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PubblicatoStefania Borghi Modificato 11 anni fa
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FACOLTA’ DI SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE CATTEDRA DI RELAZIONI ISTITUZIONALI E GESTIONE DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA (prof. Mazzei – prof. beretta) LOBBY - ESECUTIVO A cura di Alessandro Valente
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FRAMMENTAZIONE INTERNA FRAGILITA’ DEL POTERE DECISIONALE
ANOMALIA ITALIA INSTABILITA’ 65 governi dal 1943 all’attuale legislatura Cambiamento di equilibri all’interno della maggioranza FRAMMENTAZIONE INTERNA Governi di coalizioni quasi sempre litigiose Debolezza e incertezza del governo FRAGILITA’ DEL POTERE DECISIONALE Mancanza di potere decisionale e autonomia rispetto ai partiti Potere decisionale spostato al Parlamento
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RAPPORTO TRA LE LOBBY E L’INSTABILITA’ DELL’ESECUTIVO
Facilità di inserimento negli interstizi degli uomini di governo e dei partiti Poca efficacia dell’attività lobbistica: il governo propone e il Parlamento dispone Assenza di lobbying specifico verso l’esecutivo. Interlocutori ricercati: partiti e le loro correnti
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ART. 95 COMMA 1 DELLA COSTITUZIONE
“Il Presidente del Consiglio dei Ministri dirige la politica generale del governo e ne è responsabile. Mantiene l’unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo coordinando l’attività dei ministri. I ministri sono responsabili collegialmente degli atti del Consiglio dei ministri, e individualmente degli atti dei loro dicasteri…” Una corretta forma di repubblica parlamentare vorrebbe che il potere esecutivo fosse dotato di una significativa autonomia dei partiti e non perché i governi debbano essere riempiti di tecnici, ma perché i ministri non dovrebbero rispondere ai rispettivi partiti di provenienza ma solo al Parlamento e al Presidente del Consiglio che ha il compito di dirigere, promuovere e coordinare l’azione dei ministri, dando unità di indirizzo politico e amministrativo ed essendo responsabile della politica generale dell’esecutivo.
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IL CUORE DI PALAZZO CHIGI
SEGRETARIO GENERALE DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
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SEGRETARIO GENERALE DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Chi è: Profondo conoscitore della macchina dello Stato e della tecnica giuridica (Avvocati dello Stato-Dirigenti generali dello Stato-Professori universitari di ruolo) Cosa fa: 1) Coordina uffici di vitale importanza per l’impostazione e la politica del governo. Ufficio: centrale per il coordinamento dell’attività legislativa e dell’attività normativa del governo - per il coordinamento amministrativo - del consigliere militare - stampa… 2) Predispone le iniziative normative riguardanti l’organizzazione e il funzionamento della presidenza; 3) Interviene nella progettazione delle politiche generali e delle decisioni di indirizzo politico amministrativo generale; 3) Svolge funzioni di verifica e monitoraggio dell’attuazione del programma di governo; 4) E’ al vertice di vari dipartimenti (es. funzione pubblica, pari opportunità, gioventù…) in mancanza di ministri senza portafoglio. E’ importante perché: 1) Conosce prima di altri su quali terreni il governo sta studiando interventi; 2) Può influire sugli orientamenti del governo con alta consulenza tecnica e giuridica, anche mediante i rapporti con i consulenti ed esperti che il presidente del Consiglio si sceglie.
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SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Chi è: E’ il più stretto collaboratore del presidente , è il vero filtro di tutte le proposte che i vari ministri fanno arrivare sul suo tavolo. Dipende molto dal suo lavoro di analisi preventiva delle proposte e di delicata tessitura diplomatica con i vari ministeri, se e come un determinato provvedimento potrà essere messo all’ordine del giorno. Cosa fa: 1) Smussa per tempo conflitti; 2) Monitora lo stato dei rapporti all’interno della coalizione; 3) Suggerisce al presidente le iniziative da intraprendere per un buona armonia tra le forze politiche della maggioranza. E’ importante perché: 1) Veicola idee, proposte, problemi che i portatori di interessi possono sollecitare; 2) Ha il polso della situazione politica; 3) Ha il quadro d’insieme dell’azione di governo.
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LA STRUTTURA DEI MINISTERI
CAPO DI GABINETTO CAPO UFFICIO LEGISLTIVO SEGRETERIA TECNICA SEGRETARIO PARTICOLARE – CAPO DELLA SEGRETERIA
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CAPO DI GABINETTO Chi è: E’ il braccio destro del ministro. In genere è un consigliere di Stato, un consigliere parlamentare o un esperto in materia di organizzazione statale e in legislazione. Cosa fa: Dice al ministro cosa si può fare e come si potrebbe farlo, cosa non si può fare e perché, non solo in ordine tecnico-legislativo, ma anche politico-pratico. E’ importante perché: Se il capo di gabinetto si convince dell’utilità e praticabilità di una iniziativa amministrativa o legislativa è meno difficile rimuovere diffidenze e ostacoli che il ministro potrebbe opporre. Non di rado rimane al suo posto anche se il ministro cambia (CONTINUITA’)
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CAPO UFFICIO LEGISLATIVO
Chi è: E’ un tecnico della progettazione e produzione normativa (magistrati, avvocati dello Stato, consiglieri parlamentari, professori universitari) Cosa fa: Svolge funzioni di consulenza giuridica e legislativa e ha il compito di valutare gli impatti della normativa e della regolamentazione. Assicura al ministro che i provvedimenti legislativi e regolamentari siano compatibili e applicabili con il sistema delle norme E’ importante perché: “Certificano” legislativamente e normativamente le proposte dei portatori di interesse
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SEGRETERIA TECNICA Cos’è: Struttura predisposta a supportare in chiave tecnico-scientifica le attività del ministro Cosa fa: Realizza studi, ricerche, prepara documenti e rapporti Perché è importante: E’ il vero terminale cui far pervenire i position papers e ogni tipo di documentazione che deve essere esibita per sostenere la validità delle tesi dei portatori di interessi.
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SEGRETARIO PARTICOLARE – CAPO DELLA SEGRETERIA
Chi sono: Sono stretti collaboratori del ministro Cosa fanno: Si dedicano ad organizzare le varie attività del ministro: i suoi incontri, le riunioni, i viaggi… Perché sono importanti: Sono i filtri più vicini al ministro, sono spesso legati da antichi rapporti personali e fiduciari. Possono legittimare o delegittimare persone o aziende al ministro. Possono organizzare appuntamenti con il ministro.
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COMMISSIONI STUDIO Cosa sono: Gruppi si esperti
Cosa fanno: Approfondiscono questioni su cui il dicastero potrebbe prendere iniziative Sono importanti perché: L’obiettivo è riuscire ad inserirsi in esse.
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SCALA DI PRIORITA’ SEGRETERIA TECNICA SEGRETERIA PARTICOLARE
CAPO DI GABINETTO CAPO UFFICIO LEGISLATIVO MINISTRO
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SPOIL SYSTEM IERI Grande stabilità dell’apparato burocratico
Lavoro facilitato per i lobbisti OGGI Riforma Bassanini (decreto legislativo 30 marzo 2001) Riforma Frattini (legge 15 luglio 2002 numero 145): Gli incarichi di direttore gen. vengono attribuiti ex novo dal nuovo governo Quelli di direzione generale vengono confermati se non attribuiti entro 90 giorni dal voto di fiducia I 40 incarichi dirigenziali più alti cessano dopo 90 giorni di vita del nuovo governo Tutti gli incarichi dirigenziali sono a tempo determinato, da un minimo di tre anni (per i d.g.) ad un massimo di 5 anni per gli altri Il 10% dei posti di d.g. 3 l’8% di dirigente possono essere affidati a persone esterne all’amministrazione
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