Scaricare la presentazione
1
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
A.A. 2006/2007
2
CHE COS’E’ L’ECONOMIA E’ una scienza sociale
3
GESTIONE E GOVERNO DELL’IMPRESA
MACROECONOMIA INVESTIMENTI RISPARMIO PREZZI REDDITO PRO-CAPITE LE FORME DI MERCATO Es.MODELLO CONCORRENZA PERFETTA MICROECONOMIA ECONOMIA AZIENDALE ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE GESTIONE E GOVERNO DELL’IMPRESA
4
I cambiamenti Sociali Politici Economici Tecnologici
5
Economia internazionale e globale La sfida dei nuovi Paesi emergenti
La globalizzazione Economia internazionale e globale La sfida dei nuovi Paesi emergenti
6
CHE COS’E’ L’ECONOMIA AZIENDALE, QUALE CAMPO DI STUDI?
7
LA GESTIONE D’IMPRESA EFFICACE ED EFFICIENTE DELL’IMPRESA
IL TESTO “LA GESTIONE D’IMPRESA” PRESENTA L’INSIEME DI TEORIE DI PARTICOLARE RILEVANZA PER LA COMPRENSIONE DEL FUNZIONAMENTO EFFETTIVO DELLE IMPRESE E L’APPRENDIMENTO DI UNA SERIE DI STRUMENTI NECESSARI PER UNA GESTIONE EFFICACE ED EFFICIENTE DELL’IMPRESA
8
Glossario: Un sistema è efficiente se ottiene il max risultato con il minimo dispendio di risorse: OUT PUT/IN PUT prodotto/costo unitario di produzione Un sistema è efficace se consegue i suoi obiettivi prefissati: es. ottenere un dato volume di produzione
9
Il concetto di IMPRESA L’impresa è un sistema costituito da un insieme di risorse e di attori legati tra loro da relazioni orientate alla realizzazione di determinati obiettivi CREAZIONE DEL VALORE
10
Ruolo dell’impresa Organizzazione socio-economica per alimentare lo sviluppo economico ed il benessere di una collettività Sviluppo sostenibile e Qualità della vita
11
Relazioni impresa/ambiente
Ambiente interno Ambiente esterno Organizzazione interna Dell’impresa Macro e Micro ambiente
12
Ambiente interno ORGANIZZAZIONE
13
Ambiente interno Insieme delle persone che svolgono attività specializzate e coordinate per il conseguimento degli obiettivi del sistema impresa
14
L’IMPRESA E’ UN SISTEMA SOCIO- ECONOMICO E TECNICO - APERTO
IMPRESA / AZIENDA L’IMPRESA E’ UN SISTEMA SOCIO- ECONOMICO E TECNICO - APERTO
15
SISTEMA SOCIALE /ECONOMICO / TECNICO APERTO RELAZIONI
COMPLESSO INTERDIPENDENTE DI PARTI RISPETTO AD UN OBIETTIVO COMUNE: CREAZIONE VALORE SOCIALE /ECONOMICO / TECNICO ORGANIZZAZIONE DI PERSONE E BENI RIVOLTA A PRODURRE E VENDERE PRODOTTI E SERVIZI PER IL MERCATO APERTO RELAZIONI LEGAME FUNZIONALE CON L’AMBIENTE ESTERNO
16
Attività: le FUNZIONI Cioè le persone con le loro competenze
svolgono attività specializzate e coordinate: MKTG/ R&S/ PRODUZIONE/ FINANZA
17
SISTEMA POLITICO-ISTITUZIONALE
MERCATO DI PRODUZIONE MERCATO DEL LAVORO AMBIENTE TRANSAZIONALE MERCATO FINAN-ZIARIO SISTEMA SOCIO-DEMOGRAFICO IMPRESA SISTEMA TECNOLOGICO E CULTURALE AMBIENTE COMPETITIVO IMPRESE CONCORRENTI CLIENTI SERVITI SISTEMA ECONOMICO
18
Ambiente esterno: macroambiente
19
Ambiente esterno: microambiente SETTORE
20
-Politico istituzionale
Ambiente esterno Ambiente generale: macroambiente -Socio-demografico -Economico -Politico istituzionale -Tecnologico e Socio-culturale
21
AMBIENTE GENERALE 1 IL CONTESTO GENERALE ALL’INTERNO DEL QUALE L’IMPRESA E’ CHIAMATA A SVOLGERE LE SUE FUNZIONI PRODURRE E VENDERE PRODOTTI E SERVIZI PER SODDISFARE I BISOGNI DEL MERCATO MEGLIO E PRIMA DEI CONCORRENTI
22
VINCOLI / OPPORTUNITA’
AMBIENTE GENERALE 2 E’ DEFINITO DA UNA SERIE DI CONDIZIONI POLITICHE, LEGISLATIVE, SOCIALI, CULTURALI ED ECONOMICHE CHE DETERMINANO UN SISTEMA DI VINCOLI / OPPORTUNITA’
23
Natura dell’ambiente Complessità molteplicità di componenti
varie e variabili tra loro interdipendenti
24
Come l’impresa governa la complessità?
DEVE CONOSCERE L’AMBIENTE GENERALE E L’AMBIENTE SPECIFICO DI RIFERIMENTO PER POTER SCEGLIERE LE COMBINAZIONI PRODOTTO /MERCATO SETTORE o A.S.A. (Area Strategica d’Affari)
25
CIO’ RISPONDE ALLA DOMANDA :
L’IMPRESA IN QUALE SETTORE VUOLE OPERARE PER AVERE SUCCESSO? DATE LE SUE RISORSE DISPONIBILI (FINANZIARIE, TECNOLOGICHE, ORGANIZZATIVE E MANAGERIALI) L’IMPRESA DEVE COSTANTEMENTE PRENDERE DECISIONI STRATEGICHE PER DEFINIRE : SCELTA DEI MERCATI SCELTA DEL POSIZIONAMENTO COMPETTITIVO
26
PER LA DEFINIZIONE DELLA:
IMPORTANZA DELLO STUDIO DELLE COMPONENTI O VARIABILI AMBIENTALI E DELLE LORO RELAZIONI PER LA DEFINIZIONE DELLA: STRATEGIA
27
3. Gerarchia delle strategie dell’impresa
STRATEGIA COMPLESSIVA (strategia d’impresa) STRATEGIE COMPETITIVE (strategie di business unit) Business unit A Business unit B Business unit C STRATEGIE FUNZIONALI MARKETING PRODUZIONE MARKETING FINANZA PRODUZIONE FINANZA PRODUZIONE MARKETING FINANZA
28
3. Gerarchia delle strategie dell’impresa
STRATEGIA COMPLESSIVA (strategia d’impresa) ROI= Ro/CI STRATEGIE COMPETITIVE (strategie di business unit) DIFFERENZIAZIONE Business unit A Business unit B Business unit C STRATEGIE FUNZIONALI PRODUZIONE FATTURATO, Q.M. RISORSE FINANZIARIE MARKETING PRODUZIONE MARKETING FINANZA PRODUZIONE FINANZA PRODUZIONE MARKETING FINANZA
29
La strategia È una guida (decidere come decidere) che orienta
in modo coerente ed unitario il comportamento organizzativo dell’impresa per ottenere risultati di eccellenza mediante la ricerca dei vantaggi competitivi.
30
La strategia di Business
SETTORIALE OBIETTIVI E VALORI RISORSE E COMPETENZE STRUTTURE E SISTEMI ORGANIZZATIVI IMPRESA AMBIENTE AMBIENTE SETTORIALE CONCORRENTI CLIENTI FORNITORI STRATEGIA Da R.Grant, L’analisi per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna, 1998,pag.25.
31
Compito della Strategia di Business
“E’ QUELLO DI DETERMINARE COME L’IMPRESA DOVRA’ IMPIEGARE LE RISORSE ALL’INTERNO DEL PROPRIO AMBIENTE DI RIFERIMENTO PER SODDISFARE I PROPRI OBIETTIVI DI LUNGO TERMINE E COME DOVRA’ ORGANIZZARSI PER REALIZZARE TALE STRATEGIA” GRANT
32
SISTEMA POLITICO-ISTITUZIONALE
MERCATO DI PRODUZIONE FATTORI PRODUTTIVI. MERCATO DEL LAVORO AMBIENTE TRANSAZIONALE MERCATO FINAN-ZIARIO SISTEMA SOCIO-DEMOGRAFICO IMPRESA SISTEMA TECNOLOGICO E CULTURALE AMBIENTE COMPETITIVO MERCATI IMPRESE CONCORRENTI CLIENTI SERVITI SISTEMA ECONOMICO
33
VARIABILI DEMOGRAFICHE
DIMENSIONE E TASSO SVILUPPO POPOLAZIONE DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DISTRIBUZIONE PER FASCE D’ETA’ STRUTTURA FAMILIARE E TASSO OCCUPAZIONE LIVELLO DI ISTRUZIONE
34
quali /quantitativa dei Mercati di riferimento
Dati della popolazione Mercati Chi, quanti sono i consumatori che cosa, perché, dove comprano Struttura della popolazione: Chi sono e Quanti sono dimensione quali /quantitativa dei Mercati di riferimento dell’impresa
35
AMBIENTE SOCIO DEMOGRAFICO
CONSIDERA LA STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE, LE RELAZIONI FRA GLI INDIVIDUI E I GRUPPI CHE LA COMPONGONO
36
AMBIENTE ECONOMICO MACROVARIABILI
IL SISTEMA GENERALE DELL’ECONOMIA REGOLA LA VITA DI UNA COLLETTIVITA’. RAPPRESENTA IL COMPLESSO DI MACROVARIABILI (PRODUZIONE AGRICOLA , INDUSTRIALE, SISTEMA DEI PREZZI, IL SISTEMA DEL CREDITO, DEGLI INVESTIMENTI ECC..) SI DIFFERENZA SOTTO MOLTEPLICI PROFILI AD ES.: SE SI CONSIDERA IL MECCANISMO DI REGOLAZIONE DELLA VITA ECONOMICA E LA PROPRIETA’ DEI MEZZI DI PRODUZIONE. ECONOMIE DI MERCATO ECONOMIE DI PIANO ECONOMIE DI MERCATO ECONOMIE DI PIANO
37
AMBIENTE ECONOMICO DISTRIBUZIONE DEL REDDITO CAMBIAMENTI NEL POTERE
D’ACQUISTO CAMBIAMENTI NEI MODELLI DI CONSUMO DINAMICA DEGLI INVESTIMENTI TASSO DI INFLAZIONE TASSO DI CAMBIO PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI
38
DISPONIBILITA’ RISORSE NATURALI (CONSUMATORI ECO- CONSAPEVOLI)
AMBIENTE NATURALE DISPONIBILITA’ RISORSE NATURALI ENERGIE ALTERNATIVE CLIMA ATTEGGIAMENTO VERSO L’ECOLOGIA (CONSUMATORI ECO- CONSAPEVOLI)
39
AMBIENTE POLITICO ISTITUZIONALE
REGOLAZIONE DELLA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE REGOLAZIONE DEI PREZZI DISCIPLINA DEL LAVORO DISCIPLINA DELLA CONCORRENZA PROTEZIONE DEL CONSUMATORE / ASSOCIAZIONISMO DI DIFESA TUTELA DELL’ INTERESSE PUBBLICO: COSTI SOCIALI ED ESTERNALITA’ NEGATIVE NORME ETICHE E CODICI DEONTOLOGICI
40
AMBIENTE POLITICO ISTITUZIONALE
E’ DEFINITO DALLA FORMA DI GOVERNO E DALL’ORDINAMENTO LEGISLATIVO PREVALENTI NEL TERRITORIO CONSIDERATO: Es. UNIONE EUROPEA ITALIA REGIONE( PROVINCIE E COMUNI)
41
AMBIENTE SOCIO -CULTURALE
CAMBIAMENTO DELLA FAMIGLIA: COMPOSIZIONE CAMBIAMENTO DEI RUOLI CONDIZIONE PROFESSIONALE DELLA DONNA MAGGIORE INDIPENDENZA E RESPONSABILITA’ DEI GIOVANI NEGLI ACQUISTI EVOLUZIONE DEI VALORI CULTURALI INDIVIDUALISMO VS/ INTEGRAZIONE/PARTECIPAZIONE ATTEGGIAMENTO VS/ PRODOTTI NAZIONALI OD ESTERI
42
CULTURA COME INSIEME DI ELEMENTI: TRADIZIONI, COSTUMI, ECC.,
AMBIENTE CULTURALE E TECNOLOGICO CULTURA COME INSIEME DI ELEMENTI: TRADIZIONI, COSTUMI, ECC., CHE INFLUENZA IL SISTEMA DI VALORI DEL SINGOLO E DELLA SOCIETA’ NEL SUO COMPLESSO LA CULTURA RIPERQUOTE I SUOI EFFETTI ANCHE SULL’AVANZAMENTO DELLE CONOSCENZE E SUL MIGLIORE USO DELLE RISORSE DISPONIBILI: Es. INTERNET
43
AMBIENTE TECNOLOGICO FORTE ACCELERAZIONE DEL RITMO DI INNOVAZIONE
TECNOLOGICA TASSO DI CRESCITA INVESTIMENTI IN R&S DIFFUSIONE DI TECNOLOGIE TRASVERSALI MICROELETTRONICA INTERNET GLOBALIZZAZIONE
44
SCIENZA E TECNOLOGIA RAPPRESENTANO UN PRODOTTO DELLA CULTURA
IL PROGRESSO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO SI RIFLETTE DIRETTAMENTE SUL SISTEMA IMPRESA: SI MODIFICANO IL MODO E L’ORGANIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI.
45
Studio evolutivo delle imprese
Approccio per PARADIGMI TECNOLOGICI/ORGANIZZATIVI
46
NUOVA ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO SAPERE TECNOLOGICO NUOVE TECNOLOGIE NUOVE IMPRESE NUOVI PRODOTTI
47
MECCANIZZAZIONE PUNTUALE PRODUZIONE DI MASSA AUTOMAZIONE FLESSIBILE
I 3 PARADIGMI MECCANIZZAZIONE PUNTUALE PRODUZIONE DI MASSA AUTOMAZIONE FLESSIBILE
48
QUALITA’ DELLA SCIENZA, EMERGONO: DIVERSI TIPI DI MACCHINE
IN OGNI FASE STORICA DELL’INDUSTRIALIZZAZIONE, IN CORRISPONDENZA DI UNA CERTA QUALITA’ DELLA SCIENZA, EMERGONO: DIVERSI TIPI DI MACCHINE (SISTEMI DI PRODUZIONE ); NUOVE FORME D’IMPRESA E DI ORGANIZZAZIONE SOCIALE; QUALITA’ SPECIFICHE DEL MANAGEMENT INDUSTRIALE; CAMBIAMENTI NELLE RISORSE E NEI BISOGNI.
49
LE FORME ORGANIZZATIVE
LE SPECIFICAZIONI DELLA TECNOLOGIA CREANO UN POTENZIALE CHE INNESCA UNA MACRO EVOLUZIONE A LIVELLO DI IMPRESE. LE FORME ORGANIZZATIVE E DI MANAGEMENT SI EVOLVONO PER UTILIZZARE A PIENO GLI SPAZI TECNOLOGICI PRATICABILI. SULLA BASE DELLA TECNOLOGIA VIENE INSOMMA COSTRUITO UN EDIFICIO ORGANIZZATIVO.
50
GRANDI VOLUMI DI PRODUZIONE.
FASE I IMPIANTI ISOLATI FASE II ANNI ’20 – ’60 IL MODO DI PRODUZIONE INDUSTRIALE SI GENERALIZZA A TUTTO IL SISTEMA ECONOMICO LA PRODUZIONE DI MASSA QUALE MODELLO DI PRODUZIONE DOMINANTE CON CARATTERISTICHE PROPRIE: STANDARDIZZAZIONE GRANDI VOLUMI DI PRODUZIONE.
51
FASE III A PARTIRE DAGLI ANNI ’70 PRODUZIONE AUTOMATIZZATA CON
TECNOLOGIE FLESSIBILI NUOVE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE (I.C.T.) (AUTOMAZIONE – INFORMATICA – TELEMATICA) RENDONO POSSIBILI LA MECCANIZZAZIONE DEL PROCESSAMENTO DELL’INFORMAZIONE TRAMITE I COMPUTERS E RETE
52
In Sintesi: Taylorismo Fordismo Postfordismo
Da B.DI BERNARDO-E.RULLANI, Management e le macchine, Teoria evolutiva dell’impresa,
53
La mutazione genetica dell’IT
Tecnologie dell’informazione funzioni di elaborazione Tecnologie della comunicazione funzioni di trasferimento dell’informazione RETI TELEMATICHE indifferenza geografica accessibilità di dati proprietari dialoghi a geometria variabile memoria della conoscenza
54
Le nuove tecnologie
55
Catena del valore e supply chain management
Filiera Fasi tecnico-produttive Che compongono il ciclo Produttivo( dalla materia Prima al prodotto finito) (Concetto tecnologico) Catena del valore Analisi delle fasi produttive Come anelli distinti nella produzione del valore. (Concetto economico) Supply Chain Management Ottimizzazione e sincronizzazione dei flussi e relazioni tra gli attori della catena del valore attraverso Le tecnologie di rete
56
ICT e impresa Tre prospettive per valutare l’impatto delle tecnologie
sull’organizzazione e la gestione d’impresa: • Sistemi informativi aziendali: dispositivo di risoluzione dei problemi (elaborazione dati, reportistica aziendale, sistemi a supporto delle decisioni) • Lavoro cooperativo supportato dal computer: tecnologie a supporto della collaborazione (groupware) • Il Web e la multimedialità: la rete come nuovo canale di comunicazione interattivo (one-to-one, narrowcasting, many to- many )
57
QUALI RELAZIONI INSTAURARE CON L’AMBIENTE,
IN PARTICOLARE CON L’AMBIENTE COMPETITIVO? CIO’ IMPLICA LA SCELTA DEL COMPORTAMENTO STRATEGICO DOPO AVER INDIVIDUATO DALL’ANALISI ESTERNA : MINACCE/ OPPORTUNITA’ DALL’ANALISI INTERNA: PUNTI DI FORZA/ PUNTI DI DEBOLEZZA
58
ANALISI: S.W.O.T. (Strenghts, Weacknesses,Opportunities,Threats)
OPPORTUNITA’ MINACCE PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
59
3. Gerarchia delle strategie dell’impresa
STRATEGIA COMPLESSIVA (strategia d’impresa) STRATEGIE COMPETITIVE (strategie di business unit) Business unit A Business unit B Business unit C STRATEGIE FUNZIONALI MARKETING PRODUZIONE MARKETING FINANZA PRODUZIONE FINANZA PRODUZIONE MARKETING FINANZA
60
I livelli delle decisioni strategiche
Direzione generale Acquisti Produz . Comm .le Divisione A Divisione B Divisione C Strategie di corporate Dove competere? (attrattività del settore) Strategie di business Come competere? (unicità competitive) Politiche funzionali Come realizzare le strategie?
61
I livelli delle decisioni strategiche: il caso Parmalat
Latte base UHT intero p.scremato scremato Latte aromatizzato Latte speciale... Yogurt Panna Condimenti Aromi Bevande Succhi Biscotti Merende Pasticceria
62
I livelli delle decisioni strategiche: il caso Parmalat
Latte base UHT intero p.scremato scremato Latte aromatizzato Latte speciale... Yogurt Biscotti Merende Pasticceria Livello corporate Bevande Succhi
63
I livelli delle decisioni strategiche: il caso Parmalat
Latte base UHT intero p.scremato scremato Latte aromatizzato Latte speciale... Yogurt Bevande Succhi Biscotti Merende Pasticceria Livello Brand
64
I livelli delle decisioni strategiche: il caso Parmalat
Latte base UHT intero p.scremato scremato Latte aromatizzato Latte speciale... Yogurt Biscotti Merende Pasticceria Bevande Succhi Livello prodotto
65
I livelli delle decisioni strategiche: il caso Parmalat
Latte base UHT intero p.scremato scremato Latte aromatizzato Latte speciale... Yogurt Panna Condimenti Aromi Biscotti Merende Pasticceria Bevande Succhi Livello “Business”
66
- PER LE RISORSE CHE ATTINGE DALL’AMBIENTE
UN’IMPRESA - PER LE RISORSE CHE ATTINGE DALL’AMBIENTE PER L’IMPATTO CHE PUO’ ESERCITARE SUL CLIMA SOCIALE DELLA COMUNITA ’ DEVE ESSERE CONSIDERATA COME UN SISTEMA ECONOMICO SOCIALE AL QUALE PRENDE PARTE UNA PLURALITA’ DI ATTORI CHE DEVE ESSERE GUIDATO IN FUNZIONE DI UN GIUSTO EQUILIBRIO TRA OBIETTIVI ECONOMICI E RESPONSABILITA’ SOCIALI PER LA SOPRAVVIVENZA E SVILUPPO A LUNGO TERMINE
67
PRESTIGIO VALORI ECONOMICI POTERE PROFITTO VALORI ETICI ECONO- MICHE F
ETICHE BREVE LUNGO TEMPO
68
Analisi dell’equazione aziendale del profitto in rapporto ai gruppi sociali
RICAVI (consumatori: concorrenti) COSTI Profitto Costi di lavoro Lavoratori Costi di approvvigionamento Fornitori Costi di finanziamento Finanziatori Costi di distribuzione Distributori Onero fiscali Pubblica Amministrazione Costi di organizzazione Costi di R & S Proprietari
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.