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Accreditamento e inserimento professionale
Alessandro Buracchi
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Metodo deduttivo: In ogni teoria che si studi è importante avere ben chiari i principi generali su cui la teoria si basa, in quanto da questi si potranno dedurre i dettagli. “Epicuro”
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Arezzo: Cimabue
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S.S.N. Accreditamento Definizione:
“ Abilitazione ad erogare prestazioni nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale”
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Piano Sanitario Regionale 1999-2001 L’accreditamento rappresenta:
- Strumento di regolazione dei soggetti erogatori pubblici e privati - Strumento per la qualificazione dell’offerta - Strumento di garanzia per gli utenti di buona organizzazione delle strutture e sicurezza delle strutture e dei processi per l’erogazione delle prestazioni - Strumento generatore di meccanismi di emulazione tendenti all’eccellenza
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Il modello di accreditamento toscano Tipologia dei requisiti:
- ORGANIZZATIVI - TECNOLOGICI - STRUTTURALI
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Alcuni modelli organizzativi interessanti dal punto di vista infermieristico:
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Il piano di inserimento dei neoassunti nel D.S.M.
La assegnazione del personale alle varie U.F. viene effettuata dalle U.O. in un contesto di attribuzioni compatibili con le esigenze normative (quote di personale parzialmente inabile o con prescrizioni). Deve essere privilegiato il criterio di volontarietà .
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L’accoglienza e l’inserimento
L’accoglienza e l’inserimento nel UFSMA sono momenti fondamentali dell’integrazione dei nuovi operatori nell’organizzazione: se programmati e condotti in modo adeguato, arrecano benefici al personale coinvolto e alle persone assistite. Il processo è particolarmente delicato quando si tratta di inserire personale in contesti di salute mentale.
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L’infermiere coordinatore
L'infermiere coordinatore ha un ruolo importante nella pianificazione organizzazione e supervisione dell’inserimento di nuovo personale nell’unità operativa. È noto, infatti, il valore che ha l’inserimento non solo per la preparazione, ma anche per la motivazione degli operatori. Spetta all'infermiere coordinatore la responsabilità di programmare un processo che assicuri al nuovo operatore, specialmente se neoassunto, la disponibilità e la collaborazione necessarie, nonché i mezzi e le informazioni utili al raggiungimento di una completa autonomia professionale.
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Tale processo presenta alcune caratteristiche specifiche nel particolare contesto del Dipartimento di Salute Mentale Nel preparare un piano di inserimento, occorre innanzi tutto eseguire un’analisi dettagliata della realtà operativa, quindi fissare degli obiettivi-risultato , il tempo in cui realizzarli, gli strumenti da utilizzare e le risorse da investire.
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Nella fase di preparazione il coordinatore deve individuare dei gruppi ai quali assegnare la preparazione dei materiali di supporto, che formeranno il manuale di inserimento; in apposite riunioni con i singoli gruppi provvederà a supervisionare il lavoro svolto.
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Il tutor Molto importante è l’identificazione degli operatori che svolgeranno la funzione di tutor: va prevista per loro una formazione specifica; con loro vanno definiti i dettagli del percorso di inserimento dei nuovi operatori. Nel corso del processo è necessario presidiare, in particolare, le fasi dell’affiancamento al tutor e della valutazione.
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Coinvolgimento, coordinamento, pianificazione, tutor, valutazione
Un altro elemento fondamentale per la buona riuscita del processo è il coinvolgimento di tutta l’équipe nella preparazione e attuazione del piano.
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Analisi dettagliata della realtà operativa
Il personale neoassunto o trasferito completa il proprio percorso di inserimento solo quando ha conosciuto dove e come si articola il percorso diagnostico /terapeutico e assistenziale:
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Il dove Centro di Salute Mentale Centro Diurno Strutture residenziali
SPDC
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Il come: Accoglienza : Troviamo nel CSM il suo punto di riferimento
Il progetto: Il percorso diagnostico terapeutico e quello assistenziale trovano formalizzazione La presa in carico : Le figure professionali si attivavano nei percorsi assistenziali La gestione : Nei punti di erogazione, nella rete sociale, a domicilio La verifica: riferita agli obiettivi formulati nel progetto.
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Obiettivi risultato : Al momento dell’inserimento, il neoassunto riceve una scheda di valutazione che contiene la tempistica e le destinazioni a cui fare riferimento. Ogni passaggio deve essere correlato da una valutazione di raggiunto apprendimento da parte del tutor e del coordinatore. La scheda deve contenere anche le valutazioni personali del soggetto in esame, risultando le stesse utili all’adattamento dei modelli organizzati e comportamentali del gruppo. Il percorso di valutazione prevede step consequenziali nei punti di erogazione del servizio (il dove). La permanenza nei vari punti è di una settimana ciascuno al fine di concludere il percorso in un mese.
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Il tutor : Ogni U.F. in cui devono essere inseriti nuovi operatori deve poter disporre di almeno due professionisti che svolgono ruolo di tutor, sia per i nuovi assunti che per gli studenti in infermieristica in tirocinio. Il tutor viene nominato su base volontaria e eventuale previa selezione, egli svolge la sua attribuzione nel contesto operativo del servizio, svolge le normali competenze professionali, quali l’assistenza e eventuali turni di pronta disponibilità. Il suo mandato è annuale, rinnovabile con i presupposti sopra citati (volontarietà e selezione). E sottoposto a verifica da parte del coordinatore e del neoassunto/allievo.
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Collabora nei processi didattico- formativi, dove esplica le sue attitudini di comunicazione legata alla didattica. Riveste in particolare un ruolo centrale nel creare e presidiare le condizioni affinché il percorso di inserimento possa concludersi: -con il positivo inserimento del neoassunto all'interno dell'azienda; - con lo sviluppo delle competenze che gli consentono di ricoprire efficacemente il ruolo professionale.
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L'esito positivo di questo percorso soggettivo del neoassunto costituisce la base su cui si mantiene un'elevata motivazione ad investire nell'ambito lavorativo e professionale, anche in vista di ulteriori momenti di crescita professionale. Il tutor contribuisce a sviluppare le capacità di rapportarsi ai neo-inseriti (capacità di "ascolto") e a progettare il percorso formativo di inserimento, supportando il neoassunto nella rielaborazione del significato dell'esperienza che va progressivamente sviluppando.
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Metodo deduttivo: In ogni teoria che si studi è importante avere ben chiari i principi generali su cui la teoria si basa, in quanto da questi si potranno dedurre i dettagli. “Epicuro” Il percorso intrapreso è quello della medicina classica, che vede l’individuo come l’insieme di apparati, composti di organi, su cui intervenire in maniera selettiva “Specialistica”
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Possiamo tentare un percorso alternativo dove la conoscenza profonda si ottiene osservando ciò che circonda l’individuo, le sue relazioni ambientali e personali
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Nella cultura occidentale abbiamo vissuto questo momento nel passaggio della cultura medioevale a quella rinascimentale. Nella medicina che conosciamo la visione specialistica è prevalente La psichiatria per sua natura è la branca della medicina in cui la contraddizione tra individuo sezionato e individuo integrato entrano in maggior conflitto.
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Conclusioni: L'uomo è seduto sul cavallo della conoscenza, può condurlo al galoppo solo se osserva attentamente il paesaggio, ma soprattutto se ha una meta dove andare.
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1440, 1441 , Domenico di Bartolo , Cura e Governo degli infermi S Maria della Scala Siena
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