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PubblicatoGraziana Di stefano Modificato 11 anni fa
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Pratiche mediche di fine vita: risultati dello studio europeo EURELD
Lorenzo Simonato Laboratorio per lo Sviluppo di Sistemi Epidemiologici Integrati Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanità Pubblica Università di Padova
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Obiettivi dello Studio
I FASE: conoscere le decisioni assunte dai medici nelle fasi finali della vita dei loro pazienti II FASE: conoscere l’opinione di un campione di medici in merito alle decisioni da assumere nel fine vita dei loro pazienti
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Consorzio Europeo BE 10m, DK 9m, It 58m, NL 16m, SE 9m, CH 7m FI-PO 1582, FO 426, TN 347, VE 270 La diversa estensione delle aree partecipanti riflette in parte le differenze del sistema informativo nei vari Paesi Italia: province di Firenze, Prato, Forlì, Venezia, Trento Belgio: Fiandre Svizzera: area di lingua tedesca Danimarca, Olanda, Svezia: tutto il Paese
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Decisioni di fine vita Decisioni di non trattamento: interruzione o non inizio di terapie che potenzialmente potrebbero prolungare la vita del paziente, come ventilazione meccanica, dialisi, chemioterapia, alimentazione e idratazione artificiale. Intensificazione del trattamento del dolore: somministrazione di farmaci come la morfina allo scopo di alleviare sintomi quali il dolore o la dispnea che direttamente o indirettamente possono anticipare la morte del paziente. Suicidio assistito: atto mediante il quale il malato si procura una rapida morte grazie all’assistenza del medico. Eutanasia: somministrazione farmaci con l’esplicita intenzione di porre fine alla vita del paziente su sua esplicita richiesta. (EUTANASIA ATTIVA VOLONTARIA)
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Definizioni: decisioni di non trattamento
In patients with life-threatening diseaseI(implicita ridotta aspettativa di vita; ). Eld=che accorciano potenzialmente la vita (e che avvengono alla fine) Gerarchia; Dimensioni:comportamenti/intenzioni/richiesta del pz ; + informazione-discussione; (no termini value-laden) domanda C:richiesta esplicita o no
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Definizioni: alleviazione del dolore e di altri sintomi con possibile effetto di accorciamento della vita gerarchia
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Definizioni: eutanasia e suicidio medicalmente assistito
No termini value.laden; richiesta esplicita o no
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Rispondenza (20480 questionari ricevuti)
Italia rispondenza <, ma alto numero di risposte; in Italia 6000 questionari spediti 20480 questionari ricevuti
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Caratteristiche demografiche
Eta e sesso quasi sovrapponibili al dato su tutti i morti, escluso italia 55 vs
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Luogo del decesso e causa di morte
Danimarca: su tutti i morti in ospedale era 50 e non 39 BE 49, DK 39, IT 50, NL 33, SE 43, CH 37 Per l’Italia confriìonatao con i dati da questionario: Se 92% e Sp > 98%
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Decisioni mediche di fine vita
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Processo decisionale (1)
Limitato ai casi di decisione di fine vita
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Processo decisionale (2)
Limitato ai casi di decisione di fine vita 1 corr decisioni/discussione 2 Italia no team!
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II Fase: questionario Questionario pre-strutturato di 8 pagine. Domande su background, attitudini, comportamenti e pratiche riguardanti decisioni di fine vita Comportamenti misurati con 4 casi ipotetici riguardanti pazienti tumorali in condizioni terminali
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Casi ipotetici: un paziente di 71 affetto da cancro con metastasi cerebrali ed ossee diffuse, è stato sottoposto a due gravosi cicli di chemioterapia. Effettuare un terzo ciclo darebbe una limitata possibilità di remissione duratura (<10%) Paziente lucido di mente, comunica bene. Stima aspettativa di vita senza chemio 2 settimane. Dolore difficile da controllare nonostante terapia analgesica ad elevato dosaggio. Paziente lucido di mente, comunica bene. Stima aspettativa di vita senza chemio di almeno 3 mesi. Dolore può essere controllato, ma paziente, allettato, è estremamente stanco e dispnoico. Paziente soporoso o subcomatoso, non è possibile comunicare. Stima aspettativa di vita senza chemio 2 settimane. Dolore può essere controllato, ma paziente, allettato, è estremamente stanco e dispnoico. Paziente soporoso o subcomatoso, non è possibile comunicare. Stima aspettativa di vita senza chemio di almeno 3 mesi. Dolore difficile da controllare nonostante terapia analgesica ad elevato dosaggio.
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Caratteristiche demografiche medici rispondenti
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Altre caratteristiche medici rispondenti
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Casi ipotetici: un paziente di 71 affetto da cancro con metastasi cerebrali ed ossee diffuse, è stato sottoposto a due gravosi cicli di chemioterapia. Effettuare un terzo ciclo darebbe una limitata possibilità di remissione duratura (<10%) Paziente lucido di mente, comunica bene. Stima aspettativa di vita senza chemio 2 settimane. Dolore difficile da controllare nonostante terapia analgesica ad elevato dosaggio. Paziente lucido di mente, comunica bene. Stima aspettativa di vita senza chemio di almeno 3 mesi. Dolore può essere controllato, ma paziente, allettato, è estremamente stanco e dispnoico. Paziente soporoso o subcomatoso, non è possibile comunicare. Stima aspettativa di vita senza chemio 2 settimane. Dolore può essere controllato, ma paziente, allettato, è estremamente stanco e dispnoico. Paziente soporoso o subcomatoso, non è possibile comunicare. Stima aspettativa di vita senza chemio di almeno 3 mesi. Dolore difficile da controllare nonostante terapia analgesica ad elevato dosaggio.
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OPINIONI 1. Non attuare o interrompere trattamenti di sostegno vitale richiesti da un paziente 2. Consentire ai parenti di decidere in merito all’interruzione dei trattamenti in caso di paziente incapace 3. Discutere con il paziente la decisione di intensificare il trattamento dei dolori 4. Se necessario somministrare farmaci (potenzialmente letali) per alleviare il dolore di un paziente terminale 5. Ogni persona dovrebbe avere il diretto di decidere di anticipare la fine della propria vita 6. Una sufficiente disponibilità di cure palliative di alta qualità previene quasi tutte le richieste di eutanasia o di suicidio assistito 7. Consentire di nominare una persona legalmente autorizzata ad assumere decisioni di fine-vita in caso di paziente non competente 9. Salvaguardare la vita dei pazienti anche nel caso in cui i pazienti richiedano l’anticipazione della fine della vita 10. Consentire l’uso di farmaci in dosi letali su esplicita richiesta del paziente porterà gradualmente ad un incremento di tale uso anche senza una richiesta del paziente 11. L’uso di farmaci in dosi letali su esplicita richiesta del paziente è accettabile in paziente terminali con dolore estremo e non controllabile 12. Somministrazione di farmaci in dosi leali nel caso in cui un paziente terminale soffra in modo intollerabile e non sia in grado di assumere decisioni 13. Consentire l’uso di farmaci in dosi letali su esplicita richiesta del paziente danneggerà la relazione medico/paziente 14. Rispettare le volontà chiaramente espresse in una direttiva anticipata da un paziente non competente in merito alla non attuazione o alla interruzione dei trattamenti di sostegno vitale
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