Scaricare la presentazione
1
Friedrich Wilhelm Joseph Schelling
( ) Cenni su Filosofia della Natura, Idealismo Trascendentale e Filosofia dell’Identità
2
Notizie biografiche
3
La formazione Studiò teologia a Tubinga insieme a Hölderlin e a Hegel;
dopo un periodo di studi scientifici passò a Jena, dove fu uditore e collaboratore di Fichte, di cui prese il posto nel 1799.
4
Apogeo e tramonto Nel 1800 Raggiunge il vertice della fama tra i romantici con il Sistema dell’idealismo trascendentale. La sua fortuna è presto oscurata dal successo di Hegel (l’amicizia con il quale si era rotta dal 1807). Dopo la sua morte (1831) capitanò a Berlino la reazione all’hegelismo.
5
La filosofia della Natura (1797-99)
A 19 anni, quando comincia la sua produzione filosofica, Schelling è fichtiano. Ben presto però matura il suo distacco dal maestro. Il suo interesse si concentra anzitutto sulla natura.
6
Oltre Fichte Per Schelling sia il dogmatismo che l’idealismo fichtiano propongono una prospettiva parziale: Il dogmatismo, riducendo tutto a oggetto, non può spiegare l’intelligenza e la libertà, ma anche Fichte, che riduce tutto a soggetto, non è in grado di giustificare pienamente l’origine del mondo naturale, che è visto come pura negatività, “non-Io”.
7
L’Assoluto e la Natura Il primo principio non è un Io puro, ma un Assoluto che è unità indifferenziata di soggetto (Spirito) e oggetto (Natura). La Natura, quindi: non è solo non-Io, ha una realtà a sé; è intelligenza inconscia che si innalza gradatamente verso lo spirito cosciente; è attività che, come l’Io fichtiano, si sviluppa attraverso il superamento di un limite.
8
Le due vie della filosofia
Se l’Assoluto è sia Spirito che Natura, può essere indagato da due punti di vista: la Filosofia della Natura ha il compito di trovare il soggetto a partire dall’oggetto La Filosofia Trascendentale quello di trovare l’oggetto a partire dal soggetto. Dopo aver indagato la Natura, nel Sistema dell’idealismo trascendentale, Schelling ritornò sul secondo percorso.
9
L’Idealismo Trascendentale (1800)
La filosofia trascendentale ripropone, in nuova ottica, lo stesso cammino indagato da Fichte. L’aspetto più innovativo è il particolare significato che vi assume l’arte.
10
Idealismo estetico L’attività teoretica, come già in Fichte, non è in grado di cogliere l’Assoluto, che è Natura e Spirito, inconscio e conscio. Per Schelling esso è invece attingibile nell’attività artistica che, infatti, riunisce l’inconscio dell’ispirazione con l’agire consapevole dell’artista. L’arte diventa perciò il culmine e l’ “organo” della filosofia.
11
La filosofia della Identità (1801-1804)
Una volta ridisegnata la filosofia della natura e la filosofia trascendentale, Schelling si dedicò all’Assoluto, concepito come Identità indifferenziata di Spirito e Natura.
12
Finito e infinito L’Assoluto è il tutto, l’unità infinita in cui sussiste ogni realtà finita; ciascuna scaturisce dal differenziarsi di soggettivo e oggettivo in seno all’Assoluto: Nell’identità infinita si manifestano realtà in cui prevale la soggettività e quelle in cui prevale l’oggettività; ma dove emerge una delle polarità, l’altra è sottintesa, così che l’identità si conserva nella totalità e in ogni differenziazione.
13
Il problema più grande Resta da spiegare: perché dall’Identità debbano scaturire differenti realtà, perché dall’infinito si origini il finito, come si produca l’opposizione soggetto-oggetto. Schelling ripropose la dottrina platonica delle Idee e tentò di giustificare il sorgere del mondo con i concetti più mistici che filosofici di “distacco da Dio” e di “caduta nell’esistenza”.
14
Oltre Schelling Non seguiremo Schelling nelle ulteriori fasi del suo pensiero: proprio dalla critica della concezione dell’Assoluto come Identità si sviluppa una nuova filosofia: l’idealismo hegeliano.
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.