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Convegno Medico-Scientifico
Oltre il doping Luigia Trabace Prof. Ordinario di Farmacologia Direttore Dipartimento Scienze Biomediche Università degli Studi di Foggia
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Dai Greci….ai Romani Il doping non è una scoperta della società moderna Gli antichi lottatori greci (III secolo a.C.) assumevano una sostanza estratta da un fungo per aumentare l'aggressività Gli atleti romani ricorrevano a qualità differenti di carni “Carne di capra per il saltatore carne di antilope per il corridore carne di toro per il lottatore …….con pane e vino” (Milone) Il doping è un male antico. Sin dai primi giochi olimpici, venivano preparate strane pozioni utilizzate da parte degli atleti per avvertire un maggior stimolo a competere e a vincere. I romani, per migliorare la loro performance, utilizzavano carni di animali differenti scegliendoli in base al tipo di sport che praticavano, convinti in questo modo di poter acquisire le qualità dell’animale. 2
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...ai marinai olandesi Il termine doping viene da “doop”, un miscuglio di sostanze energetiche che i marinai olandesi già quattro secoli fa ingerivano prima di affrontare una tempesta sull’Oceano. Nel Novecento nasce il verbo inglese “to dope” e il sostantivo “doping” cioè un additivo che modifica il rendimento. ai marinai olandesi che navigavano sui velieri venivano somministrate delle pozioni quando il tempo volgeva al brutto, in modo che affrontassero in modo più coraggioso la tempesta: queste sostanze si chiamavano appunto “doop” “dope” antico vocabolo riferito ad una bevanda alcolica stimolante usata in Sud Africa durante le danze tribali. 3
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Nell’ottocento e nel novecento
In tempi più recenti Il ciclista inglese Arthur Linton vince la Parigi-Bordeaux del 1896 morendo subito dopo per uso eccessivo di sostanze eccitanti (etere-cocaina) Dorando Petri taglia il filo di lana della maratona, (Londra 1908) stroncato dalla fatica per aver assunto stricnina mescolata al cognac Bisogna arrivare alla fine dell’ottocento per trovare sostanze con vere e proprie caratteristiche farmacologiche, come l’etere e la cocaina. L’etere e la cocaina, fino ad allora utilizzati a scopo terapeutico, vengono assunte a scopo di doping a vari dosaggi. Si scopre anche che un veleno, la stricnina, assunta a dosi non letali, dà un certo incremento alla forza contrattile muscolare. Già allora sono molti gli atleti vittime o squalificati per doping, tra questi l’italiano Dorando Petri che perse la medaglia d’oro alla maratona di Londra, nel 1908, perché sembra che avesse assunto stricnina mescolata a cognac Arthur Linton 4
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Durante le grandi guerre
Già durante le più grandi guerre veniva fatto uso di sostanze stimolanti così da migliorare la velocità di reazione e vincere la paura Messerschmitt 109 Messerschmitt 110 Negli anni ‘40 durante l’offensiva tedesca contro l’Inghilterra, venivano fatte assumere ai suoi piloti dosi di simpamina per renderli più aggressivi e spericolati. E infatti ci furono grandi successi, i piloti piombavano sull’Inghilterra con lo spirito di terribili guerrieri facendo le azioni più azzardate. Ma, al ritorno, finito l’effetto della simpamina, arrivava la fase di rebound e qualche volta i piloti si addormentavano o perdevano il controllo dell’aereo e finivano per precipitare quando erano ormai in fase di atterraggio. Caccia della LuftWaffe in volo nei cieli d’Inghilterra 5
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Tra le vittime: ciclista Falzini alla Milano-Rapallo per assunzione di simpamina (1949) Nelle Olimpiadi del 1960 un ciclista danese, Knud Jensen, muore per avere usato amfetamine Nel 1968 la morte del calciatore francese Jean-Louis Quadri sempre per assunzione di amfetamine Per uso di amfetamine nel 1967 al Tour de France muore, scalando il Mont Ventoux, il ciclista inglese Tommy Simpson La storia dello sport è purtroppo costellata da avvenimenti tragici, a causa del doping Sotto lo sguardo delle telecamere, una morte in diretta
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Foto di Tommy Simpson poco prima della morte
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Vani soccorsi a Tommy Simpson dopo la caduta al Tour
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Una significativa spinta al doping deriva dal trasferimento in ambito sportivo della lotta politica USA-URSS con la corsa alle medaglie olimpiche gli americani sviluppano diversi steroidi anabolizzanti (il primo fu il metandrostenolone, Dianabol®, sintetizzato dal Dr. Ziegler) Ziegler era il medico sportivo della squadra americana Fonte: archivio Repubblica
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SEUL 1988 Ben Jonshon rimane campione olimpico per meno di 24 ore.
Viene squalificato per uso di steroidi anabolizzanti Era una notte del 1988 quando arrivò la notizia che Ben Jonshon era stato trovato con del nandrolone in corpo, la sostanza più facile da trovare all’esame antidoping. Quando riprese a correre, dopo due anni, fu nuovamente riscontrato positivo
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Olimpiadi di Atlanta: “GH games”
Tre atleti bulgari trovati positivi fanno squalificare tutta la squadra di sollevamento pesi. I rumeni, nelle stesse condizioni, pagando una multa, vengono “perdonati” Tra le sostanze che incrementano la performance c’è l’ormone della crescita che viene isolato nella ghiandola pineale nell’ipofisi, ma che si riesce anche a costruire in laboratorio in modo perfetto. Gli atleti bulgari, alle Olimpiadi di Atlanta, sono stati trovati positivi a questo tipo di anabolizzante
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Dopo la caduta del muro di Berlino, agli inizi degli anni ‘90 le autorità della Germania unificata scoprono i file con i nomi degli oltre atleti della Germania dell’Est che avevano ricevuto sostanze dopanti come parte di un piano governativo segreto Putroppo, il sistema doping è un sistema altamente organizzato. Un esempio che chiarisce bene i contorni è il caso della DDR regime comunista della Germania Democratica (DDR). stato indipendente della Repubblica Democratica Tedesca (DDR).
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Scannare titolo della ddr
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IL CASO DDR Sistematica selezione di talenti naturali che venivano raccolti in speciali scuole Realizzato un uso sistematico di sostanze dopanti Frankle WW et al, Clinical Chemistry 1997
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Nel ’66 inizia l’uso di steroidi anabolizzanti tra gli atleti maschi
Olimpiadi di Città del Messico nel ’68: somministrazione di steroidi alle atlete La DDR è seconda nel medagliere olimpico nel ‘76-’80-’88 A Montreal ’76 la DDR di nuoto femminile vince 11 delle 13 gare in concorso Frankle WW et al, Clinical Chemistry 1997
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Nei primi anni ‘70 inizia la somministrazione di steroidi a minorenni e l’uso di altre sostanze dopanti L’età di inizio assunzione varia in base alla pratica sportiva: anni per il sollevamento pesi, 14 per nuotatrici e ginnaste, 15 per il canottaggio. Frankle WW et al, Clinical Chemistry 1997
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La clearance degli steroidi anabolizzanti veniva calibrata per ciascun atleta di punta, in modo da predire dopo quante ore dall’ultima somministrazione di testosterone il rapporto testosterone/epitestosterone (T/E) sarebbe ritornato nella norma Viene proprio fatto uno studio scientifico. Frankle WW et al, Clinical Chemistry 1997
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Il sistema della DDR fu unico:
IL CASO DDR Il sistema della DDR fu unico: Per il diretto controllo governativo Per il sistema di selezione dei talenti Per il trattamento di molti atleti senza il loro consenso Frankle WW et al, Clinical Chemistry 1997
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Non solo nella DDR La differenza è che:
non esiste un diretto controllo governativo il sistema è in genere organizzato in piccoli circoli che fanno perno per ciascuno sport su un dato preparatore Frankle WW et al, Clinical Chemistry 1997
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Ottawa: Canadian Government Publishing Centre, 1990
Non solo nella DDR Commission of Inquiry into the Use of Drugs and Banned Practices Intended to Increase Athletic Performance. Ottawa: Canadian Government Publishing Centre, 1990 Dott. R. Kerr: ha dichiarato di avere prescritto steroidi anabolizzanti a oltre 20 vincitori di medaglie alle Olimpiadi del 1984
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“Il 70% degli atleti professionisti australiani usa sostanze dopanti”
Non solo nella DDR Australia Parliament Drugs in Sport: An Interim Report of the Senate Standing Committee on Environment Commonwealth of Australia, 1989 “Il 70% degli atleti professionisti australiani usa sostanze dopanti”
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Corridore kamikaze:“Avrei bevuto un litro di benzina per arrivare quinto”
Erwan Menthéour, francese, ex corridore professionista dal ’95 al ’97, racconta come il doping sia ormai parte integrante delle stesse tecniche di allenamento. “O accetti di “sparare il cannone oppure non arrivi”. In una intervista di qualche tempo fa confessa che all’epoca sarebbe stato disposto a bersi anche della benzina se il medico-preparatore gli avesse garantito che si sarebbe piazzato fra i primi cinque al Tour de France.
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LO SPAGNOLO MANZANO: 12 INIEZIONI AL GIORNO
Lo spagnolo Jesus Manzano, ex leader della formazione spagnola Kelme, ha confessato di recente che in una sola giornata poteva sottostare anche a dieci – dodici assunzioni di farmaci diversi. Siamo al limite dell’accanimento terapeutico
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Il diario di un ciclista professionista
EPO Testosterone GH Fruttosio Insulina Vitamina B12 Aminoacidi (15 g) Vitamine Andriol= testosterone Dalla Repubblica del 13/03/05
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Il diario di un ciclista professionista
Testosterone GH GnRH Fruttosio Vitamina B12 Tramadolo Vitamine Teofillina L-carnitina Sertralina GHRF Luforna=ormone rilasciante le gonadotropine (GnRH); Zoloft=sertralina (antidepressivo, antipanico; Dalla Repubblica del 13/03/05
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Il diario di un ciclista professionista
Testosterone Stanazolo Oxandrolone Gonadotropina corionica EPO Vitamine Proteine (30 g) Aminoacidi (10-15 g) Winstrol=stanazolo (preparazione veterinaria); Profax=gonadotropina corionica Dalla Repubblica del 13/03/05
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27 atlete cinesi allontanate dalla squadra
Le squadre bulgare e romene di sollevamento pesi vengono espulse Lo staff medico degli USA rinuncia ai test La ginnasta rumena Andrea Raducan: assunzione di efedrina all’età di 17 anni
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Il PREZZO DELLA GLORIA: DAL DOPING ALLA DROGA
Ken Caminiti muore a 41 anni per arresto cardiaco. In una intervista a “Sport Illustrated”, prima della morte ammette l’uso di anabolizzanti per gli oltre 15 anni della sua carriera agonistica: “Ero diventato fortissimo e velocissimo. Avevo messo su muscoli enormi”. “Ma i tendini si strappavano perché i muscoli erano troppo potenti. Ora il mio fisico non produce più testosterone. Come ci si sente in queste condizioni? Si vive come in letargo. E’ avvilente. Io cadevo spesso in depressione”. grande campione del baseball Usa Fonte: E. Capodacqua, giornalista
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ATENE 2004 I controlli antidoping avranno un valore retroattivo ed il CIO si riserva fino al 2012 di ritirare le medaglie conquistate in questa edizione dei giochi Adrian Annus medaglia d’oro rifiuto dei controlli Ferenc Gyurkovics - medaglia d’argento stanazolo Leonidas Sabani - medaglia di bronzo testosterone
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La morte correlata all’abuso di sostanze farmacologicamente attive (vietate e non vietate per
doping) è un fenomeno complesso a cui concorrono molteplici ed eterogenee cause patologiche. Sulle morti i dati sono ancora pochi perché è difficile fare una diagnosi precisa di morte doping correlata. La figura 10 riporta dati riassuntivi a partire dal 1886 fino al 2004 presi da fonti informative strutturate (pubblicazioni scientifiche) e non strutturate (es. internet, stampa). È interessante notare come dal 2001 ci sia un notevole aumento. Tale incremento è dovuto non tanto all’aumento reale delle morti, ma al fatto che c’è una maggiore sensibilizzazione, rispetto al fenomeno doping, da parte dei media e degli organi di stampa
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Il desiderio di vincere tra gli atleti di vertice
In un’indagine, condotta nel 1997 in USA, a 198 atleti di vertice venne chiesto se sarebbero stati disposti ad assumere una sostanza illegale che garantiva la vittoria di una medaglia d’oro alle Olimpiadi senza essere scoperti 98% degli atleti rispose di SI Venne inoltre chiesto se sarebbero stati disposti ad assumere una sostanza illegale che garantiva loro di vincere, per 5 anni, tutte le gare a cui partecipavano ma che li avrebbe fatti poi morire a causa degli effetti avversi > 50% degli atleti rispose di SI Bamberger and Yaeger, Sports Illustrated 1997; 86:64
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DOPING AMATORIALE Il modello proposto al vertice, con la caccia al risultato ad ogni costo, si ripercuote anche ai livelli non professionisti Ciò contamina dalle basi la corretta impostazione dei valori legati allo sport e prefigura un preoccupante allargamento del rischio sanitario
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Quali sono i fattori che spingono gli atleti al doping?
Pensare che gli avversari fanno ricorso al doping Il desiderio di vincere La pressione degli allenatori, dei dirigenti sportivi Le aspettative della comunità (il pubblico) Considerazioni economiche Influenza dei media Credere che migliori la performance
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Quali sono i fattori che favoriscono la diffusione del doping?
La pressione dei genitori… …o il loro disinteresse È talmente forte la proiezione sui figli e l’ansia di raggiungere il successo che per realizzare il loro sogno sono disposti anche ad accettare che i ragazzi facciano uso di sostanze illecite, rimuovendo o minimizzando le possibili conseguenze. Al contrario, può essere proprio il disinteresse della famiglia a far crescere la voglia di affermarsi nel giovane che finisce per ricorrere al doping, senza che in casa nessuno se ne accorga. 36
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Legge n. 376 del 18/12/2000: Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping Art. 1 Finalità della legge L’attività sportiva è diretta alla promozione della salute individuale e collettiva e informata al rispetto dei principi etici e dei valori educativi richiamati dalla Convenzione di Strasburgo Ad essa si applicano i controlli a tutela della salute e della regolarità delle gare e non può essere svolta con l’ausilio di tecniche, metodologie o sostanze che possano mettere in pericolo l’integrità psicofisica degli atleti 37
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Articolo 1 comma 2 “Costituiscono doping la somministrazione o l’assunzione di farmaci o di sostanze biologicamente o farmacologicamente attive e l’adozione o la sottoposizione a pratiche mediche non giustificate da condizioni patologiche ed idonee a modificare le condizioni psicofisiche o biologiche dell’organismo al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti” Articolo 1 comma 3 “Sono equiparate al doping la somministrazione di farmaci o di sostanze biologicamente o farmacologicamente attive e l’adozione di pratiche mediche, non giustificate da condizioni patologiche, finalizzate e comunque idonee a modificare i risultati dei controlli sull’uso dei farmaci, delle sostanze e delle pratiche indicate nel comma 2” Questa seconda definizione è molto importante, perché evidenzia che non è pratica dopante soltanto quella che consiste nell’assunzione di una sostanza e di un farmaco che consente di alterare la prestazione agonistica, ma anche l’assunzione di sostanze o la pratica di un metodo che serva ad eludere il controllo, facendo quindi riferimento ai cosiddetti agenti mascheranti
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Medicinali contenenti sostanze vietate per doping
DM 24 settembre 2003 L’etichettatura dell’imballaggio esterno delle confezioni di tali medicinali deve includere il seguente pittogramma DOPING
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presso il Ministero della Salute
Legge 14 dicembre 2000, n. 376 Art. 3 Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive è istituita presso il Ministero della Salute L’articolo 3 della legge 376 del 2000 per fare in maniera tale che l’applicazione della normativa fosse reale, concreta ed efficace ha istituito la Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive. Attenzione è una Commissione governativa, quindi è un organismo del Ministero della Salute, ossia i suoi componenti sono tutti Pubblici Ufficiali e hanno molti compiti ben specifici 40
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Commissione Vigilanza doping
∙ Predispone classi di sostanze e pratiche vietate ∙ Determina casi, criteri e metodologie dei controlli ∙ Individua competizioni e attività sportive il cui controllo sanitario è effettuato da laboratori accreditati CIO o altro organismo internazionale ∙ Effettua controlli antidoping e a tutela della salute in gara e fuori gara ∙ Predispone programmi di ricerca ∙ Collabora con il Servizio Sanitario Nazionale ∙ Rapporti internazionali con UE e altri organismi internazionali ∙ Promuove campagne informative e di prevenzione 41
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Le sostanze “proibite”
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La lista viene aggiornata dalla commissione ogni anno
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Classi di sostanze vietate
Proibiti in gara e fuori gara S.1 Agenti anabolizzanti S.2 Ormoni e sostanze correlate S.3 Beta-2 agonisti S.4 Agenti con attività antiestrogenica S.5 Diuretici ed agenti mascheranti proibiti in gara S.6 Stimolanti S.7 Narcotici S.8 Derivati della cannabis sativa e indica S.9 Corticosteroidi proibiti solo in particolari sport P.1 Alcool P.2 Betabloccanti 44
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Metodi proibiti sia in gara che fuori
M1 Aumento del trasporto di ossigeno doping ematico sostanze che aumentano artificialmente la cattura, il trasporto o il rilascio di ossigeno M2 Manipolazioni chimiche e fisiche Uso di metodi che tentano di alterare i campioni raccolti per i test antidoping (es. cateterismi, sostituzione urine). Infusioni e.v. sono proibite, tranne che per legittimi trattamenti medici acuti M3 Doping genetico Uso non terapeutico di cellule, geni, elementi genetici o la modulazione dell’espressione genica che hanno la capacità di aumentare la performance atletica sangue autologo, omologo o eterologo, prodotti con globuli rossi di qualsiasi origine
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Chi favorisce l’uso di sostanze dopanti
Legge 14 dicembre 2000, n. 376 Art. 9 Sanzioni penali Chi procura ad altri Chi somministra Chi assume Chi favorisce l’uso di sostanze dopanti Reclusione da 3 mesi a 3 anni e multa da € a € 46
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Legge 14 dicembre 2000, n. 376 Art. 9 Aggravanti di pena
∙ Se dal fatto deriva un danno per la salute ∙ Se il fatto è commesso nei confronti di un minorenne ∙ Se il fatto è commesso da un componente o da un dipendente del CONI ∙ Se il fatto è commesso da chi esercita una professione sanitaria alla condanna segue l’interdizione della professione 47
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Meccanismi d’azione e reazioni avverse delle principali sostanze dopanti
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Problema farmacologico
L’uso di sostanze dopanti è accompagnato da effetti collaterali L’assunzione di farmaci in modo improprio allo scopo di ottenere un miglioramento delle prestazioni agonistiche, oltre ad essere un atto illecito e scorretto, è soprattutto molto dannosa per la salute dell’atleta che ne fa uso. Ma se per curare una patologia è giustificato avere degli effetti collaterali, quando questi farmaci vengono usati per le persone sane (come gli atleti) non abbiamo benefici per la salute ma solo danni. 4
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Anabolizzanti - Vietati in-out competizione
Ronald Coleman Mr. Olympia Lenda Murray Ms. Olympia Sono ormoni steroidei (testosterone, nandrolone ecc.) che potenziano la muscolatura e riducono il grasso
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Agenti anabolizzanti: Testosterone, Nandrolone..
Acne EFFETTI INDESIDERATI EFFETTI Aumento sintesi dei globuli rossi Nel maschio (età pre-puberale) Blocco crescita ossa lunghe) Inibizione della spermogenesi Nel maschio (età adulta) Oligospermia/azospermia Atrofia testicolare Ipertrofia prostatica Alterazione della funzione epatica con possibilità di tumori Aumento dei lipidi plasmatici Nella donna Soppressione della funzione ovarica Atrofia della ghiandola mammaria Virilizzazione Blocco crescita ossa lunghe Aumento della massa muscolare Diminuzione della massa grassa Aumento della resistenza alla fatica Diminuzione azione catabolica dei glucocorticoidi Aumento della sintesi dei globuli rossi Aumento della densità ossea Danni epatici Aumento Densità ossea Danni funzione riproduttiva Aumento trigliceridi e colesterolo Massa muscolare grassa Lesioni tendinee
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Steroidi anabolizzanti di uso comune
Testosterone* Stanazolo Danazolo Nandrolone Diidrotestosterone (DHT) Deidropiandrosterone (DHEA) Androstenedione Metandienone Tetraidrogestrinone (THG) Ecc. ecc. Picture of C.J. Hunter, American shot putter, who testing positive 4X during summer of 2000 for nandrolone *In giallo gli ormoni naturali C.J. Hunter: positivo per nandrolone (2000)
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L’effetto placebo Effetto dell’allenamento nel sollevamento pesi
Effetto dell’allenamento + placebo* nel sollevamento pesi È uno steroide anabolizzante *Gli atleti pensavano di assumere Dianabol
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Gli steroidi anabolizzanti
Jennifer Capriati Possono in meno di due anni trasformare un atleta
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Qualche volta sono così efficaci…
....da trasformare direttamente una donna in un uomo come Heidi Krieger Un caso limite nell’utilizzo eccessivo di anabolizzanti è quello Heidi Krieger che vinse la medaglia d’oro agli europei dell’86 all’età di 21 anni nel lancio del peso e che adesso ha un apparato sessuale maschile Heidi Krieger
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Glucocorticosteroidi
Proibiti per via orale, rettale, im. o ev. per le altre vie è richiesta certificazione medica Alterazioni idroelettrolitiche EFFETTI EFFETTI INDESIDERATI Euforia Alterazione del bilancio elettrolitico Ipertensione Iperglicemia Iperlipidemia Iperuricemia Aumento della suscettibilità alle infezioni Ulcera peptica Osteoporosi Insonnia Cataratta Aumentata Resistenza a stimoli nocivi Ipertensione Potente azione anti-infiammatoria Effetto euforizzante Aumentata capacità di resistere a stimoli nocivi Osteoporosi Ulcera gastroduodenale Aumentata suscettibilità alle infezioni Azione anti-infiammatoria Iperglicemia
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Stimolanti: Amfetamina, Efedrina, Cocaina…
EFFETTI EFFETTI INDESIDERATI Riduzione fatica, euforia Ictus Spiccata azione stimolante sul sistema nervoso centrale (aumento dell’attenzione della competitività, senso di benessere, euforia, riduzione del senso di fatica Aumento della frequenza cardiaca Aumento della glicemia e degli acidi grassi liberi Riduzione del senso di fame (effetto anoressizzante) Sistema nervoso centrale Tremori, eccitazione, aggressività Perdita del senso critico Cefalea Insonnia Vomito, anoressia Iperpiressia (colpo di calore) Convulsioni Forte stato depressivo, psicosi Sistema cardiocircolatorio Vasocostrizione Ipertensione Tachicardia Disturbi del ritmo Infarto del miocardio Colpo di calore Eccitazione, Irrequietezza, Insonnia, aggressività Aumento Frequenza cardiaca Dipendenza Tossicomania Dispnea Stimolo metabolismo energetico Vomito 57
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Stimolanti - Vietati solo in competizione
Le amfetamine sono una classe di stimolanti usati in molti sport per la loro capacità di: aumentare l’attenzione aumentare la competitività ridurre il senso di fatica dare euforia stimolare il metabolismo energetico
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La dopamina è il principale neurotrasmettitore di questo sistema
Il sistema di gratificazione - Reward Pathway Nel nostro cervello c’è un punto ben preciso, il cosiddetto Pleasure Reward Pathway, che gioca un ruolo molto importante nella dipendenza da sostanze psicotrope. Nel sistema nervoso centrale abbiamo un meccanismo di gratificazione ancestrale che permette la sopravvivenza della specie e che ha tra l’altro la funzione di stimolare la ricerca del cibo, dell’acqua, del sesso e del calore materno. Questo sistema di gratificazione si trova nella base del nostro cervello e funziona attraverso la liberazione di un neurotrasmettitore: la dopamina È responsabile della ricerca delle gratificazioni naturali che hanno valore per la sopravvivenza: ricerca del cibo,acqua, sesso e calore materno La dopamina è il principale neurotrasmettitore di questo sistema 59
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L’uso continuativo riduce la produzione di dopamina cerebrale
L’effetto immediato dell’uso di droghe è un incremento di dopamina (DA) L’uso continuativo riduce la produzione di dopamina cerebrale Dato che la DA è parte del sistema di gratificazione, il cervello viene forzato a credere che la droga abbia valore di sopravvivenza per l’organismo Il sistema di gratificazione risponde con un comportamento di ricerca della droga Inizia il craving ed eventualmente la dipendenza
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Effetto dell’ecstasy sulle capacità del ragno a tessere la tela
Condizioni basali Dopo ecstasy 61
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Emorragia cerebrale da cocaina
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Ghiandola pituitaria Anteriore “adenoipofisi” Sella Turcica Posteriore
Sono due i prodotti d’abuso di cui c’è un mercato molto diffuso e per i quali è difficile trovare la positività ai test antidoping, si tratta dell’ormone della crescita e dell’eritropoietina. In medicina, l’ormone della crescita viene utilizzato in età pediatrica, in presenza di un deficit della crescita accertato. L’ormone della crescita viene utilizzato anche come sostanza dopante perché aumenta la crescita del tessuto muscolare, aumentando la sintesi proteica. Sappiamo che si tratta di una sostanza pericolosa perché può provocare cardiopatie, ipertensione, aumento degli organi interni, danni muscolari, aumento delle dimensioni delle estremità Sella Turcica Posteriore “neuroipofisi” Ciascuna delle due parti ha un ruolo distinto nella regolazione ormonale
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Terapia del deficit di GH nel bambino
Scopo della terapia con GH nel bambino normalizzare la velocità di crescita e la statura in età pediatrica consentire il raggiungimento di una statura adulta nella norma, adeguata al bersaglio genetico
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Ormone della crescita (GH)
Aumento sintesi proteica EFFETTI EFFETTI INDESIDERATI Aumento della sintesi proteica Aumento della crescita del tessuto muscolare Incremento della crescita staturale nel giovane (gigantismo) Aumento della lipolisi Aumento della glicemia Cardiopatia Ipertensione Acromegalia nell’adulto Ritenzione idrica ed edema (generalizzato e periferico) Artropatie; sindrome del tunnel carpale Cardiomiopatia Ipertensione arteriosa Iperglicemia Diabete Diabete Stimolo crescita ossea Aumento degli organi interni Danni muscolari ed articolari Aumentata immissione in circolo delle sostanze energetiche Aumento dimensioni estremità
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Florence Griffith
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“Flo Jo” Griffith ( ) contrasse una malattia infettiva per abuso di ormone della crescita estratto da cadavere. Aveva detto: “quando arrivi sempre seconda, puoi accettarlo o tentare di diventare la numero uno”.
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La gendarmeria francese gli notifica una positività alla CERA, EPO di terza generazione, rintracciata nelle sue urine Riccardo Riccò
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L'eritropoietina (EPO) rappresenta il più importante fattore di crescita dell'eritropoiesi.
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L'eritropoietina, pur non essendo l'unico fattore di crescita responsabile dell'eritropoiesi, rappresenta il più importante regolatore della proliferazione dei progenitori eritroidi. Da oltre un decennio, grazie alle tecniche dell'ingegneria genetica, l'EPO umana ricombinante (rHuEPO) si è imposta come arma terapeutica di notevole efficacia per il trattamento dell'anemia associata ad insufficienza renale cronica. Oggi le sue applicazioni sono più ampie e si va dall'anemia del prematuro, a quella associata ad AIDS (pazienti trattati con zidovudina), all'anemia associata a sindromi neoplastiche, ed in particolare all'anemia associata ai regimi chemioterapici
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La sua produzione è "totale o nulla" e quantità misurabili di EPO sono sempre individuabili nel plasma (produzione costitutiva: mU/mL) e riflettono il suo stato di produzione e la costanza della massa dei globuli rossi. I livelli di EPO consentono il mantenimento della massa eritrocitaria circolante. Non esistono scorte di EPO preformate a livello tissutale. La produzione non è influenzata né dall'età, né dal sesso e né dal suo livello nel plasma.
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Funzioni fisiologiche dell’eritropoietina (Epo)
Organo Funzione Induzione da Rene Vaso ematico Eritropoiesi Ipossia rene Sopravvivenza neuronale Cervello Ipossia neurone astrocita endometrio vaso ematico L’eritropoietina viene prodotta dal rene in condizioni di ipossia, essa agisce sul midollo osseo dove ci sono i precursori dei globuli rossi che hanno dei recettori specifici per l’eritropoietina, questi recettori stimolati, stimolano a loro volta la produzione di globuli rossi. Chiaramente l’assunzione di eritropoietina non è secondaria allo stimolo fisiologico, cioè all’ipossia, e quindi la produzione fisiologica di globuli rossi viene aumentata (poliglobulia) e di conseguenza aumenta il trasporto di ossigeno nel sangue, ma ciò avviene al di là di quella che è la necessità fisiologica dell’organismo Estradiolo (E2) Utero Angiogenesi Di-estro Pro-estro Estro Post-estro
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Eritropoietina e darbepoietina:
Anemia in corso di IRC Anemia provocata da antivirali e antitumorali Mieloma Sindromi mielodisplasiche
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EPO Aumenta la produzione di eritrociti
e quindi il trasporto di ossigeno MA HA PESANTI EFFETTI COLLATERALI rende il sangue denso come marmellata aumenta di 4 volte il rischio di morte per trombosi disidratazione
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EPO Il campione più scuro contiene sangue talmente
denso da non scendere giù quando si capovolge la provetta
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Eritropoietina (EPO) Poliglobulia Aumento della viscosità del sangue
EFFETTI INDESIDERATI Poliglobulia Aumento della viscosità del sangue Infarto del miocardio Trombosi Ictus Embolia polmonare Convulsioni EFFETTI Stimolo della produzione dei globuli rossi Aumento della capacità di trasporto dell’ossigeno Poliglobulia trombosi Insufficienza cardiaca Stimolo produzione di globuli rossi L’eritropoietina è un ormone che stimola la produzione dei globuli rossi identificato intorno gli anni ‘60 inizio anni ’70, successivamente ottenuto artificialmente
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Esiste, tuttavia, anche un altro motivo per cui l'eritropoietina sintetica è molto pericolosa per la salute dell'atleta……………… Altri problemi possono insorgere dall’incapacità dell’EPO sintetica di selezionare le cellule più adatte a diventare eritrociti. Ciò implica che anche le cellule imperfette (della linea eritrocitaria) passino attraverso i previsti livelli di maturazione e diventino eritrociti. Secondo le segnalazioni provenienti dalla letteratura scientifica, ciò comporterebbe il rischio di sviluppare nel tempo addirittura malattie tumorali oltre che altre gravi patologie (eritroleucemia, policitemia vera, aplasia della serie rossa da formazione di anticorpi anti-EPO, leucemia mieloide acuta
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Più che «CERA» ce n’è! Ce ne sono almeno due: una prodotta ufficialmente dalla Roche, la casa farmaceutica svizzera che produce l’epo di terza generazione, la Cera appunto, acronimo di «Continuous erythropoyetin receptor activator», attivatore continuo dei recettori dell’eritropoietina. Questo prodotto ha messo in pratica spalle al muro Riccardo Riccò, grazie ad una molecola «spia», un tracciate, che la Roche ha messo nel farmaco in collaborazione con la Wada, l’agenzia mondiale dell’antidoping. Però ce ne sarebbe un’altra. Uguale, una copia esatta di quella prodotta diciamo ufficialmente e che avrebbe però la «non-tracciabilità». Da dove arriva? Guarda caso dove si svolgeranno i prossimo Giochi olimpici: in Cina. Nel più perfetto stile orientale, hanno copiato anche questo ultimo ritrovato della farmacologia dopante. È la copia esatta della Cera, e si acquisterebbe al mercato nero, con la garanzia di non correre nessun rischio, visto e considerato che in questa copia non esisterebbe nessuna molecola «spia».«Al Tour ho fatto un sacco di controlli: due sono risultati positivi, ma tutti avrebbero dovuto esserlo. Evidentemente il metodo non è buono al 100 per cento perché il prodotto dura un mese», ha dichiarato ieri il corridore modenese.La spiegazione potrebbe essere proprio questa. C’è «Cera» e cera. Una con la molecola «spia», l’altra per così dire sicura.
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Medicalizzazione dell’atleta
Il consumo di farmaci nella pratica sportiva Questo uso / abuso di farmaci può essere espresso con un termine specifico Medicalizzazione dell’atleta
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Possono comparire anche dopo lungo tempo dall’assunzione
Medicalizzazione dell’atleta Reazioni avverse a Farmaci, in un atleta, non sono del tutto studiate e conosciute Possono comparire anche dopo lungo tempo dall’assunzione Gli atleti, in corso di attività, si trovano al limite delle proprie condizioni fisiologiche: frequenza cardiaca, respiratoria, metabolismo endogeno, disidratazione… 83
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Grazie per l’attenzione
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