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Corso di Fisica Computazionale I

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Presentazione sul tema: "Corso di Fisica Computazionale I"— Transcript della presentazione:

1 Corso di Fisica Computazionale I
Orario delle lezioni: Mercoledi‘ Aula Conversi Venerdi' Aula Conversi Le esercitazioni di Laboratorio si svolgeranno il martedi’ dalle 15 alle 18, nei locali dei Laboratori II Biennio (Edificio Fermi - I Piano). Per gli studenti che lo desiderano, e' prevista la possibilita' di utilizzare il Laboratorio per esercitazioni libere anche oltre l'orario. Gli studenti che intendono frequentare questo corso devono registrarsi con il docente alla prima lezione. Sito internet: La frequenza e’ obbligatoria. Fisica Computazionale I

2 Fisica Computazionale I
Programma - Introduzione alla programmazione orientata agli oggetti; - Introduzione al linguaggio ed all'ambiente Java; - Primi elementi del linguaggio; - Le classi: costruttori, metodi, proprieta' generali; - Uso delle librerie Java; - Le interfacce grafiche; - Programmazione in ambiente di rete; - Applicazioni con un database (MySQL). Per l'acquisizione dei crediti e' necessario: - avere frequentato le esercitazioni pratiche (massimo numero di assenze consentite: 1); - avere superato con punteggio sufficiente ( > 18/30) almeno una delle due prove di accertamento; avere acquisito un voto sufficiente ( > 18/30) il colloquio orale. Testi consigliati: P.Niemeyer - J.Knudsen: "Learning Java" - O'Reilly 2002 Fisica Computazionale I

3 Fisica Computazionale I
INTRODUZIONE Che cosa è Java? La Java Virtual Machine Java , C, C++ Linguaggi Object Oriented Fisica Computazionale I

4 Fisica Computazionale I
LAVORARE CON JAVA In Laboratorio utilizzeremo Java in ambiente Linux Chi ha un PC puo’ facilmente crearsi un ‘ambiente’ Java in cui lavorare (Windows / Linux/Mac) Cosa bisogna fare per lavorare a casa? Scaricare Java SDK dal sito Sun ( ) Installarlo sul PC Definire le variabili d’ambiente PATH e CLASSPATH Java si usa attraverso la riga di comando! Piccoli problemi in ambiente Windows: Notepad, WordPad Tastiera italiana Fisica Computazionale I

5 Fisica Computazionale I
IL PRIMO PROGRAMMA JAVA /* Primo esempio di programma Java Queste sono righe di commento, incluse tra le sequenze "slash-asterisco" e "asterisco-slash" */ public class Programma1 { public static void main(String argv[ ]) { // <---Questa e' una riga singola di commento ---> System.out.println("Questo e' il programma 1"); } } Fisica Computazionale I

6 Fisica Computazionale I
I passi da fare: Creare il file Programma1.java con l’Editor Compilare: >javac Programma1.java Il programma verra' compilato e ora nella nostra directory troveremo un file Programma1.class prodotto dal compilatore. -Eseguire: >java Programma1 Sulla finestra DOS apparira‘: >============ Questo e' il programma 1 =================== Fisica Computazionale I

7 Fisica Computazionale I
REGOLE Regola 1 Il nome del programma (in Java i programmi si chiamano classi, e da ora in poi li chiameremo cosi') e' definito nella riga public class... . Nel nostro primo esempio il nome e' : Programma1 E' buona norma (anche se non tassativa) che sia scritto con iniziale maiuscola e le successive lettere minuscole (ma si possono anche avere nomi piu' complicati, per esempio ProgrammaUnoDiGiovanni, in cui usiamo maiuscole e minuscole per rendere piu' leggibile il nome). Si possono usare anche numeri, caratteri speciali come - e _. Tutto cio' che segue la riga public class... e' incluso in parentesi graffe che delimitano il "corpo della classe". Prima della riga public class Nome si possono avere commenti (inclusi nella sequenza /*.... */), oppure singole righe di commento, cominciano con //, oppure alcune istruzioni speciali che vedremo piu' avanti. Regola2 Il nome della classe e quello del file che la contiene devono coincidere. Quindi, la classe Programma1.java deve essere contenuta nel file Programma1.java. Il file prodotto dal compilatore deve mantenere il suo nome Programma1.class. Esso non va mai modificato. Fisica Computazionale I

8 Fisica Computazionale I
Regola 3 La classe deve contenere un blocco public static void main { } Questo blocco costituisce un metodo, in particolare costituisce il metodo main. Il metodo main include il codice, cioe' le istruzioni che verranno effettivamente eseguite quando lanciamo il comando >java NomeProgramma Se non vi fosse un metodo main non verrebbe eseguito niente. Vedremo meglio in seguito cosa succede se si crea una classe senza metodo main. Regola 4 Ogni istruzione termina con ; Vedremo in seguito che potremo avere istruzioni piu' lunghe di una riga. In tal caso l'ultima deve terminare con ; Fisica Computazionale I

9 Fisica Computazionale I
Regola 5 - Si possono avere righe bianche mischiate nel codice, senza nessun problema - Si possono avere spazi bianchi in una riga senza problemi (salvo situazioni particolari, il buon senso ci deve aiutare) Regola 6 Il comando di compilazione (javac) vuole come argomento il nome del file, inclusa l'estensione. Quindi: >javac Programma1.java Il comando di esecuzione (java) vuole come argomento il nome del file, senza estensione. Quindi: >java Programma1 Fisica Computazionale I

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SECONDO ESEMPIO public class Programma1a { public static void main(String argv[]) { String testo = "=== Questo e' il testo da scrivere =========="; System.out.println(testo); } } Fisica Computazionale I

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LE REGOLE DEL LINGUAGGIO Dobbiamo cominciare ad imparare le regole del linguaggio Java. Sono regole molto precise con cui dovremo gradualmente familiarizzarci per poter essere in grado di scrivere dei programmi. TIPI PRIMITIVI - boolean true o false - char Unicode character a 16 bit - byte intero a 8 bit - short intero a 16 bit - int intero a 32 bit - long intero a 64 bit - float numero floating point a 32 bit (IEEE754) - double numero floating point a 64 bit (IEEE754) Fisica Computazionale I

12 Fisica Computazionale I
Dichiarazione di variabili Le variabili sono dichiarate all'interno di una classe o di un metodo; per esempio: int a; double b, c; boolean hh; char x; Inizializzazione Le variabili possono essere inizializzate, al momento della dichiarazione con una opportuna espressione o valore: int aa = 12; double pi = 3.14; double pi2 = 2*3.14; Fisica Computazionale I

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Inizializzazione char char y1 = 'y'; char newline = '\n'; char sm = '\u263a' Inizializzazione int int i = 123; // decimale: il numero inizia con 1,2,...9 int i = 0123; // ottale: il numero e' preceduto da zero int i = 0X33FFFF; // esadecimale: il numero e' preceduto da 0X Inizializzazione double e float double d = 8.31; double e = 3.00e+8; float f = 8.31F; Fisica Computazionale I

14 Fisica Computazionale I
Attenzione: le variabili definite all'interno di un metodo devono sempre essere inizializzate; le variabili definite in una classe (variabili di istanza), sono poste all'opportuno valore di default, se non vengono inizializzate: zero per i numeri, il carattere null (\0) per le variabili char, 'false' per le variabili boolean. Fisica Computazionale I

15 Fisica Computazionale I
LE STRINGHE Le stringhe, che abbiamo gia' usato nel capitolo precedente sono degli oggetti, e andrebbero usati come tali. Tuttavia esse hanno un trattamento particolare in Java e cio' per certi versi le porta ad assomigliare ai tipi primitivi. E' possibile definire una stringa ed assegnare ad essa un valore, come se fosse un tipo primitivo String ss = "Questa e' una stringa"; In realta' il compilatore crea una istanza ss dell'oggetto String e gli attribuisce il contenuto da noi indicato (capiremo tra poco cosa intendiamo dire con questo). Le stringhe possono essere concatenate in modo semplice usando il simbolo "+": String ss; ss = "Questa e' una stringa " + " allungata"; Fisica Computazionale I

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Istruzioni Le istruzioni appaiono in Java all'interno di un 'blocco' di codice. Un blocco di codice consiste in una serie di istruzioni racchiuse nella coppia di parentesi graffe. Il blocco puo' contenere dichiazioni e inizializzazioni di variabili: { int a = 2; int b; b = 7; int c = a*b; } Metodi I metodi quindi sono dei blocchi di codice che possono ricevere dei parametri e possono essere chiamati attraverso il loro nome (simili quindi alle 'funzioni' in C): public void calcola(int c) { int cc = c*c; } Fisica Computazionale I

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public class ProvaMetodo { static double qq; static double cc; public static void main(String argv[]) { double input = Double.parseDouble(argv[0]); System.out.println("input = " + input); qq = quadrato(input); cc = cubo(input); System.out.println("quadrato = " + qq); System.out.println("cubo = " + cc); } static public double quadrato(double in) { double q = in*in; return q; } static public double cubo(double in) { double c = in*in*in; return c; } } Fisica Computazionale I

18 Fisica Computazionale I
Condizioni e iterazioni if(condition) { } else { } if(condition1) { } else if(condition2) { } else { } Fisica Computazionale I

19 Fisica Computazionale I
while(condition) { } int j = 0; while(j < 10) { ++j; } Fisica Computazionale I

20 Fisica Computazionale I
do { } while(condition) for(int i=0; i<10;++i) { } Fisica Computazionale I


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