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PubblicatoGioconda Franchi Modificato 10 anni fa
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LICEO SCIENTIFICO STATALE “LEONARDO da VINCI” di FIRENZE
CORSO SPERIMENTALE F DOCENTE Prof. Enrico Campolmi MISURA DEL TEMPO misura del tempo
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Giorno: intervallo di tempo in cui la Terra compie un giro completo della sua rotazione
Giorno sidereo: si misura tra due culminazioni successive di una stella su un certo luogo della Terra. Il giorno sidereo dura esattamente 23h 56’ 04’’, la reale durata della rotazione terrestre. Non si presta però ad essere usato come unità di misura del tempo. Giorno solare: si misura tra due culminazioni successive del Sole su un certo luogo della Terra. A causa del contemporaneo moto di rivoluzione, differisce dal giorno sidereo di circa 4’ La sua durata non è costante e varia da un massimo in perielio ad un minimo in afelio misura del tempo
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A causa della sua durata variabile, anche il giorno solare non è una buona unità di misura per il tempo Si è convenuto quindi di prendere come riferimento il giorno solare medio, che è stato suddiviso in 24 ore esatte. Esso differisce al massimo di 40’’ ( in più o in meno) dal giorno solare vero e proprio. A causa del moto di rotazione il Sole si sposta di circa 1° di longitudine ogni 4’. In punti a differente longitudine il tempo vero (o solare) è quindi differente Nei punti situati più ad est il Sole è già passato (ed il tempo è avanti); nei punti più ad ovest il Sole non è ancora arrivato (ed il tempo è indietro) Per queste ragioni il tempo vero o solare non può essere impiegato come misura pratica di tempo misura del tempo
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La superficie terrestre è stata quindi suddivisa in 24 spicchi di 15° di longitudine chiamati fusi orari All’interno di ogni fuso, convenzionalmente, si è stabilito di assegnare a tutti i punti la stessa ora convenzionale, pari all’ora solare del meridiano centrale del fuso. misura del tempo
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Spostandosi di un fuso verso ovest l’orologio va spostato indietro di un’ora
Spostandosi di un fuso verso est l’orologio va spostato in avanti di un’ora Tuttavia lo spostamento attraverso i fusi orari alla fine incontra qualche difficoltà……….. misura del tempo
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Sui due lati dell’antimeridiano di Greenwich (180° longitudine sia est che ovest) vi è una differenza di orario di 24 ore (l’ora è la stessa, ma la data differisce di un giorno) Lato asiatico Mart. 22/5 ore 24.00 Mart. 22/5 ore 00.00 Lato americano Meridiano di Greenwich Mart. 22/5 ore 12.00 Mart. 22/5 ore 24.00 Lato asiatico Lato americano Mart. 22/5 ore 00.00 Antimeridiano di Greenwich Antimeridiano di Greenwich Verso ovest Verso est misura del tempo
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Lato asiatico Lato americano
Nell’attraversare l’antimeridiano di Greenwich si deve opportunamente adeguare la data sul calendario Antimeridiano di Greenwich Mart. 22/5 ore 24.00 Lato asiatico Lato americano ore 00.00 Verso ovest Si salta un giorno Verso est Si ripete due volte la stessa data L’antimeridiano di Greenwich prende il nome di linea di cambiamento data misura del tempo
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La linea di cambiamento data attraversa principalmente regioni disabitate del Pacifico
misura del tempo
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Anno tropico o solare: intervallo di tempo che intercorre tra due solstizi; la sua durata (365g 5h 48m 46s) corrisponde alla durata reale di una rivoluzione terrestre Poiché l’anno tropico non corrisponde ad un numero intero di giorni, non si presta per essere impiegato nei calendari, che si basano invece sull’anno civile, formato da un numero intero di giorni. La differenza tra anno tropico ed anno civile è tuttavia alla base di tutte le difficoltà connesse alla elaborazione di un calendario Calendario romano: l’anno, diviso in 12 mesi lunari, durava 355g. Ogni due anni si aggiungeva un mese intercalare di 22 giorni La non corrispondenza con l’anno solare, con l’andare dei secoli, arrivò a creare grave disaccordo tra le date del calendario e le vicende stagionali. Calendario giuliano: introdotto da Giulio Cesare nel 45 a.C., considerava l’anno solare di 365g 6h e fissava l’anno civile in 365g. Per compensare le differenze, ogni 4 anni vi era un anno bisestile di 366g misura del tempo
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L’anno solare del calendario giuliano era superiore al vero di 11m 14s e la differenza si fece sentire col passare dei secoli Nel 16° secolo infatti il passaggio del Sole all’equinozio di primavera avveniva l’11 marzo, anziché il 21 Tale divario suscitò nel papa Gregorio XIII la preoccupazione circa lo spostamento nel tempo della Pasqua, celebrata la prima domenica dopo il plenilunio che segue l’equinozio primaverile Per risolvere il pro- blema Gregorio XIII, nel 1576, convocò un’apposita commis- sione, formata da astronomi, matemati- ci ed ecclesiastici, che lavorò diversi anni misura del tempo
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Si provvide innanzitutto ad eliminare il 10 giorni di differenza che si erano accumulati, saltando direttamente dal 4 ottobre 1582 al 15 ottobre 1582 Si stabilì inoltre che tra gli anni secolari, tutti bisestili nel calendario giuliano, fossero considerati tali soltanto quelli in cui il gruppo di cifre precedenti i due zeri fossero divisibili per quattro. Così, mentre sono stati bisestili il 1600 ed il 2000, non lo sono stati il 1700, il 1800 ed il 1700. Dopo diversi contrasti, di natura politica e religiosa, il calendario gregoriano è stato adottato quasi universalmente. Così come è strutturato tale calendario andrà bene fino al 4317 d.C.; poi bisognerà ideare qualche sistema per rimediare ad una piccola eccedenza dell’anno civile su quello solare. misura del tempo
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