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Il diabete in Italia: le dimensioni di un’epidemia
Maria Chiara Rossi Centro Studi e Ricerche AMD Laboratorio di Epidemiologia Clinica del Diabete e dei Tumori Consorzio Mario Negri Sud Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Il diabete nel mondo Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Diabete in età pediatrica
OGGI DM1: Malattia cronica prevalente in bambini e adolescenti DM2 in età pediatrica presente in USA, UK, Isole del Pacifico, Hong Kong, Australia e Giappone (80%) ENTRO 2 DECADI DM2: Forma prevalente di diabete anche in bambini e adolescenti Farmaci disponibili non approvati per uso pediatrico Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Framingham Heart Study
Incidenza di diabete Framingham Heart Study Circulation. 2006;113: Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Framingham Heart Study
Incidenza di diabete Framingham Heart Study 20 15 10 5 Normal weight Overweight Obese 8-year Rate (%) 1970s 1980s 1990s #Cases Normal weight 1 8 7 Overweight Obese Circulation. 2006;113: Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Framingham Heart Study
Incidenza di obesità Framingham Heart Study The American Journal of Medicine (2007) 120, Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Framingham Heart Study
Incidenza di obesità Framingham Heart Study The American Journal of Medicine (2007) 120, Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Diabete mellito e complicanze CV
Aterosclerosi coronarica Sviluppo precoce e più severo Eventi coronarici Incidenza volte superiore rispetto ai non diabetici Mortalità per malattie cardiovascolari (CVD) Incidenza 2-4 volte superiore Causa dell’80% della mortalità totale Cardiopatia ischemica Principale causa di mortalità nel DM 2 Scompenso cardiaco Incidenza 2.4 volte superiore nei maschi… Incidenza 5.1 volte superiore nelle femmine… …rispetto ai non diabetici Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Diabete mellito e malattia CV
Framingham Heart Study Attributable Risk Ratio (95% CI) 0.65 ( ) 1.25 ( ) 0.90 ( ) 0.75 ( ) 1.62 ( ) Circulation. 2007;115: Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Mortalità legata al diabete
+45% dal 1987 Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Il diabete in Italia Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Oltre 100.000 nuovi casi all’anno
Il diabete in Italia milioni milioni milioni milioni 2010 3,6 milioni milioni Oltre nuovi casi all’anno Aumento spesa sanitaria (ospedalizzazioni per complicanze croniche = 60% spesa sanitaria totale) Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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8,6% dei residenti in Regione
Ricerca con dati amministrativi Banca dati integrata AA PF SDO Descrizione generale del campione e stime di prevalenza 2 ASL 182 Comuni residenti 8,6% dei residenti in Regione (n = ) > 4 confezioni/anno diabetici 4,6% Prevalenza prescrizioni di farmaci antidiabetici Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Ricerca con dati amministrativi
Rischio dei “casi” rispetto ai “controlli” di ricevere farmaci quali indicatori di possibile presenza di complicanze diabetiche Muscoloscheletrico OR 2,0 (IC95% 1,9-2,1) Respiratorio OR 1,3 (IC95% 1,2-1,4) Sangue/emopoietici OR 2,2 (IC95% 2,1-2,3) Nervoso OR 1,5 (IC95% 1,4-1,6) Cardiovascolare OR 5,0 (IC95% 4,7-5,3) -0,50 0,0 1,0 1,50 2,50 3,50 4,50 5,50 Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Ricerca con dati amministrativi
Rischio dei “casi” rispetto ai “controlli” di ricevere farmaci cardiovascolari Ipolipemizzanti OR 3,1 (IC95% 3,0-3,3) ACE Inibitori OR 3,4 (IC95% 3,3-3,5) Ca. antagonisti OR 3,0 (IC95% 2,9-3,1) Beta Bloccanti OR 1,9 (IC95% 1,8-2,0) Diuretici OR 2,7 (IC95% 2,6-2,8) Digitale OR 2,4 (IC95% 2,2-2,6) 0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50 4,00 Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Ricerca con dati amministrativi
Rischio dei soggetti con diabete rispetto ai controlli di ricovero in ospedale per specifiche cause Classi Amputazioni OR (IC 95%) Compl. cardiache OR (IC 95%) Scomp. cardiaco (IC95%) ICTUS IMA OR (IC 95%) IRC Neurologiche Oculari Totale 5,6 (3,6-8,9) 1,9 (1,8-2,1) (1,7-2,1) 1, (1,6-2,2) 2, (1,8-2,4) 2, (2,0-2,9) 2, (1,5-2,5) 1,2 (1,1-1,3) Totale aa 8, (2,4-27,7) 3,0 (2,4-3,7) 2, (2,1-4,1) 3, (2,0-4,8) 2, (2,0-3,7) 5, (3,4-9,0) 2, (1,6-3,6) 3,6 (2,7-4,7) Uomini aa 7, (2,0-24,0) 2,7 (2,1-3,4) 2, (1,8-4,0) 3, (1,8-5,0) 2, (1,7-3,2) 7,3 (3,8-13,9) 2, (1,4-4,5) (2,5-5,1) Donne aa 3,8 (0,4-36,4) 5,1 (3,2-8,3) 3,3 (1,8-6,2) 3,5 (1,5-8,3) 7,2 (3,0-17,2) 4,2 (2,0-8,8) 2, (1,1-4,0) (2,3-5,4) Totale >65 aa 5,3 (3,3-8,8) 1,7 (1,6-1,9) 1, (1,6-2,0) 1, (1,5-2,1) 1, (1,6-2,3) 2, (1,7-2,5) 1, (1,3-2,4) 1,0 (0,9-1,2) Uomini >65 aa 6,6 (3,3-17,0) 1,6 (1,4-1,8) 1, (1,6-2,2) 1, (1,4-2,3) 1,8 (1,4-2,1) 2, (1,7-2,7) 1, (0,9-2,5) (1,0-1,4) Donne >65 aa (2,0-8,6) 2,0 (1,7-2,3) 1, ( 1,5-2,1) 1, (1,4-2,2) 2, (1,7-2,8) 2, (1,6-2,8) 1, (1,3-2,9) (0,9-1,1) Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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2 – Controllo fattori di rischio
Il diabete in Italia Cosa fare 1 - Diagnosi precoce 2 – Controllo fattori di rischio Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Prevalenza delle alterazioni del metabolismo glucidico
Studio IGLOO Prevalenza delle alterazioni del metabolismo glucidico Diabetes Care May;28 (5): Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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La prevalenza del Diabete in Italia:
Annali 2006 La prevalenza del Diabete in Italia: 4,5% 86 Centri pazienti con diabete (dati anno 2004) Media pazienti inclusi per Regione %. Punte di oltre il 30% per la regione Marche. Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Soggetti con HbA1c (norm. a 6) <=7.0%
Annali 2006: indicatori di esito intermedio Soggetti con HbA1c (norm. a 6) <=7.0% DM1 DM2 25.5% 43.1% La differente difficoltà nell’ottenere un adeguato controllo metabolico soprattutto nel DM1 è ulteriormente evidenziata in questi grafici, che mostrano come valori di HbA1c 7.0 sono presenti in un quarto dei pazienti con DM1 e in oltre il 40% di quelli con DM2. 56.9% 74.5% In entrambi i tipi di diabete il monitoraggio dell’HbA1c rappresenta parte integrante dell’assistenza nella quasi totalità dei pazienti. Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Soggetti con C-LDL<100 mg/dl
Annali 2006: indicatori di esito intermedio Soggetti con C-LDL<100 mg/dl DM1 DM2 32.2% 29.8% La differente difficoltà nell’ottenere un adeguato controllo metabolico soprattutto nel DM1 è ulteriormente evidenziata in questi grafici, che mostrano come valori di HbA1c 7.0 sono presenti in un quarto dei pazienti con DM1 e in oltre il 40% di quelli con DM2. 67.8% 70.2% Meno di un terzo dei pazienti, sia con DM1 che con DM2, presentano valori di colesterolo LDL inferiori a 100 mg/dl. Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Soggetti in trattamento ipolipemizzante con C-LDL>=130 mg/dl
Annali 2006: indicatori di esito intermedio Soggetti in trattamento ipolipemizzante con C-LDL>=130 mg/dl DM1 DM2 60.4% 67.7% 32.3% 39.6% La differente difficoltà nell’ottenere un adeguato controllo metabolico soprattutto nel DM1 è ulteriormente evidenziata in questi grafici, che mostrano come valori di HbA1c 7.0 sono presenti in un quarto dei pazienti con DM1 e in oltre il 40% di quelli con DM2. Efficacia dei trattamenti nel raggiungere adeguati target terapeutici. Necessità di interventi più aggressivi per i pazienti con livelli elevati. Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Soggetti non in trattamento ipolipemizzante con C-LDL>=130 mg/dl
Annali 2006: indicatori di esito intermedio Soggetti non in trattamento ipolipemizzante con C-LDL>=130 mg/dl DM1 DM2 63.6% 71.0% 29.0% 36.4% La differente difficoltà nell’ottenere un adeguato controllo metabolico soprattutto nel DM1 è ulteriormente evidenziata in questi grafici, che mostrano come valori di HbA1c 7.0 sono presenti in un quarto dei pazienti con DM1 e in oltre il 40% di quelli con DM2. Un terzo dei pazienti non trattati potrebbe necessitare di un trattamento. Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Soggetti con PA<=130/85 mmHg
Annali 2006: indicatori di esito intermedio Soggetti con PA<=130/85 mmHg DM1 DM2 36.6% 65.5% 34.5% La differente difficoltà nell’ottenere un adeguato controllo metabolico soprattutto nel DM1 è ulteriormente evidenziata in questi grafici, che mostrano come valori di HbA1c 7.0 sono presenti in un quarto dei pazienti con DM1 e in oltre il 40% di quelli con DM2. 63.4% Due terzi dei soggetti con DM1, ma solo un terzo di quelli con DM2, presentano valori pressori accettabili. Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Soggetti ipertesi con PA<=130/85 mmHg
Annali 2006: indicatori di esito intermedio Soggetti ipertesi con PA<=130/85 mmHg DM1 DM2 30.3% 44.0% La differente difficoltà nell’ottenere un adeguato controllo metabolico soprattutto nel DM1 è ulteriormente evidenziata in questi grafici, che mostrano come valori di HbA1c 7.0 sono presenti in un quarto dei pazienti con DM1 e in oltre il 40% di quelli con DM2. 56.0% 69.7% I pazienti ipertesi, e quindi in trattamento antiipertensivo, costituivano il 27.6% dei soggetti con DM1 e il 52.8% di quelli con DM2. Necessità di interventi farmacologici più “aggressivi” per il raggiungimento dei target terapeutici raccomandati. Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Soggetti in trattamento antiipertensivo con PA>=140/90 mmHg
Annali 2006: indicatori di esito intermedio Soggetti in trattamento antiipertensivo con PA>=140/90 mmHg DM1 DM2 33.8% 47.1% La differente difficoltà nell’ottenere un adeguato controllo metabolico soprattutto nel DM1 è ulteriormente evidenziata in questi grafici, che mostrano come valori di HbA1c 7.0 sono presenti in un quarto dei pazienti con DM1 e in oltre il 40% di quelli con DM2. 52.9% 66.2% Oltre la metà dei soggetti con DM1 e due terzi di quelli con DM2 presentano valori pressori elevati nonostante il trattamento antiipertensivo. Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Soggetti non in trattamento antiipertensivo con PA>=140/90 mmHg
Annali 2006: indicatori di esito intermedio Soggetti non in trattamento antiipertensivo con PA>=140/90 mmHg DM1 DM2 46.9% 23.8% 76.2% La differente difficoltà nell’ottenere un adeguato controllo metabolico soprattutto nel DM1 è ulteriormente evidenziata in questi grafici, che mostrano come valori di HbA1c 7.0 sono presenti in un quarto dei pazienti con DM1 e in oltre il 40% di quelli con DM2. 53.1% La metà dei soggetti con DM2 e un quarto di quelli con DM1 presenta valori pressori elevati in assenza di specifici trattamenti. Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Andamento per classi del BMI
Annali 2006: indicatori di esito intermedio Andamento per classi del BMI DM1 DM2 Una quota molto modesta dei soggetti con DM1 è in sovrappeso o francamente obesa. Di converso, oltre un terzo dei DM2 presenta marcata obesità (BMI >30) e meno del 20% risulta normopeso. Sovrappeso e obesità sono molto più frequenti nel DM2. Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Annali 2006: indicatori di esito intermedio
Soggetti fumatori DM1 DM2 29.2% 17.9% Poco meno di un terzo dei soggetti con DM1 e il 18% di quelli con DM2 risulta fumatore. Il dato fra i soggetti con DM1 è particolarmente allarmante, alla luce del forte eccesso di rischio di complicanze microvascolari correlate al fumo di sigaretta. 70.8% 82.1% Ancora elevata percentuale di fumatori in entrambi i tipi di diabete. Il dato fra i soggetti con DM1 è particolarmente allarmante. Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Valori medi aggiustati per età, sesso ed effetto di clustering
Annali 2006: variabilità tra i Centri Valori medi aggiustati per età, sesso ed effetto di clustering DM2 HbA1c PAS PAD Col-tot Trigliceridi LDL-C HDL-C BMI Anche dopo aver aggiustato per i potenziali fattori di confondimento, permane una sostanziale variabilità fra i centri.
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Annali 2006: variabilità tra i Centri
Propensione al trattamento DM2 LDL130 non in trattamento PA140/90 non in trattamento Lo stesso approccio di analisi statistica è stato utilizzato per valutare la propensione dei centri a trattare soggetti con valori di colesterolo LDL 130 mg/dl o valori pressori 140/90 mmHg. I grafici mostrano come la percentuale di pazienti potenzialmente candidati al trattamento con statine, ma che risultavano non trattati, variava fra i diversi centri fra il 17% e il 40% per il DM1 e fra il 15% e il 52% per il DM2. Analogamente, fra i pazienti con valori pressori elevati, la percentuale di quelli non trattati con antiipertensivi oscillava fra il 10% e il 60% per il DM1 e fra il 30% e il 90% per il DM2. Centro Centro Media: 36% Range: 15% - 52% Media: 55% Range: 30% - 90%. Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Utilizzo di specifiche categorie di farmaci
Annali 2006: variabilità tra i Centri Utilizzo di specifiche categorie di farmaci DM2 Statine ACE-Inibitori Omega-3 Sartani Beta-bloccanti Centro Livelli di variabilità ancora più elevati sono stati evidenziati per il DM2. La percentuale di pazienti in trattamento con statine, che in media era del 22%, oscillava fra il 7% e il 50%, mentre la quota di soggetti trattati con ACE-inibitori, che in media era del 21%, variava fra 7% e il 40%. Livelli meno elevati di variabilità sono stati riscontrati riguardo l’uso di sartani (dal 5% all’11%), di beta-bloccanti (dal 5% all’11%) e di omega-3 (dall’1% al 9%). Statine 24% (7 – 50%) ACE-Inibitori 21% (7 - 40%) Sartani 7.5% (5 - 11%) Beta-blocc. 7.2% (5 - 11%) Omega % (1 – 9%)
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File Dati AMD Software Indicatori AMD Autovalutazione Annali AMD
Gold standard nazionale Qualità dell’assistenza
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Linkage Creazione database nazionali
File Dati AMD Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) Creazione database nazionali Prescrizioni Farmaceutiche Anagrafe Assistiti Monitoraggio continuo della morbilità e del consumo di risorse legati alla malattia diabetica
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Conclusioni - 1 Il diabete ha assunto le dimensioni di un’epidemia mondiale; I nuovi stili di vita hanno portato ad un aumento dei casi di obesità e ad un’insorgenza di diabete sempre più precoce; I costi del diabete sono legati essenzialmente alla gestione delle complicanze, che in Italia coprono il 60% della spesa sanitaria globale; I dati informatizzati e amministrativi sono una risorsa importante per valutare l’epidemiologia clinico-assistenziale del paziente diabetico; Le SDO e i Dati di Prescrizione permettono una ampia “cattura” dei pazienti diabetici; il File Dati è un sistema di archiviazione sistematica dei dati clinici raccolti nella normale pratica clinica; Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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Conclusioni - 2 L’utilizzo del linkage tra queste fonti può rappresentare un valido strumento, complementare agli studi ad hoc, per il monitoraggio continuo della morbilità e del consumo di risorse legati alla malattia diabetica; l’identificazione di punti di forza e limiti dell’assistenza diabetologica italiana per valutazioni programmatiche; la creazione di uno standard nazionale che offra i reali margini di miglioramento da perseguire. La ricerca è volta alla standardizzazione delle modalità di analisi e interpretazione di tali database ai fini di analisi epidemiologico-cliniche. Reggio Emilia, 20 Aprile 2007
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