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PubblicatoInnocenzo Marino Modificato 10 anni fa
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SICUREZZA SUL LAVORO IN EDILIZIA A BOLOGNA E PROVINCIA:
DATI E RIFLESSIONI SUL 2012 BOLOGNA, 08/05/13 LA SICUREZZA NEI CANTIERI POST SISMA E PREVENZIONE CADUTE DALL’ALTO Marco Bragadin – Università di Bologna
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L’evento sismico del 2012 in Emilia
02.30 UTC (04.30 locali) di domenica 20 maggio 2012 Magnitudine locale ML 5.9 distretto sismico “pianura padana emiliana” – “Mainshock” ML 4.1 alle UTC (01.13) - “Foreshock” 300 eventi nelle successive 72 ore di cui 13 di ML>=4.0 - “Aftershocks” 29 maggio 2012 ore UTC (09.00) ML 5.8 nella zona ovest dell’area colpita dalla prima sequenza successive 24 ore: >150 terremoti di cui 11 ML >=4.0 Durante il primo mese di sequenza 7 eventi ML>=5.0 “Le sequenze durano anni”
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L’evento sismico del 2012 in Emilia
Gravi danni a costruzioni civili, rurali e industriali e alle infrastrutture idrauliche, in particolare: Capannoni industriali Edifici di vecchia costruzione, chiese, edifici monumentali e rurali 27 vittime accertate di cui buona parte nei capannoni industriali Di cui 3 morti (un ingegnere e due operai) per la scossa del 29 maggio durante la verifica di stabilità di un capannone
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La sicurezza dei lavoratori in caso di evento sismico
Il terremoto è una situazione di emergenza: Piano di Emergenza Aziendale o del Cantiere contenuto nel PSC: Gestione dell’emergenza (tit. I sez.VI D.lgs.81/08) obbligo del datore di lavoro e dirigenti Piano di Sicurezza e Coordinamento (all. XV) Il Piano di Emergenza è un mansionario che riporta le istruzioni in caso di evento pericoloso L’esodo dei lavoratori ne è parte fondamentale.
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I cantieri POST-SISMA 1 Cantieri per interventi urgenti di messa in sicurezza immediatamente dopo l’evento sismico: Gestiti da Vigili del Fuoco e Protezione Civile Necessità immediate di prevenire incidenti da ulteriori crolli tramite realizzazioni opere provvisionali Riferimenti: Manuale delle Opere Provvisionali – l’intervento tecnico urgente in emergenza sismica (2010) VADEMECUM STOP schede tecniche opere provvisionali per la messa in sicurezza post – sisma da parte dei Vigili del Fuoco (2010)
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I cantieri POST – SISMA 2 Cantieri edili di ricostruzione a seguito degli eventi sismici – sono cantieri edili “ordinari” Riferimenti: Testo Unico D.Lgs. 81/08 e s.m.i Servizio Sanitario Regionale E.R. “Indicazioni per la realizzazione in sicurezza di interventi su edifici danneggiati dal sisma” (2012) CGIL “Linee guida per la tutela della sicurezza e salute dei lavoratori a seguito di evento sismico” (2012)
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La ricostruzione Post - Sisma
Gruppo di lavoro Ing. Bragadin e Ing. Castellazzi (DA-DICAM) Caso di Studio Edificio industriale SERITAL San Felice sul Panaro
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Prima fase: demolizione
Sono cantieri che comportano come prima fase la parziale o completa demolizione delle parti strutturali e non struttuali danneggiate dal sisma. FASE ad alta criticità per il rischio di collasso intempestivo, anche a causa di “aftershocks” Necessità di lavorazioni in quota Piano di Emergenza ed evacuazione Ordine delle demolizioni contenuto nel POS, tenendo conto del PSC
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Progetto delle demolizioni d.lgs.81
Una prima fase conoscitiva: ispezione e rafforzamento delle strutture (art.150 c.1, c.2): “prima dell’inizio di lavori di demolizione è fatto obbligo di procedere alla verifica delle condizioni di conservazione e di stabilità delle varie strutture da demolire.” “in relazione al risultato di tale verifica devono essere eseguite le opere di rafforzamento e di puntellamento necessarie ad evitare che, durante la demolizione, si verifichino crolli intempestivi.” Una seconda fase di pianificazione: la redazione del cronoprogramma delle demolizioni, il cosiddetto “Ordine delle Demolizioni” (art. 151 c.2): “la successione dei lavori deve risultare da apposito programma contenuto nel POS, tenendo conto di quanto indicato nel PSC, ove previsto, che deve essere tenuto a disposizione degli organi di vigilanza”. La terza fase è l’esecuzione della demolizione secondo il piano (art c1), in area segregata (art. 154 c.1 e c.2): “i lavori di demolizione devono procedere con cautela e con ordine, devono essere eseguiti sotto la sorveglianza di un preposto e condotti in maniera da non pregiudicare la stabilità delle strutture portanti o di collegamento e di quelle eventuali adiacenti”; “nella zona sottostante la demolizione deve essere vietata la sosta ed il transito, delimitando la zona stessa con appositi sbarramenti”; “l’accesso allo sbocco dei canali di scarico per il caricamento ed il trasporto del materiale accumulato deve essere consentito soltanto dopo che sia stato sospeso lo scarico dall’alto”. Misure di sicurezza in tema di prevenzione dei rischi di caduta dall’alto, inalazione di polveri, misure per il convogliamento del materiale di demolizione e demolizione per trazione o spinta. Altri obblighi sono relativi all’accesso sicuro ai luoghi di lavoro ed alla possibilità di abbandonare velocemente la postazione di lavoro in caso di pericolo.
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POS: PROGRAMMA DELLE DEMOLIZIONI - 1
Descrizione dell’opera da demolire: anagrafica del cantiere (soggetti interessati e responsabili) localizzazione dell’opera da demolire planimetrie ed elaborati grafici; informazioni utili alla demolizione (es. attività svolte nel fabbricato nei casi non residenziali); strutture collabenti e/o danneggiate a rischio di collasso strutturale; individuazione e sezionamento degli impianti tecnologici di distribuzione energia elettrica, gas, acqua all’interno del fabbricato individuazione sottoservizi e linee aeree esterne (enel – telecom), serbatoi interrati, pozzi e zone di pericolo (risk mapping).
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PROGRAMMA DELLE DEMOLIZIONI 2
Interferenza con opere e/o infrastrutture limitrofe individuazione delle aree di rispetto e dei percorsi alternativi per l’accesso ai fabbricati limitrofi, strutture per la protezione del transito a piedi o con veicoli; rischi e misure preventive per i terzi non interessati dalle opere descrizione e progetto opere di puntellatura, protezione e rinforzo di opere adiacenti; Progetto della demolizione: tecniche di demolizione, personale addetto e attrezzature impiegate; opere provvisionali e puntellature; rischi e misure preventive per gli operatori, DPI; vie di circolazione e di accesso ai luoghi di lavoro; vie di fuga e luoghi di ritrovo/SICURI; accesso mezzi di soccorso.
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PROGRAMMA DEMOLIZIONI 3
Fasi di lavoro: descrizione delle singole fasi di lavoro, procedure, operatori e attrezzature, rischi e misure preventive, DPI e DPC (WBS/LBS); Programma delle demolizioni: individuazione della sequenza delle fasi di demolizione; stima delle durate delle fasi di lavoro e della intera demolizione. cronogramma Grafico: cronogramma a barre (Gantt) o diagramma spazio/tempo (flowline).
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I diagrammi spazio – tempo e la Location Breakdown Structure
I diagrammi spazio - tempo consentono di rapportare l’esecuzione delle attività in relazione alla localizzazione di svolgimento della stessa: In ordinata lo spazio, ad esempio i vari piani dell’edificio, ed in ascissa il tempo di esecuzione le attività sono rappresentate come linee, flow-line
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Layout edificio industriale
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Location Breakdown Structure
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La mappatura dei rischi – risk mapping 1
Il metodo originario, elaborato dal LOSH (Labor Occupational Health and Safety program University of California Los Angeles, 1996), è un metodo di analisi dei rischi partecipativo, Mira a individuare le zone pericolose del luogo di lavoro I pericoli sono suddivisi in due categorie: pericoli originati dal luogo di lavoro pericoli originati dal procedure di lavoro ed individuati sulle planimetrie. I pericoli di natura più diffusa sono semplicemente riportati ai margini delle planimetrie.
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Risk mapping 2
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Programma demolizioni - Gantt
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Programma demolizioni flow – line, LBS e rischi fondamentali
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