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PubblicatoFederica Barbato Modificato 10 anni fa
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CULTURA, ATTIVITÀ CULTURALE, INDUSTRIA CULTURALE, PRODOTTO CULTURALE
Da Lucio Argano, "Manuale di progettazione della cultura. Filosofia progettuale, design e project management in campo culturale e artistico”
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Il concetto di cultura Il concetto di cultura si presta a più definizioni e rimane sostanzialmente aperto a molte interpretazioni legate alla vita sociale; di seguito si sottolineano contributi della sociologia e della economia della cultura: la cultura, o meglio le culture, sono frutto della libertà espressiva e creativa dell’uomo e sono composte di elementi tangibili (oggetti materiali) ed intangibili (valori, significati, linguaggi, simboli, comportamenti); le culture sono patrimonio e mezzo di trasmissione della conoscenza, dell’eredità e dell’identità di gruppi sociali e territori; ne consegue che la vita sociale è immersa in un contesto culturale;
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la cultura è legata all’azione dell’uomo ed ai suoi apporti creativi, artistici ed intellettuali;
le culture si esprimono attraverso oggetti culturali e sono al centro di una trama di relazioni in particolare con il mondo sociale, fatto a sua volta di individui, relazioni, strutture, organizzazioni; la tutela, lo sviluppo e la promozione della cultura sono principi costitutivi della comunità internazionale e dei singoli Stati.
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Attività culturale La parola attività deriva dal latino: agere, fare, operare, e intende la messa in atto di un complesso di azioni per realizzare un obiettivo. Sono attività culturali tutte quelle iniziative che comportano quindi lo svolgimento di operazioni ed operazioni finalizzate ad un risultato (uno spettacolo, una mostra, un convegno, etc.), il quale costituisce il traguardo unico e non esattamente ripetibile. Sul piano normativo troviamo una definizione nel D.lgs. 112 del 1998 "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali”, dove all’art. 148, si interpretano le attività culturali come : “quelle rivolte a formare e diffondere espressioni della cultura e dell’arte”.
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Prodotto culturale Il termine prodotto culturale si usa spesso per chiamare ogni risultato e realizzazione fisica e immateriale derivante dalla produzione di cultura, in particolare le attività culturali (ad esempio uno spettacolo di prosa) e ciò è rafforzato anche dall’affermarsi del marketing delle arti e della cultura, che usa tra le proprie concettualizzazioni il termine prodotto. Una distinzione. Il primo riferimento si collega alla creazione, produzione e commercializzazione di oggetti culturali. Per Eugeni sono prodotti culturali “quelle forme di discorso grafico-verbale, visivo, audiovisivo, multimediale, prodotte, diffuse e fruite grazie ad apparati istituzionali e tecnologicidella società industriale e post industriale” .
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Si tratta di elementi non necessariamente materiali, dal valore economico, composti da un contenuto (di significati) e un supporto (che fornisce la forma materiale o immateriale). Alcuni nodi tematici e problematici che caratterizzano i prodotti culturali: Autorialità: si tratta di opere di ingegno e creatività, fortemente vincolate dalle competenze e dai processi richiesti per la loro produzione e diffusione, condizionate da limiti sociali e normativi (ad es. la censura); Interstualità: intesa come il carattere di non unicità e di continuo rimando, attraverso il sistema dei generi, la costruzione seriale, i cicli, la frammentazione e reimpaginazione, lo scambio e rinvio di personaggi e situazioni tra prodotti culturali appartenenti a mezzi diversi (ad es. cinema e letteratura);
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Gusto: si collega al gusto dei fruitori ma anche alle loro pratiche e modalità di consumo;
Passioni/emozioni: presenza di emotività pronunciata come continuum di altri generi narrativi(situazioni e personaggi del romanzo così come del melodramma); Stile: connotazione di caratteri stilistici riconoscibili dai pubblici di riferimento, ma nche continue innovazioni stilistiche e stile come marchio di fabbrica autoriale e produttivo; Tecnologia: profonda relazione tra contenuti del prodotto culturale e tecnologie lungo tutta la filiera (produzione, diffusione e consumo); Visibilità: importanza dell’immagine e dello sguardo vedente e relazione tra immagine e conoscenza.
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Industria culturale Ai prodotti culturali sembra ricollegarsi puntualmente il concetto di industria culturale quale realizzazione appunto di prodotti attraverso processi di riproduzione con modalità industriale, utilizzando in particolare tecnologie e mezzi di comunicazione di massa. Rientrano in tale ambito: gli audiovisivi l’editoria in tutte le sue manifestazioni i network radiotelevisivi la discografia
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Come momento simbolico della nascita dell’industria culturale si individuano la pubblicazione di Pinocchio , ma elementi di industrializzazione della cultura italiana sono già presenti nella guerra di tirature tra Il Corriere della Sera ed Il Secolo tra il 1866 e il 1876; ma è con la prima incisione della voce di Enrico Caruso l’11 aprile 1902, riprodotta e venduta in migliaia di esemplari che si apre la stagione dell’industria culturale del Novecento. Ma la riproduzione seriale di un contenuto artistico ed intellettuale, non è l’unico tratto distintivo dell’industria culturale. Sul piano economico il concetto di industria culturale è dato dalle modalità con cui le idee creative si originano e si combinano con un numero sempre maggiore di di input per produrre una sempre più ampia di prodotti e dove quindi le arti, nessuna esclusa, proprio per i molteplici apporti creativi e realizzativi, possono ciascuna ritenersi una industria.
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