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I LUOGHI DI LAVORO CORSO ASPP/RSPP MODULO A3.

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Presentazione sul tema: "I LUOGHI DI LAVORO CORSO ASPP/RSPP MODULO A3."— Transcript della presentazione:

1 I LUOGHI DI LAVORO CORSO ASPP/RSPP MODULO A3

2 I LUOGHI DI LAVORO LUOGHI DI LAVORO
REQUISITI MINIMI DI SICUREZZA E SALUTE DEI LUOGHI DI LAVORO (D.P.R. n° 303 del 19/03/56 – D.Lgs. n° 626/94) (Norme di riferimento UNI 8852 e UNI 8854) DEFINIZIONE DI LUOGO DI LAVORO Luoghi destinati a contenere posti di lavoro, ubicati all’interno dell’azienda ovvero dell’unità produttiva nonché ogni altro luogo della medesima azienda comunque accessibile per il lavoro.

3 I LUOGHI DI LAVORO OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO
Il datore di lavoro provvede affinché: le vie di circolazione interne o all’aperto che conducano ad uscite o uscite di emergenza siano sgombre e facilmente percorribili in ogni evenienza; i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengano sottoposti a regolare manutenzione tecnica e vengano eliminati, quanto più rapidamente possibile, i difetti relativi che possono pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori; i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengano sottoposti a regolare pulitura, onde assicurare condizioni igieniche adeguate; gli impianti e i dispositivi di sicurezza destinati alla prevenzione o all’eliminazione dei pericoli vengano sottoposti a regolare manutenzione e al controllo del loro funzionamento

4 Caratteristiche delle vie e uscite di emergenza
I LUOGHI DI LAVORO Caratteristiche delle vie e uscite di emergenza Altezza minima 2.00 metri Larghezza minima 0,80 Metri ( o conforme alla normativa vigente antincendio) Segnaletica Devono essere contrassegnate con segnaletica di sicurezza durevole e conforme alla normativa vigente. Apertura Devono poter essere aperte, in ogni momento, dall’interno senza aiuto speciale. Per attività con più di 25 lavoratori devono avere l’apertura nel verso dell’esodo.

5 Larghezza e numero delle porte
I LUOGHI DI LAVORO Porte e Portoni Le porte dei locali di lavoro devono, per numero, dimensioni, posizione e materiali di realizzazione, consentire una rapida uscita delle persone ed essere agevolmente apribili dall’interno durante il lavoro. Larghezza e numero delle porte Attività svolta Lavoratori impiegati Larghezza porta Verso di apertura Numero porte Locali che comportino rischio di esplosione e di incendio Inferiore a 5 unità Nessun obbligo, tuttavia norme su abbattimento barriere architettoniche impongono cm Nessun obbligo min. 1 Superiore a 5 unità 120 cm Verso l’esodo min. 1 ogni 5 lavoratori

6 Larghezza e numero delle porte
I LUOGHI DI LAVORO Porte e Portoni Larghezza e numero delle porte Attività svolta Lavoratori impiegati Larghezza porta Verso di apertura Numero porte Locali dove si svolgano lavorazioni che non comportino rischio di esplosione o di incendio Sino a 25 unità 80 cm Nessun obbligo min. 1 Da 26 a 50 unità 120 cm Verso l’esodo Da 51 a 100 unità 120 cm + 80 cm n° 2 Oltre 100 unità 1 da 120 cm ogni 50 persone o frazione compresa tra 10 e 50 2 per le prime 100 persone + 1 ogni 50

7 Larghezza e numero delle porte
I LUOGHI DI LAVORO Porte e Portoni Larghezza e numero delle porte Attività svolta Lavoratori impiegati Larghezza porta Verso di apertura Numero porte Locali e depositi Sino a 25/10 unità Dovrebbe applicarsi il min. di 80 cm. Nessun obbligo min. 1 Oltre 25/10 unità 110 cm ogni 50 persone o frazione compresa tra 10 e 50 persone Preferibilmente 1 ogni 50 persone o frazione da 10 a 50

8 I LUOGHI DI LAVORO Tipi di porte non ammessi o per le quali sono previsti particolari accorgimenti Tipo di porta Ammessa/non ammessa Note Porte scorrevoli Non ammesse nei locali di lavoro e di magazzino, se nello stesso ambiente non ci sono porte ad anta. Devono, quanto ammesse, disporre di un sistema di sicurezza che ne eviti la fuoriuscita dalle guide. Porte tipo saracinesca a rullo Porte girevoli su asse centrale

9 I LUOGHI DI LAVORO Tipi di porte non ammessi o per le quali sono previsti particolari accorgimenti Tipo di porta Ammessa/non ammessa Note Porte a vetri Ammesse Devono avere : -     Un segno indicativo all’altezza degli occhi; - Vetri di sicurezza o protetti contro lo sfondamento. Porte a ventola (che si aprono nei due versi) Ammesse solo se trasparenti o con porzioni di vetro all’altezza degli occhi. Devono avere barre e corrimano di sezioni adeguate e prendibili. Porte e portoni che si aprono verso l’alto Ammessi Devono disporre di un sistema di sicurezza che impedisce loro di ricadere. Porte e portoni ad azionam. meccanico Devono essere muniti di arresto ed essere apribili manualmente.

10 I LUOGHI DI LAVORO VIE DI CIRCOLAZIONE, ZONE DI PERICOLO, PAVIMENTI E PASSAGGI Le vie di circolazione, comprese scale, banchine e rampe di carico, devono essere situate e calcolate in modo tale che i pedoni o i veicoli possano transitarli facilmente e in piena sicurezza. I pavimenti degli ambienti di lavoro e dei luoghi destinati al passaggio non devono presentare buche e sporgenze pericolose e devono essere in condizioni tali da rendere sicuro il movimento ed il transito delle persone e dei mezzi di trasporto. Le zone pericolose devono essere segnalate in modo chiaramente visibile.

11 I LUOGHI DI LAVORO Vie di circolazione Cosa controllare Prescrizioni
Note Tutte le vie di circolazione Devono essere dimensionate adeguatamente (DPR 495/92). Si consiglia che i passaggi pedonali (corridoi, marciapiedi.) siano almeno 150 cm e che le scale siano almeno di 120 cm. Vedere in proposito anche norme di abbattimento barriere architettoniche. Devono avere pavimenti che non presentino buche o sporgenze pericolose. Non devono essere ingombrati da materiali che ostacolino la circolazione In caso di sconnessioni si consiglia la delimitazione e la preclusione delle zone pericolose fino a riparazioni avvenute. Relazioni tra strade carrabili e pedonali Devono avere una distanza di sicurezza (1.50cm disabili, 1 m DPR 495/92 ). Evidenziare e segnalare il tracciato delle vie di circolazione carrabili e pedonali. Evitare assolutamente porte o vie di uscita pedonali che si aprano direttamente sulla strada. Curare che ci sia un marciapiede o, almeno, una linea di demarcazione.

12 I LUOGHI DI LAVORO Vie di circolazione Cosa controllare Prescrizioni
Note Oggetti pericolosi lungo le vie di transito Se non si posso eliminare, devono almeno essere segnalati. Non limitarsi ai cartelli. Recintare la zona e che la delimitazione sia percepibile anche ai non vedenti. Accesso a zone pericolose Evitare che i lavoratori non autorizzati possano accedere a tali zone. Prendere misure idonee a proteggere i lavoratori autorizzati. Non limitarsi ai cartelli. Recintare la zona e curare che la delimitazione sia percepibile anche ai non vedenti. Scale e rampe Devono essere utilizzate in piena sicurezza. Avere corrimano robusti e affidabili. Essere antiscivolo ed avere la segnalazione di inizio e fine rampa. Vedere in proposito anche le norme per le barriere architettoniche. Segnalazione inizio e fine rampa per i non vedenti

13 I LUOGHI DI LAVORO ALTEZZA, CUBATURA E SUPERFICIE
(Art. 6 del DPR 303/56 – aziende con più di 5 addetti e lavorazioni di cui all’art. 33)) Devono essere contemporaneamente soddisfatte le seguenti tre condizioni: Altezza minima 3 metri (ammessa deroga da rich. a ASL) Cubatura minima 10 metri cubi (per add.) Superficie minima 2 metri quadrati. (per add.) Per locali commerciali e ad uso ufficio i limiti di altezza vengono fissati dai regolamenti edilizi comunali

14 AERAZIONE DEI LOCALI (art. 33 comma 6 D.Lgs. 626/94)
I LUOGHI DI LAVORO AREAZIONE DEI LUOGHI CHIUSI Tutti i locali devono disporre di aria salubre in quantità sufficiente, anche ottenuta con impianti di aerazione . AERAZIONE DEI LOCALI (art. 33 comma 6 D.Lgs. 626/94) Cosa controllare Prescrizioni Note Tutti i locali di lavoro Devono avere aperture sufficienti per un rapido ricambio d’aria. Evitare correnti fastidiose. Si consiglia una superficie di finestre pari ad almeno ad 1/8 della superficie del locale. Tutti i locali di lavoro dove sono utilizzati impianti di condiziona mento o ventilazione meccanica. Pulizia periodica dei filtri per evitare inquinamento dell’aria respirata. Verificare se esiste un contratto di manutenzione E’ preferibile evitare l’utilizzo di ventilatori a pale. Tutti i locali di lavoro dove esistono impianti di aerazione. Gli impianti di aerazione devono essere mantenuti funzionanti e ogni guasto deve essere segnalato.

15 I LUOGHI DI LAVORO RICAMBI DI ARIA (Norma UNI 10339)
ALCUNI VALORI DI RIFERIMENTO Locali Volumi totale/h m3/h persona Ufficio 2  4 25 Aula 3  4 Magazzino 1  2 15 Mensa aziendale 4  6 20 Officina meccanica Officina di verniciatura 3  5 35 La velocità dell’aria nella zona occupata dalle persone non dovrebbe superare i 0.35 m/s in inverno e i 0.4 m/s in estate (valori da calcolare in base a vari parametri).

16 I LUOGHI DI LAVORO TEMPERATURA DEI LOCALI
La temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all’organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori DM 23/11/82 Norme in materia di contenimento dei consumi energetici L. 10/91 Norme per l'attuazione del Piano energetico DPR 412/93 Regolamento di attuazione della L. 9/01/91, n. 10 Regole di buona tecnica di climatizzazione

17 TEMPERATURA DEI LOCALI (art. 33 comma 7 D.Lgs. 626/94)
I LUOGHI DI LAVORO TEMPERATURA DEI LOCALI TEMPERATURA DEI LOCALI (art. 33 comma 7 D.Lgs. 626/94) Cosa controllare Prescrizioni Note Tutti i locali di lavoro Devono avere temperatura adeguata in relazione al tipo di lavoro svolto. Qualora non sia possibile adeguare la temperatura, prevedere misure localizzate o dispositivi personali di protezione. Accertarsi che la temperatura sia adeguata e quindi compresa tra valori prescritti, anche in relazione al grado di umidità e al movimento d’aria. Particolare attenzione ai locali di sorveglianza, servizi igienici, mense, pronto soccorso e locali di riposo Devono avere temperatura adeguata in relazione all’umidità presente. Tutti i locali di lavoro. Devono avere temperatura adeguata in relazione al soleggiamento. Prevedere sistemi di oscuramento parziale o totale dei raggi solari (tende, avvolgibili…).

18 I LUOGHI DI LAVORO ILLUMINAZIONE DEI LOCALI
A meno che non sia richiesto diversamente dalle necessità delle lavorazioni e salvo che non si tratti di locali sotterranei, i luoghi di lavoro devono disporre di sufficiente luce naturale. In ogni caso, tutti i predetti locali e luoghi di lavoro devono essere dotati di dispositivi che consentono un’illuminazione artificiale adeguata per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere dei lavoratori

19 Illuminamento di esercizio lux
I LUOGHI DI LAVORO ILLUMINAZIONE DEI LOCALI TABELLA DI RIFERIMENTO (Tratta da norma UNI 10380) Tipo di locale Illuminamento di esercizio lux Tonalità di colore Ra Resa colore G Classe abb. Aree di passaggio W, I 2 D Magazzini e depositi 3 Servizi igienici W 1A B Sale di attesa Uffici e sale PC 1B Officine meccaniche C Officine di montaggio W, I, C Classe resa colori fedeli al sole, meno picchi, piu distribuite 1 A piu buone, 3 peggiori Tonalità w calda, I neutra, c fredda Classe di abbagliamento G

20 I LUOGHI DI LAVORO PAVIMENTI, MURI, SOFFITTI, FINESTRE, SCALE, RAMPE
I luoghi di lavoro devono essere ben difesi contro gli agenti atmosferici, avere aperture sufficienti per il ricambio d’aria, essere ben asciutti e difesi dall’umidità, essere facilmente pulibili per ottenere condizioni adeguate di igiene.

21 I LUOGHI DI LAVORO PAVIMENTI, MURI, SOFFITTI, FINESTRE, SCALE, RAMPE
Cosa controllare Prescrizioni Note Tutti i pavimenti Devono essere esenti da protuberanze, cavità o piani inclinati pericolosi. Devono essere fissi, stabili, antisdrucciolevoli Pavimenti che restano costantemente bagnati Devono essere muniti di palchetti o di graticolato, se i lavoratori non sono muniti di idonee calzature impermeabili e antiscivolo E’ preferibile che in presenza di graticolati i lavoratori siano forniti di idonee calzature impermeabili. Pavimenti dove si versano abitualmente liquidi o sostanze putrescibili Devono avere superficie impermeabile e pendenza sufficiente affinché i liquidi possano essere rapidamente convogliati verso i punti di raccolta o di scarico. Verificare regolarmente lo stato di efficienza dell’impianto di smaltimento delle acque di scarico

22 I LUOGHI DI LAVORO PAVIMENTI, MURI, SOFFITTI, FINESTRE, SCALE, RAMPE
Cosa controllare Prescrizioni Note Tutte le pareti Devono essere dipinte a tinte chiare (salvo qualora ostino particolari prescri-zioni tecniche). E’ preferibile che siano tinte o rivestimenti lavabili Disinfettabili per un’altezza minima di 200 cm. Tutte le vetrate, pareti trasparenti o traslucidi Devono essere realizzate in modo da non essere pericolose ed essere realizzate fino a 1 metro da terra con materiali di sicurezza. Essere adeguatamente segnalate UNI 7697 Evitare che i lavoratori possano entravi in contatto o che possano essere feriti se queste vanno in frantumi.

23 I LUOGHI DI LAVORO PAVIMENTI, MURI, SOFFITTI, FINESTRE, SCALE, RAMPE
Cosa controllare Prescrizioni Note Finestre, lucernari e dispositivi di ventilazione Devono essere manovrabili dai lavoratori Verificare che i comandi siano accessibili ai portatori di handicap (h max. 140 cm) Devono essere sicuri quando sono aperti Le ante e/o le parti mobili o fisse non sporgere dalle pareti. Verificare che eventuali spigoli siano arrotondati. Finestre e lucernari Devono poter essere puliti in tutta sicurezza Si devono pulire dall’interno, senza sporgersi e senza arrampicarsi. In caso contrario prevedere dispositivi di sicurezza.

24 I LUOGHI DI LAVORO PAVIMENTI, MURI, SOFFITTI, FINESTRE, SCALE, RAMPE
Cosa controllare Prescrizioni Note Scale e marciapiedi mobili Devono funzionare in piena sicurezza e essere muniti dei necessari dispositivi di arresto e di emergenza. UNI EN 115

25 I LUOGHI DI LAVORO LOCALI DI RIPOSO
Quando la sicurezza e la salute dei lavoratori, segnatamente a causa del tipo di attività, lo richiedono, i lavoratori devono poter disporre di un locale di riposo facilmente accessibili. Cosa controllare Prescrizioni Note Tutti i locali di lavoro Devono essere di dimensione sufficiente ed avere una giusta dotazione di tavoli e sedie  E’ opportuno che in detti ambienti vengano attuate misure di salvaguardia per i non fumatori (divieto di fumo 10 gennaio 2005 è entrato in vigore l'art. 51 della legge16 gennaio 2003),

26 I LUOGHI DI LAVORO SPOGLIATOI, ARMADI, DOCCE
Locali appositamente destinati a spogliatoi devono essere messi a disposizione dei lavoratori quando questi devono indossare indumenti di lavoro specifici. Cosa controllare Prescrizioni Note Spogliatoi Devono avere capacità sufficiente Essere distinti per sesso Essere convenientemente arredati per consentire ad ogni lavoratore di chiudere a chiave i propri indumenti. Sono previsti solo quando i lavoratori devono utilizzare indumenti di lavoro specifici. E’ preferibile che tutti gli spogliatoi siano vicini ai luoghi di lavoro. Devono essere ben riscaldati. Docce e lavabi Devono essere in numero sufficiente e tra di loro comunicanti. Essere di comodo utilizzo, dotati di acqua calda e fredda e provvisti di mezzi detergenti e per asciugarsi. Distinti per sesso e comunicare con i locali spogliatoi. Possono essere utilizzati separatamente qualora: a)     vi siano lavoratori di sesso diverso ma in numero non superiore a 10 unità; b)     non sia possibile la loro realizzazione a causa di vincoli architettonici o urbanistici.


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