]={‘b’,’l’,’u’,’e’,’\0’}; b l u e \0 La dimensione del vettore è determinata automaticamente Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
47
Caratteri e stringhe Una stringa è un vettore di caratteri che termina con il carattere nullo ‘\0’ Inizializzazione di una stringa char word[20]; printf (“inserisci stringa \n”); scanf(“%s”, word); b l u e \0 word indica l’indirizzo della cella di memoria in cui è memorizzato il primo elemento del vettore Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
48
Manipolazione dei caratteri
Libreria standard, header <ctype.h> Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
49
Manipolazione dei caratteri
Libreria standard, header <ctype.h> Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
50
Sintesi ctype.h Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
51
Manipolazione dei caratteri
/*verifica se c è una cifra*/ int isdigit (int c) { return ((c>=‘0’)&&(c<=‘9’)); } /*verifica se c è una lettera*/ int isalpha (int c) return (((c>=‘a’)&&(c<=‘z’))|| ((c>=‘A’)&&(c<=‘Z’))); Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
52
Manipolazione dei caratteri
/*restituisce la lettera minuscola corrispondente se c è una maiuscola, l’argomento inalterato in caso contrario*/ int tolower (int c) { if isupper( c ) c=c-’A’+’a’; return c; } Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
53
Utilizzo delle funzioni di libreria per la manipolazione dei caratteri
#include <stdio.h> #include <ctype.h> int main ( ) { printf(“%s\n%s%s\n%s%s\n%s%s\n%s%s\n\n”, “According to islower:”, islower(‘p’)?”p is a”: “p is not a ”, “lowercase letter”, islower(‘P’)?”P is a”: “P is not a ”, islower(‘5’)?”5 is a”: “5 is not a ”, islower(‘!’)?”! is a”: “! is not a ”, “lowercase letter”); ) } (espressione 1)?espressione2:espressione 3; According to islower: p is a lowercase letter P is not a lowercase letter 5 is not a lowercase letter ! Is not a lowercase letter Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
54
Esercizio 1 /*calcola il numero di caratteri in una stringa*/
/*Post: restituisce il numero di caratteri della stringa (escluso il carattere di fine stringa */ int sizestringa(char s[]) { int i=0; while (s[i]!=‘\0’) i++; return i; } Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
55
Esercizio 2 /*individua la prima occorrenza del carattere c nella stringa s. Restituisce l’indice di tale prima occorrenza; -1 se il carattere c non compare*/ int stringchr (char s[ ], int c) { int i=0, while ((s[i]!=c) && (s[i]!=‘\0’)) i++; return ((s[i]==‘\0’)?-1:i); } Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
56
Funzioni di libreria sulle stringhe (funzioni per la conversione delle stringhe, stdlib.h)
Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
57
Esempio di uso Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
58
Funzioni di libreria sulle stringhe (funzioni per la scrittura e lettura di caratteri e stringhe)
Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
59
Esempio #include<stdio.h> main() { char c, sentence[80];
int i=0; puts (“Enter a line of text:”); while((c=getchar())!= ‘\n’) sentence[i++]=c; sentence[i]=‘\0’; puts(“\n The line entered was:”); puts(sentence); return 0; } Enter a line of text: This is a test. The line entered was: Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
60
Manipolazione di stringhe (string.h)
Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
61
Esempio Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
62
Esempio di uso Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
63
Confronto tra stringhe (string.h)
Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
64
Altre funzioni stringh
Altre funzioni stringh.h (per un elenco completo vedere il Deitel&Deitel) Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
65
Altre funzioni stringh
Altre funzioni stringh.h (per un elenco completo vedere il Deitel&Deitel) Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
66
Funzioni di libreria sulle stringhe (string
Funzioni di libreria sulle stringhe (string.h--manipolazione delle stringhe e manipolazione della memoria) Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
67
Funzioni di libreria sulle stringhe (string
Funzioni di libreria sulle stringhe (string.h--manipolazione delle stringhe e manipolazione della memoria) Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
68
Funzioni di libreria sulle stringhe (string
Funzioni di libreria sulle stringhe (string.h--manipolazione delle stringhe e manipolazione della memoria) Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
69
Alcune funzioni della string.h
strcpy /*copia la stringa s2 nel vettore s1. Restituisce un puntatore al primo carattere della stringa*/ /*Pre: dim del vettore s1 sufficienti per contenere s2*/ /*Post: s1 contiene la stringa s2*/ void stringcopy(char *s1, char *s2) { for (;*s2 !='\0';s1++,s2++) *s1=*s2; *s1='\0'; } Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
70
Alcune funzioni della string.h
strcmp /*Post: confronta s1 e s2. Restituisce: -1 se s1 e' minore in ordine lessicografico di s2; 0 se sono uguali; 1 se s1 e' maggiore in ordine lessicografico di s2 */ int stringcmp(char *s1, char *s2) { while (*s1==*s2) if (*s1=='\0') return 0; s1++; s2++; } if (*s1 == '\0') return -1; else if (*s2 == '\0') return 1; else return (((*s1 - *s2)>0)?1:0); Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
71
Sottostringa /* Post: restituisce 1 se la prima stringa compare come sottostringa della seconda, 0 altrimenti Se la prima stringa e' vuota restituisce 1 (una stringa vuota e' sottostringa di q.siasi stringa Se la seconda stringa e' vuota e la prima no allora restituisce 0*/ int findstr (char *s1, char *s2) { char *temp_s1; char *temp_s2; while (s2!='\0') temp_s2=s2; temp_s1=s1; while ((*s1 == *s2)&&(*s1!='\0')&&(*s2!='\0')) s1++; s2++; } if (*s1=='\0') return 1; else if (*s2=='\0') return 0; else s2=++temp_s2; s1=temp_s1; return (s1=='\0'); Prof.ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a.a. 2009/2010
72
Prof. ssa Chiara Petrioli -- Fondamenti di programmazione, a. a
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.