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DISPOSITIVI PER L’IMMISSIONE DI TESTO

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Presentazione sul tema: "DISPOSITIVI PER L’IMMISSIONE DI TESTO"— Transcript della presentazione:

1 DISPOSITIVI PER L’IMMISSIONE DI TESTO

2 Scopo di questa lezione
Introdurre i principali dispositivi per la immissione di testo (text-entry systems), secondo i tre paradigmi base: digitazione (dalla macchina da scrivere) scrittura a mano libera (dalla penna) dettatura (a voce)

3 Temi Tastiere e tastiere virtuali Scrittura a mano libera
Sistemi di dettatura Prestazioni a confronto

4 Tastiere e tastiere virtuali

5 Tastiere e tastiere virtuali
Tastiere per postazioni fisse: QWERTY, Dvorak e alfabetiche Tastiere ergonomiche Tastiere speciali Tastiere virtuali Tastiere per mobile computing: La tastiera a 12 tasti: lo standard di fatto

6 La tastiera QWERTY Prende il nome dai primi sei tasti alfabetici
E’ lo standard di fatto da decenni Ne esistono varianti nazionali in 4 famiglie: QWERTY (la più numerosa, es.: Italia, USA, UK, Spagna,…) QWERTZ (es.: Germania) AZERTY (es.: Francia) QZERTY (Italia, macchine da scrivere) La disposizione dei tasti alfabetici e numerici è costante all’interno di una famiglia, cambiano punteggiatura, caratteri accentati e speciali

7 La tastiera QWERTY italiana
Nota: Nella tastiera QZERTY italiana, usata nelle macchine da scrivere: - la Z è scambiata con la W - la M si trova a destra della L

8 La tastiera QWERTY (segue)
Ad ogni tasto possono essere associati fino a quattro caratteri, che possono essere selezionati con l’aiuto di tasti “modificatori”: Tasto Shift+Tasto AltGr+Tasto (in USA Alt destro + Tasto) AltGr+Shift+Tasto (in Italia) ò ç @

9 La tastiera QWERTY: storia
Venne inventata da Christopher Sholes nel 1870 circa, per le macchine da scrivere dell’epoca, a martelletti I tasti sono disposti in modo da evitare incastri fra i martelletti Da un brevetto del 1878

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11 Scrittura a tastiera cieca (“touch typing”)
Tecnica di digitazione che non fa uso della vista, inventata nel 1876 per le macchine da scrivere Le tastiere hanno un rilievo in corrispondenza dei tasti F e J (o analoghi) per posizionare correttamente le mani

12 La tastiera Dvorak Inventata da Augusto Dvorak nel 1936, adotta una disposizione “razionale” dei tasti: in funzione della frequenza delle lettere nelle parole inglesi per minimizzare gli spostamenti delle mani e per alternarle il più possibile per privilegiare le dita forti (il 70% delle lettere vengono scritte con gli indici e i medi) e la mano destra (56% delle pressioni) Oggi viene usata in modo molto limitato Lettere più frequenti Lettere abbastanza frequenti Lettere meno frequenti

13 Perché Dvorak ha fallito…
E’ molto, molto, molto difficile sostituire una tecnologia che ha conquistato una larga base di utenti con una nuova tecnologia…. …. anche se quest’ultima è migliore

14 Tastiere: problemi Le tastiere tradizionali impongono posture innaturali, che possono indurre vari disturbi Posizione naturale dei polsi Posizione indotta da una tastiera tradizionale

15 Tastiere ergonomiche: alcuni esempi

16 Tastiere ad accordi Esempio: Ad ogni dito corrisponde un singolo tasto
Ad ogni carattere corrisponde una combinazione di tasti (“accordo”), e non un tasto singolo Velocità considerevole per utenti esperti, ma mercato di nicchia Esempio:

17 Tastiere virtuali soft keyboards (su display) con uso del mouse
con touch-screen [con sistemi di eye-tracking] tastiere a proiezione

18 Esempio: soft keyboard con uso del mouse
Da Windows

19 Una tastiera virtuale ha possibilità di riconfigurazione

20 Esempio: soft keyboard su touch screen

21

22 Esempio: tastiera virtuale a proiezione

23 Video Virtual keyboard http://it.youtube.com/watch?v=bXViWxmSumI
Scrivere con gli occhi

24 Tastiere per mobile computing
Mobilità: piccole dimensioni uso di una sola mano per la digitazione Piccole dimensioni: riduzione della dimensione dei tasti (“miniature Qwerty”), oppure riduzione del numero dei tasti -> necessità di associare ad ogni tasto più caratteri (overloading)

25 Piccole Qwerty: esempi
NB: Non è possibile la scrittura a tastiera cieca (solo digitazione con una o due dita)

26 Lo standard di fatto: tastiera a 12 tasti
Dal telefono fisso (a tastiera) al cellulare: Metodi per l’immissione di testo: multitap – ogni tasto è premuto più volte (lento) predittivi (più veloce, il più noto: T9)

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28 T9 (“Text on 9 keys”) Sistema per l'inserimento facilitato delle parole tramite una tastiera numerica (a 9 tasti) Utilizzando un vocabolario integrato, è in grado di prevedere quale parola l'utente sta scrivendo e propone di completarla, risparmiando la pressione dei tasti corrispondenti alle lettere mancanti L’algoritmo è in grado di apprendere Le prestazioni possono essere lievemente migliori di quelle raggiunte da piccole tastiere qwerty, ma possono anche essere inferiori a multitap (dipende dalle parole usate) E' sviluppato dalla Tegic, ed è stato adottato inizialmente dalla Nokia (dal 1999) le lingue attualmente supportate sono circa 40

29 Esempio BACI Multitap: 22 2 222 444 (problema della segmentazione) T9:
2224 (ma anche: BACH e ABBI)

30 Tastiere virtuali per device mobili
dito Stylus (richiede due mani)

31 Virtual keyboard per Apple i-phone: video

32 Tastiere portatili: esempio

33 Scrittura a mano libera

34 software di riconoscimento
Pen computing superficie sensibile stilo software di riconoscimento

35 Riconoscimento della scrittura (handwriting recognition)
Problema molto complesso; le differenze individuali sono molto grandi Non ci si può aspettare un riconoscimento al 100%, e in ogni caso gli utenti dovranno cercare di scrivere con chiarezza Tassi di riconoscimento del 97% sono accettabili

36 Riconoscimento della scrittura: scelte possibili (I)
Riconoscimento on-line / off-line off-line: analisi effettuata quando il testo è stato scritto; on-line: analisi effettuata in tempo reale durante la scrittura Riconoscimento di corsivo / stampatello lo stampatello è molto più facile da riconoscere lo stampatello è stato standardizzato (ANSI OCR handprinting standard, 1974) Input “boxed” / “free-form” incasellare i singoli caratteri per semplificarne la individuazione, oppure no Riconoscimento di lettere / parole in corsivo è più facile riconoscere intere parole (con l’aiuto di un dizionario) che non le singole lettere necessità di avere dizionari personalizzabili

37 Riconoscimento della scrittura: scelte possibili (II)
Addestramento del riconoscitore ogni utente ha il suo stile personale; il riconoscitore può continuare ad imparare durante l’uso; per questo deve ricevere dei feedback Utilizzo di informazioni di contesto il riconoscimento del contesto può facilitare il riconoscimento di caratteri in una parola e di parole in una frase Permettere di mescolare testo e grafica Set di caratteri ASCII / Unicode Rappresentazione bitmapped / vettoriale Permettere correzioni amodali - correzioni ˝a penna˝ durante la scrittura

38 Il progenitore: Apple Message Pad (˝Newton˝)
Progetto iniziato nel 1990 da John Sculley. Obiettivo׃ ridefinire il personal computing Scenario paradigmatico׃ un architetto prepara uno schizzo, visitando un cantiere (mobilitá) Sul mercato dal 1993 al (vari modelli successivi) schermo inizialmente abbastanza grande (non tascabile), orizzontale o verticale, tastiera opzionale riconosceva maiuscolo e corsivo, sulla base di un dizionario estensibile, con addestramento; schizzi, forme, modeless error correction troppo in anticipo sui tempi, la tecnologia di riconoscimento era immatura e costava troppo: fu un flop Newton MessagePad (1993)

39 Il Tablet PC (dal 2002…) Basato sulla piattaforma software di Microsoft

40 Esempio: Windows Journal

41 Esempio: editing

42 Esempio: riconoscimento

43 Esempio: input alle applicazioni - da tastiera reale - da tastiera virtuale - da handwriting

44 Un uso importante dell’handwriting è nelle annotazioni
(PowerPoint + annotazioni)

45 Interactive whiteboard
“Lavagne” elettroniche condivise, di grandi dimensioni, connesse a un computer, per supportare lavoro di gruppo (brainstorming, classroom) Superficie sensibile + penna + videoproiezione (varie tecnologie)

46 Interactive whiteboard (II)
Per supportare lavoro di gruppo serve del software apposito Es. (ancora dal Parc!): Tivoli (1993), MeetingBoard (1995):

47 MeetingBoard: editing a mano libera

48 MeetingBoard: editing a mano libera

49 Handwriting: un approccio molto più semplice...
Unistrokes (Goldberg & Richardson, PARC, 1993) Ogni simbolo è rappresentato da un singolo tratto di penna Il software lo discrimina facilmente L’utente lo impara facilmente Disaccoppiamento di scrittura e lettura (le posizioni sullo schermo sono differenti) Questo è il testo riconosciut_ qui si scrive un carattere alla volta Goldberg, D. & Richardson, C. (1993) Touch-Typing with a Stylus. In: INTERCHI 1993, Bridges Between Worlds, 1993, April (pp ).

50 x 4 orientamenti x 2 direzioni = 40 possibili variazioni
Unistrokes x 4 orientamenti x 2 direzioni = 40 possibili variazioni 5 segni base:

51 Palm Pilot (1996) Il ˝Personal Digital Assistant˝ (PDA)
utilizza ˝Graffiti˝, una evoluzione di Unistrokes realizzata da Palm Computing comprende molti segni di interpunzione e caratteri speciali il primo “palmare” di grande successo commerciale

52 Un Palm Il testo deve essere scritto qui (a sx lettere a dx cifre)

53

54 . Punctuation shift: per entrare nel “modo punteggiatura”

55 Symbol shift: per entrare nel “modo simbolo”

56 Graffiti 2 Evoluzione di Graffiti
Alcuni caratteri vengono realizzati con due tratti Vedi simulatore in

57 Sistemi di dettatura

58 Riconoscimento del parlato
vocabolario connected speech speaker independence difficile facile

59 Sistemi di dettatura Oggi esistono sistemi commerciali in grado di riconoscere con “ragionevole precisione” parlato connesso, indipendente dal parlante (previo addestramento), con ampio vocabolario (in molte lingue) Es.: Dragon Systems Naturally Speaking, IBM ViaVoice, Lernout&Hauspie Speech Products, ...

60 Sistemi di dettatura: aspetti
Tutte le lingue principali (con possibilità di definizione di dizionari utente) Breve fase di addestramento iniziale, e possibilità di addestramento continuo Vasto set di comandi vocali (amodalità) Alto tasso di errore (errori non predicibili) Correzioni con comandi vocali richiedono tempo

61 (Dragon Naturally Speaking, versione 2001)
Sempre caro mi fu quest'eremo colle, ermo e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte riguardo esclude. il guardo Ma sedendo e mirando, in terminati interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete Dio nel pensiero mi fingo; ove per poco io il corno si sta un'ora. E come il vento cor non si spaura odo stormire fra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce un po' comparando: e mi sovviene l'eterno, vo e le molte stagioni, e la presente visiva, è il suon di lei. Così tra questa e viva immensità s'annega il pensiero mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare con . (Dragon Naturally Speaking, versione 2001)

62 Sistemi di dettatura: conclusioni
Per non “perdere il controllo” è necessario attendere che la frase dettata compaia sullo schermo, e procedere subito ad eventuali correzioni L’interazione diviene spesso “naturalmente” multi-modale (voce + tastiera e mouse) Tranne che per persone particolarmente addestrate, la tastiera si rivela ancora più efficiente della dettatura

63 Prestazioni a confronto

64 Metriche Velocità: wpm (words-per-minute) (1 parola si considera di 5 caratteri) Accuratezza: % di caratteri sbagliati Devono essere misurate entrambe (più velocità, meno accuratezza, e viceversa) velocità accuratezza

65 Prestazioni a confronto
Difficile dare misure “assolute”: le variabil sono molte (tecnologia, abilità, condizioni sperimentali) Tipicamente, in modo qualitativo: 10 20 30 40 50 60 WPM Touch typing Due+ dita Handwriting Dettatura a voce (con correzioni multimodali, utente esperto)

66 Curva di apprendimento
Segue la legge esponenziale della pratica Esempio (per due tipi diversi di soft keyboards): (da MacKenzie & Zhang, 1999)

67 Un confronto di prestazioni fra vari metodi di text-entry
Soukoreff, R. W. & MacKenzie, I. S. (1995). Theoretical upper and lower bounds on typing speed using a stylus and soft keyboard. Behaviour & Information Technology, 14, Soukoreff, R. W. & MacKenzie, I. S. (1995)

68 Graffiti o Virtual Keyboard?
I PDA normalmente forniscono entrambe le moda- lità(es.Palm) Alcuni esperimenti con Graffiti 2 mostrano che: - l’input con Graffiti è più lento di quello con virtual keyboard (es.: 9.2 wpmm vs 13.6 wpm) - gli errori con Graffiti sono più frequenti (es.: 19.3% vs 4.1%) - ma l’uso di Graffiti è preferito dagli utenti, perché più naturale - l’uso di software per il completamento automatico delle parole non aumenta sostanzialmente la velocità nè diminuisce il tasso di errore (8.22 wpm e 18,8% rispettivamente) (CHI 2004) I dati si riferiscono a un esperimento con Graffiti 2, effettuato con un simulatore su desktop e tavoletta grafica: T.Koltringer, T.Grechenig, Comparing the Immediate Usability of Graffiti 2 and Virtual Keyboard, Proceedings CHI 2004, ACM, pagg Altri esperimenti con Graffiti mostrano risultati analoghi (anche se più wpm). L’uso di software per il completamento automatico delle parole non aumenta sostanzailmente la velocità nè diminuisce il tasso di errore (con Graffiti 2, nello stesso lavoro, si ha: 8.22 wpm e 18,8% rispettivamente)

69 Libro di testo: Dove studiare - Cap.2, pagg.53-62
Su questi argomenti, le voci di Wikipedia (anche in italiano) sono in genere aggiornate e affidabili


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