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PubblicatoJemma Giusti Modificato 11 anni fa
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Accuratezza Diagnostica della Stadiazione del Carcinoma Colorettale a Modena nel Periodo 1989-2003 P Benatti, G Rossi, M Marino, L Roncucci, M Pedroni, S Maffei, B Roncari, G Ponti, F Rossi, L Pecone, F Domati, M Menigatti, C Di Gregorio, L Losi, M Ponz de Leon Registro Tumori Colorettali di Modena Università di Modena e Reggio Emilia AIRT 2006, Reggio Emilia
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Introduzione Lo stadio dei carcinomi colorettali rappresenta il più accurato fattore prognostico ed è lelemento cruciale per limpostazione appropriata delle strategie terapeutiche e di follow up. Tra i vari sistemi di stadiazione adottati, il TNM (Tumor Node Metastasis) Staging System rappresenta quello più universalmente utilizzato.
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Primary Tumor T Tx Primary tumor cannot be assessed T0 No evidence of primary tumor Tis Carcinoma in situ (intraepithelial or intramucosal carcinoma) T1 Tumor invades the submucosa T2 Tumor invades the muscularis propria T3 Tumor invades through the muscularis propria into the subserosa or into the nonperitonealized pericolic or perirectal tissue –pT3a - minimal invasion:<1 mm beyond the border of the muscularis propria –pT3b – slight invasion: 1-5 mm beyond the border of the muscularis propria –pT3C – moderate invasion: 5-15 mm beyond the border of the muscularis propria –pT3d – extensive invasion: >15 mm beyond the border of the muscularis propria T4 Tumor directly invades other organs or structures (T4a) or perforates the visceral peritoneum (T4b) Regional Lymph Nodes (N) NX: Regional lymph nodes cannot be assessed N0: No regional lymph node metastasis N1: Metastasis in 1-3 lymph nodes N2 Metastasis in 4 or more lymph nodes Distant Metastasis (M) MX Presence of distant metastasis cannot be assessed M0 No distant metastasis M1 Distant metastasis TNM Staging System:
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TNM Staging System: Stage groupings TNM groupsTNMAstler-CollerDukes Stage IT1-2N0M0A-B1A Stage IIAT3N0M0B2B Stage IIBT4N0M0B3B Stage IIIAT1-2N1M0C1C Stage IIIBT3-4N1M0C2,C3C Stage IIICAny TN2M0C1, C2, C3C Stage IVAny TAny NM1DN/A
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Status linfonodale La caratterizzazione dello status linfonodale riveste particolare importanza a fini prognostici e terapeutici. Studi osservazionali hanno dimostrato che il numero di linfonodi da esaminare per escludere con accuratezza la presenza di metastasi linfonodali varia da 12 a 18. E stato pertanto suggerito che 12 sia il numero minimo di linfonodi che dovrebbero essere raccolti ed esaminati nel campione istologico.
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Scopo dello studio Valutare laccuratezza della stadiazione in pazienti affetti da cancro colorettale in diversi periodi, attraverso i dati di un registro tumori di popolazione sede specifico per il colon retto.
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Materiali e Metodi Registro Tumori Colorettale dellarea dellex USL16 di Modena. Pazienti con diagnosi di cancro colorettale dal 1989 al 2003 sottoposti ad intervento chirurgico radicale (escluse polipectomie ed interventi palliativi, insufficiente documentazione sullintervento) Valutazione del numero di linfonodi presenti nel pezzo operatorio in funzione di anno di diagnosi, sede della neoplasia, tipo dintervento ed analisi di sopravvivenza
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Casistica Pazienti registrati nel periodo 1989-2003: 2909 Sottoposti ad intervento chirurgico radicale: 2042 Referti patologici con status linfonodale esplicitato: 2006 Stadio I 323 Stadio II 889 Stadio III 720 Stadio NX 42 Referti incompleti (senza indicazione del numero totale di linfonodi esaminati) 36
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Nx e referti incompleti per triennio Stadi NX Casi (% del totale) Referti incompleti* Casi (% del totale) 1989-199112 (4.0)16 (4.7) 1992-199415 (4.1)9 (2.4) 1995-19979 (2.1)5 (1.1) 1998-20004 (0.9)3 (0.7) 2001-20032 (0.4)3 (0.6) *: presenza di diagnosi istologica sul coinvolgimento neoplastico linfonodale in assenza dinformazioni sul numero totale di linfonodi prelevati
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Numero medio dei linfonodi presenti nei campioni operatori, nei vari anni di diagnosi 5.6 20.5 Anno registrazione N° linfonodi
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Numero di linfonodi regionali esaminati per paziente per triennio di registrazione ColonRetto 1989-19916.96.6 1992-19948.67.7 1995-199710.49.6 1998-200014.011.8 2001-200318.416.5
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Tipologia degli interventi chirurgici nei vari trienni di registrazione: resezioni segmentarie TriennioInterventi totaliResezioni segmentarie (%) 1989-1991 299144 (48.1%) 1992-1994 362181 (50.0%) 1995-1997 420167 (39.8%) 1998-2000 457178 (38.9%) 2001-2003 504198 (39.2%) Totale 2042868 (42.5%)
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Lunghezza media del campione operatorio nei diversi trienni di registrazione TriennioDimensioni pezzo operatorio (cm) 1989-1991 24.6 1992-1994 24.7 1995-1997 26.8 1998-2000 28.0 2001-2003 27.9
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Numero medio di linfonodi prelevati in relazione alla tipologia dintervento nei diversi trienni TriennioResezioni segmentarie EmicolectomieColectomie 1989-1991 4.88.110.0 1992-1994 5.910.114.5 1995-1997 7.810.614.8 1998-2000 10.115.220.8 2001-2003 13.419.827.2
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Accuratezza della stadiazione linfonodale (>=12 linfonodi) nei diversi trienni di registrazione in funzione della sede Colon (% casi) Retto (% casi) 1989-199117.812.5 1992-199426.717.9 1995-199735.931.4 1998-200056.552.2 2001-200378.570.5
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Sopravvivenza globale a 5 anni per triennio di diagnosi: stadio II e III Stadio IIStadio III % viventiExp(B) (95% IC)% viventiExp(B) (95% IC) 1989-199165.3Ref. Cat.46.5Ref. Cat. 1992-199469.60.83 (0.53-1.31)53.61.09 (0.72-1.66) 1995-199775.90.75 (0.47-1.20)57.70.70 (0.43-1.13) 1998-200082.50.44 (0.25-0.77)62.20.49 (0.28-0.84) 2001*89.3*70.4* *: sopravvivenza a 4 anni
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N° linfonodi >= 12 (% viventi) N° linfonodi < 12 (% viventi)P Stadio II87.670.40.002 Stadio III N1 N2 76.6 86.3 61.2 53.9 61.2 44.2 0.01 <0.001 NS Sopravvivenza globale a 5 anni in relazione al campionamento linfonodale
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Conclusioni - 1 Nellarea di attività del Registro Tumori Colorettali di Modena, nel corso del periodo 1989-2003, si è assistito ad un progressivo miglioramento dellaccuratezza della stadiazione soprattutto per quanto riguarda il campionamento linfonodale. Tale miglioramento è evidente sia nelle neoplasie del colon sia in quelle del retto.
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Conclusioni - 2 Lincremento del numero dei linfonodi nei campioni operatori sembra essere dovuto sia ad un maggior ricorso ad interventi allargati sia ad una maggior attenzione nel prelievo operatorio e nellesame macroscopico. La stadiazione più accurata sembra associarsi ad un miglioramento della prognosi negli stadi II e III.
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Grazie dellattenzione!
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