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Cenni storici Eleonora Bilotta.

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Presentazione sul tema: "Cenni storici Eleonora Bilotta."— Transcript della presentazione:

1 Cenni storici Eleonora Bilotta

2 Lo strutturalismo Il riconoscimento della psicologia come scienza viene fatto coincidere con la fondazione del primo laboratorio di psicologia sperimentale ad opera di Wundt a Lipsia nel 1879. In questo laboratorio si studiò come gli stimoli dell’ambiente esterno venissero trasmessi al cervello e divenissero percezioni complesse.

3 Oggetto di studio della Psicologia secondo lo strutturalismo
Per Wundt l’oggetto di studio era l’esperienza immediata (e non l’esperienza mediata della fisica e delle altre scienze naturali), cioè così come si presenta alla coscienza del soggetto, in modo diretto e fenomenico.

4 L’attività mentale Per Wundt, l’essenza di tutti gli aggiustamenti dell’organismo era un processo psicofisico, una risposta organica mediata sia dal versante psicofisico che dal versante psicologico. Egli fu il primo a stabilire il concetto di eventi mentali in relazione a stimoli e reazioni oggettivamente riconoscibili e misurabili. Wundt percepiva la psicologia come parte di una elaborata filosofia dove la mente è vista come una attività, non una sostanza. L’attività mentale di base fu chiamata “appercezione”.

5 L’introspezione La psicologia fisiologica era interessata ai processi di eccitazione dalla stimolazione degli organi di senso che, attraverso i neuroni sensoriali, arriva fino alle più basse e più alte aree cerebrali. Da questi centri ritorna poi ai muscoli. In parallelo con tali processi gli eventi della vita mentale possono essere conosciuti attraverso l’introspezione.

6 La teoria tridimensionale delle emozioni
L’introspezione divenne per Wundt lo strumento primario della psicologia sperimentale. Nel libro di Wundt Physiological Psychology (1893) fu pubblicata la “teoria tridimensionale delle emozioni”. Le emozioni furono classificate come piacevoli o spiacevoli, tese o rilassate, eccitate o depresse Una data emozione può essere allo stesso tempo una combinazione di una di ciascuna delle categorie sopra citate.

7 Gli stati soggettivi di coscienza
Gli stati soggettivi, o stati di coscienza, furono trasportati in laboratorio ed analizzati con la tecnica dell’introspezione. In laboratorio, il soggetto veniva addestrato all’introspezione, poi gli veniva presentato uno stimolo controllabile e misurabile e il soggetto doveva descrivere con esattezza e ricchezza di particolari tutto ciò che provava (sensazioni, immagini, stati mentali).

8 La classificazione delle sensazioni
Le sensazioni venivano classificate e ordinate in base a modalità distinte (visiva, uditiva, cinestetica, olfattiva e gustativa) e a dimensioni specifiche (durata, estensione, intensità, ecc.). Il soggetto, a contatto con la stimolazione, poteva provare delle emozioni e/o sentimenti classificati in base alle seguenti variabili: tensione-distensione, eccitamento-acquietamento, piacere-dolore. I vari elementi, combinati fra loro, formavano stati di coscienza complessi.

9 Lo studio della coscienza
Seguendo il metodo di Wundt sarebbe stato possibile studiare scientificamente la coscienza ed il pensiero normale, al di là dei dati fisiologici che non consentono una comprensione esauriente dei meccanismi delle connessioni e delle strutturazioni del pensiero. Tale impostazione però si rivelò ben presto insufficiente, in quanto anche gli stessi allievi di Wundt avanzarono dei dubbi sulla validità metodologica dell’introspezione: molto spesso, infatti, non si trovavano d’accordo nell’interpretazione da dare ai loro stati soggettivi.

10 Wundt ed i suoi allievi

11 Titchener Lo strutturalismo nasce in Europa e tramite Titchener viene fatto conoscere negli USA. Titchener

12 Il funzionalismo

13 Il funzionalismo Nacque negli USA ad opera di William James e John Dewey sulla scia della teoria evoluzionistica di Darwin. Sosteneva che il comportamento umano doveva essere considerato come un processo di adattamento dell’organismo all’ambiente. Il funzionalismo nasce in America e viene importato in Europa da Claparede.

14 Il comportamentismo

15 Il comportamentismo Nel 1913 Watson afferma che la psicologia deve concentrarsi su un oggetto di studio che possa essere osservato da tutti gli studiosi. La mente è una scatola nera (black box) all’interno della quale non sappiamo e non possiamo osservare cosa accade.

16 Il comportamentismo L’unica variabile di studio deve essere il comportamento manifesto. L’organismo viene visto come una stazione intermedia tra gli stimoli in entrata e le risposte in uscita. Il comportamentismo è stato anche definito “psicologia stimolo-risposta”.

17 Pavlov Il fisiologo russo Pavlov (1927) si interessò dei riflessi condizionati. Inizialmente Pavlov svolse delle indagini sulla circolazione e sul cuore, poi si dedicò alla fisiologia della digestione. La sua opera principale sui riflessi condizionati fu iniziata nel 1899 ed intitolata “Osservazioni sulla secrezione salivare”. n quest'opera i riflessi furono chiamati “secrezioni psichiche” con lo scopo di distinguerle dalle reazioni fisiologiche non apprese.

18

19 La ricerca di Pavlov Pavlov (1927) scoprì che, suonando un campanello mentre si mostrava del cibo ad un cane affamato, e ripetendo questa serie di eventi varie volte, si portava il cane a salivare al solo suono del campanello.

20 La ricerca di Pavlov Mentre la salivazione alla vista del cibo poteva essere considerata una risposta naturale (o non condizionata), la salivazione al suono del campanello doveva essere acquisita come risposta condizionata.

21 Fasi del condizionamento
Prima del condizionamento SC (suono)  Nessuna risposta SI (cibo)  RI (salivazione) Durante il condizionamento SC (suono) seguito da SI (cibo)  RI (salivazione) Dopo il condizionamento SC (suono)  RC (salivazione)

22 Pavlov Il maggior contributo di Pavlov è:
La determinazione dei parametri essenziali, del necessario bagaglio teorico sperimentale e della necessaria terminologia per innumerevoli esperimenti successivi condotti da altri.

23 Il riflesso condizionato
Partendo dal fatto che esistono due processi nervosi, che attraverso le loro interazioni offrono le basi per il funzionamento degli emisferi cerebrali: l’eccitamento; l’inibizione. Pavlov ha differenziato quattro tipi di sistemi nervosi genotipici basati proprio sulla forza dei processi eccitatori ed inibitori. Per cui si avranno i temperamenti sanguigni, flemmatici, collerici e melanconici.

24 Le nevrosi sperimentali indotte
Le prime scoperte di Pavlov sulle “nevrosi sperimentali” furono occasionali. Infatti, un cane era stato addestrato a salivare di fronte ad un cerchio e a non farlo di fronte ad una ellissi allungata. Dopo una serie di prove il raggio dell'ellissi veniva accorciato così che era sempre più difficile distinguerla dal cerchio. Quando la discriminazione risultò eccessivamente difficile, il comportamento del cane divenne strano e cominciarono a comparire i segni di un disturbo emotivo.

25 Le nevrosi sperimentali indotte
Pavlov chiamò questo disturbo emotivo “nevrosi sperimentale” determinata da un conflitto tra forze di eccitazione e di inibizione collocate in punti adiacenti della corteccia cerebrale. Queste scoperte sono state fondamentali per lo studio dell'apprendimento umano, perché si è creduto che questa nevrosi presente negli animali fosse simile alla neurastenia nell'uomo.

26 Il riflesso di orientamento
Dopo questa serie di studi Pavlov ha parlato del “riflesso di curiosità” che poi verrà chiamato “riflesso di orientamento”, che serve ad indicare la tendenza ad orientarsi verso qualsiasi nuovo stimolo indipendentemente dal suo significato. Questo riflesso cominciava a scomparire quando i riflessi condizionati diventavano più forti. Secondo Pavlov, la capacità di formare riflessi condizionati è, in parte, regolata dal tipo di sistema nervoso ed è proprio per questo che esistono alcune differenze congenite nella capacità di apprendimento.

27 Skinner (1938) e il condizionamento operante
Il modello Stimolo-Risposta (S-R) di Pavlov non riusciva a spiegare l'ampia gamma dell'apprendimento degli organismi, soprattutto non includeva il ruolo attivo dell'essere vivente sull'ambiente circostante. Ogni comportamento produce un effetto, l'effetto prodotto a sua volta è in grado di produrre delle conseguenze sull'individuo. Gli studi di Thorndike hanno permesso a F.B. Skinner di sviluppare il modello del condizionamento operante. Una risposta può essere attivata senza la necessità di uno stimolo, in quanto essa diviene subordinata alla possibilità di una ricompensa.

28 IL CONDIZIONAMENTO OPERANTE
L’apprendimento è il risultato del condizionamento mediante rinforzo di una risposta selezionata tra le tante possibili in un dato contesto. Un topo affamato, introdotto nella Skinner-box, durante l’attività esplorativa preme casualmente una leva. La pressione fa emettere una pallina di cibo (rinforzo) e ciò succederà ogni volta che il ratto preme la leva. Si è così instaurato un condizionamento operante.

29 TIPI DI RINFORZO Rinforzo positivo: consiste in una contingenza volta ad aumentare la probabilità di emissione di una risposta desiderata Rinforzo negativo: consiste nell’eliminazione di uno stimolo che produce una risposta di evitamento Punizione: consiste in una contingenza volta a diminuire la probabilità di comparsa di una risposta non voluta

30 La psicologia della Gestalt

31 La psicologia della Gestalt
Parallelamente al comportamentismo americano nasce in Europa la psicologia della Gestalt (“forma organizzata” o “configurazione”). Nasce come corrente di pensiero opposta all’approccio di Wundt. La sua data di nascita si colloca nel , quando Wertheimer pubblica il suo esperimento sul movimento stroboscopico.

32 La psicologia della Gestalt
I maggiori rappresentanti della psicologia della Gestalt sono Max Wertheimer, Wolfang Kohler e Kurt Koffka. Secondo questi autori la tipica forma di apprendimento è quella dell’insight, che consiste in una improvvisa riorganizzazione del campo di esperienza. Inoltre, è stato dimostrato che i fenomeni di insight sono condizionati dall'apprendimento precedente. Uno degli esperimenti più importanti, riguardo a questo tipo di apprendimento, è quello condotto da Harlow (1949).

33 Le ricerche degli studiosi della Gestalt
Questi addestrò delle scimmie a risolvere problemi, durante l’esperimento venivano presentati alle scimmie tre oggetti, la scelta giusta era quella di individuare l’oggetto diverso. Dopo aver risolto una serie di questi problemi le scimmie erano in grado di risolvere problemi di dissimiglianza, con oggetti mai visti prima. Visti questi risultati Harlow concluse che le scimmie avevano acquistato un set di comportamenti di apprendimento, grazie ai quali potevano risolvere problemi di dissimiglianza senza ricorrere alle prove ed errori.

34 Le capacità iniziali del soggetto
Quindi, a questo punto si può affermare che le capacità iniziali del soggetto svolgono un ruolo di particolare importanza nella determinazione delle condizioni richieste per l’apprendimento successivo. Queste capacità iniziali possono dirsi interne al soggetto e si possono distinguere da quelle esterne che hanno anch'esse un ruolo importante nell’apprendimento. Per cui ogni tipo di apprendimento inizia da un punto diverso di capacità interna, ed è verosimile che per avere luogo richieda anche una diversa situazione esterna (Gagnè, 1973).


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