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Emorragie digestive Definizione

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Presentazione sul tema: "Emorragie digestive Definizione"— Transcript della presentazione:

1 Emorragie digestive Definizione
Perdita di sangue dal lume di un vaso per interruzione della sua continuità nel lume dell’apparato digerente

2 Emorragie Cenni storici
VI secolo a.c. Descrizione di bendaggio emostatico di una ferita I secolo a.c.: Descrizione di sutura di una ferita I secolo d.c.: Raffigurazione di un angiostato XVI secolo: Invenzione del Tourniquet

3 Emorragie digestive Etiopatogenesi
Il meccanismo del sanguinamento è l’erosione diretta dei vasi per malattie, traumi, alterazione primitiva delle pareti vasali o per turbe della coagulazione. Una classificazione assolutamente omogenea delle cause è difficile.

4 Lesioni infiammatorie
Emorragie Digestive Lesioni infiammatorie Diverticolosi e diverticoliti Diverticolo di Meckel Digiunite necrotica Enterite segmentaria Ectopie congenite della mucosa gastrica ulcerate Tubercolosi Ileiti granulomatose aspecifiche Ileite ulcerosa Enteriti bacillari

5 Emorragie Digestive Lesioni traumatiche e/o meccaniche
Rotture traumatiche Invaginazioni Perforazioni Corpi estranei Incarcerazione o strozzamento di anse Lesioni iatrogeniche Precoci→suture non emostatiche, etc. Tardive →granulomi da filo di sutura, sindromi dell’ansa cieca, rotture a livello di protesi vascolari

6 Alterazioni o lesioni vascolari
Emorragie Digestive Alterazioni o lesioni vascolari Angiomatosi Porpore e teleangectasia emorragica ereditaria (morbo di Rendu-Osler-Weber) Fissurazioni o rotture di aneurisma Trombosi mesenteriche→infarto Vasculopatie uremiche Collagenopatie

7 Emorragie Digestive Neoplasie
Polipi-poliposi familiare (sindrome di Peutz- Jaeghers) Carcinoide-carcinoma Lipoma Leiomioma-leiomiosarcoma Sarcoma melanoma

8 Emorragie Digestive Tossiche e fisiche Infettive
Cause Generali Tossiche e fisiche ustioni estese metalli pesanti uremia Infettive Alterazioni della crasi ematica Leucosi Emoblastosi Mielomi Porpora trombocitopenica idiopatica Porpora di Schonlein-Henoch Sindromi emofiliche Coagulopatie da consumo Ipoprotrombinemie (primitive e secondarie)

9 Radiologia (angiografia)
Emorragie Digestive Diagnosi in Urgenza Anamnesi Esame clinico Endoscopia Radiologia (angiografia)

10 Modalità prevalenti del sanguinamento a seconda del distretto
Emorragie digestive Modalità prevalenti del sanguinamento a seconda del distretto Ematemesi Melena Enterorragia Esofago +++ ++ ---- Stomaco-duodeno Digiuno-ileo +/- Colon Retto

11 Possibili cause di emorragie digestive classificate a seconda dei vari distretti dell’apparato digerente Esofago Stomaco-duodeno Digiuno-ileo Colon-retto Varici Ulcera peptica Lesioni infiammatorie Diverticoli Neoplasie Diverticoli (Meckel) Polipi e poliposi Esofagite Gastrite Enteriti granulomatose Ulcera da stress Colite ulcerosa Ulcera di Barrett Malformazioni Coliti varia eziologia Corpi estranei Ernia iatale Invaginazioni Lesioni ischemiche Traumi Emobilia Lesioni vascolari Traumi e corpi estranei S. di Mallory-Weiss Ulcere-perforazioni Malformazioni vascolari S. di Boherawe Aneurismi fissurati Lesioni traumatiche Emorroidi Pseudocisti pancreatica Malattie sistemiche (emopatie) M. di Crohn Pat. Stomaco operato

12 Schema illustrante i possibili distretti di sanguinamento e la relativa modalità di estrinsecazione clinica come ematemesi, melena, o enterorragia

13 Emorragie digestive alte
Cause Incidenza Ulcera peptica 30-55% Ulcera gastrica 15-25% Ulcera piloroduodenale 15-40% Gastrite emorragica Ulcera da stress o gastrite erosiva 5-25% Gastrite chimica 5-15% Varici esofagee Sindrome Mallory-Weiss 1-15% Carcinoma gastrico 0-3% Varie

14 Emorragie digestive a livello esofageo
Varici Neoplasie Benigne: polipi, emangiomi, leiomiomi Maligne: leiomiosarcomi, rabdomiosarcomi, melanosarcomi, carcinomi Esofagiti da caustici Endogeni: da reflusso gastroesofageo acido o alcalino da isole eterotopiche di mucosa gastrica (ulcera di Barret) Esogeni: ingestione accidentale o volontaria (a scopo suicida) Diverticoli: sanguinamento di ulcere diverticolari Sindrome di Mallory-Weiss: lacerazioni della mucosa e muscolaris mucosae a livello esofago-cardiale. Etilisti, favorita da violenti sforzi di vomito: il sanguinamento si verifica quando la fissurazione interessa rami arteriolari sottomucosi Corpi estranei-traumi Rottura di aneurismi aortici nel lume esofageo:condizione relativamente rara. Presuppone una prima fase di adesione, un’azione erosiva e poi la fissurazione. Emorragie massive, morte improvvisa, reperto in genere autoptico Emopatie: causa indiretta di emorragie

15 Emorragie digestive Digiuno-ileo
Le emorragie localizzate al di sotto del Treitz rappresentano una percentuale relativamente ridotta rispetto alle emorragie digestive in genere (3-10%). Anche a tale livello sono possibili forme massive e fulminanti, o minime e con scarso impegno generale. Le sedi possono essere diverse con origini assai eterogenee.

16 Emorragie digestive Lesioni infiammatorie
Digiuno-ileo Lesioni infiammatorie Diverticolosi e diverticoliti Diverticolo di Meckel Enterite segmentaria Enteriti attiniche Ectopie congenite di mucosa gastrica ulcerata Ileiti granulomatose Enetriti bacillari Lesioni traumatiche e/o meccaniche Rotture traumatiche Invaginazioni Perforazioni Corpi estranei Incarcerazione o strozzamento di anse Lesioni iatrogene Precoci Tardive suture non emostatiche, granulomi da filo di sutura, sindromi dell’ansa cieca, rotture a livello di protesi vascolari

17 Emorragie digestive Digiuno-ileo Alterazioni o lesioni vascolari
Angiomatosi Porpore e teleangectasia emorragica ereditaria (m. di Rendu-Osler-Weber) Fissurazioni o rottura di aneurisma Trombosi mesenteriche-infarto Vasculopatie in caso di uremia Collagenopatie Neoplasie Polipi-poliposi familiare (sindrome di Peutz-Jaeghers) Carcinoide-carcinoma Lipoma Leioma-leiomiosarcoma Melanoma (metastasi) Cause generali Tossiche e fisiche Infettive Alterazioni della crasi ematica

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21 Fattori di rischio emorragico
Emorragie digestive Fattori di rischio emorragico Età >60 aa Cardiopatie, affezioni respiratorie, epatiche, renali Alcoolismo, farmaci Ulcera, cancro

22 Principi generali di terapia d’urgenza
Emorragie digestive Principi generali di terapia d’urgenza Correzione ipovolemia Ripristino equilibrio elettrolitico ed acido- base Drenaggio naso-gastrico Evacuazione intestinale Emostasi conservativa Nutrizione parenterale

23 Emorragie digestive gastriche
Terapia medica per il controllo della secrezione acida Controllo indiretto Idrossido di magnesio e di alluminio Perfusione di mannitolo isotonico Controllo diretto Cimetidina (provoca sonnolenza e confusione mentale) Ranitidina (più attiva della Cimetidina, con minori effetti collaterali e con azione contratturante sul LES) Nuovi farmaci (Omeprazolo, pantoprazolo)

24 Emorragie digestive gastriche
Farmaci inbitori della secrezione gastrica Métiamide Cimetidina Ranitidina Somatostatina Glucagone Carbenoxolone Acido Tranexamico Prostaglandine Prostacicline

25 Emorragie digestive gastriche
Azione lesiva specifica dell’aspirina Non dissociato Ac. Acetilsalicilico PH 3.5 PH gastrico 1-2.5 Danno capillare e venulare Lesioni mucose (esfoliazioni) disepitelizzazione Retrodiffusione dell’acido A PH 7 intracellulare la retrodiffusione dell’acido libera idrogenioni Fuoriuscita proteine plasmatiche Secrezione pepsinogeno

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27 Emorragie digestive alte
Trattamento dell’ipertensione portale Monitoraggio funzioni e parametri vitali Trattamento shock ipovolemico Correzione squilibri riscontrati Inquadramento nosologico di base Diagnosi della natura e della sede della fonte emorragica Trattamento conservativo dell’emostasi Prevenzione e/o trattamento dell’encefalopatia Emostasi Trattamento in elezione Non emostasi Trattamento in Urgenza

28 Emorragie digestive alte
Trattamento medico per il controllo dell’afflusso arterioso e della pressione portale Vasopressina Uso sistemico o distrettuale Numerosi effetti collaterali Breve durata d’azione Glipressina (2 mg e.v. ogni 6 ore) Uso solo sistemico Durata d’azione di circa 10 ore (sostanza “depot”) Nessuna attività fibrinolitica Minori effetti collaterali (inattiva sulla muscolatura liscia) Prostaglandine F2α Vasocostrizione mesenterica simile alla vasopressina Nessuna azione sull’output cardiaco, sulla pressione arteriosa, sul flusso arterioso epatico Possibile uso distrettuale

29 Possibili vie di deflusso in corso di ipertensione portale
Vasi brevi dello stomaco Varici esofagee Rischio di emorragia Vena coronaria stomacica Senza rischio di emorragia Vena gastroepiploica sinistra Vena mesenterica inferiore Vena ombelicale Possibili vie di deflusso in corso di ipertensione portale

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31 a) Sclerosi endoscopica delle varici;b) Perivenosa; c)Endovenosa

32 Resezione-anastomosi per varici, con l’uso di cucitrice circolare introflettente

33 Emorragie digestive alte
Trattamento medico per il controllo della pressione portale Propanololo Diminuzione della frequenza cardiaca Migliore efflusso del distretto portale Diminuzione della pressione portale Possibile l’uso prolungato nella profilassi delle recidive emorragiche

34 Emorragie digestive alte
Combinazioni terapeutiche meccanismo d’azione misto Somatostatina Inibisce la liberazione di gastrina Riduce la secrezione cloridropeptica Riduce la pressione portale del 35% riducendo il flusso mesenterico Nessuna azione sulla gittata cardiaca, sulle resistenze periferiche, e di conseguenza sulla pressione arteriosa

35 Emorragie digestive basse Algoritmi di trattamento
Osservazione Rianimazione Valutazione Endoscopia Monitoraggio Emorragia massiva Sanguinamento grave Perdita moderata Sanguinamento minimo o arresto emorragia Arresto emorragia Diagnosi non formulata Arteriografia Osservazione e trattamento medico Altre lesioni Intervento chirurgico Diagnosi ripresa sanguinamento Infusione vasocostrittori Neoplasie Arresto sanguinamento Esame baritato Diverticolosi Diagnosi Sede emorragica Exeresi chirurgica Recidiva emorragica Arresto emorragia

36 Emorragie digestive “Per affrontare adeguatamente un’emorragia il Medico deve possedere larga conoscenza oltre che delle cause anche degli effetti delle lesioni vascolari, connessi non soltanto alla sede, ma anche al calibro ed al tipo di vaso, ma soprattutto alla sua funzione. Per raggiungere il successo è opportuno acquisire nella fase formativa una somma di nozioni che non possono essere affidate soltanto all’esperienza” Giuseppe Zannini


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