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PubblicatoErsilia Di lorenzo Modificato 10 anni fa
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Psicodinamica dello sviluppo delle relazioni famigliari
Cristina Chiari
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Famiglie in rapporto con le agenzie sociale
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Agenzie sociali come risorse esterne
Per compiti non normativi Per compiti normativi Presenti fin dall’inizio della costituzione della famiglia Possono intervenire per accompagnare le famiglie nei loro percorsi adattivi-evolutivi e per invertire la direzione disfunzionale che i processi famigliari hanno intrapreso
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Classificazione degli interventi
Facilitazione Sostegno Mediazione Controllo Terapia I tipi di prestazioni sono molteplici: sanitarie, assistenziali, pedagogiche, psicologiche… e possono combinarsi fra loro
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Interventi legati alla fisiologia dei processi famigliari
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facilitazione Prestazioni di cui le famiglie possono usufruire durante il superamento di compiti evolutivi legati al ciclo di vita (Eventi normativi) Integrano o amplificano le risorse esistenti all’interno della famiglia Teorie implicite che prevedono l’esistenza di risorse nella famiglia
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sostegno Prestazioni di cui le famiglie possono usufruire nelle transizioni legate al superamento di eventi critici inattesi (Eventi non normativi) Hanno l’obiettivo di compensare la mancanza di risorse nella famiglia Teorie implicite che prevedono l’esistenza di risorse nella famiglia, ma di una mancanza parziale di risorse ad esempio in alcuni ambiti specifici
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mediazione Prestazioni di cui le famiglie possono usufruire nei casi in cui non riescono a gestire autonomamente i conflitti Hanno l’obiettivo di liberare le risorse chela famiglia ha momentaneamente congelate nella dinamica conflittuale, fare emergere le risorse Teorie implicite che prevedono l’esistenza di risorse nella famiglia
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Interventi legati alla patologia dei processi famigliari
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Controllo e tutela Quando una famiglia presenta dei problemi di violenza, abuso, incapacità grave ad assolvere alla funzioni famigliari Obiettivo di limitare la liberà di coloro che perpetrano l’abuso e restituire un contesto di protezione per al vittima. Bloccare il circuito violento e riattivare i processi evolutivi per le persone coinvolte Hanno per presupposto una segnalazione giudiziaria della incapacità delle famiglie
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terapeutici Quando una famiglia presenta un disagio psicologico sia nei bambini sia negli adulti Possono essere individuali, di coppia, famigliari Sono interventi complessi più il disturbo è grave e necessitano di un progetto e di una rete multidisciplinare terapeutica Ricorrono a diversi interventi anche di sostegno, controllo Obiettivo di modificare le dinamiche che sono alla base del disagio e creare e nuove condizioni affinché le famiglie possano generare proprie risorse Hanno per presupposto una incapacità della famiglia di trovare delle risposte evolutive adattive in presenza di un deficit sancito da una diagnosi
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Due tipi di classificazione
Sanitari, pedagogici, psicologici, assistenziali, economici, medici, riabilitativi, procedure in funzione dei bisogni espressi dalle famiglie Dai contenuti Ai processi Sulla base delle transizioni che le famiglie attraversano spostando l’attenzione sul ruolo e la connessione fra famiglie e contesto
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implicazioni Il primo focalizza l’attenzione sulle risposte dei servizi alle famiglie Il secondo pone attenzione al processo psico-sociale implicati nell’attuazione di tali risposte
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Ci si interroga Sul senso che gli interventi hanno e sulla modalità attraverso cui prendono forma dal momento in cui i servizi entrano nella storia e nella vita delle famiglie Caso di “Chiara”
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presupposto Gli interventi si configurano come parte della storia di una famiglia Prendono corpo dall’interazione fra operatori e utenti e sono il processo di un percorso di negoziazione intersoggettivo importante per l’esito dell’intervento stesso in termini di efficacia e conseguenze
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