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PubblicatoRenzo Franchini Modificato 11 anni fa
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Bilancio 2 Alcuni approfondimenti sullo Stato Patrimoniale
Il significato delle principali voci presenti nel bilancio In che modo le transazioni determinano cambiamenti dei valori dello stato patrimoniale La natura del reddito e del conto economico
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Lo Stato Patrimoniale riclassificato finanziariamente
ATTIVITA’ PASSIVITA’ E CAPITALE NETTO Stato Patrimoniale della Garsden Company al 31/12/2002 Sezione di sinistra Sezione di destra Debiti/obblighi/diritti di terzi Attività correnti Passività correnti Passività a lungo termine Attività immobilizzate Capitale Netto .
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Le attività correnti (current assets) e le attività immobilizzate (fixed assets)
1. ATTIVITA’ CORRENTI O A BREVE TERMINE liquidità vere e proprie attività che si “trasformeranno” in liquidità entro l’esercizio successivo attività che produrranno la loro utilità entro l’esercizio successivo 2. ATTIVITA’ A LUNGO TERMINE O IMMOBILIZZATE immobilizzazioni materiali (tangible assets) immobilizzazioni immateriali (intangible assets) Immobilizzazioni finanziarie (financial receivable) Si definiscono correnti (o a breve termine) le liquidità vere e proprie e, inoltre, quelle attività che si presume si trasformeranno in liquidità entro un anno: cassa (cash) e conti correnti attivi titoli e buoni del tesoro (securities) crediti commerciali (accounts receivable) e cambiali commerciali attive (notes receivables) rimanenze di prodotti finiti, semilavorati e materie prime (Inventories). Un’autovettura posseduta da un concessionario e pronta per la vendita fa parte delle rimanenze; un’autovettura posseduta da un’azienda e utilizzata dall’ufficio commerciale è un’attività immobilizzata, ma non fa parte delle rimanenze. esborsi sostenuti anticipatamente a fronte di un servizio futuro, cioè da ricevere nell’esercizio successivo (costi anticipati o prepaid expences) ovvero quote di ricavo già maturate che avranno manifestazione finanziaria futura (ratei attivi, da descrivere in seguito) Attività immobilizzate sono attività aventi un’utilità pluriennale, cioè quelle che esplicano la loro utilità per più di un anno: immobilizzazioni materiali o tecniche (tangible assets): terreno, fabbricati, impianti (property, plant and equipment). Per le immobilizzazioni materiali (non monetarie) vale il principio del costo. Le regole di valutazione delle immobilizzazioni monetarie sono diverse. immobilizzazioni immateriali (intangible assets): 1. azioni e titoli (securities) che l’azienda possiede a scopo strategico e che non intende alienare entro un anno; 2. marchi e brevetti (patents and trademarks), cioè diritti a utilizzare marchi e modalità produttive acquisiti da terzi e aventi un significativo valore commerciale (ad esempio il marchio Seven UP); 3. avviamento (goodwill), un’appostazione di bilancio che nasce quando un’azienda compra un’altra azienda e la paga di più di quanto valgano le sue attività nette (al netto, cioè, delle passività). Immobilizzazioni finanziarie (financial receivable): crediti finanziari a medio/lungo termine per i quali non è previsto il rientro entro un anno Licenze Marchi e brevetti Avviamento BOT poliennali Azioni (strategiche) Crediti a L/T
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Le attività correnti (current assets)
1A. LIQUIDITA’ VERE E PROPRIE Cassa Banche attive Titoli immediatamente smobilizzabili… 1B. ATTIVITA’ CORRENTI Crediti commerciali Cambiali commerciali attive Crediti commerciali verso società del gruppo Crediti finanziari a breve Rimanenze Anticipi a fornitori Costi anticipati…
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Le passività correnti (current liabilities)
2A. PASSIVITA’ CORRENTI FINANZIARIE Debiti a breve verso banche Debiti a breve verso società del gruppo Quote a breve termine di debiti a lungo termine… 2B. PASSIVITA’ CORRENTI OPERATIVE (DI FUNZIONAMENTO) Debiti verso fornitori Cambiali passive commerciali Debiti verso fornitori intragruppo Debiti verso l’Erario Debiti verso i dipendenti Costi sospesi…
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Le attività immobilizzate (fixed assets)
tangibili 1C. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Non si trasformano, come quelle finanziarie in cassa, ma al pari di quelle materiali cedono nel tempo gradualmente la loro utilità Terreno Fabbricati e immobili Impianti e macchinari Attrezzature e stampi Mobili e macchine da ufficio… Intangibili 1D. IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Avviamento … 1D. IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE Partecipazioni (strategiche), BOT poliennali Crediti finanziari a lungo termine…
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Le passività a lungo termine (long term liabilities)
Prestiti obbligazionari Mutui (esclusa la quota in scadenza) Debiti a lungo termine verso società del gruppo Debiti a lungo termine verso l’Erario Trattamento di fine rapporto (T.F.R.)
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Lo Stato Patrimoniale Attività Passività e Capitale netto
GARSDEN COMPANY Stato Patrimoniale al 31/12/2002 (in migliaia di €) Sezione a breve Attività Passività e Capitale netto Attività correnti: Passività correnti: Cassa e disponibilità liquide € Debito vs fornitori € 5.602 Titoli in portafoglio 246 Debito di conto corrente 1.000 Crediti commerciali netti Costi sospesi 876 Rimanenze Debiti tributari 1.541 Costi anticipati Quota in scadenza debiti a M/L termine Totale attività correnti € Totale passività correnti € 9.519 segue… Una voce sintetizza normalmente una molteplicità di altre voci di dettaglio che la costituiscono
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Lo Stato Patrimoniale Attività Passività e Capitale Netto
Sezione a M/L termine Attività Passività e Capitale Netto Totale attività correnti € Totale passività correnti € 9.519 Attività immobilizzate: Passività a lungo termine: Terreno, fabbricati e impianti Debiti a lungo termine (al costo) € (al netto quota in scadenza) € 2.000 meno: fondo ammortamento Imposte differite Terreno, fabbricati, impianti Totale passività a M/L al netto del fondo amm.to Capitale netto: Immobilizzazioni finanziarie Capitale sociale 1.000 Immobilizzazioni immateriali 403 Riserva sovraprezzo Avviamento Totale capitale versato Altre attività immobilizzate Riserve di utili Totale attività immobilizzate Totale capitale netto Totale attività € Totale passività e C.N. €
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Le attività immobilizzate: l’avviamento
Esempio. Rossi spa acquista Baker spa pagando € in contanti. Le attività quantificabili di Baker sono valutate € e Rossi si prende carico delle passività di Baker, che ammontano a € Attività Passività (-) Capitale netto Prezzo d’acquisto Avviamento
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Il capitale Netto (Equity)
Capitale sociale 640 Riserva da sovraprezzo delle azioni 1.500 CAPITALE VERSATO 2.140 Utile (perdita) dell’esercizio 200 Riserve di utili 700 RISERVE DI UTILI 900 CAPITALE NETTO 3.040 Riserve di utili Capitale versato + Cassa (divid.) - Capitale Netto + Gestione (Ricavi) Gestione (Costi) -
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Una seconda possibile classificazione delle attività
Cose di valore possedute o controllate dall’azienda Tangibili Possono essere toccate, come fabbricati, e macchinari Intangibili Non possono essere toccate (se non come pezzi di carta) riportate al costo storico Monetarie Cassa Crediti commerciali Titoli Azioni Non monetarie Costi anticipati Marchi e brevetti Avviamento riportate il più delle volte al valore di mercato riportate al costo storico
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Bilancio: l’analisi delle transazioni
Versamento (10.000) di capitale iniziale Accensione di debiti (5.000) valore precedente valori precedenti
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Bilancio: l’analisi delle transazioni
Acquisto di merce (2.000) in contanti
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Bilancio: l’analisi delle transazioni
Vendita di merci (per 300, acquistata a 200) in contanti
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Bilancio: l’analisi delle transazioni
Acquisto di merce (2.000) a credito
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Bilancio: l’analisi delle transazioni
Vendita di merce (per 800 acquistata per 500) in contanti
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Bilancio: l’analisi delle transazioni
Vendita di merce (per 900 acquistata per 600) a credito
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Bilancio: l’analisi delle transazioni
Acquisto di una polizza assicurativa (200) pagata anticipatamente
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Bilancio: l’analisi delle transazioni
Acquisto di terreni (10.000) per in contanti e per con mutuo
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Bilancio: l’analisi delle transazioni
Vendita di terreni (acquistati a 5.000) per in contanti e per il resto trasferendo sull’acquirente il mutuo per 4.000
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Bilancio: l’analisi delle transazioni
Valore di mercato del capitale netto? Prelievo di capitale (200) e di merce (400) da parte del proprietario
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Bilancio: l’analisi delle transazioni
Valore di mercato dei terreni? Trasformazione da impresa individuale a società per azioni? Riduzione del debito bancario per 2.000
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Il capitale netto e il reddito
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Le variazioni del capitale netto dovute alla gestione
RICAVI (2.000) Variazione del C.N. per effetto della gestione Ricavi 5-gennaio: + 300 - UTILE (700) = Ricavi 7-gennaio: + 800 Ricavi 8-gennaio: + 900 COSTI (1.300) Costi 5-gennaio: Costi 7-gennaio: Costi 8-gennaio:
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Reddito e variazione del capitale netto
Transazioni relative alla gestione che aumentano il valore del capitale netto! Transazioni relative alla gestione che riducono il valore del capitale netto! Reddito (utile o perdita) = variazioni del capitale netto per effetto della gestione
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(D riserve di utili) per effetto della gestione
L’utile rappresenta la variazione del capitale netto generata in un certo periodo dalla gestione Variazione del C.N. (D riserve di utili) per effetto della gestione Ricavi realizzati nel periodo - Costi sostenuti nel periodo = Utile (perdita) del periodo Variazione del C.N. non legata alla gestione) + Apporti di capitale - Dividendi = Variazione del C.N. del periodo < > Reddito del periodo
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Le variazioni del capitale netto della Glendale
Variazione del C.N. (D riserve di utili) per effetto della gestione + Variazione del C.N. (non legate alla gestione) per: (1) nuovi apporti di capitale e (2) dividendi = 100 = D Capitale Netto
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Le variazioni del capitale netto della Glendale
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Il capitale Netto (Equity)
Capitale sociale 640 Riserva da sovraprezzo delle azioni 1.500 CAPITALE VERSATO 2.140 Utile (perdita) dell’esercizio 200 Riserve di utili 700 RISERVE DI UTILI 900 CAPITALE NETTO 3.040 Riserve di utili Capitale versato + Dividendi - Capitale Netto + Gestione (Ricavi) Gestione (Costi) -
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Punti chiave da ricordare
Le attività correnti comprendono la cassa e quelle attività che si trasformeranno in cassa (o comunque verranno utilizzate) entro il breve periodo, cioè entro un anno dalla data del bilancio. Le attività immobilizzate comprendono invece attività che cederanno gradualmente la loro utilità su un arco temporale pluriennale o che si trasformeranno in liquidità in momenti situati oltre l’esercizio successivo a quello del bilancio. Le passività correnti sono obblighi che verranno a scadere nel breve periodo, cioè entro l’esercizio successivo a quello della data del bilancio, mentre quelle che diventeranno esigibili oltre l’anno successivo a quello del bilancio sono passività a lungo termine. I titoli in portafoglio sono attività correnti; i fabbricati, gli impianti e i macchinari sono attività immobilizzate. Il debito verso fornitori è una passività a breve termine, mentre i debiti obbligazionari sono passività a lungo termine.
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Punti chiave da ricordare
Una singola passività può essere costituita da una quota corrente (o in scadenza) e da una a lungo termine. Il capitale netto è costituito da capitale versato (che in una società per azioni è rappresentato da azioni) e utili non distribuiti (riserve di utili), cioè utili accumulati sin dalla data di costituzione dell’azienda. Il capitale netto non riporta il valore di mercato delle azioni. Le riserve di utili non sono “cassa”, non sono cioè liquidità. Sono bensì una parte dei diritti vantati dai detentori del capitale di rischio sulle attività aziendali. Coerentemente con l’equazione fondamentale del bilancio “attività = passività + capitale netto”, qualsiasi transazione influisce su almeno due voci dello stato patrimoniale: la contabilità è un sistema in partita doppia. Alcuni eventi non rappresentano transazioni e non sono pertanto rilevati dalla contabilità. In questo capitolo abbiamo riportato a titolo di esempio: un cambiamento di valore di mercato dei terreni; avviamento realizzato, ma non acquistato; la trasformazione dell’azienda da impresa individuale a società di capitale.
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Punti chiave da ricordare
Altri eventi determinano cambiamenti delle attività e/o delle passività, ma non influiscono sul capitale netto: l’accensione di debiti di conto corrente e di mutui ipotecari; l’acquisto di merce; l’acquisto di polizze assicurative; l’acquisto e la vendita (al costo storico) di un terreno; la riduzione di un debito bancario... Vi sono poi eventi che determinano un cambiamento del capitale netto e, contemporaneamente, anche delle attività e/o delle passività. I ricavi e i costi sono, rispettivamente, incrementi e decrementi che il capitale netto subisce in un periodo per effetto della gestione. Il capitale netto aumenta anche quando i proprietari apportano nuovo capitale e si riduce quando questi effettuano prelievi in conto capitale. Queste transazioni non sono di gestione e non influiscono quindi sul reddito. Una vendita presenta due aspetti: uno di ricavo e uno di costo. I ricavi si realizzano al momento della vendita, indipendentemente dal fatto che il denaro venga incassato contestualmente oppure in seguito. Il relativo costo è, invece, quello pagato per l’acquisto della merce venduta. Il reddito di un certo periodo è dato dalla differenza tra i ricavi e i costi di quel periodo.
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