La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Il Cooperative Learning

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Il Cooperative Learning"— Transcript della presentazione:

1 Il Cooperative Learning
Riflessione su un’esperienza

2 Alcune definizioni “Una classe cooperativa è un insieme di piccoli gruppi di studenti relativamente permanente e composto in modo eterogeneo, unito per portare a termine un’attività e produrre una serie di progetti o prodotti, che richiedono una responsabilità individuale nell’acquisizione delle competenze utili al raggiungimento dello scopo” (Baloche, 1998)

3 Alcune definizioni “E’ un insieme di tecniche di classe nelle quali gli studenti lavorano in piccoli gruppi per attività di apprendimento e ricevono valutazioni in base ai risultati conseguiti” (Johnson, Slavin, Kagan, Cohen) E’ un metodo di apprendimento-insegnamento in cui la variabile significativa è la cooperazione tra gli studenti” (M. Comoglio, 1996)

4 Aspetti basilari Interdipendenza positiva
L’interazione promozionale faccia a faccia o l’aiuto reciproco La responsabilità individuale e di gruppo L’insegnamento delle competenze sociali La valutazione individuale e la revisione del lavoro svolto

5 Interdipendenza "L'interdipendenza positiva si attua quando l'individuo percepisce di essere unito agli altri, in modo tale che egli potrà riuscire in un dato compito solo se riusciranno anche gli altri (e viceversa), e/o di dover coordinare i propri sforzi con quelli degli altri al fine del completamento del compito." (Johnson & J.)

6 L’interazione promozionale faccia a faccia
"L'interazione promozionale faccia a faccia può essere definita come l'incoraggiamento e la collaborazione reciprocamente scambiati per raggiungere gli obiettivi condivisi e comuni." Comoglio (1996)

7 La responsabilità individuale
"Il gruppo deve essere responsabile del raggiungimento dei suoi obiettivi e ogni membro lo deve essere nel contribuire con la sua parte di lavoro." (Johnson & J.)

8 L’insegnamento delle competenze sociali
"Il benessere personale e il successo dei ragazzi è inesplicabilmente legato alla loro accettazione da parte dei compagni. I ragazzi con relazioni sociali povere tendono a essere vulnerabili a disordini psicologici, vengono facilmente esclusi dai compagni si e possono essere notevolmente limitati nei loro progressi scolastici. Ne segue che la qualità dell'apprendimento delle classi è notevolmente influenzata dalla qualità delle relazioni sociali che si stabiliscono al suo interno" (Petersen e Giannoni 1992, p.3)

9 La valutazione individuale e la revisione del lavoro svolto
"Nella valutazione di gruppo i membri verificano e discutono i progressi compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi e l'efficacia dei loro rapporti di lavoro." (Johnson & J.) La valutazione individuale e la revisione del lavoro svolto

10 Un’esperienza Titolo del progetto: Costruiamo insieme il riassunto
Classi coinvolte: V° A e V° B della scuola Primaria “Italo Calvino” (42 bambini) Durata: da marzo a maggio 2006 (2,5 ore alla settimana)

11 Un’esperienza Metodologia di lavoro: Gruppi cooperativi composti da 3 bambini ciascuno (7 per ogni classe). Composizione dei gruppi: Da parte degli insegnanti anche in considerazione dei risultati emersi dal sociogramma di Moreno Spazi: Classi V° A e V° B, biblioteca, atelier

12 Un’esperienza Obiettivi didattici:
essere in grado di leggere e comprendere testi tratti da diversi generi letterari migliorare le competenze lessicali e espressive conoscere la differenza tra significato letterale e contestuale dei termini più complessi acquisire le tecniche di riassunto Obiettivi sociali: rispettare il turno di parola all'interno del gruppo essere di aiuto e sostegno per il gruppo e verso i compagni

13 Materiali: Tabellone dei punti :il cartellone è stato suddiviso in 7 colonne verticali, ogni colonna è dedicata ad un gruppo di lavoro e presenta lo spazio per attaccare i punti di abilità sociale e di apprendimento dei contenuti

14 Materiali punti raffiguranti “maialini” (punti di apprendimento)e “angioletti” (punti di abilità sociale) cartellini da appendere al collo dei vari componenti dei gruppi con l’indicazione del ruolo da svolgere(lettore, disegnatore, scrittore,controlllore del tempo, moderatore…..) unità didattiche contenenti i testi su cui lavorare e le diverse esercitazioni strutturate da svolgere sia in gruppo che individualmente un vocabolario della lingua italiana per ogni gruppo

15 I gruppi cooperativi

16 I gruppi cooperativi

17 I gruppi cooperativi

18 I gruppi cooperativi

19 La pianificazione delle U.D
Ogni unità didattica è stata pensata per perseguire gli obiettivi che le insegnanti hanno dichiarato fin dall'inizio dell'attività di cooperative e coerentemente con le disposizioni del P.O.F. (particolare riferimento all’acquisizione delle tecniche del riassunto). Le diverse unità sono organizzate in schede di lavoro nei quali sono presentati testi di genere letterario differente e, di seguito, vengono indicate le diverse attività. Viene consegnata una scheda per ogni gruppo (nel caso delle unità didattiche che prevedono una parte da svolgere individualmente chiaramente di questa ne viene distribuita una copia per ogni bambino). Ogni unità è stata strutturata per essere svolta nel tempo massimo di due ore.

20 L’organizzazione delle unità didattiche
Testo (vari generi letterari) 1° parte: indicare il significato letterale e contestuale di alcuni termini all'interno del testo 2° parte: presentazione del brano stesso suddiviso in sequenze. Viene richiesto di disegnare la scena descritta e di scrivere un mini-riassunto della sequenza

21 L’organizzazione delle unità didattiche
3° parte ( in alternativa) domande di comprensione a risposta multipla sul brano letto da svolgere insieme o creazione del riassunto 4° parte (in alternativa) compilazione di un questionario a risposta aperta (modalità individuale) o analisi delle sequenze.

22 I ruoli I gruppi di lavoro del cooperative prevedono una rotazione dei ruoli:lettore, scrittore,disegnatore, controllore del tempo, moderatore….. per ognuna delle fasi costituenti la singola unità didattica Il cartellino apposito indossato al collo di ognuno dei membri del gruppo indica proprio il ruolo e le mansioni rivestite.

23 Punti ricompensa Simbolo: maialino
Rappresenta: Obiettivi didattici raggiunti Viene attribuito 1 punto per ogni: risposta corretta negli esercizi ogni disegno completo e coerente con la scena a cui si riferisce meriti specifici (disegni particolarmente meritevoli)

24 Punti ricompensa Simbolo: angioletto
Rappresenta: competenze/abilità sociali raggiunte Viene attribuito 1 punto ogni volta che si rileva l’utilizzo della competenza sociale presa in esame e messa sotto osservazione(monitoring delle insegnanti): partecipazione attenta e attiva aiuto e collaborazione all'interno del gruppo rispetto del turno di parola incoraggiamento e sostegno ai compagni in difficoltà mediazione nei momenti “più critici” mantenimento dell' affiatamento e coesione tra i membri del gruppo

25 Percorso graduale E’ stato proposto un percorso “a tappe”, per gradi successivi di “difficoltà”. Dal consolidamento della comprensione del testo (questionari, domande di comprensione), all’introduzione della nozione di sequenza, di riassunto o titolo di una sequenza e, infine, del riassunto del brano. L’introduzione graduale di nuove nozioni (unità didattiche successive) è stata regolata dalla consapevolezza dell’acquisizione delle precedenti tappe.

26 Conclusioni Il progetto “costruiamo insieme il riassunto” svolto con modalità cooperative, ha dato risultati soddisfacenti in termini di acquisizione cognitiva e comportamentale Il Cooperative Learning è risultata essere una metodologia congeniale agli obiettivi prefissati: aumento delle competenze contenutistiche e di abilità sociale documentate dai risultati ottenuti nel T.M.A. (test multidimensionale dell’autostima), nel T.R.I (test sulle relazioni interpersonali)

27 Conclusioni L’attività di pianificazione delle diverse unità didattiche è stata garantita da un continuo monitoraggio delle dinamiche sociali e relazionali, sulla base delle quali è stato possibile intervenire in modo repentino con rinforzi adeguati sia a livello di recupero che a livello di potenziamento

28 Conclusioni Crediamo che i ragazzi abbiano vissuto positivamente questa esperienza. Non solo accogliendo calorosamente la presenza di noi tirocinanti, ma “facendo tesoro” di quanto loro proposto mediante atteggiamenti assertivi e altamente motivati La parola chiave di tutto il percorso è identificabile con la parola SCAMBIO; non solo con insegnanti competenti e professionali, ma anche con ragazzi comunicativi il cui feedback è stato essenziale per l’elaborazione e realizzazione del progetto

29 Riflessione "Se le persone lavorano insieme non esistono limiti al potenziale e all'ingegno umani. ". (Johnson , Johnson e Holubec, 1994, p.41)


Scaricare ppt "Il Cooperative Learning"

Presentazioni simili


Annunci Google