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Fai un passo verso il mondo: Scegli il servizio civile!
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Cos’è il S.C.V.N.?. E' la possibilità messa a disposizione dei giovani dai 18 ai 28 anni di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico inteso come impegno per il bene di tutti e di ciascuno e quindi come valore della ricerca di pace.
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Il S.C.V.N la meta di un cammino
La storia del Servizio Civile Nazionale affonda le sue radici nella storia dell'obiezione di coscienza di cui è il naturale erede in un rapporto di continuità (Cfr Dispense n 1) Il 6 Marzo 2001 il Parlamento Italiano approva la legge n° 64, che istituisce il Servizio Civile Nazionale; un Servizio volontario aperto anche alle donne, concepito come opportunità unica messa a disposizione dei giovani dai 18 ai 26 anni, che intendono effettuare un percorso di formazione sociale, civica, culturale e professionale attraverso l'esperienza umana di solidarietà sociale, attività di cooperazione nazionale ed internazionale, di salvaguardia e tutela del patrimonio nazionale. (Cfr Dispense n 2)
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Il SCV ATTUALMENTE SI ARTICOLA:
In servizio civile nazionale In servizio civile regionale anche per cittadini stranieri
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Le differenze del SCV Principali caratteristiche del S.C.V.N.
del SCVR E’ previsto un SCVR per i giovani dai 18 ai 28 anni. L’impegno dipende dall’ente e dal progetto, comunque è di circa 25 ore settimanali. La retribuzione è di 360€ più l’assicurazione medica e la possibilità da parte dell’ente di riconoscere un contributo per il vitto. Una novità: è stato istituito da poco il SCVR per cittadini stranieri. Principali caratteristiche del S.C.V.N. Età di accesso: 18 – 28 anni Ore di impegno: o 30 ore settimanali o annuali Retribuzione mensile: 433,00€ Durata 12 mesi
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Quali enti per il SCV? Gli enti e le organizzazioni privati che intendono presentare progetti per il servizio civile volontario devono possedere i seguenti requisiti: a) assenza di scopo di lucro; b) capacità organizzativa e possibilità d'impiego in rapporto al servizio civile volontario; c) corrispondenza tra i propri fini istituzionali e le finalità di cui all'articolo 1; (favorire la realizzazione dei princìpi costituzionali di solidarietà sociale; promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed alla educazione alla pace fra i popoli; partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione, con particolare riguardo ai settori ambientale, anche sotto l'aspetto dell'agricoltura in zona di montagna, forestale, storico-artistico, culturale e della protezione civile; contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani mediante attività svolte anche in enti ed amministrazioni operanti all'estero. d) svolgimento di un'attività continuativa da almeno tre anni.
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Punti di forza e criticità
Percorso formativo accompagnato. Esperienza assimilabile ad un primo inserimento lavorativo. ( es: rispetto orari, giorni di permesso, rapporto con figure gerarchicamente superiori) Esperienza a contatto con marginalità o servizi utili alla collettività: presa di coscienza di alcuni problemi importanti per il bene comune. Criticità Considerazione da parte degli enti accreditati dei volontari in SC come manovalanza a basso costo. Poca attenzione da parte dell’ente a predisporre un percorso formativo adeguato per il sostegno alle attività dei volontari. Difficoltà di rapporto con gli operatori già presenti nei centri. Sfruttamento del servizio civile volontario, soprattutto in alcune zone depresse economicamente, come una opportunità “lavorativa” e non come percorso formativo
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Dunque perché impegnarsi per gli altri con il SCV?
“Ci impegniamo perché noi crediamo nell’amore, la sola certezza che non teme confronti, la sola che basta a impegnarci perpetuamente”. don Primo Mazzolari
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