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u.d.a. n° 1 “Libertà & Infinito”

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Presentazione sul tema: "u.d.a. n° 1 “Libertà & Infinito”"— Transcript della presentazione:

1 u.d.a. n° 1 “Libertà & Infinito”
Scialacqua Lisa Lentinello Simonpietro Canot Adrea Merendoni Daniele

2 L’Ottocento

3 …IL CONTESTO STORICO… I vincitori di Napoleone, Austria, Russia e Prussia, riuniti nel congresso di Vienna nel 1815 danno inizio alla Restaurazione, ovvero al ritorno dei sovrani sugli antichi troni per ristabilire l’assolutismo dei governi aristocratici. Tra il 1820 e il 1821, l’ordine della Restaurazione fu per la prima volta scosso da un susseguirsi di insurrezione che dalla Spagna si diffonde in Portogallo e in Italia. Nel 1848, detto l’anno della primavera dei popoli, l’Europa è attraversata da Rivoluzioni che vedono come protagonista la borghesia che, conquistato il potere economico, vuole essere protagonista anche della vita politica. Per la prima volta partecipano alle lotte anche le masse proletarie per ottenere migliori condizioni di vita e uguaglianza dei diritti. Tutto questo fermento di insurrezioni caratterizza in Italia il periodo storico chiamato Risorgimento, che porterà alla proclamazione del Regno d’Italia nel 1861.

4 da Giuseppe Mazzini (democratico)
“LA GIOVINE ITALIA” La Giovine Italia (o Giovane Italia) fu un'associazione politica insurrezionale fondata a Marsiglia nel luglio 1831 da Giuseppe Mazzini (democratico)

5 Mazzini fonda la Giovine Italia per educare il popolo all’amor di patria e preparare la guerra patriottica che avrebbe dovuto cacciare gli Austriaci dalla penisola.

6 L'obiettivo di questa organizzazione era quello di trasformare l'Italia in una repubblica democratica unitaria, secondo i principi di libertà, indipendenza e unità, destituendo i governi dei precedenti Stati Preunitari. La Giovine Italia costituì uno dei momenti fondamentali nell'ambito del Risorgimento italiano.

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8 L'ILLUMINISMO IL NEOCLASSICISMO
Nel '700 si sviluppa un movimento culturale che caratterizza la civiltà europea del '700. Prende nome dall'immagine dei lumi della ragione, attraverso cui la realtà può essere osservata per scoprire le leggi naturali e sociali; è un movimento che avrebbe dato agli uomini la felicità attraverso il progresso. Controlla razionalmente tutta la realtà: la politica, l'economia, la società. Anche il sentimento era dominato dalla ragione priva delle superstizioni del passato. Proclamava il laicismo ed era contro la chiesa cattolica. Le idee illuministiche furono divulgate attraverso giornali, riviste e soprattutto grazie all'enciclopedia opera di divulgazione scritta da Diderot e D'Alembert. L'Italia partecipò a questo rinnovo culturale rispetto agli altri stati un po' in ritardo e Milano e Napoli furono i centri culturali più importanti. IL NEOCLASSICISMO Alla fine del '700 entra in crisi l'illuminismo. I primi anni dell'ottocento si sviluppa una nuova corrente artistica e culturale: il neoclassicismo, che si propone un ritorno all'arte classica per imitare l'equilibrio armonico. La curiosità verso il mondo classico fu stimolata dalla scoperta delle rovine di Ercolano e Pompei, che tra l'altro decretò la nascita dell'archeologia come scienza storica.

9 IL ROMANTICISMO Il romanticismo fu un movimento culturale e artistico che si sviluppò in Europa all'inizio dell'ottocento. Il romanticismo contrappose l'esaltazione del sentimento, alla ragione del periodo illuminista. Rivalutò la religione e la fede cristiana. Fu un movimento nazionalista che andava alla scoperta delle radici del proprio popolo esaltandone le qualità e l'amore per la propria patria. I romantici sostenevano la necessità di abbandonare i modelli classici per costruire un arte nuova. Ci fu una riscoperta del medioevo. Inoltre gli scrittori romantici sentirono la necessità di esprimere i propri sentimenti attraverso una lingua e una letteratura moderna.

10 ritorno alla religiosità
IL ROMANTICISMO NASCITA Si sviluppa in tutta Europa nella prima metà dell’ 800 TEMI sentimento ritorno alla religiosità natura vissuta come confidente e confortatrice per l’uomo, perdendo contatto con il mondo reale nazione entità spirituale e culturale CONOSCIENA NAZIONALE AUTORI PRINCIPALI Ugo Foscolo Giacomo Leopardi Alessandro Manzoni concentrano le loro riflessioni sul fine della vita umana e sul suo significato Caratterizzato da aspirazioni grandi ed eroiche, da ideali come la libertà, la patria e la gloria EROE ROMANTICO LINGUA Classicisti e romantici disputano sulla lingua da adottare Manzoni propone come modello linguistico il fiorentino parlato GENERI LETTERARI ROMANZO STORICO Opera letteraria nella quale vengono narrate vicende inventate ma inserite in un contesto storico reale (I PROMESSI SPOSI) Nuovo modo di fare poesia Basata sulla libera espressione del sentimento e sull’abolizione di rigide regole metriche (GiIACOMO LEOPARDI) LIRICA

11 I temi del ROMANTICISMO
Il rapporto uomo-natura: con la sua bellezza, magnifica e terribile allo stesso tempo, la natura suscita nell’uomo sentimenti contrastanti di terrore a ammirazione, di impotenza e piacere. L’uomo al suo cospetto diviene piccolo e insignificante. Ciò che è immenso, spaventoso e incontrolllabile diventa bello, anzi sublime. La negazione della ragione: la razionalità degli illuministi non si è rivelata in grado di spiegare in modo soddisfacente la realtà; tutto questo spinge verso un ritorno alla religiosità e all’esplorazione dell’irrazionale: la follia, il sogno, le visioni assumono un ruolo di primaria importanza. Il Ruderismo: tra i soggetti prediletti degli artisti romantici ci sono le rovine antiche o medioevali consumate dai secoli. Simboleggiano la precarietà dell’operato umano di fronte al trascorrere del tempo. IL ROMANTICISMO in PITTURA I soggetti preferiti sono gli immensi paesaggi, definiti sublimi, nei quali l’uomo è una piccola figura schiacciata dalla potenza della natura. Diffusi sono i soggetti letterari trattati da Shakespeare e Milton, e i temi storici scelti tra quelli della propria storia nazionale. Sono molto diffuse, inoltre, le immagini visionarie, trattate dal mondo dell’irrazionale.

12 AUTORI DELL'OTTOCENTO Giacomo Leopardi Alessandro Manzoni Ugo Foscolo

13 Tra le sue opere principali si ricordano:
UGO FOSCOLO Ugo Foscolo nacque a Zante, isola greca, nel 1778, quando l'isola era sotto il dominio della repubblica di Venezia. Il padre era un medico italiano, la madre greca. Foscolo amò profondamente l'Italia considerandola sua patria. Egli era un uomo colto, appassionato di studi classici ma che amava anche la letteratura moderna e straniera, era orgoglioso, ardente, vulcanico, non adulò mai nessun potente per guadagnarsi la sua protezione. In alcuni dei suoi scritti elogiò la figura di Napoleone, perché lo considerava un liberatore ma, quando Venezia, dopo il trattato di Campoformio, fu ceduta all'Austria egli manifestò con coraggio il suo sdegno. Insegnò per breve tempo eloquenza, poi però triste nel vedere la sua patria sotto la dominazione Austriaca se ne andò a Londra dove morì nel 1827 e successivamente fu sepolto a Firenze a Santa Croce. Tra le sue opere principali si ricordano: le Odi: ispirate alla bellezza come divinità I sonetti: sono 12 e qui la sua anima malinconica e passionale si esprime con originalità. I principali sono: In morte al fratello Giovani (morto suicida a 20 anni) Alla sera (la sera vista come ultima tappa e come morte e quindi fine dei suoi tormenti A Zacinto (dove la nostalgia della sua terra che non potrà più rivedere lo assale e lo tormenta Le tragedie (sono 3 e qui la forza drammatica della passione è un po' esasperata) Le grazie (sono un ricco epistolario) La prosa: ultime lettere a Jacopo Ortis (è un opera in parte autobiografica, un romanzo psicologico,dove un giovane deluso dall'amore e dalla patria si suicida) I sepolcri: breve ma magnifica poesia, dove il poeta esalta l'amore e la patria.

14 Tra le altre opere scrisse due tragedie:
ALESSANDRO MANZONI Nacque a Milano nel 1785, si sposò due volte e per due volte rimase vedovo ebbe otto figli, cinque dei quali morirono in tenera età, perse contemporaneamente una sorella e la madre. Accettò tutto con umana e cristiana fermezza. Partecipò non materialmente, perché anziano, ai moti rivoluzionari, ma fu presente con i suoi scritti, tanto che Vittorio Emanuele Secondo lo nominò senatore. Morì nel 1873 a 88 anni. L'opera più importante di Manzoni è il grande capolavoro de “I Promessi sposi”. L'intreccio è semplice: Renzo e Lucia, due popolani, vogliono sposarsi, ma un signorotto, Don Rodrigo, invaghitosi di Lucia cerca in tutti i modi di impedire il loro matrimonio. La vicenda si svolge in Lombardia nel 1630 durante la dominazione spagnola. Sono narrati fatti storici: la rivolta di Milano, la guerra tra Francia e Spagna, la discesa dei Lanzichenecchi e la peste del la maggior parte dei personaggi e immaginaria, ma alcuni sono realmente esistiti: il cardinale Federico Borromeo, l' Innominato(Bernardino Visconti)il governatore spagnolo di Milano Ferrer, e la Monca di Monza(Virginia de Leyva). Su tutti gli oppressi che credono in Dio veglia la divina provvidenza e alla fine la bontà e la giustizia trionfano. Tra le altre opere scrisse due tragedie: Il Conte di Carmagnola: una lirica drammatica scritta secondo i canoni della tragedia romantica. L'Adelchi: Figlio di Desiderio re dei Longobardi che morirà in battaglia. Con questa tragedia Manzoni invita gli italiani a trovare il coraggio per lottare per la loro indipendenza. Scrisse gli Inni Sacri poesie dedicate alla chiesa e le liriche civili dove troviamo il “5 maggio”, un canto di simpatia per il genio vinto cioè Napoleone per l'infelice che attraverso la sofferenza trova la sua salvezza

15 Pessimismo leopardiano:
GIACOMO LEOPARDI Leopardi nacque a Recanati nel 1798 da una nobile famiglia. Partecipò al movimento romantico ma la sua formazione culturale è illuminista. Ma dell'illuminismo rifiuta: la certezza del progresso, la fiducia nelle scienze e l'ottimismo. Grazie alla sua grande sensibilità e il suo talento, trova il giusto equilibrio tra questi due movimenti e produce opere di straordinaria grandezza, “il genio s'impone non segue.” amò studiare e trascurò svaghi e divertimenti, ma crescendo si sente a disagio nella piccola città dove vive. Vorrebbe andarsene e nel 1825 iniziò a viaggiare: Firenze, Milano, Bologna e infine Napoli dove morì nel 1837 a soli 39 anni. Prosa: “Operette morali” (esprimono attraverso finzioni fantastiche la dolorosa situazione dell'anima protesa verso la felicità impossibile), “Lo Zibaldone” (è un diario spirituale e culturale dove il poeta è a colloquio con la sua anima.) Poesie: canti, divisi in piccoli e grandi idilli (piccolo quadro di vita pastorale) “La sera” al dì di festa, “Alla luna”, “L'infinito”, "A Silvia”, “Il sabato del villaggio” Pessimismo leopardiano: Pessimismo storico- la natura è una madre benigna che ha creato nell'uomo l'illusione così che lui non può vedere la brutta realtà. Pessimismo cosmico- la natura ha creato nell'uomo il desiderio di felicità infinita ma non gli ha dato i mezzi per raggiungerla: natura crudele, malvagia indifferente.


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