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SOCIALIZZAZIONE LA SOCIALIZZAZIONE E’ UN PROCESSO
DI ACQUISIZIONE DI COMPORTAMENTI, ATTEGGIAMENTI, REGOLE E VALORI IMPORTANTI E SIGNIFICATIVI PER IL PROPRIO GRUPPO DI APPARTENENZA
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RELAZIONI SOCIALI RISORSE EMOTIVE RISORSE COGNITIVE
PERCHE’ SI ABBIANO RELAZIONI SOCIALI EFFICACI E’ NECESSARIO CONOSCERE I PROPRI E GLI ALTRUI BISOGNI
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INTERPRETAZIONE PER DIVENTARE UNA PERSONA
IL BAMBINO DEVE SVILUPPARE LA CAPACITA’ DI RICOSCERE E CONDIVIDERE GLI STATI EMOZIONALI E DI CAPIRE I RAPPORTI TRA GLI ALTRI
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AMICIZIA IN ETA’ PRESCOLARE
OFFRE SICUREZZA CONSENTE CONOSCENZA PROPRIE CAPACITA’ E LIMITI PERMETTE DI OFFRIRE AGLI ALTRI LA PROPRIA ESPERIENZA
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COMPRENSIONE DI SENTIMENTI ED INTENZIONI ALTRUI
A 2-3 ANNI COMPRENSIONE DI SENTIMENTI ED INTENZIONI ALTRUI
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A 6 ANNI SCUOLA GRUPPO APPRENDIMENTO DI ABILITA’ COGNITIVE E SOCIALI
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COOPERAZIONE SCOPI INTERDIPENDENTI RAGGIUNGIMENTO DI
OBIETTIVO DI UN MEMBRO E’ IL RAGGIUNGIMENTO DI OBIETTIVO PER TUTTI
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COMPETIZIONE SCOPI INDIPENDENTI INDIVIDUI LAVORANO UNO CONTRO L’ALTRO
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FATTORI CHE DETERMINANO COOPERAZIONE O COMPETIZIONE
EMPATIA INTERAZIONE DI COESIONE SICUREZZA CAPACITA’ DI SIMBOLIZZAZIONE CONDIZIONI DI VITA STILI EDUCATIVI (FONZI, 1991)
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SOCIALIZZAZIONE PRIMARIA
MADRE
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SOCIALIZZAZIONE SECONDARIA
COETANEI FRATELLI COETANEI ESTRANEI
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FRATELLI LA PRESENZA DI FRATELLI IN FAMIGLIA HA EFFETTI
SUL TIPO, SULLA QUALITA’ E SULL’INTENSITA’ DELLO SCAMBIO SOCIALE FUTURO. A LIVELLO EMOTIVO, IL RAPPORTO TRA FRATELLI E’ CARATTERIZZATO DA SENTIMENTI AMBIVALENTI: OSTILITA’ INVIDIA AFFETTO PIACERE
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COETANEI LE RELAZIONI CON I COETANEI AIUTANO
NELL’ACQUISIZIONE DI UN REPERTORIO COMPORTAMENTALE COMPLETO SIA PER QUANTO RIGUARDA I COMPORTAMENTI AFFILIATIVI CHE AGGRESSIVI
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ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE DI ACQUISIZIONE DI RELAZIONI SOCIALI
ESPERIENZA SOCIALE ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE DI RELAZIONI SOCIALI ACQUISIZIONE DI RELAZIONI SOCIALI PUNIZIONE AMICIZIA AUTORITA’ GENTILEZZA SOLIDARIETA’
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COMPLESSITA’ SOCIALE HINDE (1976) DISTINGUE TRE LIVELLI:
INTERAZIONI: L’ATOMO DEI RAPPORTI SOCIALI; RELAZIONI: SERIE DI INTERAZIONI CHE SI SUCCEDONO NEL TEMPO; GRUPPI: STRUTTURE SOCIALI NELLE QUALI LE RELAZIONI POSSONO ESSERE INFLUENZATE
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PREPOTENZA
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COSA SI INTENDE PER PREPOTENZA:
Diciamo che un ragazzo subisce delle prepotenze quando un altro ragazzo o un gruppo di ragazzi gli dicono cose cattive o spiacevoli. E’ sempre prepotenza quando un ragazzo riceve colpi o quando nessuno gli rivolge la parola. Si tratta di prepotenza anche quando un ragazzo viene preso in giro ripetutamente e con cattiveria. Non si tratta di prepotenza quando due persone all’incirca della stessa forza lottano o litigano tra loro.
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TIPI DI PREPOTENZA: AGGRESSIONE FISICA “Mi hanno colpito fisicamente”
“Hanno rubato le mie cose” AGGRESSIONE VERBALE “Mi hanno offeso con brutti nomi sulla mia razza o per altre ragioni” “Sono stato minacciato” AGGRESSIONE INDIRETTA “Nessuno mi rivolge la parola”
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COME ANALIZZARE LA PREPOTENZA
QUESTIONARIO ANONIMO OLWEUS 1978 NORVEGIA ( sogg.15%) SMITH 1991 INGHILTERRA (6.500 sogg. 20%) COSTABILE-FONZI 1992 ITALIA (1400 sogg. Cosenza 40%; Firenze 50%)
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FATTORI DI RISCHIO 1 NASCITA DI UN NUOVO NATO IN FAMIGLIA DIVORZIO
MORTE DI UNA PERSONA CARA DISTACCO DA UN GENITORE TRASFERITO DA ALTRA SCUOLA O CITTA’
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ATMOSFERA FAMILIARE, STILI EDUCATIVI
FATTORI DI RISCHIO 2 TEMPERAMENTO Impulsivo, aggressivo BULLI Timido, debole VITTIMA ATMOSFERA FAMILIARE, STILI EDUCATIVI IN ATTO DAI GENITORI
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CARATTERISTICHE PROVANO PIACERE NEL SENTIRSI “FORTI”
SI RITENGONO INSICURI, INADEGUATI,UMILIATI SONO STATI OGGETTO DI ABUSO DI DIVERSO TIPO RAPPRESENTANO“I CAPRI ESPIATORI” NELL’AMBITO FAMILIARE
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CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE DEI BULLI
1- BULLO DOMINANTE 2- BULLO GREGARIO 3- BULLO-VITTIMA
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CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE DEI BULLI
1- Vittima passiva 2- Vittima provocatrice
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PARTECIPANTE AI RUOLI BULLO:Chi prende attivamente l’iniziativa
AIUTANTE:Chi agisce in modo prepotente come “seguace” del bullo SOSTENITORE:Incita,ridendo,il bullo DIFENSORE:Prende le difese della vittima consolandola o cercando di far cessare la prepotenza ESTERNO: Chi non fa niente,cercando di rimanere fuori dalle situazioni di prepotenze VITTIMA:Chi subisce spesso le prepotenza
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EFFETTI A LUNGO TERMINE
INFELICITA’ PERDITA AUTOSTIMA DIFFICILI RELAZIONI ADULTE AUMENTO STRESS APPRENDIMENTO CONCENTRAZIONE AUMENTO STRESS APPRENDIMENTO CONCENTRAZIONE
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L’INTERVENTO E’ - PREVENTIVO E FORMATIVO
- NON SI RIVOLGE DIRETTAMENTE AI BULLI E ALLE SUE VITTIME PERCHÉ IL BULLO NON PERCEPISCE LE SUE AZIONI COME UN PROBLEMA E DUNQUE NON È MOTIVATO AL CAMBIAMENTO. IL PROBLEMA È DI CHI VIVE A CONTATTO CON I BULLI -SI RIVOLGE AD ALUNNI, INSEGNANTI GENITORI DURATA TRIENNALE
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PROGRAMMA PER ALUNNI Gli alunni imparano:
Migliorare le proprie competenze, saper fare, essere in grado di… Discutere per costruire Sviluppare capacità di auto valutazione e di conoscenza di se Definire,conoscere e distinguere le emozioni Definire le regole apprezzarne il senso e il valore Riconoscere che nella classe ogni componente ha un ruolo e può contribuire a contrastare e ridurre il bullismo
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LIVELLI DI INTERVENTO POLITICA ANTIBULLISMO
INTERVENTO IN: CLASSE PLAYGROUND COLLOQUI INDIVIDUALI
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POLITICA ANTIBULLISMO
“POLITICA”ANTIBULLISMO INTENDE UNA LINEA DI PROPOSITI CHE GUIDI L’AZIONE O L’ORGANIZZAZIONE ALL’INTERNO DI UNA SCUOLA E L’APPLICAZIONE DI UNA SCUOLA, E L’APPLICAZIONE DI UNA SERIE DI OBIETTIVI CONCORDATI DA ALUNNI, PESONALE E GENITORI
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SCHEMA POLITICA ANTIBULLISMO
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COOPERAZIONE E SOCIALIZZAZIONE IN
SCOPO INTERVENTO COOPERAZIONE E SOCIALIZZAZIONE IN GRUPPO CLASSE NON SU SOGGETTO TARGET (BULLO O VITTIMA)
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INTERVENTI IN CLASSE PREVENZIONE SCUOLA BASE MODELLO ECOLOGICO
(USA LE RISORSE ALL’INTERNO DELLA SCUOLA) STIMOLI LETTERARI DRAMMATIZZAZIONE, ROLE-PLAY CIRCOLO DI QUALITA’
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STIMOLI LETTERARI L'INVENTORE DEI SOGNI, McEwan.Enaudi
UGO E CAROLINA, M.Ende, Piemme Junior IL NOSTRO EROE DECADUTO, Y.Munyol IL SIGNORE DELLE MOSCHE, W.Golding ALLE SETTE DEL MATTINO IL MONDO NON È ANCORA IN ORDINE, E.Malpass. UN RAGAZZO, N.Hornby Guanda.
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STIMOLI AUDIO VISIVI TARZAN DI GOMMA, Soeren Kragh-Jacobsen
FUGA DALLA TERZA MEDIA, Todd Solondz LE DUE AMICHE, CJane Campion STAND BY ME. RICORDO DI UN' ESTATE, Jane Campion LE DUE AMICHE, Rob Reiner
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CIRCOLO DI QUALITA’ ANALISI DEL PROBLEMA PRREVISIONE ATTUAZIONE
SVILUPPO SOLUZIONI IDENTIFICAZIONE DI UN PROBLEMA PRESENTAZIONE SOLUZIONE
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DIAGRAMMA 1: PERCHE’
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DIAGRAMMA 2: COME
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PEER SUPPORT SUPPORTO ALLA PARI
PROGRAMMI DI SUPPORTO TRA COETANEI · OBIETTIVO È FAVORIRE UNA CULTURA DI SOLIDARIETÀ ED AIUTO NELLA COMUNITÀ SOCIALE A PARTIRE DAL GRUPPO DI PARI · SI BASA SULL’AIUTO RECIPROCO TRA STESSI COMPAGNI IL PRINCIPIO È “CURARE ED ESSERE CURATO” 1. OPERATORE AMICO: - SOSTEGNO A RAGAZZI IN DIFFICOLTA' OBIETTIVI PROMUOVERE LO SVILUPPO PERSONALE DI CHI ASSUME IL RUOLO DI OPERATORE: AIUTARE I DESTINATARI IN DIFFICOLTA' ESERCITARE UN'INFLUENZA POSITIVA SUL CLIMA DELLA SCUOLA SELEZIONE - SOLLECITAZIONE DA PARTE DI INSEGNANTI, NOMINA COMPAGNI, FORMAZIONE-SUPERVISIONE
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CONSULENZA ALLA PARI (SPORTELLO AMICO)
-ASCOLTO IN GRUPPO -ATTIVAZIONE DI LINEA TELEFONICA GESTITA DA RAGAZZI -CREAZIONE DI UNO SPAZIO DOVE SIA POSSIBILE ACCOGLIERE LA RICHIESTA DI AIUTO DEGLI ALTRI OBIETTIVI: -AUMENTARE I SERVIZI DI SUPPORTO NELLA COMUNITÀ SCOLASTICA -FORNIRE AI RAGAZZI ABILITÀ PER FRONTEGGIARE I PROBLEMI DEI COETANEI E PERSONALI -CREARE UN CONTESTO SOCIALE POSITIVO
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OPERATORE AMICO SAPERE ASCOLTARE 1- NON ASCOLTO 2- ASCOLTO DIRETTIVO
3- ASCOLTO ATTIVO
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FOIAR F= FACCIA O= OCCHI I=INCLINATO A=APERTO R= RILASSATO
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