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PubblicatoGenevra Pippi Modificato 10 anni fa
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L’esperienza dei gruppi di post-adozione nella Provincia di Parma
Dall’intervento psico-sociale PER le famiglie (presa in carico di problematiche) a un percorso CON le famiglie: i gruppi di parola come spazio privilegiato di sostegno per genitori e bambini. Daniela Manetta Psicologa Psicoterapeuta AUSL Parma U.O. NPIA Collecchio Per gruppi di parola intendiamo in senso ampio tutte le forme di comunicazione verbale e non verbale, scritta o iconica che consente l’espressione e la comunicazione interpersonale. Quindi gruppi di cura, gruppi nei quali ci si “prende cura” attraverso l’ascolto, l’attenzione, l’empatia il rispecchiarsi nell’altro…. come cercheremo di descrivere! 22/8/2013
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Gruppo genitori e Laboratorio espressivo per bambini: un percorso di gruppi paralleli.
Negli ultimi anni abbiamo proposto un percorso di accoglienza e sostegno alla famiglia adottiva articolato in gruppi paralleli: -Gruppo genitori (condotto da assistente sociale e psicologo) -Laboratorio espressivo per bambini (spazio di espressione spontanea e guidata condotto da due psicologi) 22/8/2013
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Alcuni dati Dal 2005 ad oggi abbiamo proposto n. 10 gruppi post-adozione, coinvolgendo oltre 85 coppie adottive; tra pochi giorni partirà l’11° esperienza di gruppo. 3 gruppi per genitori sono stati proposti in parallelo anche ai loro figli, in particolare abbiamo organizzato: n. 1 gruppo per bambini in età pre- scolare e n. 2 gruppi per bambini in età scolare, coinvolgendo complessivamente 25 figli adottivi. 22/8/2013
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Criteri di formazione dei gruppi e caratteristiche
Dopo sei mesi dalla costituzione della famiglia Caratteristiche anagrafiche (gruppi di bambini 3-7 anni; 7-11 anni) Gruppi chiusi e a termine (sei incontri della durata di due ore) Condivisione del contratto di partecipazione (costanza nella presenza in quanto il percorso è pensato come un processo; puntualità collegata alla scelta di incontri brevi; rispetto reciproco e sospensione del giudizio; riservarezza) Proponiamo l’inserimento nel gruppo parallelo dei genitori e dei bambini dopo sei mesi dalla costituzione della nuova famiglia. Partono due gruppi ogni anno: uno dedicato alle famiglie con bambini piccoli all’incirca 3/7 anni, e l’altro per bambini inseriti nel contesto scolastico. Speriamo di iniziare il prima possibile gruppi di ragazzi pre-adolescenti e adolescenti. I gruppi sono chiusi e a termine: abbiamo sperimentato varie durate per stabilizzarci su sei incontri della durata di due ore. Ci è sembrata la modalità migliore, che riesce a mediare le esigenze degli adulti e quelle dei bambini. All’inizio del percorso condividiamo un contratto di partecipazione che prevede: il più possibile una costanza nella presenza di entrambi i genitori in quanto il percorso è pensato come un processo e non come una somma di incontri; la richiesta di puntualità per consentire una durata (2 ore) che vada incontro alle esigenze dei bambini; il rispetto reciproco e la sospensione del giudizio necessarie per un autentico ascolto e incontro con l’altro e, importantissima, la richiesta di riservatezza. 22/8/2013
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Obiettivi del gruppo dei genitori
L’esperienza del gruppo ha una forte funzione di condivisione e rispecchiamento reciproco: - Sostiene e promuove le capacità genitoriali attenuando le differenze con la genitorialità biologica e favorendo la riflessione sui compiti specifici - Favorisce la riflessione sui comportamenti dei bambini per comprenderne i significati profondi - Incrementa la resilienza - Sostiene emotivamente la famiglia prevenendo sentimenti di solitudine e di impotenza - Favorisce il confronto con modelli educativi e culturali diversi Quindi per i genitori l’obiettivo è il potenziamento delle capacità di COPING nei confronti delle difficoltà, attraverso un ascolto empatico, una riflessione condivisa e un lavoro di…………. MA ALLORA SI TRATTA DI 22/8/2013
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Gruppo di apprendimento o di sostegno?
Integrazione delle due metodologie: - incremento delle competenze (metodologia di lavoro esercitativa e di ricerca di comportamenti sufficientemente buoni) - sostegno emotivo attraverso un lavoro centrato sui vissuti Quindi un gruppo che lavora per aumentare le proprie competenze e abilità, un gruppo che si confronta e riflette su tanti temi proposti dai genitori o introdotti dai conduttori, per esempio sul valore della narrazione tra genitori e figli….. un gruppo che si mette in gioco, scrive, legge, usa dei sussidi quali flilm, cartoni animati o lavori in sottogruppi… MA Nello stesso tempo anche un gruppo che da spazio al sostegno ai vissuti individuali e di coppia, da spazio al sostegno del ruolo e dei compiti connessi, da spazio al sostegno degli aspetti affettivi e relazionali. 22/8/2013
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Obiettivi del gruppo bambini
L’esperienza del gruppo ha una forte funzione di condivisione e rispecchiamento reciproco: - Favorisce il processo di mentalizzazione e di continuità nell’esperienza del Sè - Offre uno spazio per raccontarsi attraverso il gioco, la parola e il disegno - Agevola l’espressione dei vuoti e dei blocchi rappresentazionali legati alle vicende carenziali o traumatiche 22/8/2013
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Laboratorio espressivo
Si articola in sei incontri tematici a valenza psico- pedagogica su questi temi: IO SONO (mi riconosco e mi faccio riconoscere dagli altri) MI RICORDO CHE (provenienza geografica e affettiva) IL MIO VIAGGIO (tra passato e presente) LA MIA CASA (spazio fisico e affettivo in costruzione) IO E GLI ALTRI (come sono io, come sono gli altri) IL SALUTO (dai rapporti reali alla mentalizzazione di relazioni ed esperienze) Questo laboratorio espressivo ha preso spunto da una esperienza dell’Azienda provinciale dei Servizi Sanitari di Trento che è stata presentata durante la Formazione Nazionale per le Adozioni Internazionali del dicembre 2011. Partendo dagli interessanti spunti condivisi durante il seminario, il gruppo tecnico adozioni di Parma ha rielaborato questa esperienza con i bambin i affiancandola appunto al lavoro del gruppo di sostegno dei genitori. Il laboratorio espressivo si articola in sei….. 22/8/2013
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IO SONO mi riconosco e mi faccio riconoscere dagli altri
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MI RICORDO CHE provenienza geografica e affettiva
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IL MIO VIAGGIO tra passato e presente
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LA MIA CASA spazio fisico e affettivo in costruzione
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IO E GLI ALTRI come sono io, come sono gli altri
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IL SALUTO dai rapporti reali alla mentalizzazione di relazioni ed esperienze
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I temi ricorrenti nei gruppi genitori
La storia adottiva e le origini dei bambini Le dimensione etnica L’inserimento nel contesto sociale Il rapporto con il corpo del bambino Come raccontare la storia adottiva Il bambino e la coppia: sentimenti ed emozioni Il rapporto con i nonni La scarsa autostima Le regressioni e i comportamenti autoconsolatori L’inserimento nel mondo della scuola Le difficoltà di apprendimento Il rapporto con i coetanei Le regole e il bisogno di infrangerle L’aggressività La famiglia d’origine 22/8/2013
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I punti di forza dell’esperienza
Esperienza concreta condivisa tra genitori e figli Contenitore cognitivo e emotivo che rafforza l’esperienza adottiva e permette il confronto con altri modelli culturali e educativi Empowerment del benessere psico-sociale: del “saper essere” (competenze emotive, sociali, aumento della consapevolezza…) e del “saper fare” (saper affrontare temi critici e momenti difficili, apprendere strategie, conoscere…) Favorisce la rielaborazione e la ricostruzione della propria storia: i bambini attraverso il gioco, il disegno e la parola sviluppano uno spazio di pensiero imparando ad ascoltare le proprie emozioni, a riconoscerle e a trasformarle; gli adulti trovano uno spazio di contenimento delle emozioni, di condivisione e sostegno e contemporaneamente lavorano su conoscenze e strumenti, sia concettuali che relazionali … ma non solo nella realtà adottiva….! Infatti molte esperienze psicoeducative si stanno oggi muovendo in questa direzione esperienziale/formativa, promuovendo spazi in cui si lavora per potenziare la mentalizzazione dei genitori e la capacità riflessiva che è in grado di promuvere la sicurezza e la resilienza 22/8/2013
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I nodi critici dell’esperienza
Gruppi facoltativi o obbligatori? (rientranti in un contratto di accompagnamento nel percorso post-adozione) La capacità dei servizi nel motivare le famiglie a intraprendere il percorso La verifica dei risultati: possibile solo attraverso Questionari Quantità e qualità dell’espressione libera dei partecipanti Costruzione di una rete relazionale spontanea tra le famiglie Esperienza in fase di sperimentazione 22/8/2013
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