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PubblicatoAdona D angelo Modificato 11 anni fa
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Corsi di Laurea Triennali per le Professioni Sanitarie CORSO di Patologia Generale anno , 2° semestre Renato Prediletto 8 Aprile 2013
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Accumuli intracellulari
L’accumulo intra-cellulare può in qualche caso avere come conseguenza una menomazione della funzionalità cellulare. Tale manifestazione implica: Il verificarsi di accumulo entro la cellula di un qualche metabolita normale (esempio il glicogeno in pazienti diabetici da lungo tempo con elevati livelli di glucosio)
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Accumuli intracellulari
2. L’accumulo di un qualsiasi componente anormale non metabolizzabile (esempio accumulo intracellulare di un metabolita alterato in seguito ad un disturbo metabolico congenito (esempio tesaurismosi) 3. L’eccessiva sintesi di un qualsiasi prodotto metabolico (esempio sintesi eccessiva di melanina, come nel caso di malattie tipo insufficienza surrenalica)
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Accumuli intracellulari: degenerazione vacuolare
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Accumuli intracellulari: Trigliceridi
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Accumuli intracellulari: Trigliceridi e metabolismo acidi grassi nel fegato
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Accumuli intracellulari: Alterazioni metabolismo lipidi nel fegato
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Accumuli intracellulari: Alterazioni metabolismo lipidi nel fegato Condizioni Cliniche causali
Alcolismo Cronico Diabete mellito Inedia o Kwashiorkor (la malattia del penultimo quando nasce l’ultimo) da passaggio dall’allattamento al seno ad una dieta povera sia di carboidrati sia di proteine: Caratteristica dei paesi poveri Colpisce l’infanzia Bambini con accumuli di grassi e liquidi in addome
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Accumuli intracellulari: Marasma infantile
La condizione sembra piuttosto dovuta alla deficienza di alcuni tra diversi tipi di nutrienti (ad.es. ferro, acido folico, iodio, selenio, vitamina C), in particolare quei nutrienti con capacità antiossidante. Alcuni tra gli importanti antiossidanti dell'organismo che sono ridotti nei bambini affetti da kwashiorkor includono il glutatione, l'albumina sierica umana, la vitamina E e gli acidi grassi poli-insaturi. Inoltre se un bimbo che presenta una carenza di nutrienti o anti-ossidanti viene esposto a qualsiasi tipo di stress (ad.es. un'infezione o tossina) sarà più probabile che egli sviluppi il kwashiorkor.
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Accumuli intracellulari: Steatosi epatica
Gocciole di lipidi intracellulari in rosso a diverso ingrandimento colorate con il Sudan Un accumulo lipidico più marcato ha come conseguenza immediata il manifestarsi di una fusione progressiva dei piccoli numerosi vacuoli in uno solo o alcuni di grandi dimensioni, in grado frequentemente di dilatare la cellula e dislocare il nucleo comprimendolo a volte contro la membrana plasmatica che però rimane intatta
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Accumuli intracellulari: colesterolo
Accumuli intracellulari di colesterolo possono localizzarsi in istiociti sub-epidermici ed in posizione paratendinee, ove essi possono produrre masse pseudotumorali note come Xantomi.
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Accumuli intracellulari: colesterolo
Anche le c. muscolari lisce, presenti entro l’intima delle arterie, si caricano di lipidi, soprattutto colesterolo e suoi esteri, provenienti dalla frazione lipidica plasmatica. Una frazione di questi lipidi può essere ossidata o perossidata, e quando viene riversata nell’interstizio può dare luogo a noxe croniche che conducono alla lesione elementare dell’aterosclerosi: ateroma
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Accumuli intracellulari: proteine
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Accumuli intracellulari: lipidi e carboidrati complessi
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Accumuli intracellulari: lipidi e carboidrati complessi-malattia di Niemann-Pick e Gaucher
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Accumuli intracellulari di sostanze non metabolizzabili-Pigmenti
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Accumuli intracellulari di sostanze non metabolizzabili-Pigmenti esogeni o endogeni
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Accumuli intracellulari di sostanze non metabolizzabili-Pigmenti esogeni
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Accumuli intracellulari di sostanze non metabolizzabili-Pigmenti esogeni
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Accumuli intracellulari di sostanze non metabolizzabili-Pigmenti esogeni : Pneumoconiosi
Pneumoconiosi che rispetto all’antracosi (inerte) sono correlate alla polvere ma sono causate da presenza di sostanze reattive che provocano fibrosi polmonare progressiva. Silicosi Asbestosi Berilliosi (rara)
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Accumuli intracellulari di sostanze non metabolizzabili-Pigmenti esogeni : Pneumoconiosi-Silicosi
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Accumuli extratracellulari di sostanze non metabolizzabili: Calcificazione
La calcificazione tissutale avviene con due meccansimi distinti Calcificazione distrofica Calcificazione metastatica
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Modificazione Ialina Ialino è un termine riferito a qualsiasi sostanza omogenea, trasparente, di aspetto roseo alla colorazione con ematossilina-eosina. Depositi ialini si possono verificare Dentro le cellule (vedi accumuli di proteine) Fra le cellule Il termine si applica ad una notevole varietà di modificazioni istologiche Cicatrici con presenza di collagene fibroso denso si possono presentare con aspetto ialino Ispessimento e reduplicazione delle membrane basali, nelle arteriole soggette per lungo tempo ad ipertensione, come causa di arteriolosclerosi ialina Gli anormali depositi proteici extra-cellulari tipici dell’amiloidosi
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Patologia da misfolding proteico
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Patologia da misfolding proteico: meccanismi
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Patologia da misfolding proteico: formazione di aggregrati proteici indigeribili- Invecchiamento e stress
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Accumuli intracellulari di granuli di lipofuscina nelle cellule miocardiche
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Accumuli intracellulari di emosiderina nelle cellule epatiche
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Accumuli intracellulari di proteine
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Patologia da alterazioni subcellulari
Le principali alterazioni sono a carico di: 1. Membrana e citoscheletro associato 2.Lisosomi 3.Reticolo endoplasmatico 4.Mitocondri 5.Citoscheletro
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Patologia da alterazioni subcellulari
1. Membrana e citoscheletro associato
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Patologia da alterazioni subcellulari
2. Reticolo endoplasmatico: induzione di ipertrofia
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Patologia da alterazioni subcellulari
3. MItocondri
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Patologia da alterazioni subcellulari
5. Citoscheletro
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Amiloidosi L'amiloidosi è una malattia caratterizzata dalla deposizione in sede extracellulare di materiale proteico a ridotto peso molecolare ed insolubile, detto amiloide, per la proprietà simile a quella dell'amido di reagire con lo iodio. A differenza di quanto si pensasse inizialmente, la sostanza non è amorfa ma ha una struttura a foglietto β, motivo per cui per la malattia si preferisce utilizzare il termine β-fibrillosi. Le fibrille hanno composizione chimica molto varia in quanto il peptide amiloidogenico che rappresenta la parte più esterna di esse (pari al 95%) deriva dalla deposizione di una proteina precursore differente a seconda della patologia in questione. L'amiloide internamente è invece composto da un nucleo di componente P amiloide o AP (amyloid P component), glicoproteina globulare componente naturale delle membrane basali che ha un precursore ematico chiamato SAP (serum amyloid P component), ed aggregati di condroitinsolfato ed eparansolfato.
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Amiloidosi Alla fine del 2010 sono 9 i tipi di amiloidosi classificati negli animali e 27 nell'uomo[1]; alcune denominazioni: Amiloidosi AA (amiloidosi infiammatoria/reattiva/secondaria da infiammazione cronica) Amiloidosi AL (da immunoglobuline/amiloidosi primaria sistemica) Amiloidosi ATTR (amiloidosi da accumulo di transtiretina) Amiloidosi ereditaria (può essere neuropatica o non neuropatica, in base alla mutazione genetica) Amiloidosi portoghese Amiloidosi tipo Ostertag o amiloidosi familiare renale Amiloidosi tipo finlandese (nel cui quadro clinico è compresa la distrofia lattiginosa corneale di tipo 2) Forme localizzate come la cardiaca o la bronco-polmonare
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Amiloidosi Macroscopicamente l'amiloide ha aspetto biancastro, omogeneo e traslucido, indistinguibile dalla sostanza ialina e di aspetto lardaceo, com'era definito per la sua somiglianza con il lardo. Nei vari organi l'amiloidosi ha delle presentazioni peculiari: nella milza (l'organo più frequentemente colpito) la deposizione della sostanza ha inizio attorno alle arteriole follicolari, per cui al taglio sono evidenti zone biancastre rotondeggianti immerse nella polpa rossa che indussero i primi anatomopatologi a definirla milza a sagù cotto (il frutto dell'albero del pane) o milza a granuli di tapioca. Più raramente la deposizione ha inizio dalla polpa rossa: è il caso della milza lardacea o milza a prosciutto. nel rene la deposizione avviene soprattutto a livello dei glomeruli; se prolungata può portare a sclerosi e dar luogo al rene grinzo amiloidosico. nel cuore la deposizione avviene lungo le arteriole parenchimali e parallelamente alle fibre muscolari: si parla di cuore-prosciutto. nel cervello l'amiloide è un principale componente delle placche senili o druse, molto presenti nell'anziano, soprattutto in caso di demenza. nel fegato la deposizione avviene dove il flusso sanguigno ha la minor velocità, vale a dire a metà strada fra la vena centrolobulare ed i rami terminali della vena porta nello spazio portobiliare di Kiernan.
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Amiloidosi
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Amiloidosi: Natura chimico-fisica
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Amiloidosi:Turn-over dell’amiloide Alfa-Beta
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