Le politiche economiche regionali negli Stati membri: il caso dellItalia Corso di Politiche Economiche Regionali Prof. Cristina Brasili A.A 2006-2007 Corso.

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1 Le politiche economiche regionali negli Stati membri: il caso dellItalia Corso di Politiche Economiche Regionali Prof. Cristina Brasili A.A 2006-2007 Corso di Politiche Economiche Regionali Prof. Cristina Brasili A.A 2006-2007

2 Quali sono gli indicatori core su cui ci si è basati per la valutazione intermedia degli interventi dei Fondi Strutturali? European Commission The 2000- 2006 Programming Period: Methodological Working Papers, Working Paper no 9, The Update of the Mid Term Evaluation of Structural Fund Interventions Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

3 Problema: Convergenza non solo rispetto alla media comunitaria ma anche rispetto alla media nazionale -Attuare politiche regionali nelle situazioni più sbilanciate: Italia e Germania Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

4 Una breve storia delle Politiche regionali in Europa: Anni Trenta nel Regno Unito Anni Cinquanta in Italia con la Cassa per il Mezzogiorno Negli anni Sessanta diventa rilevante in molti Paesi europei Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

5 Perché effettuare Politiche regionali? Emergono problemi su cui intervenire quali: eccessiva crescita dei centri urbani Scarsa dotazione infrastrutturale nelle aree in ritardo di sviluppo Disoccupazione nelle aree in declino industriale Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

6 OBIETTIVO Garantire lequità inter-regionale COME? riduzione delle disparità di reddito riduzione delle disparità di occupazione riduzione delle disparità nei livelli di servizio pubblico riduzione delle disparità nelle opportunità distruzione Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

7 Gli interventi si concretizzano oltre che nella costruzione di infrastrutture e nella localizzazione di imprese pubbliche nelle aree svantaggiate in INCENTIVI REGIONALI Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

8 INCENTIVI REGIONALI Incentivi fiscali Prestiti a tasso agevolato Sovvenzioni in conto capitale Contributi alloccupazione Aiuti per i costi di trasporto Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

9 INCENTIVI REGIONALI Incentivi fiscali Prestiti a tasso agevolato Sovvenzioni in conto capitale Contributi alloccupazione Aiuti per i costi di trasporto Influire sulle scelte localizzative delle imprese Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

10 INCENTIVI REGIONALI Sulla base della teoria dei POLI DI SVILUPPO di Perroux (1955) in Italia dal 1958 si avvia una politica di industrializzazione del Sud. Strumenti gestiti con approccio TOP-DOWN Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

11 INCENTIVI REGIONALI Negli anni Settanta rallenta lintervento dello Stato: crisi petrolifera riduzione degli incentivi industriali per il Sud aumento della spesa pubblica corrente Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

12 INCENTIVI REGIONALI Negli anni Ottanta la Cassa per il Mezzogiorno finanzia spese ordinarie principalmente Negli anni Ottanta critica al ruolo attivo dello Stato in economia Una delle conseguenze: superamento delle imprese pubbliche come strumento di politica regionale Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

13 La spesa per INCENTIVI REGIONALI si riduce notevolmente in alcuni Paesi del Nord nei primi anni Ottanta: Belgio, Danimarca, Francia, Olanda, Regno Unito. Aumenta o rimane stabile nei Paesi del Sud Europa e dellIrlanda Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

14 La spesa per INCENTIVI REGIONALI Trade-off tra incentivi automatici e generali e incentivi discrezionali e selettivi Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

15 I ncentivi discrezionali e selettivi Sono focalizzati su specifici tipi di settori e imprese (PMI) e su progetti dinvestimento con forte impatto territoriale Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

16 I ncentivi discrezionali e selettivi Esempi: Occupazione in Austria PMI in Olanda, Regno Unito e Portogallo Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

17 Attirare investimenti esteri Esempi: In Scozia e in Galles In Francia Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

18 Nel quadro contemporaneo delle politiche regionali sono cambiati due elementi di fondo IL PRIMO Soggetti attuatori: sempre di più attori locali nellambito del processo di regionalizzazione (Germania come modello istituzionale della Comunità). Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

19 Nel quadro contemporaneo delle politiche regionali sono cambiati due elementi di fondo IL PRIMO Perché decentrare le politiche regionali? 1. Differenziare gli interventi in caso di forti differenze 2. Scelta degli strumenti di attuazione più mirata 3. Governance delle politiche 4. Processo più democratico Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

20 Nel quadro contemporaneo delle politiche regionali sono cambiati due elementi di fondo IL PRIMO Perché decentrare le politiche regionali? 1. Differenziare gli interventi in caso di forti differenze 2. Scelta degli strumenti di attuazione più mirata 3. Governance delle politiche 4. Processo più democratico Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

21 Nel quadro contemporaneo delle politiche regionali sono cambiati due elementi di fondo IL PRIMO Perché decentrare le politiche regionali? Stati a decentramento più forte delle politiche regionali: Austria, Belgio e Danimarca Poi Germania e Spagna. I nuovi indirizzi del Regno Unito Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

22 Nel quadro contemporaneo delle politiche regionali sono cambiati due elementi di fondo IL PRIMO Perché decentrare le politiche regionali? Stati a gestione più centralizzata delle politiche regionali: Irlanda, Portogallo, Grecia, Francia e Olanda. Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

23 Nel quadro contemporaneo delle politiche regionali sono cambiati due elementi di fondo IL SECONDO Declino degli strumenti tradizionali di intervento Riduzione degli incentivi finanziari alle imprese aumento del peso progressivo delle misure per lincremento della competitività regionale Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

24 Nel quadro contemporaneo delle politiche regionali sono cambiati due elementi di fondo IL SECONDO Declino degli strumenti tradizionali di intervento Relazione annuale della Commissione sugli aiuti di Stato allinterno dellUE http://www.europa.eu.int/comm/competition/state_aid/scoreboard/ Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

25 Relazione annuale della Commissione sugli aiuti di Stato allinterno dellUE Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007 Graph : State Aid as a percentage of GDP (2004)

26 Relazione annuale della Commissione sugli aiuti di Stato allinterno dellUE Tra il 1996-1998 e il 1998-2000 gli aiuti per obiettivi regionali sono scesi da una media annua di 19 miliardi di euro a 12 miliardi di euro Germania e Italia sono i Paesi che destinano le somme più consistenti Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

27 Giudizio della Banca Mondiale: (per) incoraggiare gli investimenti nei Paesi in via di sviluppo non servono agevolazioni fiscali e sussidi per le imprese, bensì un ambiente caratterizzato da buon governo delleconomia Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

28 Giudizio dellOcse: debole è un approccio basato su effetti redistributivi: 1. Migliorare lofferta di collective goods 2. Sfruttare la dotazione di risorse immobili 3. Nascita di clusters 4. Creare partnership 5. Migliorare la capacità di governo regionali Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

29 Le aree ammissibili agli aiuti regionali nazionali sono definite dalla Commissione come quelle in deroga al divieto generale per gli aiuti di stato previste dagli articoli 92.3a e 92.3v ora 87.3a e 87.3c Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

30 IL CASO ITALIANO La legge 488/92 decreta la fine dellintervento straordinario della Cassa per il Mezzogiorno Coinvolte tutte le aree deboli del Paese (coerenza con le politiche regionali UE) Responsabilità degli interventi alle Amministrazioni ordinarie Scelte politiche spostate dal centro alla periferia che rispondono degli esiti delle politiche Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

31 IL CASO ITALIANO Creazione del DPS - Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione (ruolo centrale) Lintervento diventa più sensibile alle specificità locali Vanno individuati i sistemi locali Accrescere la qualità complessiva del contesto locale Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

32 IL CASO ITALIANO La legge 488/92 decreta la fine dellintervento straordinario della Cassa per il Mezzogiorno Coinvolte tutte le aree deboli del Paese (coerenza con le politiche regionali UE) Responsabilità degli interventi alle Amministrazioni ordinarie Scelte politiche spostate dal centro alla periferia ch Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007

33 Riferimenti bibliografici - Le politiche regionali dellUnione europea G. Viesti F. Prota Il Mulino Studi e Ricerche, anno 2004 Da pag. 83 a pag. 106 - European Commission The 2000-2006 Programming Period: Methodological Working Papers, Working Paper no 9, The Update of the Mid Term Evaluation of Structural Fund Interventions Riferimenti bibliografici - Le politiche regionali dellUnione europea G. Viesti F. Prota Il Mulino Studi e Ricerche, anno 2004 Da pag. 83 a pag. 106 - European Commission The 2000-2006 Programming Period: Methodological Working Papers, Working Paper no 9, The Update of the Mid Term Evaluation of Structural Fund Interventions Corso di Politiche Economiche Regionali - A.A. 2006-2007