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Algoritmi e Strutture Dati
Capitolo 4 Ordinamento: lower bound Ω(n log n) e MergeSort
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Stato dell’arte Caso migliore Caso medio Caso peggiore T(n) S(n)
Selection Sort Θ(n2) Θ(n2) Θ(n2) Θ(n2) Θ(n) Insertion Sort 1 Θ(n2) Θ(n2) Θ(n2) Θ(n2) Θ(n) Insertion Sort 2 Θ(n) Θ(n2) Θ(n2) O(n2) Θ(n) Bubble-Sort Θ(n2) Θ(n2) Θ(n2) Θ(n2) Θ(n) Copyright © The McGraw - Hill Companies, srl
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Delimitazioni superiori (upper bound)
Definizione (complessità di un algoritmo) Un algoritmo A ha costo di esecuzione O(g(n)) su istanze di dimensione n e rispetto ad una certa risorsa di calcolo (spazio o tempo), se la quantità f(n) di risorsa sufficiente per eseguire A su qualunque istanza di dimensione n (e quindi in particolare anche nel caso peggiore) verifica la relazione f(n)=O(g(n)). Definizione (upper bound di un problema) Un problema P ha una delimitazione superiore alla complessità O(g(n)) rispetto ad una certa risorsa di calcolo (spazio o tempo) se esiste un algoritmo che risolve P il cui costo di esecuzione rispetto a quella risorsa è O(g(n)). Copyright © The McGraw - Hill Companies, srl
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Delimitazioni inferiori (lower bound)
Definizione Un algoritmo A ha costo di esecuzione (g(n)) su istanze di dimensione n e rispetto ad una certa risorsa di calcolo (spazio o tempo), se la quantità f(n) di risorsa necessaria per eseguire A nel caso peggiore (e quindi non è detto che debba essere necessaria per ogni istanza di dimensione n: istanze facili potrebbero richiedere meno risorse!) verifica la relazione fworst(n)= (g(n)). Definizione (lower bound o complessità intrinseca di un problema) Un problema P ha una delimitazione inferiore alla complessità (g(n)) rispetto ad una certa risorsa di calcolo (spazio o tempo) se ogni algoritmo che risolve P ha costo di esecuzione (g(n)) rispetto a quella risorsa. Copyright © The McGraw - Hill Companies, srl
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Ottimalità di un algoritmo
Definizione Dato un problema P con complessità intrinseca (g(n)) rispetto ad una certa risorsa di calcolo (spazio o tempo), un algoritmo che risolve P è ottimo (in termini di complessità asintotica, ovvero a meno di costanti moltiplicative e di termini additivi/sottrattivi di “magnitudine” inferiore) se ha costo di esecuzione O(g(n)) rispetto a quella risorsa. Copyright © The McGraw - Hill Companies, srl
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Convenzioni Se scriverò che un algoritmo ha complessità T(n) = O(f(n)), intenderò che su ALCUNE istanze costerà Θ(f(n)), ma sulle rimanenti costerà o(f(n) (esempio, l’IS). Se scriverò che un algoritmo ha complessità T(n)=Θ(f(n)), intenderò che su TUTTE le istanze costerà Θ(f(n)) (esempio, il SS) Da ora in poi, quando parlerò di UB di un problema, mi riferirò alla complessità del MIGLIORE ALGORITMO che sono stato in grado di progettare sino a quel momento (ovvero, quello con minore complessità nel caso peggiore). Da ora in poi, quando parlerò di LB di un problema, mi riferirò alla PIÙ GRANDE delimitazione inferiore che sono stato in grado di dimostrare sino a quel momento. Copyright © The McGraw - Hill Companies, srl
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Quindi, per il problema dell’ordinamento…
Upper bound temporale: O(n2) Insertion Sort, Selection Sort Lower bound temporale: (n) “banale”: dimensione dell’input Abbiamo un gap lineare tra upper bound e lower bound! Possiamo fare meglio? Copyright © The McGraw - Hill Companies, srl
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Ordinamento per confronti
Dati due elementi ai ed aj, per determinarne l’ordinamento relativo effettuiamo una delle seguenti operazioni di confronto: ai aj ; ai aj ; ai aj ; ai aj ; ai aj Non si possono esaminare i valori degli elementi o ottenere informazioni sul loro ordine in altro modo. Notare: Tutti gli algoritmi di ordinamento considerati fino ad ora sono algoritmi di ordinamento per confronto. Copyright © The McGraw - Hill Companies, srl
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Lower bound W(n log n) per l’ordinamento
Consideriamo un generico algoritmo A, che ordina eseguendo solo confronti: dimostreremo che A esegue (nel caso peggiore) W(n log n) confronti Un generico algoritmo di ordinamento per confronti lavora nel modo seguente: Confronta due elementi ai ed aj (ad esempio effettua il test ai aj); A seconda del risultato, riordina e/o decide il confronto successivo da eseguire. Un algoritmo di ordinamento per confronti può essere descritto in modo astratto usando un albero di decisione, nel quale i nodi interni rappresentano i confronti, mentre le foglie rappresentano gli output prodotti Copyright © The McGraw - Hill Companies, srl
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Albero di decisione Descrive le diverse sequenze di confronti che A esegue su un’istanza <a1,a2,…,an> di lunghezza n; i movimenti dei dati e tutti gli altri aspetti dell’algoritmo vengono ignorati Nodo interno (non foglia): i:j (modella il confronto tra ai e aj) Nodo foglia: i1,i2,…,in (modella una risposta (output) dell’algoritmo, ovvero una permutazione <ai1,ai2,…,ain> degli elementi) L’albero di decisione è associato ad un algoritmo e alla dimensione n dell’istanza
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Esempio È proprio l’Insertion Sort 2!
Input <a1,a2,a3> Riconoscete l’algoritmo associato? È proprio l’Insertion Sort 2! Esercizio per casa: costruire l’albero di decisione per il SS su una sequenza di 3 elementi. Copyright © The McGraw - Hill Companies, srl
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Proprietà Per una particolare istanza, i confronti eseguiti da A su quella istanza rappresentano un cammino radice – foglia L’algoritmo segue un cammino diverso a seconda delle caratteristiche dell’input Caso peggiore: cammino più lungo Caso migliore: cammino più breve Il numero di confronti nel caso peggiore è pari all’altezza dell’albero di decisione (ovvero alla lunghezza, in termini di numero di archi, del più lungo cammino radice-foglia) Copyright © The McGraw - Hill Companies, srl
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h(k) ≥1+h(k/2) ≥ (hp induttiva) 1+log2(k/2)
Altezza in funzione delle foglie Lemma: Un albero strettamente binario (ovvero, in cui ogni nodo interno ha esattamente due figli) con k foglie ha altezza h(k) log2 k. Dim: Dimostrazione per induzione su k: Caso base k=1 (albero-nodo ): banale h(k)=0≥ log21=0 Caso k>1: supposto vero per k-1 foglie, dimostriamolo per k; poiché la radice ha 2 figli, uno dei due suoi sottoalberi deve contenere almeno la metà (parte intera sup.) delle foglie, e quindi h(k) ≥1+h(k/2) ≥ (hp induttiva) 1+log2(k/2) =1+log2k-log22=log2k. QED Copyright © The McGraw - Hill Companies, srl
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Il lower bound W(n log n)
Consideriamo l’albero di decisione di un qualsiasi algoritmo che risolve il problema dell’ordinamento di n elementi Tale albero deve avere almeno n! foglie: infatti, se l’algoritmo è corretto, deve contemplare tutti i possibili output, ovvero le n! permutazioni della sequenza di n elementi in input Dal lemma precedente, avremo che l’altezza h(n) dell’albero di decisione sarà: h(n) log2(#foglie) log2(n!) > log2 (n/e)n = = n log2 (n/e) = Formula di Stirling: n! (2pn)1/2 ·(n/e)n > (n/e)n = n log2 n – n log2 e = = W(n log n) QED Copyright © The McGraw - Hill Companies, srl
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Un algoritmo ottimo: il MergeSort (John von Neumann, 1945)
Problema dell’ordinamento: Lower bound - (n log n) albero di decisione Upper bound – O(n2) IS,SS Proviamo a costruire un algoritmo ottimo, usando la tecnica del divide et impera: Divide: dividi l’array a metà Risolvi il sottoproblema ricorsivamente Impera: fondi le due sottosequenze ordinate Copyright © The McGraw - Hill Companies, srl
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Esempio di esecuzione Input ed output delle chiamate ricorsive
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Fusione di sequenze ordinate
Due array ordinati A e B possono essere fusi rapidamente: estrai ripetutamente il minimo di A e B e copialo nell’array di output, finché A oppure B non diventa vuoto copia gli elementi dell’array non ancora completamente svuotato alla fine dell’array di output Notazione: dato un array A e due indici x y, denotiamo con A[x;y] la porzione di A costituita da A[x], A[x+1],…,A[y] Copyright © The McGraw - Hill Companies, srl
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Osservazione: usa l’array ausiliario X
Algoritmo di fusione di sequenze ordinate Merge (A, i1, f1, f2) Sia X un array ausiliario di lunghezza f2-i1+1 i=1 i2=f1+1 while (i1 f1 e i2 f2) do if (A[i1] A[i2]) then X[i]=A[i1] incrementa i e i1 else X[i]=A[i2] incrementa i e i2 if (i1<f1) then copia A[i1;f1] alla fine di X else copia A[i2;f2] alla fine di X copia X in A[i1;f2] fonde A[i1;f1] e A[f1+1;f2] output in A[i1;f2] Osservazione: usa l’array ausiliario X Copyright © The McGraw - Hill Companies, srl
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Costo dell’algoritmo di merge
Lemma La procedure Merge fonde due sequenze ordinate di lunghezza n1 e n2 eseguendo al più n1+ n2 -1 confronti Dim: Ogni confronto “consuma” un elemento di A. Nel caso peggiore tutti gli elementi tranne l’ultimo sono aggiunti alla sequenza X tramite un confronto. Il numero totale di elementi è n1+ n2. Quindi il numero totale di confronti è n1+ n QED Numero di confronti: C(n=n1+ n2)=O(n1+ n2)=O(n) (si noti che vale anche C(n)=Ω(min{n1,n2})) Numero di operazioni (confronti + copie)? T(n)=(n1+ n2) Copyright © The McGraw - Hill Companies, srl
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MergeSort MergeSort (A, i, f) if (i f) then return m = (i+f)/2
MergeSort(A,i,m) MergeSort(A,m+1,f) Merge(A,i,m,f) Copyright © The McGraw - Hill Companies, srl
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Tempo di esecuzione Il numero di confronti del MergeSort è descritto dalla seguente relazione di ricorrenza: C(n) ≤ 2 C(n/2) + Θ(n) C(1)=0 (si noti che f(n)=Θ(n), in quanto il numero di confronti nelle fusioni è ovviamente C(n)=O(n), ma anche C(n)=Ω(min{n1,n2})=Ω(min{n/2, n/2})=Ω(n)) Usando il caso 2 del Teorema Master (infatti a=b=2, e quindi f(n)Θ(n)=Θ(nlog22)Θ(nlogba)), si ottiene C(n) = O(nlog22 log n) = O(n log n) (si noti che utilizzo la notazione O in quanto nella relazione di ricorrenza compare il simbolo ≤) Infine, per il tempo di esecuzione totale (confronti + copie), si ha: T(n) = 2 T(n/2) + Θ(n) T(1)=1 T(n) = Θ(n log n) (si noti che in questo caso utilizzo la notazione Θ in quanto nella relazione di ricorrenza compare il simbolo =) Copyright © The McGraw - Hill Companies, srl
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Più precisamente… Nel caso peggiore, il MS esegue (n ⌈log n⌉ - 2⌈log n⌉ + 1) confronti, che corrisponde ad un numero compreso tra (n log n - n + 1) e (n log n + n + O(log n)) Nel caso medio, il MS esegue (n ⌈log n⌉ - 2⌈log n⌉ + 1) – ·n confronti Nel caso migliore (array già ordinato), il MS esegue n-1 confronti
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Osservazioni finali Il MergeSort è un algoritmo (asintoticamente) ottimo rispetto al numero di confronti eseguiti nel caso peggiore Il MergeSort non ordina in loco, e utilizza memoria ausiliaria (l’occupazione di memoria finale è pari a 2n) Copyright © The McGraw - Hill Companies, srl
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