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PubblicatoAgata Silvestri Modificato 10 anni fa
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Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Alla Ricerca dellUniversità
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I problemi dellUniversita Italiana su NATURE
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Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali I principali motivi della protesta: I tagli ai finanziamenti; la mortificazione della ricerca; la gestione aziendalistica e verticistica delle università; la marginalizzazione dei ricercatori attuali; la precarizzazione dei ricercatori futuri; Il diritto allo studio fortemente compromesso da sottofinanziamento e conseguente abbassamento del livello di didattica e ricerca.
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Quanti Ricercatori (RU) in Unimi Media Unimi 40.7% PO=756 (31%) PA=686 (28.3%) RU=988 (40.7%) Fonte: Miur, marzo 2010
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Comè distribuito il carico didattico in Unimi
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I dati sulla mobilitazione ad UNIMI FACOLTÀ % ricercatori in mobilitazione Inizio lezioni AGRARIA80 15 ottobre Senza la maggior parte dei ricercatori che aspettano il 25 ottobre per decidere FARMACIA8025 ottobre MEDICINA E CHIRURGIA42 Sospensione dei corsi tenuti dai ricercatori non disponibili MEDICINA VETERINARIA5518 ottobre SCIENZE M.F.N.5715 ottobre Molti Corsi e Moduli sono scoperti
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E nel resto d Italia? 46 Atenei mobilitati su 66 328 Facoltà su 533 10.012 Ricercatori Universitari (56%) si sono dichiarati non disponibili a tenere Corsi (su 17.900 ricercatori interpellati) In molti Atenei: la didattica 2010-2011 sarà seriamente compromessa, specie nelle Facolta Scientifiche accorpamenti, mutuazioni, taglio di insegnamenti opzionali e specializzanti
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Perché e nata la protesta ? la legge 133/2008: il taglio al finanziamento FFO* * Fondo di Finanziamento Ordinario: il 90% (al massimo) serve per pagare gli stipendi del personale; il resto per lordinaria manutenzione delle strutture universitarie (riscaldamento, pulizia, sorveglianza, etc.), ricerca scientifica, didattica, servizi agli studenti… Entità FFO: – 7.380.000.000 per lanno 2008 – 7.490.000.000 per lanno 2009 – 7.210.000.000 per lanno 2010 – 6.130.000.000 per lanno 2011 – 6.052.000.000 per lanno 2012
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Perché la protesta ora? Contesto normativo punitivo per il sistema universitario negli ultimi anni: Blocco del turn over (legge 133/2008 diventata legge 01/2009) Scatti stipendiali biennali trasformati in triennali Blocco degli stipendi dei dipendenti universitari In questo contesto si inserisce il Disegno di Legge (DdL) Gelmini (Norme in materia di organizzazione delle Università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e lefficienza del sistema universitario) che propone di riformare luniversità a costo zero
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Quanto è finanziata lUniversità in Italia? Arretratezza del paese rispetto al finanziamento per la Ricerca Dal rapporto OCSE 2010: (http://www.oecd.org Education at a glance 2010)
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Come è finanziata lUniversità in Italia? Arretratezza del paese rispetto al finanziamento per la Didattica Dal rapporto OCSE 2010: (http://www.oecd.org Education at a glance 2010) Principali punti di divario con i Paesi membri dellOCSE: spesa pro-capite per studente (Italia: 8.500 dollari; media OCSE: 13.000) rapporto studenti/docente (Italia: 19.5; media OCSE: 15.8). numero laureati (Italia: 14%; media OCSE: 28%) servizi e borse erogate agli studenti in rapporto alle tasse
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Come è finanziata lUniversità in Italia? Arretratezza del paese rispetto al finanziamento per la Didattica
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Comè composta la docenza in Italia? 18929 (30.2%) 18256 (29.1%) 25583 (40.7%) Fonte: Miur, marzo 2010 Docenti di ruolo (cioè a tempo indeterminato) Si dividono in tre fasce: Professori Ordinari Professori Associati Ricercatori Universitari I compiti didattici dei RU consistono per legge in didattica di sostegno. Possono essere titolari di corsi : cio avviene molto spesso e comporta una loro esplicita scelta
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Comè composta la docenza in Italia? Fonte: Miur, marzo 2010 Letà media del corpo docente è molto alta: Inoltre, già nel 2010 sono previsti con la riduzione del fuori ruolo circa 2500 pensionamenti (CNSVU 2009) Con il blocco del turn over chi prenderà il loro posto?
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Blocco del turn over Previsto dalla legge 133, poi diventata legge 01/2009, ed esteso dal D.L. 78/2010. Fino al 2014, solo il 50% delle risorse liberate con i pensionamenti potrà essere utilizzato per nuove assunzioni di professori universitari e ricercatori. Questo vale solo per le Università virtuose, ovvero che spendono in stipendi meno del 90% dellF.F.O. Le università che superano questo limite non potranno assumere nessuno. Se i tagli allF.F.O. verranno confermati, tutte le università (Unimi compresa) diventeranno non virtuose, indipendentemente da come vengano amministrate. A questo il D.L. 78/2010 aggiunge che le spese per contratti, assegni di ricerca etc. (queste persone svolgono una parte importante della ricerca delluniversità), negli anni 2010-2013, non potranno superare il 50% delle spese del 2009. Quindi molti contratti non potranno essere rinnovati. N.B. se il FFO non supererà già da questanno il tetto massimo del 90% è dovuto al blocco degli scatti stipendiali dei docenti.
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Il progetto del governo Secondo il nostro governo luniversità italiana costa troppo. In particolare, vi sono troppi professori e ricercatori. Taglio al FFO Obiettivo di Lisbona: 3% del PIL Realtà italiana: 0,9% del PIL
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Ripercussione dei tagli su Unimi impoverimento di risorse (personale e finaziamento): progressiva riduzione numero docenti contributi di laboratorio pesantemente tagliati: dal 2003 ad oggi: 70% di riduzione dei contributi a fronte di: notevole aumento di immatricolazioni: 21% complessivo per la nostra Facolta (rispetto a.a.scorso) punte per alcuni Corsi di Studio (Sc.Biologiche 43 % in piu) Ripercussioni sulla Facolta` di Scienze:
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Criticità DDL Gelmini Viene proposta una riforma a costo zero che snatura fortemente il carattere pubblico dellUniversità punisce gli anelli più deboli: ricercatori, precari, studenti non prevede valutazione efficace del merito ridistribuzione premiale futuro per i tantissimi precari prospettive di carriera per gli attuali ricercatori prevede depauperamento di risorse per didattica e ricerca violazione del diritto allo studio, con linnalzamento delle tasse deriva verticistica nella governance degli atenei
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Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Siamo sicuri che in periodi di crisi sia necessario tagliare le risorse alla ricerca? Barack Obama, The Audacity of Hope, 2008. If we want an innovation economy, then we have to invest in our future innovators by doubling funding of basic research over the next five years, training one hundred thousand more engineers and scientists. [...] We can afford to do what needs to be done. What's missing is not money, but a national sense of urgency. [...] Tale disposizione non comporta oneri aggiuntivi in quanto la commissione dovrà operare senza lattribuzione di alcun compenso o gettone di presenza. [...] Tali incentivi non comportano maggiori oneri per la finanza pubblica. [...] Il Governo è delegato ad adottare, senza maggiori oneri a carico della finanza pubblica, entro il termine di dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi finalizzati a riformare il sistema universitario. Maria Stella Gelmini. DDL 1905/2009
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Chi ha paura della valutazione? Fonte: Lo splendido isolamento delluniversità italiana; Stefano Gagliarducci, Andrea Ichino, Giovanni Peri, Roberto Perotti, 2005.
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Lattuale sistema di reclutamento e il periodo di precariato oggi laspirante ricercatore, al termine del dottorato, ha davanti a sé un periodo di precariato, di durata imprecisata in questo periodo può percepire un assegno di ricerca (al massimo per 4-5 anni) o altre forme di borse e/o contratti. lingresso in un ruolo a tempo indeterminato avviene con concorso da Ricercatore universitario (mediamente, l'età di ingresso è ben oltre i 35 anni).
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Il nuovo sistema di reclutamento e il periodo di precariato domani Una reale tenure track o lesclusione dei giovani migliori?? La nuova figura del ricercatore a tempo determinato
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Il precariato di oggi e domani a confronto Laurea Dottorato Assegno di Ricerca (2 + 2) Ruolo Ricercatore a tempo determinato (3 + 3) Ruolo oggidomani Età 19 24 27 31 Nella realtà > 35 31 37 Nella realtà > 41
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La messa in esaurimento dellattuale ruolo di ricercatore Così come ora prevista è il mancato riconoscimento di anni e anni di lavoro che gli attuali ricercatori hanno svolto con passione e competenza: Si mette in esaurimento il ruolo, non si riconosce il lavoro effettivamente svolto da tempo nella didattica, li si esclude dalle commissioni per i concorsi universitari, li si esclude dalla rappresentanza negli organi collegiali. Li si penalizza economicamente: scatti stipendiali (non più automatici) da biennali a triennali, eliminazione della ricostruzione di carriera, pensionamento anticipato rispetto ai professori, blocco triennale degli scatti che penalizza maggiormente… gli stipendi più bassi!! Si creano loro grosse difficoltà di avanzamento di carriera per i giovani: i tagli al finanziamento dellUniversità che inevitabilmente riducono i nuovi posti da Professore Associato e lintroduzione dei Ricercatore a TD che dopo 3+3 anni se non chiamato è disoccupato inducono una competizione iniqua e fratricida tra Ricercatori strutturati e precari
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Effetti sul diritto allo studio Le tasse universitarie attualmente sono il 7.8%, ma per legge, possono raggiungere il 20% del F.F.O. (e quindi facile prevederne un notevole aumento). Un taglio del F.F.O. constringerà le università, per sopravvivere, ad aumentare le tasse universitarie e a diminuire i finanziamenti al diritto allo studio (borse, etc.). È interessante osservare che: -le università private non sono particolarmente virtuose nellattrarre finanziamenti privati; -hanno una quota tre volte superiore di contributo da tasse degli studenti.
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Tasse universitarie e borse di studio
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Il nuovo assetto degli organi di governo Tutti i poteri di governo dell'Università sono attribuiti ad un Consiglio di Amministrazione che non è eletto dalle componenti universitarie, ma designato (probabilmente dal Rettore) e con una quota riservata a esterni. E tenuto ad operare secondo criteri finanziari. Il Senato Accademico, in cui sono attualmente rappresentate le varie componenti universitarie viene ridotto ad organo consultivo la perdita dellindipendenza dellUniversità potrebbe comportare la perdita di rilievo della Ricerca Pubblica e di base, motore di progresso scientifico, tecnologico e culturale, in favore delle mere applicazioni della Ricerca mirate allottenimento di un profitto immediato.
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Facoltà e Dipartimenti Le Facoltà sono lorgano di coordinamento delle strutture che si occupano di uno specifico ramo del sapere, in particolare per quanto concerne la didattica. nei Dipartimenti si organizza principalmente la ricerca. le Facoltà sono il luogo di discussione per eccellenza e loccasione principale di confronto per tutti i professori, i ricercatori e le rappresentanze studentesche. oggi ai dipartimenti vengono attribuite tutte le competenze sia di ricerca sia didattiche. è ancora prevista lesistenza delle Facoltà (anche con nomi differenti), con funzioni di coordinamento, ma lorgano deliberante non sarà più unassemblea, bensì un direttivo composto dai Direttori di Dipartimento e una rappresentanza studentesca. domani
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Riassumendo: Luniversità pubblica è il luogo dove si creano le basi per lo sviluppo futuro del paese: -formando le nuove generazioni -esplorando ed allargando i confini del sapere scientifico, tecnologico e culturale. Oggi luniversità pubblica si trova ad una svolta cruciale e rischia di ricevere un colpo finale se non verranno previsti ragionevoli provvedimenti urgenti e se il DdL Gelmini rimarra invariato.
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Riassumendo: Le persone consapevoli della posta in gioco hanno il dovere di dare vita ad un forte movimento civile che informi tutti i cittadini su quello che sta per accadere e sulle sue conseguenze non solo su chi lavora e studia, ma sulla società intera.
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Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie In caso di mancato accoglimento di queste richieste, i Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie ricordano che – a causa del combinato effetto di diverse recenti disposizioni e della motivata protesta dei ricercatori, che possono rifiutare di svolgere compiti didattici non obbligatori - non sarà possibile garantire la sostenibilità delle offerte formative per il prossimo anno accademico in molti settori cruciali per il paese.
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Obiettivi della protesta dei ricercatori di Unimi ABOLIZIONE DEI TAGLI AL FINANZIAMENTO DEGLI ATENEI DISTRIBUZIONE SU BASE PREMIALE DELLE RISORSE PROGRAMMAZIONE TRASPARENTE DELLE RISORSE AVANZAMENTO DI CARRIERA DEGLI ATTUALI RICERCATORI AVANZAMENTO DI CARRIERA DEI RICERCATORI A TEMPO DETERMINATO PARTECIPAZIONE ALLA GOVERNANCE DATENEO DICHIARIAMO: che lo stato di agitazione proseguirà fintanto che non sarà garantita una risposta adeguata alle richieste sopra espresse. Milano, 9 luglio 2010 Coordinamento dei ricercatori delle Facoltà di UNIMI (FaRe – Unimi)
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