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Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole

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Presentazione sul tema: "Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole"— Transcript della presentazione:

1 Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Il Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSL) MODULO C Unità didattica CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 C41-1

2 Sistemi di Gestione Qualità

3 Sistema di Gestione Sistema per stabilire politica ed obiettivi
e per conseguire tali obiettivi (ISO 9000:2005)

4 Metodo P D C A - Ciclo di Deming
il ciclo di Deming è una metodologia che guida il processo di miglioramento continuativo e che si realizza attraverso un'azione ciclica basata sulla reiterazione sequenziale delle quattro fasi che costituiscono la cosiddetta ruota di Deming P = Plan = PIANIFICARE a fondo prima di agire D = Do = Mettere in atto le azioni studiate C = Check = VERIFICARE qual è l'esito delle azioni A = Act = STANDARDIZZARE se l'esito è stato positivo RIPETERE IL CICLO PDCA se l'esito non è stato positivo

5 Metodo P D C A - Ciclo di Deming
PLAN DO CHECK ACT ANALISI DEL PROBLEMA E PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ IMPLEMENTAZIONE DI QUANTO PIANIFICATO CONTROLLO E VERIFICA DEI RISULTATI RIESAME E CORREZIONE

6 del miglioramento continuo
RIESAME DELLA GESTIONE IMPLEMENTAZIONE ED OPERATIVITÀ PIANIFICAZIONE POLITICA DELLA SICUREZZA ESAME INIZIALE CONTROLLO ED AZIONI CORRETTIVE La spirale ascendente del miglioramento continuo

7 Gli otto principi di gestione per la Qualità
La gestione deve tendere al miglioramento della performance aziendale, informando le proprie azioni a principi di: Orientamento al cliente ( stakeholders ) Leadership Coinvolgimento del personale Approccio per processi Approccio sistemico alla gestione Miglioramento continuo Decisioni basate su dati di fatto Rapporti di reciproco beneficio con i fornitori

8 Definizioni Organizzazione Processi Stakeholders

9 Organizzazione Società, attività, ditta, impresa, istituzione o associazione, o loro parti, sia da sola che associata, pubblica o privata, con proprie funzioni e amministrazione Per organizzazioni con più di una unità operativa, ognuna può essere definita organizzazione (OHSAS 18001/2007) Insieme di persone e mezzi, con definite responsabilità, autorità ed interrelazioni (ISO 9000:2005)

10 Struttura organizzativa
Comprende le responsabilità le linee di autorità le interrelazioni definite in un organigramma, per mezzo delle quali un’organizzazione svolge le sue funzioni

11 Elementi di uscita di altri processi
Misurazioni Risorse Input Output PROCESSO Elementi di uscita di altri processi Vincoli Norme di legge Tempo Denaro Insieme di attività correlate ed interagenti, effettuate in modo pianificato, che trasformano elementi in entrata (input) in elementi in uscita (output) con creazione di valore aggiunto, utilizzando risorse e rispettando vincoli

12 Processi Processo primario Processi di supporto
A questo fa capo la produzione di beni/servizi. Costituisce l’essenza dell’impresa. Processi di supporto Sostengono il funzionamento dei processi primari. Determinano l’efficienza del processo primario, se gestiti scorrettamente provocano criticità ai processi primari.

13 Processi PROCESSI OPERATIVI
: Clienti ed altre parti interessate ESIGENZE PROCESSI OPERATIVI PROCESSI DIREZIONALI PROCESSI DI SUPPORTO Definizione di politiche ed obiettivi, Comunicazione, Riesame della direzione Approvvigionamenti Manutenzione Gestione risorse Ecc. Clienti ed altre parti interessate SODDISFAZIONE Doc. ISO/TC 176/ SC2/N544 dic. 2000

14 Gestione per processi QDM = quota di mercato

15 Stakeholders Individuo o gruppo interessato alla performance
di Salute e Sicurezza di un’organizzazione Portatori di interessi in un’organizzazione: azionisti clienti lavoratori fornitori finanziatori comunità locali Stato generazioni future ambiente circostante ( OHSAS 18001/2007 )

16 Struttura della documentazione
Manuale di Garanzia della Qualità I livello PROCEDURE ORGANIZZATIVE II livello PROCEDURE OPERATIVE III livello Istruzioni di lavoro e controllo Specifiche disegni e documenti tecnici IV livello

17 Procedure PROCEDURE GESTIONALI Definiscono i criteri
da adottare per eseguire una certa azione, le funzioni aziendali, caso per caso coinvolte, le responsabilità di ciascuna funzione e dei suoi componenti, ai vari livelli, e le interazioni fra le diverse funzioni aziendali. Documenti che forniscono, dal punto di vista gestionale, le prescrizioni per mettere in atto quanto dichiarato nella politica di gestione dell’azienda, e definito, nelle sue linee generali, nel Manuale. PROCEDURE OPERATIVE (TECNICHE)

18 Istruzioni operative e altro
Ai documenti di livello 4 appartengono le specifiche, le istruzioni, i disegni, i rapporti di prova, ed in definitiva tutti quei documenti che si riferiscono, ad una situazione specifica, ad es. una commessa, un incidente, una emergenza ambientale, ecc. Appartengono, ad esempio, a questo livello i seguenti tipi di documenti: un rapporto prova relativo ad un collaudo il certificato di taratura di uno strumento le istruzioni per costruire un determinato componente i disegni costruttivi di un prodotto un’offerta commerciale

19 I costi della non sicurezza

20 I costi della non sicurezza
I costi sostenuti dalle organizzazioni rappresentano il 45 – 60% del costo complessivo. Costi diretti, conseguenti l’infortunio Spese imputabili direttamente alle lesioni professionali: - primi soccorsi - trasporto della vittima - sovvenzioni accordate all’infortunato e/o alla sua famiglia - pratiche amministrative e giuridiche - salari agli infortunati durante la loro assenza dal lavoro - salari ad altri lavoratori - rendimento iniziale lavoratore che sostituisce l’infortunato - formazione - riduzione efficienza lavoratore inabile

21 I costi della non sicurezza
Costi diretti, conseguenti l’infortunio Danni materiali collegati all’infortunio: - ai materiali - alle costruzioni - agli equipaggiamenti di protezione - al prodotto - salari agli infortunati durante la loro assenza dal lavoro - salari ad altri lavoratori - rendimento iniziale sostituto dell’infortunato - formazione - riduzione efficienza lavoratore inabile Perdite economiche collegate a perdite di produzione: - diminuzione di produzione per i danni a persone o cose

22 I costi della non sicurezza
Costi indotti: - Immagine - Insoddisfazione del cliente per eventuali disservizi - Insoddisfazione del personale - Spese giuridiche L’European Agency for Safety and Health at Work stima che: Costi manifesti 1 Costi nascosti 11

23 della Salute e Sicurezza
SGSL Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza Sul Lavoro

24 La gestione della salute e della sicurezza
sul lavoro costituisce parte integrante della gestione generale dell’azienda

25 SGSL - Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro
il Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSL) definisce le modalità per individuare, all'interno della struttura organizzativa aziendale, le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse per la realizzazione della politica aziendale di prevenzione, nel rispetto delle norme di salute e sicurezza vigenti, in modo da renderle più efficienti e più integrate nelle operazioni aziendali generali.

26 SGSL - Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro
Parte del sistema complessivo di gestione che facilita la gestione dei rischi per la salute e sicurezza sul lavoro associati al business dell’organizzazione Include la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le pratiche, le procedure, i processi e le risorse necessarie per lo sviluppo, l’implementazione, la revisione ed il mantenimento della politica di SSL dell’organizzazione ( OHSAS 18001/2007 )

27 Le strategie d’impresa per la SSL

28 I vantaggi competitivi

29 Obiettivi del SGSL Ridurre progressivamente i costi complessivi della SSL compresi quelli derivanti da incidenti, infortuni e malattie correlate al lavoro minimizzando i rischi cui possono essere esposti i lavoratori o i terzi (clienti, fornitori, visitatori, ecc.) Aumentare l'efficienza e le prestazioni dell'organizzazione Contribuire a migliorare i livelli di salute e sicurezza sul lavoro Migliorare l'immagine interna ed esterna dell'organizzazione.

30 Elementi centrali di un SGSL
Impostazione politica e strategica in materia di protezione del lavoro Definizione dei compiti e delle responsabilità Strutturazione del sistema Organizzazione del flusso informativo Interazione fra le misure di sicurezza e i processi aziendali Gestione della documentazione Rilevamento e analisi dei risultati e conseguente perfezionamento del sistema

31 Standard di gestione della sicurezza
Norme, Linee Guida e altri riferimenti per i Sistemi di Gestione Qualità - Ambiente - Sicurezza

32 ILO - International Labour Office - Ginevra
OHSAS OHSAS 18001/07 Occupational Health and Safety Assessment Series ILO - International Labour Office - Ginevra ILO-OSH 2001 Guidelines on occupational safety and health management system INAIL Linee Guida UNI/INAIL 2001 per un Sistema di Gestione della salute e sicurezza sul lavoro British Standard 8800 Guida ai sistemi di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro (BS 8800:2004) Doc. 0135/4/99 EN Commissione Europea European guidelines on the Organisation of Occupational Safety and Health UNE EX96 Norme generali per l’implementazione di un sistema di gestione e per la prevenzione degli infortuni sul lavoro (SGPIL)

33 OHSAS 18001/07 Occupational Health and Safety Assessment Series
Motivazione: disporre di uno standard accettato di sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro, compatibile con le ISO 9000 e le ISO 14000, rispetto al quale poter certificare gli SMS. Finalità: stabilire, implementare, mantenere e migliorare continuamente un SMS per eliminare o minimizzare il rischio per i dipendenti ed i terzi. Dare dimostrazione di questa conformità attraverso la certificazione dell’ SMS da parte di un’organizzazione esterna.

34 ILO-OSH 2001

35 ILO-OSH 2001 Guidelines on occupational safety and health management system Linee guida nazionali di gestione per la sicurezza dovranno essere elaborate considerando le condizioni nazionali e le pratiche nazionali Coerenza tra linee guida ILO, linee guida nazionali e quelle costruite sull’organizzazione.

36 BS 8800 Guida ai sistemi di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro (BS8800:2004 oggi BS18004:2008) Motivazioni: efficacia preventiva, ritorno economico. Principio di base: ogni evento incidentale è, in ultima analisi, causato dall’assenza o dalla carenza di un adeguato controllo. Finalità: migliorare i risultati delle organizzazioni nell’igiene e nella sicurezza sul lavoro attraverso il rafforzamento dell’approccio gestionale, al fine di minimizzare il rischio per i dipendenti ed i terzi migliorare i risultati economici aiutare le organizzazioni a stabilire una immagine responsabile nel mercato

37 per un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza Sul Lavoro
Linee Guida UNI INAIL per un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza Sul Lavoro

38 Linee Guida UNI INAIL ITER verso una norma nazionale SGSL
per un Sistema di Gestione della salute e sicurezza sul lavoro ITER verso una norma nazionale SGSL Standards con impostazione comune ma obiettivi differenti. Necessità di un documento guida a livello nazionale accettato e condiviso Settembre 2001 UNI – INAIL - ISPESL- PARTI SOCIALI * “Linee Guida italiane per l’adozione e l’implementazione di Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro” Settembre 2003 Gruppo di lavoro UNI della Commissione Sicurezza Aprile 2004 Bozza Norma Italiana SGSL * Hanno collaborato alla stesura del documento: CGIL, CISL, CNA, CONFAGRICOLTURA, CONFAPI, CONFCOMMERCIO, CONFINDUSTRIA, INAIL, ISPESL, UIL, UNI

39 per un Sistema di Gestione della salute e sicurezza sul lavoro
Linee Guida UNI INAIL per un Sistema di Gestione della salute e sicurezza sul lavoro … seguire le linee guida non è un obbligo di legge ma una decisione volontaria liberamente assunta dall’alta direzione dell’organizzazione Non può essere - considerato una norma o una specifica tecnica. - utilizzato a scopo di certificazione di parte terza - utilizzato per attività di vigilanza da parte delle Autorità di controllo in materia di sicurezza ed igiene del lavoro

40 SGSL UNI-INAIL Il SGSL definisce le modalità per individuare,
all’interno della struttura organizzativa aziendale le responsabilità le procedure i processi le risorse per la realizzazione della politica aziendale di prevenzione, nel rispetto delle norme di salute e sicurezza vigenti. Elemento qualificante del sistema è la partecipazione, il coinvolgimento e la consapevolezza di tutta l’organizzazione agli aspetti di SSL. La capacità del sistema di raggiungere gli obiettivi pianificati deriva dall’impegno e dal coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali e soprattutto del livello più elevato.

41 Linee guida UNI-INAIL : contenuti
FINALITÀ SEQUENZA CICLICA DI UN SGSL LA POLITICA PER LA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO PIANIFICAZIONE STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA RILEVAMENTO E ANALISI DEI RISULTATI E CONSEGUENTE MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA E.1 Il sistema di gestione E.2 Definizione dei compiti e delle responsabilità E.3 Coinvolgimento del personale E.4 Formazione, addestramento, consapevolezza E.5 Comunicazione, flusso informativo e cooperazione E.6 Documentazione E.7 Integrazione della salute e sicurezza nei processi aziendali e gestione operativa F.1 Monitoraggio interno della sicurezza F.2 Caratteristiche e responsabilità dei verificatori F.3 Piano del monitoraggio F.4 Riesame del sistema

42 SGSL UNI-INAIL : la sequenza gestionale ciclica
ACT PLAN CHECK DO

43 La “politica” della sicurezza
La Direzione dell’Istituto … … si impegna, mettendo a disposizione idonee risorse, umane, strumentali ed economiche, a perseguire come obiettivo primario e parte integrante della propria attività la sicurezza e la salute dei lavoratori (integrità psicofisica). Al fine di realizzare tali propositi la Direzione dell’Istituto … … prevede di definire ed implementare un Sistema di Gestione per la Salute e la Sicurezza (SGS) che permetta Fin dalla fase di definizione di nuove attività, o nella revisione di quelle esistenti, gli aspetti della sicurezza siano considerati contenuti essenziali. Tutta la struttura organizzativa (datore di lavoro, dirigenti, preposti, lavoratori, ecc.) nonché i fornitori (progettisti, impiantisti, ecc.) partecipino, secondo le proprie attribuzioni e competenze, al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza assegnati affinché:

44 La “politica” della sicurezza
la progettazione delle macchine, impianti ed attrezzature i luoghi di lavoro, i metodi operativi e gli aspetti organizzativi siano realizzati in modo da salvaguardare la salute dei lavoratori i beni aziendali, i terzi e la comunità in cui l’istituto opera l’informazione sui rischi sia diffusa a tutti i lavoratori la formazione degli stessi sia effettuata ed aggiornata con specifico riferimento alla mansione svolta si faccia fronte con rapidità, efficacia e diligenza a necessità emergenti nel corso delle attività lavorative inerenti alla sicurezza e salute dei lavoratori

45 La “politica” della sicurezza
siano promosse la cooperazione e la collaborazione fra le varie risorse aziendali anche in materia di sicurezza e salute sul lavoro e con enti esterni preposti a detta materia siano rispettate tutte le leggi e regolamenti vigenti in materia di sicurezza e salute sul lavoro siano gestite le attività con l'obiettivo di prevenire incidenti, infortuni e malattie professionali siano indirizzate a tale scopo la progettazione, l’utilizzo e la manutenzione, macchine e impianti

46 Integrazione della salute e sicurezza nei processi aziendali
SGSL QDM = quota di mercato

47 SGSL UNI-INAIL come processo
Riesame Miglioramento Pianificazione Organizzazione Sensibilizzazione azione Monitoraggio Esame iniziale Politica SSL AZIENDA Misurazioni SGSL Risorse economiche Risorse strumentali Risorse umane Tempo

48 Valutazione del rischio Pianificazione misure
… il processo di analisi e valutazione dei rischi Input Output Misurazioni Leggi Norme Processi produttivi Personale Infortuni Incidenti Luoghi Tecnologie Risorse Valutazione del rischio Pianificazione misure Individuazione fonti pericolo GESTIONE RISCHI RESIDUI Livello esposizione Leggi Denaro Tempo VINCOLI

49 L’ analisi del rischio Progettare il piano di analisi
PIANIFICAZIONE DEL PROCESSO DI ANALISI Progettare il piano di analisi Predisporre documentazione e strumenti Indagare ambienti di lavoro e lavoratori Raccogliere informazioni e dati Analizzare i risultati dell’indagine Valutare i livelli di rischio e definire quelli di accettabilità Definire le priorità di intervento Pianificare gli interventi di prevenzione e protezione ed il controllo del rischio INDAGINI VALUTAZIONE PIANIFICAZIONE INTERVENTI

50 Esempio di elementi del sistema di gestione
VALUTAZIONE STATO INIZIALE POLITICA Adempimenti leggi, regolamenti Individuazione fonti di pericolo Valutazione rischi VALUTAZIONE DEI RISCHI RIESAME E MIGLIORAMENTO Compiti, responsabilità Coinvolgimento personale Comunicazione,flusso informativo, cooperazione Documentazione Gestione operativa MONITORAGGIO PIANIFICAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA Modifica organizzazione lavoro Interventi di bonifica ed adeguamento Informazione, formazione, addestramento Gestione flusso informativo, consultazione Gestione documentazione Procedure, integrazione con processi aziendali Piani emergenza PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI SENSIBILIZZAZIONE AZIONE INTEGRAZIONE CON I PROCESSI AZIENDALI (produttività, budget, ecc.)

51 Monitoraggio interno della SSL
Fase di verifica del raggiungimento degli obiettivi Fase di verifica della funzionalità del sistema stesso Due livelli di monitoraggio 1° livello – Monitoraggio operativo di processo 2° livello – Verifica ispettiva interna (audit) Controllo operativo sui processi e sulle attività Responsabilità e procedure di gestione processo/attività Monitoraggio obiettivi di miglioramento Controllo sulla progettazione ed in fase realizzativa Controllo nella fase di standardizzazione Monitoraggio azioni correttive

52 Piano del monitoraggio
Pianificazione temporale delle verifiche Definizione compiti e responsabilità Descrizione metodologie Modalità per la segnalazione di eventuali non conformità (NC) Definizione delle modalità di trattazione delle NC e di applicazione delle azione correttive AC

53 Riesame, correzione e miglioramento
RISULTATI PIANIFICATI RISULTATI RAGGIUNTI CONFRONTO RIESAME risultati dei monitoraggi statistiche non conformità/incidenti/infortuni azioni correttive intraprese rapporti sulle emergenze rapporti del responsabile della conduzione del sistema in merito all’efficacia del sistema stesso rapporti sulla identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi CORREZIONE - MIGLIORAMENTO


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