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PubblicatoRaffaele Pavone Modificato 10 anni fa
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L’imposta personale sul reddito delle persone fisiche (IRPEF)
Lezione 4 Scienza delle finanze - CLEA a.a
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Dalla legge delega 80/2003 ad oggi
obiettivo finale sostituzione dell’Irpef con l’Ire; due aliquote: 23% fino a euro e 33% oltre questa soglia; sostituzione del sistema di detrazioni con un sistema di deduzioni Attuati solo due moduli: 2003 e 2005 Legge finanziaria 2007: nuova riforma Revisione di aliquote e scaglioni Si torna a sistemi di detrazioni
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Le riforme del 2003 e del 2005 Nel 2003 è entrato in vigore un primo modulo di riforma dell’Irpef, con effetti di riduzione del gettito stimati in circa 5,5 miliardi di euro, caratterizzato da modificazioni delle aliquote e dall’introduzione di un sistema di deduzioni volte a definire una No Tax Area; nel 2005 la riforma è proseguita con un secondo modulo che ha ridisegnato ancora aliquote e scaglioni e introdotto un gruppo di deduzioni per oneri di famiglia. La perdita di gettito di questo secondo modulo (a regime) è attorno a 6 miliardi di euro.
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La riforma del 2007 (legge finanziaria)
Obiettivo principale: consentire la riduzione del cuneo fiscale per redditi sotto una certa soglia (la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro in finanziaria è avvenuto con sgravi irap sul datore di lavoro e Irpef sul lavoratore. In entrambi i casi ci si concentra sui redditi più bassi) La riforma determina un lieve aumento del prelievo Irpef complessivo (a regime 800 milioni di euro), ma si accompagna ad un potenziamento degli assegni familiari (1,4 miliardi di euro) con un saldo netto complessivo positivo.
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IRPEF Unità impositiva: individuo
Soggetti passivi: residenti per i redditi di fonte interna ed estera; non residenti per redditi di fonte interna Presupposto: il possesso di redditi in denaro e natura rientranti nelle categorie previste dalla legge Base imponibile: reddito complessivo meno deduzioni Sono esclusi: redditi esenti (es. borse di studio, assegni familiari), redditi assoggettati a regimi sostituivi (es. attività finanziarie) o a tassazione separata (es. TFR, ..)
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Categorie di redditi Redditi fondiari Redditi da capitale
Redditi da lavoro dipendente Redditi da lavoro autonomo Redditi di impresa Redditi diversi
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Quadro riassuntivo della tassazione delle diverse categorie di reddito
Base imponibile Modalità di tassazione A. Redditi fondiari - redditi dei terreni Tariffa d’estimo catastale (se non rientrano nella categoria di redditi di impresa) Irpef ordinaria - redditi dei fabbricati: abitazione principale Rendita catastale di fatto esclusi da imposta (deduzione = rendita) ab. non locate 133% rendita catastale ab. locate 85% reddito effettivo (o rendita se >) Ulteriori agevolazioni (-30% imponibile) se contratto a “canone convenzionato” B. Redditi di capitale Reddito effettivo Regimi sostitutivi (con eccezione dividendi partecipazioni qualificate)
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Quadro riassuntivo della tassazione delle diverse categorie di reddito
Base imponibile Modalità di tassazione C. Redditi di lavoro dipendente Reddito effettivo di cassa, al lordo spese di produzione Irpef (ritenute alla fonte, deduzioni e detrazioni specifiche) D. Redditi di lavoro autonomo Reddito effettivo di cassa, al netto delle spese di produzione (individuate analiticamente o forfetariamente, a seconda del reddito) Irpef; ritenute alla fonte a titolo acconto (20%), se committente è sostituto di imposta; deduzioni e detr. specifiche
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Quadro riassuntivo della tassazione delle diverse categorie di reddito
Base imponibile Modalità di tassazione E. Redditi di impresa (soggetti Irpef) Reddito effettivo di competenza (utile di bilancio + variazioni fiscali) Irpef ordinaria; tassazione pro quota in capo ai soci F. Redditi diversi - plusvalenze finanziarie e redditi prodotti derivati Reddito (al netto delle minusvalenze e delle perdite) Regimi sostituivi (con eccezione plusvalenze derivanti da cessioni di partecipazioni qualificate) - altri redditi diversi (es. plusvalenze da lottizzazione terreni, alcune cessioni immobili, vincite, etc. Criteri eterogenei Regimi eterogenei
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Determinazione dell’imposta (2007)
Reddito complessivo -Deduzioni tradizionali = Reddito imponibile Applicazione della scala delle aliquote Imposta lorda - detrazioni = imposta netta
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Deduzioni tradizionali
Contributi previdenziali e assistenziali obbligatori (in particolare quelli versati a fondi pensione da lavoratori autonomi); coerenti con modello di tassazione sulla spesa, in modello di tassazione sul reddito sono tax expenditures Liberalità (entro limiti) Rendita catastale abitazione principale (tax expenditure) Spese mediche e di assistenza specifiche per portatori di handicap (personalizzazione dell’imposta)
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Scala delle aliquote 1974 32 scaglioni; aliquote da 10% a 72% 2002
2003 5 scaglioni; aliquote da 23% a 45% 2005 4 scaglioni; aliquote da 23% a 43% 2007 5 scaglioni; aliquote da 23% a 43% 1983: riduzione a 9 scaglioni 1989 riduzione t max a 50%
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RIMODULAZIONE DELLE ALIQUOTE E DEGLI SCAGLIONI
2003 2002 Scaglioni in euro Aliquota legale Fino a ,14 18 Da 10329,14 a 15493,71 24 Da 15493,71 a 30987,41 32 Da 30987,41 a 69721,68 39 Oltre 68721,68 45 Scaglioni in euro Aliquota legale Fino a 15000 23 da a 29000 29 da a 32600 31 da a 70000 39 oltre 70000 45 NB: Le aliquote non comprendono la addizionale regionale dello 0,9%
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RIMODULAZIONE DELLE ALIQUOTE E DEGLI SCAGLIONI
2003 2005 Scaglioni in euro Aliquota legale Fino a 15000 23 da a 29000 29 da a 32600 31 da a 70000 39 oltre 70000 45 Scaglioni in euro Aliquota legale Fino a 23 Da a 33500 33 Da a 39 Oltre 43 ( di “contributo di solidarietà”)
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RIMODULAZIONE DELLE ALIQUOTE E DEGLI SCAGLIONI: Finanziaria 2007
La struttura delle aliquote legali d’imposta
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Finanziaria 2007 La Finanziaria 2007 sostituisce le deduzioni per la no tax area e per i carichi familiari con detrazioni, ritornando così alla struttura tipica della fine degli anni ’90. Di conseguenza, a parità di reddito complessivo la base imponibile dell’Irpef 2007 è più ampia di quella dell’Irpef 2005 e 2006.
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Tipologia di detrazioni (2007)
Per fonte di reddito (dipendente, pensionato ultra 75enne, pensionato, autonomo); decrescenti al crescere del reddito. Per carichi di famiglia (coniuge e figli a carico) Per oneri personali Per altre finalità (scopi incentivanti)
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Detrazioni per tipologia di reddito (2007)
Le detrazioni per tipi di reddito presentano andamento decrescente, ma non sempre in modo lineare. Si applicano secondo le formule che seguono (dove RC è il reddito complessivo). Detrazione per lavoro dipendente: Dldip=1840 se RC<=8000 [(15000-RC)/7000] se 8001<RC<=15000 1338 [(55000-RC)/40000] se 15000<RC<=23000 1338 [(55000-RC)/40000] +10 se 23000<RC<=24000 1338 [(55000-RC)/40000] +20 se 24000<RC<=25000 1338 [(55000-RC)/40000] + 30 se 25000<RC<=26000 1338 [(55000-RC)/40000] + 40 se 26000<RC<=27700 1338 [(55000-RC)/40000] +25 se 27700<RC<=28000 1338 [(55000-Y)/40000] se 28000<RC<=55000 0 se RC>55000
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Detrazioni per tipologia di reddito (2007)
Le detrazioni per tipi di reddito presentano andamento decrescente, ma non sempre in modo lineare. Si applicano secondo le formule che seguono. Detrazione per pensione (aumentata per soggetti con età non inferiore a 75 anni): Dpens=1725 se RC<=7500 [(15000-RC)/750] se 7500<RC<=15000 1225 [(55000-RC)/40000] se 15000<RC<=55000 0 se Y>55000 Detrazione per lavoro autonomo: Dlaut=1104 se RC<=4800 1104 [(55000-RC)/50200] se 4800<RC<=55000 0 se RC>55000
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Detrazioni per tipologia di reddito (2007)
Determinano un livello di reddito escluso da tassazione (es per lavoro dip 8000 euro) Motivi delle differenze: discriminazione qualitativa reddito lordo o netto diverso tasso evasione
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Detrazioni per figli a carico (2007)
La deduzione per i figli (introdotta nel 2005) viene sostituita dalla seguente detrazione: Df = D [1- RC/L] , dove RC è il reddito complessivo, D=800 per ciascun figlio oltre i tre anni, D=900 per ogni figlio di età inferiore ai tre anni; Se il contribuente ha almeno tre figli a carico, D è aumentata di 200 euro per ciascun figlio a partire dal primo; L è il limite di reddito al quale cessa la detrazione: è uguale a euro per il primo figlio, ed aumenta di euro per ciascun figlio successivo al primo.
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Detrazioni per figli a carico
Esempio: Se il contribuente ha a carico solo un figlio con età inferiore a tre anni: Df=900 (1-RC/95000) = Y ; si annulla per Y> =95000 Esempio: Se il contribuente ha a carico 4 figli di cui due sotto i tre anni: Df = D [1- RC/L] Df = (2( )+2( ))( RC)/140000 (dove = *3)
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Detrazione per coniuge a carico
La detrazione per il coniuge a carico decresce linearmente fino ad azzerarsi ad euro. In particolare è: Dc= *RC/ se RC <=15000 Dc= se 15000<RC<=40000 … etc. Dc=690*( RC)/ se 40000<RC<=80000 Dc= se RC < 80000
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Altre detrazioni Dall’imposta lorda sono ammesse altre due categorie di detrazioni: a) detrazioni relative ad oneri personali al 19%; es. per spese mediche (con franchigia), per interessi su mutui ipotecari, per assicurazioni sulla vita, spese scolastiche, … b) altre detrazioni con finalità di incentivazione (es. ristrutturazioni edilizie, affitti a “canone convenzionato”, per trasferimenti di residenza per motivi di lavoro, ...);
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Aliquote medie In presenza di deduzioni e di detrazioni, una valutazione dell’onere dell’imposta per il contribuente non può essere compiuto solo sulla base delle aliquote legali. Più significative sono le aliquote medie, pari al rapporto tra l’imposta netta e il reddito imponibile lordo del contribuente (T/RIL). Poiché le deduzioni e detrazioni sono differenziate in relazione a molteplici fattori (natura del reddito, presenza di familiari a carico, particolari oneri sostenuti, ecc.) esistono diverse strutture di aliquote medie al variare dell’imponibile lordo. (Vedi figure testo)
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Aliquota marginale effettiva
Aliquota marginale effettiva: variazione dell’imposta per una variazione unitaria del reddito imponibile lordo (DT/DRIL). E’ l’aliquota rilevante per le decisioni dei contribuenti riguardo alla produzione del reddito. Anche le aliquote marginali effettive risultano differenziate non solo al variare del reddito imponibile, ma anche a seconda della natura del reddito e della presenza di oneri deducibili per la famiglia.
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Effetti redistributivi
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Riferimenti bibliografici
P. Bosi, M.C. Guerra, I tributi nell’economia italiana, Bologna Il Mulino, ed. 2007, capp. 1, 2 Per saperne di più: M.Baldini, P. Bosi, tra razionalizzazioni e occasioni mancate, U.Colombino, L’Irpef è sulla giusta strada, C.De Vincenti, R. Paladini, Le incongruenze sono un”effetto ottico”, Ilsole24ore
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