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PubblicatoAzzolino Berardi Modificato 11 anni fa
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LIMPOSIZIONE SUI CONSUMI Lezione 6a Scienza delle finanze II - CLEP a.a. 2007-2008
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LE PRINCIPALI IMPOSTE A LIVELLO NAZIONALE Imposte sui redditi Imposte sui consumi
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LE IMPOSTE INDIRETTE A LIVELLO NAZIONALE Si tratta di un insieme di imposte molto eterogenee talvolta anacronistiche con elevati costi amministrativi con una capacità di produrre gettito alquanto differenziata
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CLASSIFICAZIONE AMMINISTRATIVA Imposte sugli affari Imposte sulla produzione Monopoli e lotto
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IMPOSTE SUGLI AFFARI Si applicano al momento degli scambi di beni e servizi o della cessione di attività patrimoniali IVA imposta generale sugli scambi di beni e servizi - - imposta di registro - imposta sulle assicurazioni - imposte ipotecarie e catastali - imposta di bollo - imposta sulle success. e donaz.
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IMPOSTE SULLA PRODUZIONE imposte di fabbricazione imposte sul consumo di particolari beni accise es. imposte di fabbricazione sugli oli minerali es. imposte sul consumo di spiriti e birra
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IMPOSTE SULLA PRODUZIONE Alcune problematiche: - - imposte sulle fonti di energia (oli minerali, metano, energia elettrica) possono essere utilizzate per politica ambientale (carbon tax) - - imposte su alcuni beni (es. spiriti) per disincentivarne il consumo - - danno gettito perché beni a domanda rigida
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IMPOSTE SULLA PRODUZIONE Problemi di armonizzazione con gli altri paesi - le imposte sullenergia possono danneggiare la competitività; - al contrario le imposte sul consumo possono essere utilizzate in modo protezionistico - riequilibrio del prelievo: dal lavoro al capitale e alle fonti di energia (ancora carbon tax)
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LE IMPOSTE GENERALI SUGLI SCAMBI
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PRINCIPALI CARATTERISTICHE Sottopongono a tassazione il valore degli scambi di merci e delle prestazioni di servizi effettuati nel periodo di imposta. Si tratta quindi di: - - imposte ad valorem - - ad ampia base imponibile (diversamente dalle accise, spesso specifiche e su singoli beni)
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TIPOLOGIE DI IMPOSTE GENERALI SUGLI SCAMBI imposte sul valore pieno del bene imposte sullincremento nel valore del bene che si realizza in un certo stadio della produzione o distribuzione (valore aggiunto) imposte monofase imposte plurifase
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IMPOSTA MONOFASE È unimposta sul valore pieno prelevata in una sola fase del ciclo produttivo e distributivo generalmente il commercio al dettaglio mai applicata in Italia
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IMPOSTA PLURIFASE SUL VALORE PIENO Colpisce tutte le fasi del processo produttivo e distributivo grava ogni volta sul valore pieno dei beni e servizi scambiati Limposta si cumula quando il bene attraversa più fasi Imposta plurifase cumulativa (es. Ige)
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IMPOSTA PLURIFASE SUL VALORE AGGIUNTO Colpisce tutte le fasi del processo produttivo e distributivo grava ogni volta sullincremento nel valore del bene che si è realizzato in quella particolare fase delle produzione (valore aggiunto) Limposta non si cumula quando il bene attraversa più fasi Imposta plurifase non cumulativa Plurifase sul valore aggiunto (Iva)
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LE IMPOSTE PLURIFASE SUL VALORE AGGIUNTO
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RICORDA Il valore aggiunto è il valore dei beni e servizi prodotti, in un dato periodo di tempo, da un soggetto economico, mediante limpiego dei fattori produttivi (capitale, lavoro, terra) al netto dei costi sostenuti per acquistare materie prime e prodotti intermedi
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METODI DI APPLICAZIONE Metodo base da base Metodo imposta da imposta
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METODI DI APPLICAZIONE Metodo base da base laliquota dellimposta, t c, viene applicata alla differenza fra il valore complessivo delle vendite (V) e il valore complessivo degli acquisti (A) dellimpresa i T 1 = t c (V i - A i )
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METODI DI APPLICAZIONE Metodo imposta da imposta laliquota dellimposta, t c, si applica al valore pieno di ciascun acquisto e di ciascuna vendita. Limpresa versa la differenza fra limposta riscossa sulla vendita (a debito) e limposta pagata sugli acquisti (a credito) T 2 = t c1 V i - t c2 A i
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METODI DI APPLICAZIONE T 2 = t c1 V i - t c2 A i base da base T 1 = t c (V i - A i ) imposta da imposta I due metodi coincidono se applicati con la medesima aliquota, uniforme in tutti gli scambi di beni e servizi t c = t c1 = t c2
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METODI DI APPLICAZIONE Esempio Limpresa A produce un bene intermedio dal valore di 500. Il valore aggiunto di questa impresa coincide con il valore della produzione Limpresa B acquista il bene intermedio da A e lo utilizza per produrre un bene finale che vende a 700. Il valore aggiunto di questa impresa è pari a 700-500=200
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ALIQUOTE COSTANTI ED UNIFORMI Aliquota = 20% Metodo base da base T A 20%(500) = 100 T B 20%(700 – 500) = 40 T A + T B = 140 Metodo imposta da imposta T A (20%500 - 0) = 100 T B (20%700 – 100) = 40 T A + T B = 140 stesso risultato
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ALIQUOTE DIFFERENZIATE PER FASE ECONOMICA Aliquote: 20% sul bene intermedio 10% sul bene finale Metodo base da base T A 20%(500) = 100 T B 10%(700 – 500) = 20 TA + TB = 120 Lonere dellimposta è funzione delle aliquote applicate nelle diverse fasi della produzione, e quindi anche della ripartizione del valore aggiunto fra tali fasi. Laliquota media che grava sul valore aggiunto complessivo (e cioè su 700) non è nota a priori
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ALIQUOTE DIFFERENZIATE PER FASE ECONOMICA Aliquote: 20% sul bene intermedio 10% sul bene finale Metodo imposta da imposta T A (20%500 - 0) = 100 T B (10%700 – 100) = – 30 T A + T B = 70 Qualunque sia laliquota applicata sul bene intermedio, e qualunque sia la ripartizione del valore aggiunto fra le diverse fasi, laliquota media che grava sul valore aggiunto complessivo (e cioè su 700) è sempre pari a quella riservata al bene finale (e cioè nellultima fase)
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ANCHE PER QUESTA RAGIONE Generalmente limposta plurifase sul valore aggiunto è applicata con il metodo imposta da imposta Considereremo dora in poi questo tipo di imposta
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METODO IMPOSTA DA IMPOSTA Laliquota media che grava sul valore aggiunto complessivo è sempre pari a quella applicata nellultima fase Limposta complessivamente dovuta non dipende dal numero delle fasi
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IMPLICAZIONI 1) Non introduce incentivo alla concentrazione verticale delle imprese 2) Rende trasparente il meccanismo di formazione dei prezzi In questo si distingue da unimposta plurifase cumulativa (tipo Ige)
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Limposta (IVA) pagata dallacquirente in ogni fase è sempre pari allimposta complessivamente subita dal bene in tutte le fasi precedenti Ciò rende trasparente la formazione dei prezzi
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RICORDA In uneconomia chiusa il valore aggiunto è pari al valore dei beni finali di consumo e di investimento Si distingue fra valore aggiunto al lordo e al netto degli ammortamenti
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BASE IMPONIBILE La base imponibile di unimposta plurifase sul valore aggiunto non coincide necessariamente con il valore aggiunto delleconomia. Dipende da come la legge disciplina la detrazione dellimposta pagata sui beni di investimento
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BASE IMPONIBILE Tre diverse possibilità La detrazione dellimposta pagata sui beni di investimento acquistati: Non è consentita Iva tipo reddito netto reddito netto È consentita in proporzione alla quota di ammortamento È consentita in proporzione alla quota di ammortamento Iva tipo reddito lordo Iva tipo consumo È consentita integralmente È consentita integralmente
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BASE IMPONIBILE Esempio Limpresa A produce un bene dinvestimento del valore di 200. Limpresa B acquista il bene di investimento da A e lo utilizza, ammortizzandolo in quattro anni, per produrre un bene finale di consumo che vende a 450. LIva è prelevata con aliquota del 10%
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BASE IMPONIBILE LIva tipo consumo è quindi solo impropriamente denominata imposta sul valore aggiunto essa grava infatti sui soli beni di consumo Limposta pagata sui beni di investimento, usati nella produzione di altri beni (o servizi), è sempre detratta
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BASE IMPONIBILE LIva è solo impropriamente denominata imposta sul valore aggiunto anche perché è unimposta su base finanziaria e non su base reale
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IMPOSTA SU BASE REALE Lindividuazione del valore aggiunto reale implicherebbe, ad esempio, la valutazione delle rimanenze finali, interesserebbe cioè anche beni che non sono stati oggetto di scambio
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IMPOSTA SU BASE FINANZIARIA Assoggetta a tassazione solo le operazioni che hanno dato luogo a manifestazioni monetarie nel periodo di imposta. La base imponibile non è il valore aggiunto reale ma la differenza tra incassi e pagamenti del periodo di imposta
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Riferimenti bibliografici P. Bosi, M.C. Guerra, I tributi nelleconomia italiana, Bologna Il Mulino, ed. 2007, capp. 7, 8.
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