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L’apprendimento: le principali teorie

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Presentazione sul tema: "L’apprendimento: le principali teorie"— Transcript della presentazione:

1 L’apprendimento: le principali teorie
Eleonora Bilotta

2 L’apprendimento La crescita e l’apprendimento, anche se di solito vengono identificati, sono due processi totalmente distinti. La crescita è regolata da fattori determinati geneticamente, mentre l’apprendimento dipende dall’ambiente in cui l’individuo vive (ciò implica una grande responsabilità per tutti i membri di un gruppo sociale). L’apprendimento può essere definito come un cambiamento nelle attitudini o capacità umane, che può essere conservato e che non si può semplicemente attribuire al processo della crescita.

3 L’associazione stimolo-risposta
Si verifica un apprendimento quando ha luogo uno stimolo che colpisce il soggetto e provoca un cambiamento nella sua performance. Il tipo più semplice di apprendimento può così essere rappresentato: STIMOLO --- NULLA a STIMOLO --- RISPOSTA Questo tipo di apprendimento si chiama “associazione”.

4 Pavlov Il fisiologo russo Pavlov (1927) si interessò dei riflessi condizionati. Inizialmente Pavlov svolse delle indagini sulla circolazione e sul cuore, poi si dedicò alla fisiologia della digestione. La sua opera principale sui riflessi condizionati fu iniziata nel 1899 ed intitolata “Osservazioni sulla secrezione salivare”. In quest'opera i riflessi scoperti furono chiamati “secrezioni psichiche” (con lo scopo di distinguerle dalle reazioni fisiologiche non apprese). Ivan Pavlov ( )

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6 La ricerca di Pavlov Pavlov (1927) scoprì che, suonando un campanello mentre si mostrava del cibo ad un cane affamato, e ripetendo questa serie di eventi varie volte, si portava il cane a salivare al solo suono del campanello.

7 La ricerca di Pavlov Mentre la salivazione alla vista del cibo poteva essere considerata una risposta naturale (o non condizionata), la salivazione al suono del campanello doveva essere acquisita come risposta condizionata.

8 Fasi del condizionamento
Prima del condizionamento SC (suono)  Nessuna risposta SI (cibo)  RI (salivazione) Durante il condizionamento SC (suono) seguito da SI (cibo)  RI (salivazione) Dopo il condizionamento SC (suono)  RC (salivazione)

9 Il riflesso condizionato
Se il rinforzo viene interrotto, la risposta condizionata comincia a diminuire fino a scomparire. Pavlov parte dal fatto che esistono due processi nervosi, che attraverso le loro interazioni offrono le basi per il funzionamento degli emisferi cerebrali: l’eccitamento; l’inibizione. Pavlov differenzia quattro tipi di sistemi nervosi genotipici basati proprio sulla forza dei processi eccitatori ed inibitori. Per cui si avranno i temperamenti sanguigni, flemmatici, collerici e melanconici.

10 Le nevrosi sperimentali indotte
Le prime scoperte di Pavlov sulle “nevrosi sperimentali” furono occasionali. Infatti, un cane era stato addestrato a salivare di fronte ad un cerchio e a non farlo di fronte ad una ellissi allungata. Dopo una serie di prove il raggio dell'ellissi veniva accorciato così che era sempre più difficile distinguerla dal cerchio. Quando la discriminazione risultò eccessivamente difficile, cominciarono a comparire i segni di un disturbo emotivo nel cane.

11 Le nevrosi sperimentali indotte
Pavlov chiamò questo disturbo emotivo, “nevrosi sperimentale”, determinato da un conflitto tra forze di eccitazione e di inibizione collocate in punti adiacenti della corteccia cerebrale. Queste scoperte sono state fondamentali per lo studio dell'apprendimento umano, perché si è creduto che questa nevrosi presente negli animali fosse simile a quella nell'uomo. Dopo questa serie di studi Pavlov ha parlato del “riflesso di curiosità” che poi verrà chiamato “riflesso di orientamento”, che serve ad indicare la tendenza ad orientarsi verso qualsiasi nuovo stimolo indipendentemente dal suo significato.

12 Skinner (1938) e il condizionamento operante
Il modello Stimolo-Risposta (S-R) di Pavlov non riusciva a spiegare l'ampia gamma dell'apprendimento e non includeva il ruolo attivo dell'essere vivente nell'ambiente. Una risposta può essere attivata senza la necessità di uno stimolo, in quanto essa diviene subordinata alla possibilità di una ricompensa.

13 IL CONDIZIONAMENTO OPERANTE
L’apprendimento è il risultato del condizionamento mediante rinforzo di una risposta selezionata tra le tante possibili in un dato contesto. Un topo affamato, introdotto nella Skinner-box, durante l’attività esplorativa preme casualmente una leva. La pressione fa emettere una pallina di cibo (rinforzo) e ciò succederà ogni volta che il ratto preme la leva. Si è così instaurato un condizionamento operante.

14 TIPI DI RINFORZO Rinforzo positivo: consiste in una contingenza volta ad aumentare la probabilità di emissione di una risposta desiderata Rinforzo negativo: consiste nell’eliminazione di uno stimolo che produce una risposta di evitamento Punizione: consiste in una contingenza volta a diminuire la probabilità di comparsa di una risposta non voluta

15 Le ricerche degli studiosi della Gestalt
Secondo gli autori della Gestalt (rappresentata da Max Wertheimer, Wolfang Kohler e Kurt Koffka), la tipica forma di apprendimento è quella dell’insight, che consiste in una improvvisa riorganizzazione del campo di esperienza. I fenomeni di insight sono condizionati dall'apprendimento precedente.

16 Le ricerche degli studiosi della Gestalt
Uno degli esperimenti più importanti, riguardo a questo tipo di apprendimento, è quello condotto da Harlow (1949). Questi addestrò delle scimmie a risolvere problemi, durante l’esperimento venivano presentati alle scimmie tre oggetti, la scelta giusta era quella di individuare l’oggetto diverso. Dopo aver risolto una serie di questi problemi le scimmie erano in grado di risolvere problemi di dissimiglianza, con oggetti mai visti prima. Visti questi risultati Harlow concluse che le scimmie avevano acquistato un set di comportamenti di apprendimento, grazie ai quali potevano risolvere problemi di dissimiglianza senza ricorrere alle prove ed errori.

17 Piaget e lo sviluppo cognitivo
Piaget pur non venendo riconosciuto come teorico dell’apprendimento, ha comunque dato un contributo notevole allo sviluppo della psicologia. Egli si accorse che le teorie classiche dello sviluppo considerano fondamentalmente tre aspetti: maturazione biologica; esperienza dell'ambiente fisico; esperienza dell'ambiente sociale.

18 Piaget e lo sviluppo cognitivo
Piaget vuole dimostrare che la sua teoria oltre a trattare questi tre punti, ne esamina anche un quarto, l’equilibrazione. Per quanto riguarda l'ambiente fisico, Piaget volge la sua attenzione su tre tipi di esperienza: esercizio, esperienza fisica e esperienza logico- matematica. L'esercizio porta all’eleganza dei movimenti, l’esperienza fisica riguarda l’estrapolazione dell’informazione dagli oggetti dell’ambiente, infine l’esperienza logico- matematica dipende da priorità speciali dell’interazione soggetto-oggetto e non dalle proprietà fisiche dell’oggetto.

19 Otto varietà di apprendimento secondo Gagné
Secondo Gagnè, che ha prodotto un’interessante rivisitazione del fenomeno di apprendimento soprattutto in ambito scolastico, vi sono otto varietà di apprendimento: 1° apprendimento di segnali; 2° apprendimento stimolo- risposta; 3° concatenazione motoria; 4° concatenazione verbale; 5° apprendimento di discriminazioni; 6° apprendimento di concetti; 7° apprendimento di concetti definiti o regole; 8° soluzione di problemi. Importanza notevole hanno le condizioni esterne che presiedono all'apprendimento.

20 1° Apprendimento di segnali
Consiste nell'apprendimento di risposte di tipo emotivo ed è molto familiare, sia negli animali domestici che negli uomini. Una situazione di apprendimento di segnali molto studiata negli uomini è il battito degli occhi. Ad esempio, se si soffia un po' d'aria sulla cornea di un uomo, l'occhio batte rapidamente e questo è un riflesso incondizionato, cioè originario e non condizionato da un precedente apprendimento. Se in seguito si produce come stimolo un movimento subito prima del soffio, si avrà uno stimolo condizionato (il movimento).

21 2° Apprendimento stimolo-risposta
Ripetendo più volte la connessione movimento-soffio- si produce una connessione appresa cioè: S (movimento) R (battito). Le condizioni interne fondamentali per l’apprendimento di segnali, sono la disposizione del soggetto ad una risposta emotiva riflessa. Invece le condizioni esterne sono: la contiguità, cioè lo stimolo-segnale e lo stimolo incondizionato devono essere presentati in stretta prossimità; la ripetizione. L’apprendimento stimolo - risposta risulta molto resistente all'oblio. Sia l’apprendimento di segnali che quello stimolo-risposta possono essere prodotti a volontà, ma le capacità che possono stabilire sono molto limitate.

22 3° La concatenazione motoria
E' una sequenza di connessioni S-R che si manifestano nei movimenti della vita quotidiana. Un tipico esempio ci è offerto dalla capacità appresa di aprire una porta con una chiave. Ogni atto di questa sequenza deve essere eseguito correttamente e nell'ordine giusto, altrimenti il soggetto non riuscirà ad eseguirla. Inoltre, per avere questo tipo di apprendimento il soggetto deve essere capace di eseguire ogni sequenza singolarmente. Un soggetto può essere predisposto ad apprendere una catena di questo genere tramite istruzioni verbali. Queste istruzioni verbali accompagnano solo l'inizio dello stabilirsi di una catena e non ne sono una parte. Affinché a catena si stabilisca appare necessaria qualche soddisfazione, perché se manca il rinforzo si ha l’estinzione dell’anello finale e quindi dell'intera catena.

23 4° Concatenazione verbale
E' l’apprendimento di associazioni verbali, mediante cui l’individuo apprende il nome di oggetti. L’uomo mostra una straordinaria versatilità nell’ambito della vocalizzazione. La capacità di chiamare un oggetto per nome è costituita da una catena di almeno due anelli, il primo è una risposta di osservazione, il secondo è costituito da uno stimolo che spinge il soggetto a dire il nome dell'oggetto. E' stato dimostrato che una catena di sette anelli sia il massimo che può essere appreso come fatto singolo. Alcuni studi hanno dimostrato che nella maggior parte dei casi il modo migliore è quello chiamato “partizione progressiva”, nel quale il soggetto aggiunge sempre una nuova parte (per esempio un verso) man mano che ripete le parti vecchie.

24 5° Apprendimento di discriminazioni
E’ la capacità di dare risposte diverse agli elementi-stimolo di uno stesso gruppo, discriminando i tratti distintivi degli oggetti. Le connessioni stimolo-risposta, una volta apprese, possono essere collegate in catene con lo scopo di generare capacità più complesse. La capacità di acquisire discriminazioni svolge un'importante funzione nella vita quotidiana. La discriminazione riguarda spesso i caratteri distintivi. Così il bambino apprende a rispondere diversamente a quelle caratteristiche degli oggetti che servono a distinguerli l'uno dall'altro. Quando viene appreso un insieme multiplo di discriminazioni diventa molto difficile ritenerlo; per cui, risulta più efficace apprendere le associazioni una per volta e poi ripeterla più volte in ordine diverso. La serie di stimoli che devono essere associati in varie catene vanno presentati uno per volta in modo che il soggetto possa ripristinare la catena per ciascuno di loro. Se la discriminazione è stata compiuta in questo modo, l’interferenza che nasce da generalizzazioni tra stimoli risulterà enormemente ridotta.

25 6° Apprendimento di concetti
E’ la capacità di dare una stessa risposta a oggetti o stimoli appartenenti a una stessa classe. In questo caso si parla di apprendimento di concetti concreti che dipendono dall'osservazione diretta. Si potrebbe credere che un concetto si possa acquisire attraverso il metodo per prova ed errore, ma questo non appare il mezzo più appropriato se non per le scimmie. Anche se l’apprendimento di concetti non è necessariamente una questione verbale, è risultato chiaro che i suggerimenti verbali facilitano l’apprendimento nei soggetti umani che possiedano alcuni prerequisiti essenziali.

26 I prerequisiti essenziali nell’acquisizione di concetti
Questi prerequisiti sono costituiti da una serie di catene, verbali o no, che deve essere stata già acquisita in situazioni di stimolazione rappresentative. Tali catene devono in qualche modo esibire le caratteristiche della classe descritta dal concetto, distinguere questi stimoli da altri non appartenenti alla classe. Accanto a questi prerequisiti vanno individuate le condizioni esterne indispensabili per questo genere di apprendimento che generalmente sono comprese in una serie di istruzioni verbali.


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