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PubblicatoEusebio Pala Modificato 11 anni fa
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Un percorso umano, politico intellettuale Laboratorio di analisi dell'informazione e dei prodotti giornalistici - Prof. Fabio Tarzia Federico Giustini
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La Storia siamo noi La puntata è dedicata interamente ad Enrico Berlinguer, di cui si ricostruisce la storia personale, le principali tappe politiche e il pensiero. Il programma ricorre alle testimonianze di personaggi vicini a Berlinguer durante la propria vita e al parere di alcuni esperti e storici che rendono completo il quadro, fornendo allo stesso tempo un'interpretazione delle vicende storiche che vanno dall'immediato secondo dopoguerra fino alla morte dell'allora segretario del Partito Comunista, avvenuta a Padova l'11 giugno del 1984. La puntata comincia con il racconto di Alberto Menichelli, autista di Berlinguer, relativamente alle ultime ore di Berlinguer. http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=666www.lastoriasiamonoi.rai.it
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Le parole di Menichelli si alternano alle immagini e alle parole del comizio di Padova. Al termine di questo breve filmato compare Giovanni Minoli in studio che completa l'introduzione di Berlinguer, spiegando le linee guida della puntata. Il cosiddetto "strappo da Mosca" diviene il collante per passare dallo studio al filmato, nel quale si alternano le testimonianze di alcuni esponenti del PCI come Antonio Rubbi, Walter Veltroni e immagini del discorso che Berlinguer tenne a Mosca al 60esimo anniversario della Rivoluzione d'Ottobre. Il tutto però con un narratore a fare da filo conduttore, come avviene in ogni filmato. Il secondo ritorno in studio è l'occasione con cui Minoli introduce la questione degli incontri segreti del 1978 tra Moro e Berlinguer.
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Il filmato riprende e si avvale delle testimonianze di coloro che organizzarono gli incontri: Luciano Barca del PCI e Tullio Ancora, consigliere della Camera. Il terzo ritorno in studio, in cui Minoli accenna alle origini sassaresi di Berlinguer, permette al successivo filmato di concentrarsi sugli aspetti biografici del protagonista della puntata. Non prima però che compaia il titolo della puntata, i nomi degli autori e dei montatori per cinque secondi circa. Le testimonianze, alternate ad immagini che ritraggono Berlinguer giovane, sono della figlia Maria, di Nerio Nesi e di Luciana Castellina. C'è inoltre un contributo tratto dall'intervista che Berlinguer rilasciò allo stesso Minoli all'interno di Mixer il 27 aprile 1983.
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Minoli riprende la parola in studio accennando alle vicissitudini del 1956 che scossero il mondo comunista e introducendo il filmato in cui si alternano le parole di Maria Berlinguer, di Augusto Menichelli e Dante Franceschini sul Berlinguer privato. Segue un altro estratto dalla già citata intervista a Mixer, che prosegue in questa direzione. Il ritorno in studio vede Minoli introdurre il tema della visione politica di Berlinguer, ispirata al Memoriale di Jalta di Togliatti. Nel filmato la voce narrante, assieme alle parole di Segre e a un estratto di Notizie Cinematografiche del giugno '69, ci conduce alla discussione in seno al Partito in seguito ai fatti di Praga e al dibattito interno che culmina con la radiazione di alcuni membri del partito (in tal senso particolarmente significativo è il documento audio del dibattito Rossanda-Berlinguer) come Luciana Castellina, anch'essa tra i testimoni della puntata. Il sesto momento in cui a parlare è Minoli introduce il tema dell'autunno caldo e dell'ascesa di Berlinguer come protagonista. Nel filmato che segue alcuni stralci di tribune politiche possono testimoniare tale fatto, così come le parole di Alfredo Reichlin e di Alberto Menichelli (quest'ultimo sempre più concentrato sul Berlinguer uomo).
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Il conduttore riprende la parola, con una vera e propria contestualizzazione sul periodo storico, caratterizzato dalla crisi economica e dalla strategia della tensione. Elementi che inducono Berlinguer a pensare una nuova strategia. Nel servizio la voce narrante ci mostra alcuni articoli che Berlinguer pubblica su Rinascita a proposito del "compromesso storico". A questo si affiancano le testimonianze di Aldo Tortorella, Alfredo Reichlin e Augusto Menichelli. L'ottavo momento in cui Minoli riprende la parola fornisce ulteriori elementi circa il pensiero politico di Berlinguer, volto a una revisione della politica estera e del ruolo dell'Alleanza Atlantica, come emerge nel successivo filmato, dove è possibile apprendere ciò dalle voce di Berlinguer in una trasmissione televisiva del giugno '76. Nello stesso filmato si susseguono la testimonianza di Sergio Segre, il parere dello storico Silvio Pons e un estratto dal Tg1 del 14 marzo 1977 che introduce il tema dell'"eurocomunismo". Infatti Minoli riprende la parola citando l'eurocomunismo e introducendo i grandi traguardi, soprattutto elettorali, che il PCI ottenne sotto la guida di Berlinguer.
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Il filmato che segue, con le testimonianze di Menichelli, Franceschini, Veltroni, Reichlin e Castellina, mostra il ruolo decisivo che Berlinguer ricopre nell'ambito dell'avanzata del Partito ( è il 1976, anno delle elezioni in cui il PCI ottiene il suo massimo storico, come ci mostra nello stesso filmato un servizio di un telegiornale dell'epoca). Compare poi un ulteriore estratto, a proposito del tema del potere, dalla già citata intervista di Minoli a Berlinguer del 1983. Minoli, da studio, si ricongiunge con quanto si afferma nel filmato introducendo il tema della "questione comunista" e della preoccupazione di Kissinger a riguardo. Le parole di Rubbi, Pons, Barca e Maria Berlinguer sottolineano i timori statunitensi,sovietici, ma anche interni relativamente all'avanzata del PCI. Uno stralcio di Tg2 Ring del '76 e le testimonianze di Veltroni e Maria Berlinguer vogliono evidenziare il clima di contestazione interno all'elettorato comunista a proposito della scelta di appoggiare il governo Andreotti astenendosi. Il tema del compromesso ormai alle porte è ripreso da Minoli in studio, il quale ricorda il rifiuto del PCI a qualsiasi trattativa per liberare Aldo Moro e il conseguente ingresso in scena del PSI di Craxi, che rifiutava la linea della fermezza. Il tema viene ripreso dalle parole di Barca, di Maria Berlinguer e di Tullio Ancora, quest'ultimo destinatario di una lettera di Moro dalla prigionia. Un ulteriore estratto dall'intervista rilasciata a Minoli nel 1983 riprende il tema del terrorismo scaturito dal "compromesso storico.
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Nel penultimo ritorno in studio Minoli illustra la fase post-1979, in cui Berlinguer deve rivedere i propri obiettivi dopo l'isolamento del suo partito. Il tema dell'alternativa democratica è il gancio con l'intervista di cui sopra, che apre il filmato. Nello stesso compaiono dei discorsi di Berlinguer (uno del maggio'81 sul caso P2 e un altro sulla cosiddetta "questione morale") e le testimonianze di Reichlin e Veltroni. La figura emergente di Craxi e il dialogo tentato col PSI sono i temi che Minoli, nella sua ultima apparizione da studio, annuncia nel filmato che segue. Nel filmato è presente uno stralcio di un'intervista di Minoli a Craxi, il racconto di Reichlin di un incontro con Craxi, il parere dello storico Luciano Cafagna. Le immagini delle manifestazioni sulle misure del governo per far fronte alla crisi e della contestazione che Berlinguer ricevette al congresso del PSI introducono le parole di Menichelli sugli ultimi giorni di Berlinguer. Due servizi del Tg 1 e poi le immagini del funerale, accompagnate da musica, concludono la puntata.
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Introduzione: filmato con testimonianza di Menichelli 00:00- 02:05 N1 Minoli introduce la puntata 01:05-02:55 N1 Minoli in studio introduce incontri tra Moro e Berlinguer 05:49-06:31 N1 Minoli in studio introduce cenni biografici di Berlinguer 10:41 - 11:19 N1 Minoli in studio introduce il tema della crisi del mondo comunista nel 1956 17:53 - 18:27 N1 Minoli in studio anticipa la discussione sulla visione politica di Berlinguer 24:37 - 25:06 N1 Minoli in studio introduce tema dellautunno caldo e dellascesa di Berlinguer 28:43 - 29:00 N2 Filmato con testimonianze Rubbi e Veltroni 02:55 - 05:49 N2 Filmato con testimonianze Barca, Ancora e Veltroni 06:31 - 10:41 N2 Filmato con testimonianze M.Berlinguer, Nesi, Castellina ed estratto di mixer 11:26 - 17:53 N2 Filmato con testimonianze M.Berlinguer, Nesi, Castellina ed estratto di Mixer 11:19 - 17:53 N2 Filmato con testimonianze di M.Berlinguer, Menichelli e Franceschini 18:27 - 24:37 N2 Filmato con testimonianze di Segre, Castellina, Tortorella e con audio dibattito su espulsione gruppo Manifesto 25:06 - 28:43
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N1 Minoli in studio contestualizza periodo storico; nuova strategia pensata da Berlinguer 31:43 - 32:18 N1 Minoli in studio ricostruisce la revisione della politica estera da parte di berlinguer33:27 - 34:00 N1 Minoli in studio introduce eurocomunismo e traguardi elettorali del PCI 37:55 - 38:18 N1 Minoli in studio introduce il tema della questione comunista 42:36 - 43:00 N1 Minoli in studio introduce il tema del compromesso storico e della linea della fermezza del PCI 47:33 - 48:13 N1 Minoli in studio anticipa Il tema dellalternativa democratica e la ridefinizione degli obiettivi da parte di Berlinguer 51:21 - 52:03 N1 Minoli in studio annuncia filmato su ascesa Craxi e tentativo di dialogo con PSI 55:36 - 55:57 N2 Filmato con Tribuna politica dellepoca e testimonianze Reichlin, Menichelli 29:00 - 31:43 N2 Filmato con articoli su Rinascita e testimonianze di Tortorella, Barca e Reichlin 32:18 - 33:27 N2 Filmato con tribuna elettorale del giugno 76, parere di Pons e testimonianza di Segre 34:00 - 37:55 N2 Filmato con testimonianze di Menichelli, Franceschini, Veltroni e servizio dal telegiornale dellepoca 38:18 - 42:36 N2 Filmato con parere di Pons e testimonianze di M.Berlinguer, Barca e con filmati dal tg2 del 5 agosto 1976 e dal Tg1 del 5 maggio 1977 43:00 - 47:33 N2 Filmato con estratto da Mixer e teswtiomonizne di M.Berlinguer, Barca e Ancora 48:13 - 51:21 N2 Filmato con discorsi Berlinguer su caso P2 e questione morale e testimonianze Veltroni e Reichlin 52:03 - 55:06 N2 Filmato con parere dello storico Cafagna, estratto da Tg sulla manifestazione sulle misure per la crisi ed estratto da Mixer (intervista a Craxi). Chiusura con funerali di Berlinguer e titoli di coda. 55:57 - 01:05:38
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L'osservazione di questa puntata evidenzia immediatamente il ruolo fondamentale svolto dallo studio. Infatti Giovanni Minoli compare per tredici volti, alternandosi con il filmato e ponendosi dunque come filo conduttore. I suoi interventi sono piuttosto brevi (il più lungo è il primo, quello in cui detta le linee guida della puntate, di circa cinquanta secondi) e svolgono la funzione di raccordo, soprattutto mediante l'uso degli schermi presenti in studio, sui quali compaiono continuamente parole o sintagmi. Per l'esattezza, nell'arco di questa puntata ne possiamo contare cinquantacinque. La funzione è quella di orientare lo spettatore, preparandolo al filmato che sta per partire e garantendo coerenza alla narrazione. Infatti l'utilità principale delle parole sugli schermi, dove è possibile anche osservare delle immagini, è quella di fornire un gancio con il successivo argomento. Per quanto riguarda i filmati che si alternano con lo studio, è possibile notare una struttura simile tra loro: una sorta di filmato unico che di volta in volta si interrompe per facilitare la comprensione dello spettatore all'interno di un contenitore che utilizza ritmi piuttosto veloci. I filmati si avvalgono di una voce narrante che raccorda testimonianze, documenti audio, filmati di repertorio e vecchie interviste.
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Il ruolo degli ospiti in questa puntata è piuttosto sfumato, poichè molti di loro sono testimoni diretti in quanto conoscenti di Berlinguer ma esperti allo stesso tempo per via della militanza politica e delle esperienze di vita. Per questo alcuni testimoni, come Segre, Veltroni e Reichlin non disdegnano di fornire delle interpretazioni. All'interno dunque della categoria testimoni è possibile annoverare dunque Menichelli (autista di Berlinguer), Maria Berlinguer (figlia di Enrico) e Franceschini (agente della scorta), ai quali è chiesto solo di rievocare il Berlinguer privato. Gli esperti veri e propri, testimoni solo sotto il profilo storico, sono gli storici Pons e Cafagna. La durata dei filmati è anch'essa piuttosto breve, anche se meno breve rispetto ai momenti in studio, sempre per conferire un ritmo piuttosto veloce al programma e garantire una maggiore attenzione dello spettatore, ricalcando il modello americano (lo spezzone più lungo è quello finale, della durata di nove minuti e quarantuno secondi). Tuttavia il modello che "La Storia siamo noi" utilizza è un modello nuovo, definito "modello Rai innovativo". Un ruolo molto importante all'interno dei singoli filmati lo svolgono le immagini proveniente dalle teche Rai, nella fattispecie le interviste fatte dallo stesso Minoli all'interno del programma Mixer. In questa puntata ne utilizza due, entrambe del 1983: una ad Enrico Berlinguer, che torna più volte, ed una a Bettino Craxi.
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Il ritmo incalzante permette al programma di rivelarsi accattivante, ma rischia di portare con sè il rischio di far perdere allo spettatore qualche dettaglio o particolare. La durata della puntata, di circa un'ora e sei minuti, è congeniale dunque al fine di mantenere una soglia dell'attenzione piuttosto alta. Il tema trattato in questa puntata è un esempio di "storia calda". Infatti dalla morte di Berlinguer non sono passati nemmeno trent'anni. Questo è legato al fatto che la trasmissione, per scelta e per differenziarsi dagli altri format, preferisce approfondire gli avvenimenti degli ultimi trent'anni, garantendo dunque un'attenzione maggiore alla storia contemporanea. La puntata, e nello specifico la descrizione di un personaggio come Berlinguer, riesce a mio avviso nel suo intento: quello di fornire un quadro esaustivo relativo alla storia personale e al pensiero di un leader politico tra i più popolari del secolo precedente. La scelta delle voci chiamate in causa risponde a questa logica nella maniera migliore: si alternano persone vicine in termini affettivi, in ambito lavorativo ma anche capaci di ricollocare l'azione di Berlinguer nell'ambito di un contesto storico come quello dell'Italia dal secondo dopoguerra agli anni '80. Federico Giustini
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