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LA SHEDLER-WESTEN ASSESSMENT PROCEDURE- 200 (SWAP-2OO). Westen D., Shedler J., Lingiardi V. (1998), La valutazione della personalità con la SWAP – 200,

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1 LA SHEDLER-WESTEN ASSESSMENT PROCEDURE- 200 (SWAP-2OO). Westen D., Shedler J., Lingiardi V. (1998), La valutazione della personalità con la SWAP – 200, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2003.

2 La diagnosi descrittiva presenterebbe, secondo Westen, alcuni punti di criticità: etichettamento che può dar luogo a profezie che si autoavverano; difficoltà controtransferali con alcuni pazienti derivanti dal punto precedente; assenza di indicazioni relative alle condizioni di attivazione delle caratteristiche cognitive, emotive e motivazionali; eccessiva comorbilità intra e interassiale; scarsa attendibilità test-retest a sei settimane; mancanza di categorie diagnostiche per disturbi molto frequenti nella clinica. Lattività diagnostica ha anche, però, lindubbio vantaggio di consentire a clinici di diverso orientamento di dialogare fra loro.

3 Altri aspetti problematici dellAsse II che vale la pena ricordare: nella clinica i criteri per fare diagnosi guardano a variabili continue (le dimensioni psicopatologiche lungo le quali vi può essere maggiore o minore gravità); nel DSM vengono trattati come variabili dicotomiche presente/assente; non sono presenti categorie centrali, ovvero tutti i criteri si trovano allo stesso livello, senza che sia possibile pesare la loro importanza diagnostica; non viene considerata lampia gamma di patologia di personalità che non rientra in alcuna delle categorie individuate; in base ad una ricerca risulta che oltre il 60% dei pazienti in trattamento per una patologia di personalità non riceve alcuna diagnosi di Asse II.

4 La proposta di Westen Il processo di diagnosi funzionale ha lobiettivo di rispondere a quattro domande, indagando quattro aree: 1.la prima riguarda larea indagata dalla psicoanalisi classica, ovvero quali siano le paure, i desideri, i valori (motivazioni) di un soggetto, e in quale misura siano consci o inconsci; 2.la seconda riguarda larea indagata dalla psicologia dellIo e indaga le risorse psicologiche, le disposizioni cognitive, affettive e motivazionali del soggetto; 3.la terza riguarda larea indagata dalla teoria delle relazioni oggettuali, dalle teorie relazionali e dalla psicologia del Sé, ovvero la struttura del sé, la rappresentazione di sé e degli altri e la capacità di stabilire relazioni intime; 4.lultima area indaga il livello di maturità dei processi descritti nelle tre aree precedenti, il temperamento e le principali esperienze evolutive e risponde alla domanda come si sviluppano i processi finora descritti?.

5 SWAP Shedler-Westen Assessment Procedure 200è il numero di item, cioè di descrizioni disponibili, da confrontare con le caratteristiche del paziente. Differenze SWAP/DSM: - La SWAP fornisce descrizioni ricche e dettagliate, con riferimenti alla vita mentale e allesperienza interna; - La SWAP permette di concettualizzare caratteristiche e stili di personalità come continuum e non solo come categorie. Questo permette di stimare la gravità dei disturbi.

6 Fonti degli item · Asse I e Asse II del DSM-IV; · resoconti della letteratura scientifica sull'argomento; · esperienza degli autori. Selezione degli item Grazie al feedback continuo con centinaia di clinici (797 psichiatri e psicologi americani selezionati in modo casuale e coinvolti nella ricerca alla base della costruzione dello strumento), ai quali è stata posta la seguente domanda: Lo strumento ti permette di descrivere le cose che ritieni più importanti dal punto di vista psicologico a riguardo dei pazienti di cui intendi valutare la patologia della personalità? Eliminazione e riformulazione progressiva di tutti gli item ridondanti o non discriminanti, sulla base dei risultati di successive analisi statistiche.

7 Ogni descrizione si riferisce ad una caratteristica stabile (presente da almeno 2 anni) del soggetto. Sono state rimosse tutte le possibili espressioni gergali. Ciò permette ai ricercatori e ai clinici di avere a disposizione un vocabolario comune.

8 L'esaminatore è obbligato ad assegnare un numero prefissato di punteggi, secondo il seguente schema: · 8 item devono ricevere 7 punti · 10 item devono ricevere6 punti · 12 item devono ricevere5 punti · 14 item devono ricevere4 punti · 16 item devono ricevere 3 punti · 18 item devono ricevere2 punti · 22 item devono ricevere 1 punto · 100 item devono ricevere0 punti Ciò permette di avere a disposizione una grammatica comune.

9 Le 11 categorie : stile disforico: -evitante -depressivo (nevrotico) di alto funzionamento -con disregolazione emotiva -dipendente-masochista -con esternalizzazione dellostilità antisociale-psicopatico schizoide paranoide ossessivo istrionico narcisistico Vi è poi un ulteriore raggruppamento di item, che descrive la Personalità sana ad alto funzionamento.

10 Il PDM Manuale Diagnostico Psicodinamico PDM Task Force -2006

11 Prima nosografia esplicitamente psicodinamica Affianca alla diagnosi la formulazione del caso Dà per scontata la comorbilità Diagnosi per confronto a tipi ideali Organizzato in tre assi (P, M e S) Presenta due diverse classificazioni: ADULTI BAMBINI E ADOLESCENTI

12 Asse P Valuta lorganizzazione della personalità Segue il modello di Kernberg (articolazione del funzionamento su differenti livelli) La valutazione del livello viene fatta in base a 7 funzioni: 1. Identità 2. Relazioni oggettuali 3. Regolazione degli impulsi e degli affetti 4. Integrazione del Super-io, Ideale dellIo e Io Ideale 5. Esame di realtà 6. Forza dellIo 7. Resilienza Ogni disturbo viene presentato descrivendo: 1. Pattern costituzionali e maturativi 2. Tensione/preoccupazione principale 3. Affetti principali 4. Credenze patogene caratteristiche relative a se stessi e alle altre persone 5. Principali operazioni difensive 6. Sottotipi

13 Asse M Valuta il funzionamento mentale Propone una scala di otto livelli Si basa, per la valutazione su 9 funzioni: 1. Capacità di regolazione, attenzione e apprendimento 2. Capacità di relazione e intimità 3. Qualità dellesperienza interna 4. Esperienza, espressione e comunicazione degli affetti 5. Pattern e capacità difensive 6. Capacità di formare rappresentazioni interne 7. Capacità di differenziazione e integrazione 8. Capacità di auto-osservazione 9. Capacità di costruire o ricorrere a standard e ideali interni

14 Asse S Riprende la classificazione dei disturbi di stato, ma indicando specificatamente lesperienza soggettiva dei sintomi Lesperienza soggettiva comprende: 1. Stati affettivi 2. Pattern cognitivi 3. Stati somatici 4. Pattern relazionali


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