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Dal Laboratorio di storia al viaggio d’istruzione

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Presentazione sul tema: "Dal Laboratorio di storia al viaggio d’istruzione"— Transcript della presentazione:

1 Dal Laboratorio di storia al viaggio d’istruzione
Percorso di ricerca storica La crisi del Medioevo e la formazione degli Stati regionali italiani

2 Il progetto di Laboratorio di Storia è diretto agli studenti di una seconda classe di una Scuola secondaria di primo grado. Obiettivi Specifici di Apprendimento Adoperare concetti economici, politici e sociali Individuare nessi causali Gerarchizzare conoscenze Motivare scelte con documenti e informazioni adeguate Redigere schede informative ed interpretare dati quantitativi Utilizzare scalette per l’esposizione orale Avviare la capacità di prendere appunti Leggere il testo per reperire informazioni Avviare la ricerca storica Riconoscere analogie e differenze Esprimere valutazioni motivandole Formulare ipotesi Rielaborare informazioni in una relazione Costruire scalette per l’esposizione orale Organizzare un archivio Consolidare il lessico specifico Classificare informazioni sulla base di indicatori

3 Allestimento La classe, di 25 alunni, viene divisa in cinque gruppi
Ciascun gruppo nomina un referente I banchi vengono disposti in modo da formare delle isole Ciascun gruppo deve dotarsi dei seguenti materiali didattici e d’uso: Manuali di storia (oltre quello in adozione) Atlanti geografici e storici Documentazione fornita dalla docente (guide, illustrazioni, fotografie, etc. fornite dalle APT delle città italiane scelte per la ricerca) Carta e cartoncini Forbici, colla, colori Una cartellina per raccogliere il dossier prodotto Un pc portatile (nella migliore delle ipotesi di sviluppo)

4 Indicazioni per il percorso da realizzare
Parte comune a tutti i gruppi La crisi del Medioevo Dal Medioevo all’età moderna La crisi dei poteri universali e la nascita delle monarchie nazionali Un caso particolare: la frammentazione dell’Italia La formazione degli Stati regionali italiani Parte specifica di ogni gruppo Ogni gruppo dovrà focalizzare l’attenzione su uno stato regionale italiano e sulla famiglia al potere : Mantova e i Gonzaga Firenze e i Medici Urbino e i Montefeltro Ferrara e gli Este Rimini e i Malatesta Compito unitario: Guida storico turistica della città da visitare

5 Esempio di percorso: Mantova
Profilo storico Profilo artistico Organizzazione della giornata Il percorso si può aprire a diversi collegamenti disciplinari (Arte, Musica, Letteratura, Scienze) e la guida può essere realizzata in modi e con tecniche diverse

6 Mantova La visita alla città
Il nostro itinerario prevede un percorso che parte dalla cosiddetta “Terza cerchia” della città e che si snoda attraverso le vie e le piazze principali, passando attraverso la “Seconda cerchia”, fino ad arrivare al cuore della città: la “Prima cerchia”, la parte più antica, la Civitas Vetus. All’interno della terza cerchia, troviamo alcuni tra i più importanti edifici gonzagheschi: Palazzo Te e Palazzo San Sebastiano. Palazzo Te Palazzo Te è uno tra gli edifici più importanti e meglio conservati del Rinascimento. Fu costruito tra il 1525 e il 1535 da Giulio Romano per volere di Federico II Gonzaga, che la concepì come villa di rappresentanza. Il palazzo è costituito da quattro corpi distribuiti attorno ad un cortile centrale e da un ampio giardino chiuso da una grande esedra. All’interno, sono ricchi di fascino alcuni ambienti come la Sala dei Cavalli, la Camera di Amore e Psiche e la Camera dei Giganti. Palazzo San Sebastiano Fu costruito tra il 1506 e il Dal XVIII secolo fu poi adibito a caserma, ad ospedale ed infine a lazzaretto fino alla fine dell’Ottocento.

7 Mantova Palazzo del Podestà
Tra i numerosi ed importanti monumenti della seconda cerchia ricordiamo: Palazzo del Podestà Fu costruito nel 1227 per ospitare il Podestà, massima autorità medievale. Sulla parte destra si trova la torre comunale che fungeva da prigione. Rotonda di San Lorenzo E’ la chiesa più antica della città e fu costruita nel 1082 per volere della Contessa Matilde di Canossa. La pianta circolare ricorda la Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Basilica di Sant’Andrea Sorge, secondo la tradizione, nel luogo in cui San Longino nascose il sangue di Gesù raccolto ai piedi della croce. La Basilica fu voluta da Ludovico II Gonzaga, che nel 1472 diede a Leon Battista Alberti il compito di progettare la ristrutturazione della preesistente chiesetta di Sant’Andrea. La facciata è caratterizzata da elementi classici, mentre il campanile è gotico. L’interno è ad una sola navata, dentro si trova la tomba del Mantegna e il dipinto “Sacra Famiglia” e la Famiglia del Battista.

8 Mantova La Prima Cerchia corrisponde alla zona che si snoda attorno a Piazza Sordello, che è la parte più antica della città, quella che ha visto il sorgere di Mantova in età etrusca. Palazzo Ducale E’ una vera città nella città: un castello, una basilica, un teatro, un grande museo e i fastosi appartamenti del principe. La parte che si affaccia su Piazza Sordello è costituita da due edifici con portici ad arco acuto: il Palazzo del Capitano e la Magna Domus, eretti tra il XIII e il XIV secolo. Duomo (Cattedrale di San Pietro) È una sovrapposizione di tre stili: la facciata è tardo barocca, il fianco sinistro è gotico e il campanile è romanico. L’interno è stato ristrutturato nel 1545 da Giulio Romano. Castello di San Giorgio Realizzato per volontà di Francesco I, il castello fu costruito tra il 1390 e il E’ una vera e propria fortezza con quattro grandi torri ed un fossato profondo. La parte interna è completamente integrata negli ambienti del Palazzo Ducale ed ospita la famosa “Camera degli Sposi” decorata dal Mantenga tra il 1465 e il 1474 per volere del marchese Ludovico II.

9 I Gonzaga E’ una famiglia di origine padana. Nel Duecento si inserì nell’elite sociale mantovana e nel 1328 sostituì la famiglia dei Bonaccolsi nel governo comunale. Fra Tre e Cinquecento furono in successione signori, marchesi (1425) e duchi (1575) di Mantova. Nel 1536 i Gonzaga, sotto Guglielmo I riuscirono ad acquisire il Monferrato. Le scelte politiche sempre più francofile dei duchi condussero alla fine del loro governo. Nel 1708 un esercito imperiale austriaco entrò in Mantova e ne depose l’ultimo duca, Ferdinando Carlo. La città rimase austriaca fino alla conquista italiana del 1866.

10 Andrea Mantegna e la Camera degli Sposi
Andrea Mantegna è nato a Isola di Carturo (Padova) nel 1431 ed è morto a Mantova nel 1506. Nel 1460 si trasferì, come pittore di corte per Ludovico II Gonzaga, a Mantova, dove decorò la Cappella del Castello di San Giorgio, di cui oggi rimane il trittico con l'Adorazione dei Magi, la Circoncisione (Firenze, Uffizi) e la Morte della Vergine (Madrid, Prado). Questi capolavori preannunciano la realizzazione della decorazione della Camera degli Sposi nel Castello di San Giorgio. La Camera degli Sposi è situata nel torrione nord-est del Castello di San Giorgio, ed è anche chiamata Camera Picta. E’ stata affrescata dal Mantegna tra il 1465 e 1474. Al centro del soffitto, impreziosito dai monocromati ritraenti imperatori romani, si apre un occhio di cielo racchiuso da una balaustra attorno la quale si affacciano puttini, fanciulle, un negro e un pavone blu.

11 La nostra giornata Programma
Ore partenza dal piazzale delle corriere di Piobbico Ore arrivo a Mantova e visita della città Ore pranzo al sacco Ore check in presso pontile Gonzaga–Lago Inferiore–Lungo Lago Gonzaga Ore partenza in motonave Ore arrivo a San Benedetto Po Ore partenza per Piobbico (sosta lungo il percorso per la cena in Autogrill) Arrivo previsto ore circa


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