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APPUNTI DELLA PROF.SSA CINZIA DE STASIO
STORIA (MOD. I – II - III) BIENNIO ANNO SCOLASTICO
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L’EUROPA SCOPRE IL MONDO
LA SCOPERTA DI NUOVI MONDI La scoperta dell’America, l’apertura di una rotta marittima per l’Oriente e la circumnavigazione del mondo. Il rincaro delle merci provenienti dall’Oriente, causato dalla conquista ottomana dei porti bizantini nel Mediterraneo, spinge Portoghesi e Spagnoli a cercare nuove strade per raggiungere le Indie. LA COLONIZZAZIONE DELL’AMERICA Crimini contro l’umanità. Il genocidio della popolazione india. La “tratta degli schiavi”. Un gravissimo atto di intolleranza: la cacciata degli ebrei dalla Spagna.
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LA SCOPERTA DI NUOVI MONDI
Nel Basso Medioevo mercanti arabi portano dall’Oriente nei porti bizantini oro, seta, spezie e colla, che vengono rivenduti ai mercanti veneziani. Nel XV sec. questi porti cadono in mano dei Turchi ottomani e diventa così necessario cercare una nuova Via delle Indie. Geografi e navigatori studiano a questo scopo antichi testi sulla rotondità della Terra. La navigazione può ora contare su un nuovo tipo di nave, la caravella. Il re del Portogallo, Enrico il Navigatore, nel 1415, organizza una spedizione per raggiungere le Indie circumnavigando l’Africa. L’impresa riesce nel 1498 a Vasco da Gama che raggiunge Calicut. La rotta marittima per le Indie è aperta e Lisbona comincia a soppiantare nel commercio Venezia. Trovata la rotta orientale per le Indie, si cerca ora una rotta occidentale ritenuta più breve. Il navigatore genovese Cristoforo Colombo convince i sovrani di Spagna Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia a dargli tre caravelle per raggiungere le Indie attraversando l’Atlantico, trovarvi l’oro e convertire i pagani al cattolicesimo.
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Il 1492 diventa la data di inizio dell’ Età Moderna.
Partito da Palos il 3 agosto 1492, Colombo giunge all’isola, da lui battezzata San Salvador, il 12 ottobre E’ convinto di essere nelle Indie e chiama Indios gli abitanti. Non trova l’oro e non capisce di essere sbarcato in un continente sconosciuto. Nel 1497 gli italiani fratelli Caboto, finanziati dall’Inghilterra, esplorano le coste settentrionali del Nuovo Mondo. Tra il 1499 e il 1502 il fiorentino Amerigo Vespucci esplora, per il Portogallo, il Sud America e scrive un resoconto di tale successo che il continente scoperto da Colombo viene chiamato America. La prova concreta che la Terra è rotonda è data dal viaggio del portoghese Ferdinando Magellano. Partito nel 1519, egli discende lungo la costa dell’America meridionale ed entra nel mare che chiama Oceano Pacifico attraverso lo stretto che porterà il suo nome. Giunge così nelle Filippine dove, in un conflitto tra indigeni, viene ucciso. I compagni proseguono il viaggio e nel 1521 arrivano alle Isole Molucche (vicino alle Filippine) dove incontrano altri portoghesi giunti dalla parte opposta: la circumnavigazione del globo è attuata.
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LA COLONIZZAZIONE DELL’AMERICA
Nel 1494 Spagnoli e Portoghesi si dividono le nuove terre con il Trattato di Tordesillas che traccia una linea ideale di divisione chiamata raya. All’inizio del XVI secolo la Spagna, per prima, invia nel Nuovo Mondo i conquistadores che occupano militarmente il territorio. Portano con sé armi da fuoco, cavalli e cani da guerra. Fernando Cortés riduce in schiavitù i Maya e gli Aztechi, Francisco Pizzarro annienta gli Incas con una delle più tragiche conquiste della storia. Immediatamente dopo i coloni spagnoli che si insediano nelle terre occupate dai conquistadores costringono gli Indios al lavoro forzato nei campi. Stragi e malattie li sterminano in un vero e proprio genocidio. Nel Centro e nel Sud America avviene un crollo demografico.
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I missionari francescani e domenicani che accompagnano i conquistadores hanno dal pontefice il compito di convertire le popolazioni al cristianesimo ma il loro atteggiamento rivela che non riescono ad accettare la diversità. Costringono gli Indios a conversioni forzate, spesso pena la morte sul rogo, e distruggono i loro templi. Bartolomeo de Las Casas, vescovo del Guatemala, esprime orrore per queste violenze fisiche e morali. Diverso l’atteggiamento comprensivo dei gesuiti che riescono a ottenere conversioni sincere. Lo sterminio degli Indios fa mancare in America la forza-lavoro per le piantagioni. I Portoghesi iniziano allora la tratta degli schiavi comprandoli in Africa da mercanti islamici, il commercio di schiavi diventa molto lucroso.
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Re Ferdinando espelle gli ebrei dalla Spagna
Nel 1492 accade in Spagna un evento grave di intolleranza religiosa che avrà conseguenze sociali ed economiche. Il 31 marzo 1492 il re Ferdinando firma il decreto di espulsione degli ebrei dalla Spagna. Termina la convivencia delle tre religioni della Penisola Iberica: cristianesimo, islamismo, ebraismo ebrei sono costretti a fuggire in altri Paesi e la Spagna perde una classe media formata da professionisti, mercanti, artigiani e banchieri preziosa per l’economia. Nasce invece una proficua rete di affari tra l’Europa del Nord e i Paesi mediterranei, dove gli ebrei trovano rifugio. Livorno e Venezia ne accolgono molti in quartieri riservati chiamati ghetti. Per tutto il Cinquecento la Spagna si illude di essere diventata il Paese più ricco d’Europa e sperpera l’oro e l’argento americano nell’acquisto di grano e prodotti di lusso. All’inizio del Seicento l’economia spagnola si avvia al sottosviluppo e i possedimenti in Italia e le colonie americane vengono gravati da tasse insopportabili.
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LE RIFORME RELIGIOSE Tra il XV e il XVI secolo molti umanisti, tra cui Erasmo da Rotterdam, propongono alla Chiesa un cristianesimo purificato fondato sulla lettura della Bibbia, ma non vengono ascoltati. Nel 1517 il monaco tedesco Martin Lutero scatena la crisi attaccando la “vendita delle indulgenze” pubblicando le 95 Tesi contro la Chiesa cattolica romana. Il papa scomunica Lutero. Lutero elabora una nuova dottrina secondo la quale solo la fede può salvare l’uomo mentre a nulla valgono le opere. Traduce la Bibbia in tedesco e organizza il culto luterano con solo due sacramenti, il battesimo e l’eucarestia. Sopprime il clero e affida ogni comunità a un pastore. Abolisce i dogmi e vuole chiese spoglie e molte scuole perché tutti imparino a leggere la Bibbia. I seguaci di Lutero vengono chiamati “protestanti”; in Inghilterra Enrico VIII, in lite con il papa, fonda nel 1534 la Chiesa anglicana (“inglese”)di cui diventa il capo religioso della Chiesa d’Inghilterra. Giovanni Calvino rielabora le idee di Lutero e proclama la predestinazione alla salvezza attraverso la Grazia che si manifesta anche nei fatti concreti della vita quotidiana. Calvino esalta l’attività di mercanti e banchieri e crea a Ginevra una Chiesa protestante molto organizzata e i suoi seguaci assumono il nome di ugonotti in Francia e puritani in Inghilterra. Tutti si impegnano nella lotta all’analfabetismo.
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La Chiesa reagisce con la Riforma cattolica o Controriforma
La Chiesa cattolica reagisce ripristinando il Tribunale dell’Inquisizione, istituendo l’Indice dei “libri proibiti” e riunendo il Concilio di Trento. Esso ridefinisce i dogmi, restaura la disciplina ecclesiastica, proclama che l’uomo non è predestinato e si guadagna la salvezza attraverso una serie di opere e seguendo l’insegnamento della Chiesa. Nel 1540 lo spagnolo Ignazio di Loyola fonda la Compagnia di Gesù, che fu organizzata come un vero e proprio “esercito di Cristo” e si mise al servizio del papa per combattere la Riforma in Europa; per diffondere il cattolicesimo, i gesuiti, intrapresero le missioni in luoghi lontani, convertendo gli abitanti dell’India, della Cina, del Giappone e del Brasile. L’intolleranza religiosa scatena sanguinose Guerre di religione: In Francia la lotta dura dal 1562 al 1598, culmina nella strage di San Bartolomeo e si placa con l’Editto di Nantes( Enrico IV proclama il cattolicesimo religione di Stato, ma permette agli ugonotti di praticare liberamente la propria fede in alcune decine di città). In Inghilterra i protestanti vengono espulsi o mandati a morte (dalla figlia di Enrico VIII Maria”la Cattolica” chiamata anche “la Sanguinaria”). In Boemia e in Germania dal 1618 al 1648 si svolge la Guerra dei Trent’anni condotta da milizie mercenarie che fanno di questi due Paesi terra bruciata.
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La periodizzazione: Il XVII secolo
Il Seicento è il secolo in cui vengono risolti alcuni dei grandi problemi aperti nel secolo precedente: L’estensione dei traffici che diventano mondiali e che cominciano a delineare il primato dell’Europa e in particolare dell’Inghilterra su tutto il pianeta; La fine delle guerre di religione con l’imposizione in ciascuno Stato di un’unica religione nazionale; Il definitivo rafforzamento delle monarchie con la creazione di due opposti modelli: lo Stato Assoluto e lo Stato Parlamentare.
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I nodi concettuali Lo Stato Assoluto Le monarchie europee, stabilita nei loro domìni l’unità religiosa, compiono gli ultimi passi verso il loro rafforzamento e molte si orientano verso un modello di monarchia assoluta. La Francia vince lo strapotere della nobiltà e Luigi XIV fonda il “modello perfetto” di Stato assoluto. Lo imitano la Spagna e la Russia; quest’ultima avvia un vasto processo di modernizzazione. Lo Stato Parlamentare Dal Medioevo in poi, in Inghilterra il potere del re è controllato dal Parlamento. Al rispetto verso il Parlamento di Elisabetta I Tudor, fa riscontro il disprezzo di Carlo I Stuart. Dopo una guerra civile, gli Inglesi compiono la “Gloriosa Rivoluzione” che rifonda su basi moderne lo Stato parlamentare. La Civiltà Europea nel Seicento Nuovi consumi, dovuti ai prodotti americani e orientali, e una grande rivoluzione scientifica caratterizzano questo secolo cruciale.
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Lo Stato assoluto Nel Seicento l’Europa protestante è nordica mentre l’Europa cattolica è per lo più mediterranea. Tutti i principi tendono al ristabilimento dell’unità religiosa nel proprio Stato e perciò impongono all’intero popolo la propria scelta in materia di religione. La Francia è la prima ad avere una monarchia assoluta. La svolta ha inizio nel 1624 quando il re Luigi XIII nomina primo ministro il cardinale Richelieu. Entrambi lottano per l’affermazione dell’autorità regia sia contro gli ugonotti sia contro la nobiltà. Nel 1643 sale al trono ancora bambino Luigi XIV e la regina lo affida al cardinale Mazzarino, successore di Richelieu. Mazzarino prosegue la politica autoritaria del predecessore ma si concentra su di lui il malcontento di tutte le forze del regno attraverso la Fronda capeggiata dai Grandi di Francia. Il movimento fallisce e, alla morte di Mazzarino nel 1661, Luigi XIV, il Re Sole, inizia la creazione dello Stato assoluto. Nomina quattro Consigli e altrettanti ministri, toglie tutti i poteri politici alla nobiltà in cambio di incarichi onorifici compensati con ricche pensioni e la induce a risiedere a corte nel fastoso palazzo di Versailles. Perseguita gli ugonotti e cessa di convocare gli Stati generali.
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Luigi XIV organizza anche un esercito permanente e una marina addestrata all’attacco corsaro a favore delle casse del re. La sua fortuna militare declina quando le grandi nazioni europee si coalizzano contro di lui nella Guerra di successione al trono di Spagna, che si conclude nel 1713. Saliti sul trono di Spagna nel 1738, i Borbone si riprendono in Italia i Regni di Napoli e Sicilia e si installano nella Pianura padana. I duchi di Savoia ottengono il Monferrato, e, come sovrani, la Sardegna. IN Russia lo Stato assoluto è fondato da Pietro I, il Grande, che regna dal 1682 al Lo zar modernizza il Paese abbattendo la società feudale, ridimensionando il potere della Chiesa ortodossa e creando una borghesia attiva. Per avere uno sbocco sul mare costruisce sul Baltico la città di San Pietroburgo; finanzia i lavori sequestrando i beni della Chiesa ortodossa. Crea una schiera di funzionari stipendiati, organizza un esercito e una flotta. Trascura invece l’agricoltura che resta in mano a nobili latifondisti e mantiene la servitù della gleba.
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