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SAPERE PER SAPERE Corso di Metodologie di base dello studio universitario Università degli Studi di Napoli PARTHENOPE a.a. 2008-09 -Ragioni -Proposte -Contenuti.

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Presentazione sul tema: "SAPERE PER SAPERE Corso di Metodologie di base dello studio universitario Università degli Studi di Napoli PARTHENOPE a.a. 2008-09 -Ragioni -Proposte -Contenuti."— Transcript della presentazione:

1 SAPERE PER SAPERE Corso di Metodologie di base dello studio universitario Università degli Studi di Napoli PARTHENOPE a.a. 2008-09 -Ragioni -Proposte -Contenuti Prof. Antonia Cunti (responsabile orientamento in itinere)

2 Rendere non occasionale il passaggio tra la scuola e lUniversità Parthenope Offrire strumenti di riflessione sulle proprie strategie di conoscenza e di uso personale delle regole dellapprendimento superiore Anticipando nel tempo e rendendo costruttiva lazione di orientamento dellUniversità Parthenope Promuovendo un più alto grado di consapevolezza ed autonomia nelle operazioni di studio e di ricerca prodotte dagli studenti durante il corso della propria carriera di studi

3 Lapprendimento degli STUDENTI Costruire uno studente riflessivo in grado di riferire quanto impara a contesti e a teorie e di utilizzare tecniche specifiche per lo studio e lapprendimento. Imparare a costruire una conoscenza personale attraverso la comprensione e il confronto con conoscenze, teorie e discipline

4 Conoscere è organizzare Conoscere è utilizzare un punto di vista Lanalisi del testo La sintesi dei contenuti Lesposizione orale La scrittura Conoscere è rielaborare Conoscere è cercare il proprio stile cognitivo

5 SAPERE PER SAPERE Università degli Studi di Napoli PARTHENOPE

6 Le discipline: cosa sono e a cosa servono Le discipline sono ambiti di analisi, di conoscenza e di prefigurazione dellazione. Ogni disciplina ha un proprio modo di segmentare e rappresentare i problemi fenomeni che la compongono; pertanto, ogni disciplina costruisce la realtà in maniera peculiare. Il modo in cui la realtà ci si presenta richiede forme di ristrutturazione della conoscenza; la complessità dei fenomeni richiede spesso letture integrate e gli apporti conoscitivi di discipline di frontiera.

7 CIASCUNA CONOSCENZA CONTIENE UNA PROPRIA VALENZA SOCIALE PERCHE` PRODUCE APPLICAZIONI Un proprio oggetto (ambito di studio) Un proprio linguaggio (modo di esprimersi) Un proprio metodo (modalità di conoscenza)

8 Il ruolo delle teorie e il loro rapporto con i fenomeni Le teorie sono interpretazioni, punti di vista. Un fenomeno può essere interpretato in modo diversi (teorie) Allinterno delle discipline esiste uno stretto rapporto fra la conoscenza prodotta e le teorie utilizzate; ne consegue che ogni conoscenza è sempre da collocare entro una teoria. Lobiettivo dello studio universitario consiste nel costruire punti di vista e operatività mediante luso di conoscenze scientifiche

9 Apprendimento universitario procedura di comprensione – analisi – rielaborazione di conoscenze Qual è il problema fenomeno La conoscenza nasce da una situazione di dubbio, di incertezza. E opportuno, quando si studia, chiedersi di quale bisogno di conoscenza si tratta e da dove origina In quale contesto di ricerca è stato evidenziato Qualsiasi conoscenza ne presuppone altre. Queste, a loro volta, hanno una determinata collocazione culturale e sociale che, in linea di massima, funge da guida e fornisce gli strumenti di ricerca Chi e perché se ne è occupato Il ruolo della soggettività e delle comunità di ricerca Con quali modalità Il metodo utilizzato. Il contesto della ricerca

10 A quali risultati si è pervenuti La tipologia dei risultati. Le modalità di divulgazione A cosa sono serviti (contributo sociale e di crescita delle conoscenze scientifiche) La qualità/portata sociale dei risultati e i suoi effetti In che modo hanno orientato lulteriore crescita del sapere nel settore Ogni conoscenza sia in ambito scientifico, sia in quello della realtà quotidiana è tanto più significativa, tanto più apre su nuovi quesiti, forieri di ulteriori apprendimenti/conoscenze

11 SAPERE PER SAPERE Università degli Studi di Napoli PARTHENOPE

12 Come ascoltare Prerequisiti e caratteristiche di un buon ascolto: conoscere le premesse del discorso (contestualizzazione e conoscenze presupposte) conoscere gli obiettivi di apprendimento del discorso saper seguire lo sviluppo del discorso attraverso lindividuazione dei concetti significativi (riconoscibili attraverso ridondanze, esemplificazioni, ecc) saper utilizzare conoscenze pregresse saper realizzare processi inferenziali.

13 Condizioni di un corretto processo di inferenza sono: raccordo temporale raccordo logico coerenza dei contenuti Condizioni di un ascolto adeguato e di una partecipazione attiva sono: esplicitazione tempestiva della non conoscenza (o errata o inadeguata) di termini e concetti esplicitazione tempestiva della mancata comprensione di passaggi logici esplicitazione dei propri punti di vista acquisizione della capacità di distinguere e confrontare conoscenze scientifiche, condivise ed opinioni personali

14 COME ORGANIZZARE I CONTENUTI Attività di rielaborazione da svolgere sui contenuti: integrazione tempestiva degli appunti, apportando chiarimenti ed esemplificazioni ed arricchimenti utili ad una loro efficace lettura successiva integrazione relativa a parti e a contenuti differenti del corso

15 COME PRENDERE APPUNTI Lefficacia degli appunti dipende dalle seguenti condizioni: capacità di controllare la distribuzione dellattenzione sul doppio versante dellascolto e della presa dappunti capacità duso di un sistema di scrittura che orienti e sostenga lascolto saper ricostruire a posteriori i contenuti didattici (concetti principali e derivati, passaggi chiave, connessioni significative) Gli strumenti del prendere appunti sono: modalità discorsiva e preposizionale modalità grafica (schemi, grafici, mappe concettuali, ecc.)

16 Non far passare troppo tempo fra il momento in cui si sono presi gli appunti e la loro risistemazione. Non buttare via la prima copia degli appunti presi; tienila sempre allegata allelaborazione fatta. Non dilungarti troppo; anche la risistemazione deve essere sintetica. Aggiungi a memoria tutto ciò che ritieni importante. Sottolinea le parole importanti del tuo testo risistemato. Fai un segno – a tuo piacere – sulle parole o argomenti di cui non sei certo di aver preso bene gli appunti. Quando sistemi gli appunti, lascia un ampio margine a fianco del tuo testo e scrivi in questo spazio nomi, date, luoghi, ecc. che ti sembrano fondamentali. REGOLE PER LA SISTEMAZIONE DEGLI APPUNTI (Cfr. Cisem, START, Mursia, Milano, 1994, p.346).

17 Come selezionare ed interiorizzare le conoscenze contestualizzazione del testo (capitolo di libro; saggio; articolo; altro) allinterno del libro di cui fa parte; rispetto alle conoscenze possedute; rispetto allo sfondo tematico in cui si inserisce; rispetto allautore ed alla prospettiva adottata. Analisi della struttura del testo (paragrafi, pagine, altro) Identificazione degli obiettivi dellautore (allinterno della prospettiva adottata, individuare la specificità del contributo) Identificazione dei contenuti (nuclei teorici e interpretazioni e modelli di conoscenza) Selezione dei contenuti (sottolineatura, annotazioni, ecc.) Rielaborazione (riassunti, schemi, approfondimenti, ecc.)


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